Una città bella da… Urlo: è una delle capitali scandinave, e il suo vero tesoro è l’arte di un pittore famosissimo

allo scoperta dell'arte di Munch nella capitale nordica
Scritto da: rosaz2
una città bella da... urlo: è una delle capitali scandinave, e il suo vero tesoro è l'arte di un pittore famosissimo
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Il nostro weekend alla scoperta di Munch è iniziato con un volo Ryanair da Orio il 28 settembre. Di solito mi affido ai consigli della Lonely Planet¹ per preparare i viaggi, ma questa volta ho trovato le informazioni su Oslo un po’ carenti.

Cosa vedere a Oslo

Giorno 1 – Opera House e Museo Munch

Dopo un volo di due ore e mezza, siamo arrivati a Oslo Torp, che dista circa 100 km dal centro di Oslo. Il modo migliore per raggiungere il centro è con il bus, che costa 30€ a tratta, a persona e i biglietti si acquistano direttamente sul bus. Il paesaggio che attraversiamo è incantevole, con foreste a perdita d’occhio, e l’ora e mezza di viaggio passa velocemente.

Dalla stazione dei bus di Oslo, raggiungiamo l’appartamento prenotato su Booking nella zona di Gronland (124€ per due notti). La zona è tranquilla e sicura, come tutta la città, e a soli dieci minuti a piedi dalla fermata dei bus. Da lì, raggiungiamo il centro con una passeggiata di venti minuti.

Visitiamo l’Opera House, un edificio recente con un’architettura interessante, e il vicino Museo di Munch. L’originale “Urlo” di Munch si trova al Nasjonalmuseet, ma il Museo di Munch ospita tre copie che vengono esposte a rotazione ogni 30 minuti. Dal piano più alto del museo, la vista sulla baia è meravigliosa, resa ancora più bella dalla luce del sole poco sopra l’orizzonte.

Per la sera, scegliamo il locale SALT (Langkaia 1, Oslo) lungo il molo, non distante dall’Opera. Si ordina tramite un’app e il cibo viene portato direttamente al tavolo. Abbiamo grigliato salsicce di renna e verdure all’aperto, con vista sul fiordo illuminato dalle luci notturne, un’esperienza davvero incantevole!

Giorno 2 – Nasjonalmuseet e sauna

Il giorno seguente partecipiamo a un tour gratuito per scoprire la città, che è possibile prenotare tramite il sito Civitatis a questo indirizzo. La guida ci mostra i monumenti più interessanti del centro e ci dà consigli utili per il soggiorno.

Nel pomeriggio visitiamo finalmente il Nasjonalmuseet, dove restiamo per quattro ore, riuscendo ad ammirare da vicino L’Urlo di Munch.

La sera decidiamo di fare un bagno nelle acque gelate del mare, dopo una sauna, in uno dei locali lungo il molo. Prenotiamo in una sauna pubblica, a pochi passi dal museo Munch,  gestita da Dario, un simpatico ragazzo italiano che ci dà preziosi consigli. È possibile acquistare costumi presso le saune per chi, come noi, non aveva programmato di fare un tuffo nel fiordo di Oslo. L’esperienza è unica e restiamo ad ammirare le stelle sul fiordo fino alla chiusura alle 22.

I ristoranti in Norvegia chiudono presto, quindi ci accontentiamo di comprare qualcosa in un supermarket aperto fino a tardi, come molti supermercati. Per spostarci più velocemente, utilizziamo i monopattini della società “Voi”, sfrecciando sulle numerose e ben collegate piste ciclabili di Oslo.

Giorno 3 – Fiordo di Oslo

Il giorno seguente, nostro ultimo giorno in città, prendiamo un battello comunale che in un’ora ci porta a fare un tour del fiordo fermandosi sui cinque isolotti al suo interno che, volendo, sono visitabili. Per la gita in battello, su consiglio della guida del giorno prima, utilizziamo un biglietto del trasporto pubblico. Esistono anche dei tour proposti dalle compagnie private, a costi diversi, tra cui anche quelli ecologici con una barca elettrica.

Ritiriamo i bagagli lasciati al deposito della stazione bus e siamo pronti a tornare a Torp per prendere il volo di ritorno per l’Italia, lasciandoci alle spalle questa città che ha saputo incantarci con il suo silenzio e la sua tranquillità.

Note

¹Lonely Planet Pocket Oslo: top experiences, local life – di Lonely Planet

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