Cracovia, deliziosa città polacca
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Arrivare dall’aeroporto di Cracovia al centro città (e viceversa): Airport Shuttle Bus + treno.
Il centro città è raggiungibile dall’aeroporto in treno in una quindicina di minuti.
La stazione ferroviaria di Cracovia si trova a circa 300 metri dal terminal internazionale T1 e può essere raggiunta con l’ausilio di una navetta gratuita, l’Airport Shuttle Bus, oltre che a piedi. L’Airport Shuttle Bus è molto comodo e porta in pochi minuti alla stazione dei treni. Dalla stazione i treni partono ogni mezz’ora circa e arrivano direttamente alla stazione centrale di Cracovia, Dworzec Główny. Il biglietto è acquistabile presso le macchinette automatiche della stazione (presenti anche in aeroporto) a 7,00 PLN oppure direttamente in treno a 8,00 PLN.
Autobus Il centro di Cracovia è collegato all’aeroporto anche da due autobus urbani, il 208 ed il 292. La linea 292 è più frequente ed anche il viaggio è leggermente più breve – 35 minuti – mentre l’altra linea impiega circa 40 minuti. La fermata degli autobus si trova fuori l’area arrivi: usciti dall’aeroporto dirigetevi a destra e in 50 metri arriverete alla fermata dei bus. Gli autobus partono e fanno capolinea, in città, alla stazione centrale degli autobus di Cracovia Dworzec Glowny Wschod, di fronte alla stazione ferroviaria.
Il biglietto si può acquistare presso il terminal internazionale T1 (PLN 3.00 = 0,75 € – biglietto normale) oppure direttamente a bordo (con il supplemento di PLN 0.50), alle macchinette site presso la fermata oppure direttamente alle macchinette a bordo dell’autobus. Dopo aver acquistato il biglietto bisogna comunque convalidarlo nelle obliteratrici presenti a bordo.
1° GIORNO – 24 giugno: La Città Vecchia
Perfettamente conservata, con pochissime auto, molti bar e ristoranti, la Città Vecchia di Cracovia (Stare Miasto) è Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il cuore della Città Vecchia è il Rynek, la Piazza del Mercato (i polacchi dicono che è la più grande d’Europa). Al centro del Rynek c’è il Mercato dei tessuti (Sukiennice) e su un lato della piazza la Chiesa di Santa Maria con le due torri di altezze differenti. La Basilica di Santa Maria vanta una torre campanaria di 69 metri, sormontata da una cupola rinascimentale, e un’altra di 81 metri, celebre per l’Hejnal, una melodia che ricorda quella suonata da una sentinella nel 1241 per avvisare la comunità dell’invasione dei Tatari. Oggi come allora una sentinella in carne ed ossa suona ogni ora la stessa melodia ripetuta quattro volte, una da ogni lato della torre. Avvistarla non sarà semplice! Entrate nella Basilica e ammirate l’altare maggiore, lo sfarzoso polittico quattrocentesco dell’artista tedesco Veit Stoss. Si narra che la costruzione delle due torri venne affidata a due fratelli architetti. L’aspra competizione tra i due portò il fratello maggiore ad accoltellare il minore la cui torre, a seguito della sua morte, rimase incompiuta. Sulla sorte del fratricida esistono due versioni: la prima vuole che venne annientato dal senso di colpa e si tolse la vita proprio con quel coltello; la seconda invece, l’assassino fu giustiziato. Ecco svelata la triste storia del grosso coltello arrugginito che pende dalla parete di una delle arcate del Sukiennice posto lì a ricordare che il crimine non paga.
Quando: tutti i giorni dalle 11.30 alle 18.00. Domenica: dalle 14.00 alle 18.00
Hejnal: la triste storia della sentinella trafitta da una freccia. Se passeggiate per il Rynek, sollevando gli occhi e aguzzando le orecchie, potrete partecipare ad uno dei momenti più sentiti della tradizione polacca: lo Hejnal, ovvero la “chiamata a raccolta”. Dalla torre più alta della chiesa (un tempo utilizzata come torre di guardia), un trombettiere esegue quattro volte, in direzione dei quattro punti cardinali, una melodia interrompendola bruscamente. Era una notte del 1241 quando una sentinella, posta a guardia della città, suonò la tromba per avvisare i cracoviani dell’imminente invasione dei Tartari; il segnale di pericolo ben presto si spezzò a causa di una freccia che trafisse la gola della coraggiosa vedetta grazie alla quale la città riuscì a preparare le difese e a respingere l’attacco dei nemici. Da allora, a ogni ora e in tutti i giorni dell’anno, l’episodio viene ricordato con un suono di tromba interrotto nel mezzo della stessa battuta e viene ritrasmesso ogni giorno alle 12 dalla radio nazionale polacca.
Il Museo Sotterraneo della Piazza del Mercato (Rynek Głowny). Dopo alcuni anni di studi da parte di un team di archeologi, finalmente è avvenuta l’apertura dei sotterranei del centro storico di Cracovia. La nascita della città risale al IV secolo ad opera del mitico re dei Celti Krak. Per secoli è stata la capitale del Regno di Polonia dove avevano la loro dimora principi e re che ne hanno fatto una delle città più floride del Medioevo. I segni di questa storia secolare sono venuti alla luce grazie all’apertura dei sotterranei del centro storico. Otto metri sotto la Piazza del Mercato è stato allestito un percorso che ripercorre, attraverso un viaggio nel tempo, l’evoluzione della città di Cracovia dalla nascita fino al periodo medievale. Lungo il tragitto sono state collocate stazioni multimediali per l’interazione con i visitatori in un’esperienza unica ed emozionante. Si potranno trovare le testimonianze della fondazione di Cracovia, degli scambi commerciali con l’Europa e della vivacità dell’allora capitale polacca. La visita guidata di Cracovia con il Museo è organizzata in gruppi da 25 persone ed hanno la durata di circa 60 minuti. Altrimenti si può visitare il museo sotterraneo senza visita guidata.
Quando: nella stagione estiva da novembre a marzo (ingresso gratuito il martedì). Lunedì 10,00-20,00, Martedì 10,00-16,00, Mercoledì 10,00-20,00, Giovedì 10,00-20,00, Venerdì 10,00-20,00, Sabato 10,00-20,00 Domenica 10,00-20,00.
Il Collegium Maius, sede del Museo dell’Università Jagiellona, risalente al XV secolo, è l’edificio universitario più vecchio della Polonia. Nel Museo troviamo una ricchissima e famosa in tutta il mondo collezione di strumenti scientifici della quale fanno parte: l’astrolabio, il globo celeste ed il torquetum risalente agli anni 80 del XV secolo, opere di Hans Dorn ed il così chiamato Globo Jagiellone risalente al secolo XVI. Per la prima volta proprio su questo globo venne raffigurata l’America. Un tour guidato (in inglese) coinvolge max. 20 persone inizia ogni 20 minuti. La durata tour è di circa 30 minuti.
Quando: il cortile Collegium Maius è aperto ogni giorno fino al tramonto. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato (10:00-14:20 10:00 – 14: 20 * 10:00-14:20 – 10:00 – 14: 20 * 10:00 – 14: 20* 10:00-13:30). * Dal 1 ° aprile al 31 ottobre mostra gli orari di apertura sono estesi (ultimo ingresso essendo alle 17.20)
Orologio musicale: l’orologio musicale svolge ogni giorno alle: 09:00, 11:00, 13:00, 15:00, 17:00
2° GIORNO – 25 GIUGNO
Visita guidata alle miniere di sale di Wieliczka, uno spettacolo straordinario da non perdere. Abbiamo prenotato la visita tramite l’hotel appena siamo arrivati. L’autista del pulmino ci ha aspettato fuori l’hotel e con un viaggio di circa 30 minuti, le miniere si trovato appena 13 km fuori dal centro di Cracovia, siamo arrivati. Le miniere di sale di Wieliczka per secoli hanno fornito sale e ricchezza alla Polonia. Dopo la fine della produzione, per fortuna, non sono state abbandonate ma recuperate per farne un luogo turistico di eccellenza. Abbiamo effettuato la visita guidata (in italiano) obbligatoria. Alle miniere si scende (e si sale) con un ascensore e occorre attendere un po’, poiché i turisti sono molti. All’interno delle miniere ci sono quasi 300 km di gallerie con bassorilievi, decorazioni, laghetti e anche la chiesa di Santa Kunegonda, protettrice ungherese dei minatori, dentro la quale si svolge ogni mattina una messa alle 7.30. La chiesa è fatta tutta di sale: altare e pareti, dove sono intagliate le scene più importanti del vangelo, come l’Ultima Cena, la nascita di Gesù, la crocifissione. Occorre pagare una quota a parte per poterla fotografare. Consigliatissima la visita alle miniere, è un vero tesoro sotterraneo!
Fermatevi ai negozi di souvenir per comprare un ricordo delle miniere di sale… molti oggetti che trovate sono molto graziosi.
3° GIORNO – 26 giugno
Giorno della visita ai di Auschwitz e Birkenau. Abbiamo prenotato anche questa visita tramite l’hotel appena siamo arrivati. Anche in questo caso, l’autista del pulmino ci ha aspettato fuori l’hotel e con un viaggio di poco più di un’ora siamo arrivati al campo di Auschwitz, dove ci aspettava la nostra guida (in italiano) obbligatoria. All’interno del campo non è possibile né bere né mangiare, sarete invitati a farlo prima o dopo la visita, che dura circa 2 ore e 30 minuti. La visita si svolge molto velocemente, spesso mi sarebbe piaciuto osservare per un po’ più di tempo i luoghi in cui ci ha portato la guida, ma era impossibile fermarsi, poiché i gruppi erano moltissimi. Peccato. La visita del campo di Birkenau, che si trova poco distante da Auschwitz, dura circa 30 minuti. Consiglio di vistare entrambi i campi per farsi un’idea di ciò che è realmente accaduto in quei luoghi.
4° GIORNO – 27 GIUGNO
Se amate le leggende, il Castello di Cracovia (Wavel) è proprio il posto che fa per voi: c’era una volta un drago che viveva qui e che terrorizzava la città. Il re promise a chi lo avesse ucciso metà del regno e la figlia in sposa: ci riuscì un calzolaio che gli fece mangiare una pecora imbottita di zolfo che lo costrinse a bere l’intero fiume di Cracovia (Vistola) fino a scoppiare! Il drago, per fortuna sotto forma di monumenti sputa-fuoco ma inoffensivo, vi aspetta all’ingresso del Wavel. Al di là delle leggende, il Castello di Cracovia, raggiungibile a piedi con una piacevole passeggiata, è un luogo simbolo di tutta la Polonia: qui vivevano e venivano incoronati i sovrani del Regno prima che la capitale diventasse Varsavia. Molte stanze si possono visitare insieme alla Cappella Reale, al Tesoro reale e all’armeria medievale. Percorrete la strada ‘Grodzka’ per arrivare al Castello, è una bella strada pedonale dove si trovano, alla fine della strada andando verso il Castgello, anche diverse e buone ‘latterie’ dove pranzare. Quando: Tutti i giorni escluso il lunedì.
La Fabbrica di Schindler è uno dei posti simbolo della II Guerra Mondiale di Cracovia e del mondo. Inutile aggiungere che è anche un simbolo positivo, poiché trattasi di un posto nel quale sono state salvate tante vite, altrimenti condannate al campo di concentramento. Nel 2010, dopo varie vicissitudini e dopo l’acquisto della Fabbrica stessa da parte del Comune di Cracovia, fu istituito il Museo che viene definito “La Fabbrica della Memoria”. In questo Museo è possibile ripercorrere il periodo più tragico della storia di Cracovia grazie all’esposizione permanente intitolata: Cracovia durante l’occupazione nazista 1939-1945.
Quando: Lunedì 10:00am – 04:00pm / Martedì – Domenica 09:00am – 08:00pm.
5° GIORNO – 28 GIUGNO
Visita della città vecchia e del Castello (esterno) con tour gratuito (in italiano) trovato alla piazza del Mercato.
COSA MANGIARE A CRACOVIA
– Pierogi Cominciamo con il piatto, forse più famoso della cultura culinaria polacca: i Pierogi. Sostanzialmente sono dei ravioloni ripieni, le cui varianti non si contano sulle dite di una sola mano. Io li ho assaggiati ripieni al formaggio, ma si possono trovare anche con spinaci e ricotta, funghi e crauti e molte altre combinazioni.
– Zurek Penso sia la cosa che ho gradito di più. La Zurek è una zuppa che viene servita all’interno di una pagnotta di pane, fatta con farina di segale, legumi, patate, salsiccia (o pezzi di carne), funghi… e uova sode!
– Oscypek È un tipico formaggio affumicato polacco, ricavato dal latte di pecora. Molto buono, come gusto assomiglia alla nostra scamorza affumicata, anche se un po’ più pastoso. Viene servito anche cucinato sulla griglia con della marmellata.
– Gołąbki Sono degli involtini di verza o cavolo, ripieni di carne oppure di riso o orzo. A me è capitato di provarli con il grano saraceno, ma non ho amato troppo il loro gusto, un po’ troppo amaro.
– Szarlotka È una tipica torta di mele, che ricorda un po’ il nostro strudel, ma senza uvetta e pinoli. Viene servita con panna montata a parte.
Buon viaggio in questa graziosa città che ci ha accolto con un bel sole.