Lanzarote – Isola mitica
Isola “Mitica”, dei “300 vulcani”, di “lava e spuma” … Sono solo alcuni degli appellativi con la quale è conosciuta nel mondo.
IL CLIMA: L’umidità dell’aria, come in ogni isola, è abbastanza elevata, specialmente durante la notte. Ma questa umidità compensa appena l’annosa carenza d’acqua che quasi da sempre ha caratterizzato la vita dell’isola (ora risolta con la desalinizzazione dell’acqua di mare). Piogge scarsissime, quasi a livello desertico; vento quasi costante (i mitici “ALISEI”); temperatura senza grosse oscillazioni durante tutto l’arco dell’anno: difficilmente si superano i 30 gradi di massima in estate (tranne in rare occasioni quando gli alisei si “afflosciano” ed entra la sciroccata dal deserto) ed altrettanto difficilmente si va sotto i 13 gradi di minima invernale. Anche la temperatura dell’acqua, in inverno, non va sotto i 19 gradi, per poi arrivare a 23-24 in estate.
Senza montagne degne di nota (al massimo 670 m. Sul Risco de Famara), le nubi passano sopra l’isola in velocità senza neppure considerarla! VEGETAZIONE: Completamente diversa dalla nostra. Pochissimi alberi, varie palme, e tantissime piante grasse di ogni genere: agavi, fichi d’india, opunzie, ecc. In inverno e primavera ci sono anche molti fiori e fioriscono anche le stelle di natale, che d’estate sembrano degli arbusti secchi! Basta saperla guardare, la natura è in ogni punto! L’ARCHITETTURA: Deroga dallo standard delle altre isole dell’arcipelago in quanto il piano regolatore, ideato negli anni ’60-’70 dall’artista Cesar Manrique (tutto, a Lanzarote, ricorda Cesar) ha previsto l’espansione in larghezza e non in altezza, per di più con canoni architettonici che richiamano la tipica casa locale: muri bianchi, tetti di muratura appena inclinati (per raccogliere la pioggia e l’umidità notturna in pozzi), infissi Verdi o Azzurri, a seconda delle zone dell’isola.
MORFOLOGIA: Isola vulcanica, ogni collina che si vede è un cratere più o meno antico, porta impressa per sempre le tracce della serie di eruzioni che dal 1730 al 1736 hanno sconvolto e stravolto un terzo del suo territorio, cambiandone l’aspetto e la morfologia. Questa zona è ora un parco protetto, quello di “TIMANFAYA” dove è possibile incontrare a breve distanza visioni bibliche da GENESI e ambienti della conquista Lunare degli anni ’70.
CENTRI TURISTICI: Sono principalmente 3: PUERTO DE CARMEN, il più rinomato, appena sotto la capitale Arrecife, con le sue tante insenature e lunghe spiagge. E’ quello che noi consigliamo di più.
COSTA TEGUISE, appena sopra la capitale, costruito in una serie di insenature, negli anni ’70. E’ quello dedicato ai windsurfisti per le sue “playas” che sembrano essere state create apposta: Las Cucharas, Las Salinas e Los Charcos. Inoltre ha l’unico campo di golf dell’isola, una serie di macchie verdi in mezzo alla terra rossa e nera delle aride colline.
PLAYA BLANCA, all’estremo sud e porto di partenza del ferry per Fuerteventura. Un tempo oasi di pace e paese di pescatori, è quello che sta subendo l’attacco maggiore da parte delle gru e del cemento. A pochi Km. Dal paese le mitiche spiagge del “PAPAGAYO”, autentiche oasi di natura per ora ancora incontaminata (speriamo …).
SPIAGGE: Di tutti i tipi. Nei centri turistici esistono spiagge servite con sdraio e ombrelloni, mentre al di fuori di essi o nelle piccole insenature, basta un telo ed una buona crema solare.
La sabbia varia a seconda delle zone: da nera a rosa, da bianca a dorata. Solo l’imbarazzo della scelta.
Il nudismo è tollerato nelle spiagge più isolate, in quelle del Papagayo e alla Famara; si consiglia di evitarlo in quelle più affollate.
PASSATEMPI: A parte la vita da “spiaggia”, certamente diversa da quella della riviera romagnola, esistono vari modi per passare il tempo: shopping, discoteche, sport, gite a piedi, ecc.
Quello che personalmente preferiamo è andare alla ricerca delle feste di paese, dove si balla fino a notte fonda, e gratis, al ritmo dei “cugini” caraibici: Salsa, Merenghe, ecc.
Si vede il vero spirito di questi spagnoli sui generis, che guardano ai parenti immigrati in Venezuela o a Cuba o negli Stati Uniti, con un piede al di là del mare.
STRADE: Sono veramente buone, anche se da usare con cautela in certi punti. Conviene, visto i bassi costi ed il prezzo della benzina dimezzato rispetto a noi, il noleggio di una vettura per poter raggiungere senza problemi le molteplici zone turistiche e non, da visitare.
DA NON PERDERE: E’ fin troppo facile dire che tutta l’isola è da non perdere. Ma per limitarci…
*Tutti i centri di Arte e Cultura del Cabildo de Lanzarote: Montañas de Fuego (TIMANFAYA), Jameos del Agua, Cueva de los Verdes, Mirador del Rio, Casa Museo Del Campesino, Jardin de Cactus e MIAC (museo di arte contemporanea nel Catillo de S.Jose ad Arrecife).
*i paesi di: HARIA, nella valle delle mille palme (nord); ARRIETA, con la spiagga della “Garrita” (nord); TEGUISE, la vecchia capitale, che sembra essersi fermata nel tempo (centro-nord); SAN BARTOLOME’, ed il museo Tanit (centro-nord); YAIZA, il paese più “bello del mondo”, lambito dalla lava (sud) *La FONDACION MANRIQUE, al Taro de Tahiche, costruita in grotte vulcaniche (centro-nord) *Le zone paesaggistiche più belle: La Playa di FAMARA (8 km.), vero paradiso per i surfisti (nord ovest); La GERIA, zona di coltivazione dell’uva in piccoli crateri. Ottimo il vino! (centro); El JANUBIO, la salina per eccellenza. Archeologia industriale. Stupendo il tramonto dalla; spiagga (sud-ovest); LOS HERVIDEROS, appena dopo le saline, dove grotte costiere sono percosse dalle onde; El GOLFO, e la laguna verde, un cratere a cui il mare ha mangiato un lato…(dopo le grotte) TARGET TURISTICO: Chiunque ami la natura, non viva col mito di Riccione, non si spaventi per il vento e che possa rimanere ancora a bocca aperta per le bellezze della natura o che si riesca a rilassare con il rumore del mare, dei gabbiani o del vento.
PERIODO: Ogni momento dell’anno. PREZZI: Da lit. 1.350.000 in su (1 settimana) – Consultare i cataloghi dei Tour Operator. Dai Residences agli Hotel a 5 stelle, veri paradisi.