L’altra Cina, viaggio tra le minoranze etniche

Gianni e Giordana, passione l'oriente., decidiamo di andare in Cina, questa è la terza volta. Prima volta nel 2001, dopo avere visto fotografie delle etnie dello Yunnan, andiamo a visitare questa regione stupenda nel sud-ovest del continente Cina. Nel 2001 partiamo per il Sichuan, regione a nord dello Yunnan, per assistere al Litang horse...
Scritto da: lama
l'altra cina, viaggio tra le minoranze etniche
Partenza il: 17/07/2004
Ritorno il: 27/08/2004
Viaggiatori: in coppia
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Gianni e Giordana, passione l’oriente., decidiamo di andare in Cina, questa è la terza volta.

Prima volta nel 2001, dopo avere visto fotografie delle etnie dello Yunnan, andiamo a visitare questa regione stupenda nel sud-ovest del continente Cina.

Nel 2001 partiamo per il Sichuan, regione a nord dello Yunnan, per assistere al Litang horse festiva!. Nel 2004, ancora Cina, questa volta vogliamo entrare via terra, passando per le frontiere di Thailandia prima e Laos poi.

Le mete principali: il monastero di Labrang, la crociera sullo Yangtze per vedere le Tre Gole e infine visitare i mercati delle minoranze etniche del Guizhou.

Il viaggio sarà di 42 giorni.

17 luglio ore 15.32 Partenza da Parma, in treno a Bologna e voliamo a Bangkok.

18-19 luglio Bangkok – Vientiane treno La stazione dei treni Don Muang è adiacente l’aeroporto e qui acquistiamo i biglietti per Vientiane, capitale del Laos: Ci aspettano dieci ore di treno, il viaggio è lento e bellissimo, dal finestrino risaie, villaggi, palme,.

Si arriva a Nong kai, città di confine thàilandese,e dopo avere fatto il visto per entrare in Laos, via con un camioncino arriviamo a Vientiane.

Vientiane è una capitale decadente che conserva un’atmosfera tranquilla. !il clima è caldo e umido.

Il Mekong scorre placido ed è bellissimo passeggiare lungo la riva e fermarsi a mangiare nei ristorantini posti sulla riva.

I tramonti sono memorabili.

La motoretta è il mezzo migliore per visitare la città e i dintorni.

Il Pha That Luang è il più grande monumento nazionale del Laos, simbolo sia della religione buddista sia della sovranità del Laos. Nel monastero è in corso una festa con monaci e fedeli.

20 luglio Vientiane e dintorni Con la motoretta decidiamo di fare un giro nei dintorni, imbocchiamo la route 13,e dopo avere attraversato villaggi, ammirato la vita agreste, arriviamo al lago artificiale di Ang Nàm Ngum La centrale qui creata produce la maggiore parte dell’energia elettrica della regione di Vientiane e parte della Thailandia.

Naturalmente, si mangia nel ristorantino e via si imbocca la route 10 per rientrare a Vientiane e solite scene di vita, laotlani che si riposano sotto le palme dopo la faticosa giornata lavorativa, il bufalo che tira l’aratro, i bimbi che ci salutano.

21 luglio Ventiane-Luang Prabang bus Il viaggio è lungo, 420 chilometri e dieci ore di bus ci separano da Luang Prabang, la prossima meta. Finalmente arriviamo a Luang Prabang, meravigliosa cittadina che sorge sulla confluenza dei fiumi Khan e Mekong a 700 metri di altitudine.

Con i suoi 32 templi, le tribù delle colline e la vegetazione che la circonda, è una cittadina dove ci si rilassa.

L.P. È” patrimonio dell’umanità” in quanto, in occasione del primo sopraluogo, l’Unesco la defini’ “la città meglio conservata del Sud Est Asiatico e il 2/12/95 entrò a far parte dell’elenco ufficiale dell’Unesco Motoretta e via verso la cascate di KuangSi, uno splendido luogo dove la. Cascata.,a più balzi precipita su formazioni di roccia calcarea, formando fresche pozze turchesi.

AI ritorno a L.P. Ci tocca un delizio pranzetto sul Mekong.

La vita scorre tranquilla per le vie di L.P., tra preghiere nei templi, partite di calcio.

I monasteri a L. P. Sono numerosi e il tempo dedicato all’esperienza monastica è di tre mesi, durante la quaresima buddista, che ha inizio a luglio e coincide con la stagione delle piogge.

Sulla collina più alta, il Phu Si, si gode una stupenda vista sulla città, il panorama è mozzafiato.

Di nuovo alla stazione dei bus , si parte per Luang Nam Tha , e la mattina dopo via di nuovo su un camioncino per raggiungere Muang Sing.

Siamo sempre in compagnia dei locali, gente affabilissima,e nonostante la fatica fisica, ci divertiamo a comunicare con gesti e sorrisi e siamo felici.

24 luglio Luang Prabang – Luan Nam Tha sei ore di bus pernottamento 25 luglio Luan Nam Tha – Muang Sing bus Svegliati dai terribili galletti laotiani andiamo alla stazione dei bus e via si parte. Lungo il tragitto facciamo una sosta per fare salire i locali che andranno al mercato.

Muang Sing, finalmente, è un centro tradizionale di cultura thai lu.

E’ famosa per il suo mercato che in passato era il più grande mercato dell’oppio del triangolo d’oro. Questo mercato molto vivace è frequentato da molte minoranze etniche, thai dam, thai lu, akha, shan, mien, hmong, che vendono e comprano cibo, vestiti, tessuti e utensili per cucinare.

Prendiamo la bicicletta a nolo e via per le stradine e i villaggetti, purtroppo non abbiamo tempo di visitare i dintorni, ci limiteremo a visitare il mercato 26 luglio Finalmente è mattina, e presto si va al mercato, qui incontriamo le varie etnie. Siamo affascinati dai loro costumi. Ma la Cina ci aspetta e salutata la signora della Muang Sing guest house.Prendiamo un furgoncino e dopo due ore siamo a Boten, al confine con la Cina.

Stiamo lasciando il Laos, paese molto povero, la maggiore parte della popolazione vive in capanne e palafitte, i bambini sono numerosissimi e le condizioni di vita sono molto misere..

Espletiamo le pratiche alla frontiera laotiana e dopo un chilometro siamo a Mohan, posto di frontiera cinese.

Finalmente siamo qui, tutto si svolge in modo semplice.

Ennesimo furgone e via si raggiunge Mengla, cittadina tranquilla. Si mangia, si dorme.

27 luglio bus Sveglia presto, dopo cinque ore di viaggio attraversando foreste, villaggi, coltivazioni di caucciù e tabacco, giungiamo a Jinghong.

Jinghong, capoluogo della prefettura dello Xishuangbanna, è cittadina sonnolenta ma in rapido sviluppo con strade ombreggiate che contribuiscono a nascondere le scatole di cemento costruite dai cinesi. Cominciano i problemi legati alla lingua, ma non demordiamo, Gianni vuole acquistare una tessera telefonica e dopo avere mimato la cabina telefonica, il telefono e la tessera, evviva… Riesce ad ottenerla.

Grande pazienza, anche da parte dei cinesi!!!!! Vaghiamo per la città, incontriamo persone simpatiche e curiose, venditori di cibo, indovini che leggono la mano e con i bastoncini prevedono il futuro. La notte a Jinghong è vivace, vicino al Mekong c’è il mercato di generi alimentari, dove dozzine di bancarelle fanno il barbecue, qui si trova di tutto dalle salsicce alle lumache.

28 luglio jinghong. Kunming aereo Non c’è tempo e quindi la mattina successiva via si decide di prendere l’aereo per Kunming.

Dopo quaranta minuti di volo siamo a Kunming (4.000.000 di abitanti).

Sono le 12.30 e via suf taxi che ci porterà alla stazione ferroviaria per prenotare il treno per Chengdù I Ma quand’è che ci riposiamo??? Prenotare i biglietti ferroviari è un impresa ardua per la Iingua e per le Iunghissime file.

Siamo fortunati, allo sportello n.5, la signora parla inglese e riusciamo a conquistare due biglietti per la cuccetta confort.

Partiremo fra qualche ora e quindi zaino in spalla ci immergiamo per le vie adiacenti.

Qui, il felice incontro con i ragazzi di Kunming, troppo simpatici, ci accompagnano e ci vogliono ospitare a casa loro.

Per noi, il viaggio, rappresenta l’incontro con le persone ed è il ricordo che ci portiamo a casa e non ci lascia più.

La stazione ferroviaria è affollatissima.

Raggiungiamo la cuccetta, che bello, finalmente siamo costretti!!!! A riposare visto che ci vorranno 18 I per raggiungere Chengdù.

Dal finestrino del treno i paesaggi scorrono come in un film.

Tanto per cambiare si mangia, si va alla carrozza ristorante, e che ristorante!!!!!! 29 luglio Chengdù 11.000.000 di abitanti treno Alle 13 siamo a Chendu, stazione ferroviaria e si acquistano i biglietti per Lanzhou.

Saliamo sulla moto risciò che ci porterà all’ hotel, è guidata da una intraprendente signora che però nc riesce a fare più dei dieci chilometri all’ora, tanto che anche le biciclette ci superano.

Siamo schiacciati dagli zaini, ma che ridere, non si arriva più!!! Tanti risciò a Chendu, ogni mezzo di locomozione è lecito.

In giro per le strade, grattacieli, megastore , dietro la vita dei cinesi si svolge sulla strada.

Lo spiedino grigliato sulla bicigriglia, il venditore di gelsomini,negozietti di artigiani, spaghetti, macellai,pestatore di peperoncino.

Gente cordiale e simpatica, cercare di comunicare diventa un divertimento reciproco.

30 luglio Chengdù- Lanzhou treno Ore 15 treno per Lanzhou, città industriale, immersi nel traffico sull’ennesimo taxi, meno male che coste poco, che ci porta alla stazione dei bus.

Gli stranieri devono sottoscrivere una polizza di assicurazione, la polizza non da diritto ad alcun risarcimento in caso di incidente, ma serve solo ad assicurare le autolinee statali da eventuali cause civili.

Speriamo bene.!!!! Quattro ore di bus e siamo a Linxià che in passato era una tappa importante lungo la via della seta tra -Lanlzhou il passo del sud_ La cittadina odierna ha una decisa impronta musulmana con una grande moschea al centro. Pranziamo con spiedini alla griglia e con il quaderno magico (qualche foto dei nostri figli) e attacchiamo bottone con una giovane coppia del luogo 1 agosto bus Ennesimo bus per Xiahè, incontriamo Jeff, giovane canadese che si è fatto Pechino-Lanzhou in bicicletta e non contento arriverà fino a Bombay dopo avere attraversato Tibet e Nepal.

Finalmente raggiungiamo la prima meta del viaggio, il monastero di Labrang, grande monastero buddista, secondo solo al Potala di Lhasa.

Molti tibetani vengono qui in pellegrinaggio indossando le loro vesti più vivaci ed eleganti.

L’attività religiosa ruota attorno al Labuleng si (monastero labrang) uno dei sei più grandi monasteri tibetani dei Gelupa (Berretti Gialli).

Tutt’intorno al monastero corre una via di pellegrinaggio di 3 km. Disseminata di lunghe file di ruote di preghiera (ben 1174) e santuari buddisti.

Il monastero fu costruito nel 1709 e ospita sei istituti: istituto di buddismo esoterico, istituto superiore e inferiore di teologia, istituto di medicina, istituto di astrologia e istituto di legge. .’ All’apice del suo splendore il monastero ospitava quasi 4000 monaci, mentre oggi se ne contano 1200.Visitare questo monastero è un’esperienza indimenticabile.

E’ uno spettacolo osservare i pellegrini che tutto il giorno girano le ruote di preghiere e camminando pregano.

A circa 14 km da Xiahè c’è Sangkè, piccolo villaggio tibetano, persone amichevoli, donne eleganti, donne a cavallo.

2 agosto a Xiahè 3 agosto Xiahè -Tongren bus Ancora in viaggio, via verso Tongren, cittadina a 107 km da Xiahè. Passiamo attraverso praterie sconfinate, colline di velluto verde, greggi di capre tibetane, tende dei nomadi, villaggi sperduti.

La strada è sterrata ed il viaggio molto faticoso. Come sempre, solo noi con i locali I Arriviamo a Tongren dopo 5 ore, cerchiamo l’hotel, doccia e via per le strade della città.

Un gruppetto di anziani tibetani, ci fanno cenno di avvicinarci, sono simpaticissimi e intanto ci indicano una festa al monastero di Longwù Sì Ci andiamo e casualmente, assistiamo ad una bellissima festa, con danze ritmate da suono del gong. Siamo fortunati.

4 agosto Tongren – Xining bus Ora ci aspetta Xining, capoluogo del Quinghai A pochi km da Xining , si trova il Taer-Si, uno dei sei più importanti monasteri con Labrang. Il Taer-Si è detto anche Kumbum, come si fa a non visitarlo? Bello, ma niente a che vedere con Labrang.

5 agosto Xining – Chengdù treno 24 ore Si torna a Chengdù, questa volta i posti in treno scarseggiano e ci aspetta la seconda classe, molto affollata, siamo in Cina!!! 6 agosto. Chengdù 7 agosto Fengdù bus Dopo venti ore di treno siamo a Chengdù , sosta di una notte per poi l’indomani ripartire per Fengdù, dove inizieremo la crociera sullo Yangtze.

Lo Yangtze è il fiume più lungo della Cina e con i suoi 6300 km è il terzo fiume più lungo del mondo. Fra le città di Fengjiè e Yichang si aprono tre grandi gole, considerate una delle principali attrattive naturali del paese.

Per il 2009, quando la grande diga sarà finita, le celebri tre gole apparterranno al passato, un milione E mezzo di persone saranno trasferite,le acque inonderanno un’intera regione vasta come Singapore, spazzando via le case ,i siti archeologici, molti dei quali conservano informazioni storiche che non sono ancora state studiate..

Lungo le rive c’è grande fermento, la gente cerca di recuperare il possibile.

8 agosto Fengdù Riposo nella cittadina, fa molto caldo e ci dobbiamo organizzare per prenotare la crociera. Risulta un poco difficile, ma ce la facciamo.

9-agossto crociera sullo yartgtze Ci siamo, seconda tappa del viaggio, la crociera.

Turista fai da te!!!!. La cuccetta è minuscola, sei letti, non è proprio quello che ci aspettavamo, ma “meno male” (motto adottato in Cina), che siamo riusciti a prenotare quei posti.

Il caldo è soffocante, quindi non riusciamo ad apprezzare la bellezza del luogo, sulle rive dello Yangtze ci sono città enormi, noi vedendo la guida credevamo fossero villaggi.

Tutto in Cina è più grande.

10 agosto crociera Suona la sirena alle 5 e trenta del mattino, tutti fuori a vedere la prima gola, assonnati e attorniati dai cinesi non riusciamo a godere del panorama.

Questi due giorni sono passati con un poco di insofferenza.

11 agosto Yichang – Huàihuà treno Alle quattro del mattino ci scaricano dalla barca, è notte e dobbiamo aspettare le 8 per l’apertura della stazione ferroviaria. Prendiamo i biglietti per Huàihuà, andiamo all’hotel dormiamo tre orette e via, dieci ore di treno ci aspettano. Dalla cuccetta confort al biglietto senza posti a sedere, la condizione è peggiorata notevolmente. Ma siamo fortunati ci sediamo.

Ore 23 siamo arrivati.

12 agosto Huàihuà – Kaili treno Ancora senza posti a sedere, ma una allegra comitiva di giovani, lavoratori che tornano a casa a Kaili, ci fanno accomodare nei loro posti e ci fanno una grande festa, siamo frastornati. Troppo carini, ci invitano a casa loro.

Fotografie, baci e abbracci.

Siamo a Kaili nel Guizhou ,terza meta del viaggio, per vedere i villaggi e mercati delle minoranze etniche Il Guizhou è una regione molto povera abitata da un vivace e caratteristico miscuglio di popoli.

Il 35 per cento della popolazione è composta da più di 80 etnie diverse.

E’ un peccato arrivare in questa regione alla fine del viaggio, perché siamo stanchi, le strade sono tortuose e con molte frane e raggiunger i villaggi remoti, richiede molto tempo.

Kaili ha una parte vecchia che sta soccombendo ai grattacieli e case piastrellate cinesi.

13 agosto mercato di Chòng’an bus A due ore di bus da Kaili c’è Chòng’an, questo piccolo borgo è noto soprattutto per il suo animatissimo mercato che si svolge ogni cinque giorni.

Affacciato sulle sponde del fiume, Chòng’an ha mantenuto dimensioni modeste e una piacevole atmosfera, e anche parecchie case ed edifici in legno.

Il mercato è stupendo, e come al solito la gente affabile.

14 agosto Ròngjiang bus Cinque ore di strada tortuosa e con molte frane e siamo a Ròngjiang, piccola località di mercato, frequentata dai Dong dei villaggi vicini: 15 agosto ritorno a Kaili 16- agosto riposo a Kaili 17 agosto Kaili- Kunming treno Questa mattina, ci vogliamo fare del male, altro mercato, quello di Tàijiang. Sempre etnie diverse e come si sarà capito, le etnie sono la nostra passione.

Ore 18 si prende il treno per Kunming 18 agosto Kunming Arriviamo alle 9 del mattino e alle 11 partiamo in bus per Dali, arriviamo alle 18.

Dali finalmente. Pensiamo di riposarci un poco.

Dàli è il posto ideale in cui prendersi un momento di pausa. Lo splendido paesaggio montano, il lago Erhai, la città vecchia, i cappuccini, le pizze, le patatine fritte,ne fanno uno dei pochi luoghi dove ci si può veramente riposare.

Giriamo nei dintorni. Donne di etnia Bai.

19 agosto Dàli riposo e shopping, come si fa a resistere? 20 agosto villaggio e mercato piccolo bus Andiamo al villaggio yi con Henriette, ragazza olandese che ha sposato un tibetano e fa la guida turistica a Dàli, siamo già andati con lei allo stesso mercato nel 2001, il primo viaggio in Cina, e ci è piaciuto casi’ tanto che abbiamo deciso di ripetere l’esperienza.

Prima sosta al villaggio, si fa amicizia.

Poi al mercato, molto bello, gli abiti delle donne yi sono molto belli.

Sosta al secondo villaggio ,c’è una festa e come al solito siamo accolti con calore. Stanchi, ma appagati.

21 Dàli shopping e riposo 22 agosto giro del lago Erhài bus Con i mezzi locali facciamo il giro del lago, bei villaggetti,case antiche.

Il lago Erhài, si estende su una superficie di 250 Kmq ed è il settimo della Cina per dimensioni.

23 agosto mercato di Shaping bus Bello, mercato bai. Basta, ormai non sappiamo più cosa dire, solo la parola mercato fa rabbrividire … Gianni.

24 agosto Dali- Kunming treno Sei ore di treno e siamo a Kunming, gironzoliamo acquistiamo il thè e il venditore ci mostra come fare un buon thè.

25 agosto Kunming- Bangkok aereo Aeroporto, incontro con signora cinese che vive in Malesia, Bangkok, sempre bella, giretto al mercato degli amuleti che a noi piace tanto, il What Pho, il fiume, i tuk- tuk. E’ un divertimento.

26 agosto Bangkok 27 agosto si torna a casa.

Il viaggio è finito, scusate al lungaggine, ma le cose da raccontare sono tantissime.

L’aspetto più importante per noi è l’incontro con la popolazione.

Il ricordo che ci resterà sono gli incontri con le persone, la volontà di comunicare superando la difficoltà linguistica.

La Cina è servita molto bene per quanto riguarda i mezzi di trasporto e con un poco di pazienza si riesce ad ottenere il biglietto per qualsiasi mezzo. Come si diceva “la Cina non ti lascia mai a piedi”.

I prezzi sono contenuti: esempio una stanza in alberghetto semplice 8- 10 euro, si mangia in due con 2-3 euro. .

“La vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte”.



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