Sardegna, non solo spiagge

1 giorno
Partenza da casa all’1:40 di mattina, c’è un traghetto che ci attende a Civitavecchia. La strada passa di notte attraverso l’autostrada. Purtroppo dopo Firenze è tutta superstrada verso Grosseto, con stazioni di servizio chiuse. Fortunatamente abbiamo fatto colazione in autostrada. Giungiamo a Civitavecchia per le 6 e attendiamo operazioni per l’imbarco. Che verrà svolto nel giro di poco senza problemi. La partenza sarà naturalmente in ritardo. Difatti giungiamo a Olbia molto in ritardo sui tempi. Comunque è pomeriggio inoltrato e ci avviamo sulla ss 131 verso Cagliari, naturalmente ci sono deviazioni dovute a lavori, è mai possibile che li debbano sempre fare nei mesi che la gente va in ferie? Il panorama è bellissimo e naturalmente verso Nuoro il cielo è nuvoloso e cade un po’ di pioggia. Più avanti faciamo una mini sosta per sgranocchiare qualcosa. Giungiamo in hotel a Quartu Sant’Elena per le 19:30, non ne potevamo più. Per cui ceniamo in albergo con salumi e formaggi sardi, e una bottiglia di vino bianco Isola dei Nuraghi.
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2 Giorno
Oggi ci vogliamo rilassare completamente, per cui tramite il nostro hotel prenotiamo un ombrellone e due lettini nella vicinissima spiaggia del Poetto di Quartu. Mentre ci dirigiamo in spiaggia, notiamo che la strada che va alla vicina Cagliari taglia in due il lungomare-spiaggia e la parte posteriore, dove ci sono gli stagni di Quartu. E’ pieno di fenicotteri! Il paesaggio è bellissimo e facciamo tante foto. Questa è una parte di Sardegna meno turistica rispetto alle solite note, ma mare, spiaggia e paesaggio sono di una bellezza impressionante. La gente sul lungomare pratica jogging, pattina, cammina. I bagni, tutti attrezzati, con anche ristoranti, sono frequentati dai locali e si sta benissimo. Sullo sfondo, verso Cagliari, il capo Sant’Elia. Stiamo in acqua per quasi tutto il tempo. Torniamo in hotel per le 16. La sera andiamo a cena sul lungomare di Cagliari in una bellissima enoteca, dove tra l’altro gustiamo un Bianco di Tharros, vermentino e vernaccia di Oristano messi insieme come uvaggi. La zona è veramente bella, col porto turistico, e dall’altra parte della strada i portici di origine sabauda che aprono la via verso il centro di Cagliari, dove le stradine, regalano molti locali dove cenare all’aperto di sera. Bella città.
3 Giorno
Ci dirigiamo verso le spiagge di Chia e Tuerredda, dopo un bel viaggio attraverso le saline di Cagliari. Chia la vediamo solo dall’alto, perché è talmente affollata che non andiamo neanche a cercare parcheggio. Ci accontentiamo delle foto scattate. Tuerredda non è da meno. Dicono sia una delle più belle spiagge sarde, ma essendo piccola, lo spazio per mettere i teli è striminzito. Li mettiamo sulla sabbia giusto per farci un bagno nella bellissima acqua, ma poi dopo un’ oretta ce ne andiamo, stare lì non è una goduria di vacanza, sembra un lavoro, purtroppo queste mete sono da bandire ad agosto, siamo troppo spesso costretti dai posti di lavoro a non poter usufruire, ad esempio di un mese di settembre più calmo, ah se potessi. Ce ne andiamo verso la sconosciuta calletta di Perdalonga, con due tipi di spiaggia, una rocciosa e una di sabbia. Non riusciamo a fare un bagno, perché si alza il vento e diventa insopportabile. Ce ne torniamo in albergo. La sera ceniamo al nostro bagno della spiaggia del Poetto di Quartu, dove godiamo di un fantastico tramonto sugli stagni che genera colori mozzafiato.
4 Giorno
Direzione verso le spiagge di Villasimius a est. Naturalmente la strada non è scorrevole perché come al solito ci sono deviazioni e lavori. Comunque riusciamo a goderci gli ultimi km di litoranea costiera. Giungiamo alla spiaggia di Simius, dove troviamo anche due lettini e un ombrellone, i bagni sono garantiti oggi, anche qui il mare è molto bello. Verso le 16, ce ne andiamo in auto verso Capo Carbonara, per fare foto verso l’isola dei Cavoli. Rientriamo a Quartu. La sera ritorniamo a cena all’enoteca di Cagliari della prima sera, gustando un’ottima frittura di pesce e un rosato di Carignano del Sulcis.
5 Giorno
Abbiamo voglia di escursione! La vita di spiaggia è stancante dopo vari giorni. Direzione sud ovest all’isola di Sant’Antioco, collegata alla terra da un istmo artificiale. Il paese è caotico, un po’ sporco. I locali aprono tardi per pranzare. Ti invitano dentro al locale e poi aprono quando pare a loro. Fortunatamente troviamo un ristorantino aperto dove fanno gnocchetti sardi. A pomeriggio andiamo nel vicino paesino di Calasetta, gioiellino di case bianche mediterranee sul mare. Anche questo posto, sconosciuto alla massa. Ma la quantità di foto scattate da noi, garantisce della bellezza di questo paesino di pescatori. Davanti a noi l’isola di San Pietro, con la cittadina di Carloforte. Il posto è affascinante e con l’auto costeggiamo anche le antiche tonnare. Poi si arriva ad un tratto di costa rocciosa, dove sul mare spunta l’isolotto con il faro di Mangiabarche. Rientriamo a Quartu. Le strade che portano verso Quartu passano attraverso Carbonia e la provincia di Iglesias. I ruderi del castello di Acquafredda. Panorami spettacolari!
6 Giorno
Vigilia di Ferragosto: tranquilli in spiaggia al Poetto tutto il giorno, tra bagni e sole, la sera cena al molo Ichnusa di Cagliari, quanto mi piace il porto del capoluogo, c’è tanta vita e gente che passeggia!
7 Giorno
Oggi niente spiagge, rischio caos e affollamento di Ferragosto. Per cui decidiamo di visitare la vicina Cagliari a cominciare dalla passeggiata sul molo Ichnusa. Questa volta andiamo verso il centro storico. E’ una città bellissima, con case decadenti, viuzze strette, tutto un po’ decadente, a me ricorda Lisbona, visto che è costruito il centro su un colle. Peccato la sporcizia e i graffiti. Dall’alto, dai bastioni Saint-Remy, il panorama è incantevole. Dentro alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, di stile pisano romanico, le celebrazioni tradizionali della Madonna dormiente, che viene assunta appunto, in cielo. Pranzo di Ferragosto in un ristorantino raffinato di Cagliari (con culurgiones e cannonau), sulla guida Michelin. Ritorniamo verso i portici sabaudi di Viale Roma per riprendere l’auto e dirigerci verso il Capo Sant’Elia e la Sella del Diavolo. Un piccolo promontorio, da quale parte la spiaggia del Poetto di Cagliari. La sera decidiamo proprio di venire a cena qui, a Marina piccola, c’è veramente una gran bella mossa, si sta benissimo.