Da Cracovia al Mar Baltico: On the road attraverso la Polonia
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La combinazione di voli trovata non è delle migliori, partiremo da Treviso mentre il ritorno sarà ad Orio al Serio, ma volando low-cost con Ryanair ci siamo dovuti accontentare. Se avrete la pazienza di leggermi scoprirete Cracovia ed il suo circondario, poi Breslavia, Poznań, Toruń ed, infine, Danzica ed il Mar Baltico.
Di Cracovia si è già scritto abbondantemente in altri diari e le pagine web dedicate alla città non mancano, per questo non sottolineerò qui la bellezza della Piazza del Mercato (Rynek Główny), l’imperdibile visita del Wawel o il classico giro del Quartiere Ebraico (Kazimierz); cercherò invece di farvi conoscere luoghi meno conosciuti e di darvi alcune dritte su dove alloggiare, mangiare e fare acquisti.
Iniziamo con alcuni suggerimenti turistici: nei pressi della Grodzka Ulica, ad esempio, noi abbiamo molto apprezzato il giro all’interno della casa in cui il futuro Giovanni Paolo II ha soggiornato per circa 15 anni prima di diventare Cardinale. Dai cimeli agli abiti, dallo scrittoio alla sua Bibbia, dall’inginocchiatoio ai quadri esposti: qui tutto parla di lui. Proseguendo verso la Piazza del Mercato attenti alle fregature: prima di acquistare un ricordo della città o anche solo una maglietta con la scritta Kraków girate più negozi, noi abbiamo trovato prodotti migliori e a minor prezzo sulla Floriańska e tra i banchetti del Mercato dei tessuti (Sukiennice). Giunti sul Rynek non dimenticate di fermarvi ad assaggiare una delle numerose specialità della cioccolateria Wawel: da leccarsi i baffi come i gatti! Sempre sulla piazza fatevi una foto con Piotr, il coreografo e regista polacco la cui statua si trova presso il famoso Cabaret Piwnica Pod Baranami, fondato dall’artista stesso. Lungo la Floriańska fate una breve deviazione per visitare il Teatro Slovacco, ne vale la pena. Arrivati nei pressi della porta è d’obbligo un giretto lungo le antiche mura, niente di eccezionale ma comunque suggestivo il panorama con il campanile della Chiesa di Santa Maria (Kościół Mariacki) sullo sfondo. Se amate i panorami dall’alto da non perdere la salita alla Torre del Municipio (Ratusz w Krakowie), nonostante l’impossibilità, per ragioni di sicurezza, di raggiungere la terrazza, il panorama sulla piazza merita la fatica. Fuori dai classici itinerari turistici vale la pena raggiungere il quartiere di Podgórze per visitare l’imponente Chiesa di San Giuseppe (Kościół św. Józefa), pur relativamente recente ha un interno pittoricamente molto ricco. Il quartiere è anche conosciuto per ospitare la tristemente famosa Fabbrica di Oskar Schindler, l’industriale che salvò migliaia di ebrei da morte certa.
Ecco ora invece alcuni consigli culinari: da provare il Zapiekanka (provatelo nella piazza del Kazimierz) e il Sernik (una torta a base di formaggio tenero prodotto nelle campagne polacche), due specialità locali che troverete anche in altre città ma non buone come qui. Infine parliamo dell’alloggio ideale; a meno non siate di quelli che non possono rinunciare alla movida serale, vi consiglio di trovare una sistemazione fuori dal centro storico. Gli hotel e gli appartamenti costano meno ed i mezzi pubblici sono rapidi ed economici. Noi siamo stati molto fortunati, abbiamo soggiornato nel quartiere di Podgórze in un appartamento grande e situato a soli 300 m dalla fermata del tram.
Ah, dimenticavo, se non volete fare un’ora (o peggio) di fila nei pressi della biglietteria del Wawel, venite qui all’apertura (o prenotate per tempo gli ingressi via internet), oltre a perdere tempo inutilmente rischierete, come nel nostro caso, di dover rinunciare ad alcune visite per esaurimento dei posti disponibili.
Nei dintorni della città abbiamo fatto tappa a Tyniec dove si trova un’antica abbazia cara al futuro Papa polacco. Qui, tra l’altro, in un minuscolo negozietto, è possibile anche acquistare i prodotti confezionati dai frati benedettini tra i quali spiccano ottime confetture ai frutti di bosco qui, come in tutta la Polonia, molto in voga. A pochi km dalla città, per gli amanti del genere, merita la visita anche il locale Zoo, ricco di animali e molto ben tenuto. Una volta entrati (l’ingresso non è propriamente a buon mercato considerando gli standard del Paese), i percorsi ben segnalati e la relativa facilità di scorgere “gli ospiti” della struttura rendono la passeggiata piacevole e non troppo faticosa. Altra tappa obbligata (prenotate i biglietti su Internet onde evitare file chilometriche!) è la miniera di sale di Wieliczka. Statue, slalattiti, sculture: tutto è fatto di sale, una volta nella sala grande non si può non rimanere colpiti dalla bellezza del luogo, peccato solo che il grande afflusso non permetta ai visitatori la possibilità di contemplare simili magnificenze. Se vi rimane tempo a disposizione vi consiglio anche di visitare il Castello di Pieskowa Skała, pur non eccelso, ha una struttura molto particolare e nel bar ristorante annesso si possono gustare, a prezzi irrisori, le specialità della cucina locale con vista sul Maniero.
Il soggiorno a Cracovia volge al termine, la prossima notte la trascorreremo a Częstochowa, il cui santuario è visitato ogni anno da milioni di pellegrini veneranti la Madonna Nera qui custodita. Essendo la distanza limitata abbiamo il tempo di fermarci nei pressi di Oświęcim, un piccolo paese passato, suo malgrado, alla storia per aver ospitato nel corso della seconda guerra mondiale il più grande campo di sterminio mai costruito dai Nazisti.
Dopo aver trascorso circa 3 ore in fila alle casse (arrivate qui di prima mattina oppure comprate i biglietti su internet!), una navetta ci conduce a Birkenau dove si trovava il principale campo satellite del complesso. Il luogo è famoso perché è qui che arrivavano i treni carichi di ebrei e prigionieri politici, ed è sempre qui che avveniva la così detta selezione, ossia la separazione delle famiglie: anziani, bambini e tutti coloro che venivano giudicati inabili al lavoro, venivano mandati direttamente alle camere a gas. Anche se sono rimaste solo poche baracche, qualche camino ed il recinto di filo spinato, ci si emoziona giungendo nel punto in cui termina il binario sapendo che qui milioni di persone hanno subito la loro condanna a morte. Nel campo principale, denominato Auschwitz I, sono invece visibili numerose baracche al cui interno sono esposti tantissimi cimeli dell’epoca tra cui poster inneggianti al Fuhrer, scritti delle SS, foto dei prigionieri e svariati oggetti appartenuti ai detenuti che hanno qui trovato la morte. E’ impressionante la mole di valigie, abiti, scarpe, occhiali etc. ammassati dietro ad alcuni vetri protettivi. Nonostante avessi già visitato il campo una quindicina di anni fa, la visione dei forni crematori è ancora oggi ben impressa nella mia mente, basta aver visto qualche film o letto alcuni libri sull’Olocausto per immaginare la realtà che hanno dovuto qui vivere milioni di persone.
Terminata la visita ci rimettiamo in macchina in direzione Częstochowa dove arriviamo dopo le 20. Una volta sistemati i bagagli nell’Hotel scelto per la notte, usciamo per una frugale cena prima di immergerci in un lungo sonno ristoratore. Il mattino successivo abbiamo in programma la visita del Santuario; giunti nel piazzale antistante la Basilica è impressionante vedere il numero di tende presenti, d’altronde è il 14 agosto e qui la festa dell‘Assunzione della Madonna è molto più sentita che dalle nostri parti. Abbiamo visto centinaia di persone percorrere in ginocchio tutta la navata fino alla teca che ospita la statuetta della Madonna Nera, per chi crede è emozionante vedere come in questo luogo la fede sia così sentita. Ma questo non è solo un luogo adatto ai pellegrini, le opere d’arte presenti all’interno della Chiesa rendono la Cattedrale meritevole di visita anche per coloro che non hanno il dono della fede. Una volta usciti, camminando lungo la circonferenza del Santuario, si incontra anche una statua dedicata a San Giovanni Paolo II, qui venerato come nessun altro.
Ci aspetta ora un lungo trasferimento, trascorreremo infatti le prossime 4 notti in un appartamento a pochi km dal centro di Breslavia. Sono davvero tante le attrazioni da visitare in questa sorprendente città, a posteriori non saprei dire se ci ha colpito più o meno di Cracovia, sono però sicuro che meriterebbe maggior attenzione dal turismo nostrano. Il centro storico è interamente pedonalizzato e questo rende la passeggiata lungo le vie della città molto piacevole, se poi aggiungiamo che qua e là lungo il tragitto si incontrano simpatici gnometti ecco che anche i bambini non sentiranno più la fatica nelle gambe. Percorrendo la Świdnicka, tra locali e negozi, arriviamo nella bellissima Piazza del Mercato (Rynek) dominata dall’imponente vecchio Municipio, uno tra i più importanti monumenti del gotico polacco. Tutt’intorno le numerose case appartenute a ricchi mercanti e alle famiglie dell’alta borghesia rendono la grande piazza il salotto della città. Anche qui sono numerosi gli Gnomi presenti ed è proprio qui che, presso il locale ufficio turistico, potrete procurarvi la mappa per dare loro la caccia! Poco lontano, superato l’arco della casa di Hansel e Gretel (foto d’obbligo), si incontra la Chiesa di Sant’Elisabetta e subito dietro l’antico Macello dove le statue di numerosi animali da fattoria chiedono solo un selfie ricordo. Se un giorno può bastare per visitare le numerose attrazioni del centro storico, ne servono almeno tre per farsi un’idea generale della città. Almeno mezza giornata va dedicata alla cosiddetta isola (Ostrów Tumski) dove si trova la bella Cattedrale di San Giovanni Battista, da non perdere la veduta dall’alto. Nelle vicinanze consiglio, anche ai non appassionati, la visita del grande Giardino Botanico: i vialetti ricchi di piante e fiori, i ponticelli ed i numerosi laghetti, rendono il luogo l’ideale location per trascorrere un’oretta di relax in mezzo al verde. Imperdibile poi il Panorama Racławicka, un dipinto circolare che racconta, tridimensionalmente, la famosa Rivolta di Kościuszko in cui i ribelli polacchi combatterono contro le truppe russe. L’opera, inaugurata nel 1894, a cent’anni esatti dalla battaglia, ha attirato fin da subito l’attenzione del mondo, ed ancora oggi è una delle attrazione più visitate di Breslavia. Lontano dal centro ma, a mio avviso, imperdibile, il Parco delle Esposizioni, dove, dietro alla moderna Sala del Centenario, si trova l’imponente Fontana Multimediale. Allo scoccare di ogni ora lo zampillare dei getti al ritmo della musica è davvero uno spettacolo che poi, al calar della sera, diventa magico grazie alle lampade che rendono l’acqua multicolore. Per chi ha bambini merita assolutamente la visita il vicino Zoo, forse ancora più bello di quello di Cracovia, sicuramente più espanso.
Siamo sinceramente dispiaciuti di dover lasciare Breslavia, la città ha saputo sorprenderci, ma il nostro tour polacco deve proseguire, la prossima tappa è Poznań dove abbiamo in programma di fermarci due notti. Qui abbiamo trovato una struttura in pieno centro, a posteriori non rifaremmo la stessa scelta, sia per aver dovuto trascinare le valigie lungo una strada acciottolata, sia per gli alti gradini all’interno della struttura scelta. Sarà stata forse anche colpa della pioggia che ci accompagnato durante la visita ma la città non ha soddisfatto le nostre aspettative, tempo a parte è oggettivo che a soli 300 m dalla piazza principale vi sono strade trafficate, case diroccate e molta sporcizia. Il monumento più bello e importante è senza dubbio il dipinto Municipio che però, come diversi altre attrazioni, non abbiamo potuto visitare internamente (chiuse per restauro). Agli angoli della Piazza del Mercato vi sono quattro fontane, tra le quali spicca quella dedicata al Dio Nettuno. Molto pittoresche poi le Case dei Commercianti ed i negozietti sotto i loro portici. A soli 100 m da qui consigliatissima la visita al Museo del Cornetto con relativa dimostrazione ed assaggio: un’esperienza bella ed interessante soprattutto per chi ha bambini al seguito. Come a Breslavia c’è la così detta Isola (Ostrów Tumski) dominata dalla Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, oltre alla grande chiesa gotica qui non c’è molto altro da vedere, a parte una bella statua dedicata a San Giovanni Paolo II ed un grande Murales che ricorda l’annessione alla città dell’antico quartiere di Śródka. La seconda giornata in città, per fortuna più soleggiata, l’abbiamo dedicata a due attrazioni un po’ fuori dal centro: il Vivaio Botanico e lo Zoo, entrambi raggiungibili con i mezzi pubblici, economici e rapidi. Il primo, molto ben tenuto, è ricchissimo di piante di ogni genere ed ha anche una sala acquario con tante vasche e ottime descrizioni (anche in inglese e tedesco) delle specie presenti. Lo Zoo, invece, non ci ha colpito come quelli di Cracovia e Breslavia, essendo molto espanso la visita non è delle più agevoli e la vista di alcuni animali è piuttosto complicata. E’ vero che all’interno è presente un trenino per evitare lunghi spostamenti a piedi ma sarebbe necessario facesse più tappe poiché effettua solo tre fermate lungo un percorso di almeno 6-7 km. Lasciato lo Zoo torniamo al garage dove la nostra macchina ha riposato due giorni e due 2 notti, ci aspetta il trasferimento in quel di Toruń, prossima tappa del nostro viaggio.
Raggiungiamo la nostra meta quando ormai è buio, ci sorprende vedere tantissima gente in giro e macchine parcheggiate ovunque: sembra in corso una festa. Nonostante l’ora tarda (sono le 21 passate), una volta sistemati i bagagli nell’hotel in cui trascorreremo la notte, decidiamo di andare a fare un giro in centro (l’albergo si trova a poche centinaia di metri dalla piazza principale). Il motivo di un tale afflusso? Sono in corso i festeggiamenti per il ventennale dell’iscrizione di Toruń nel registro del Patrimonio Mondiale dell’Unesco e tutta la città sta salutando l’evento con musica e filmati dedicati alla ricorrenza. La città, famosa soprattutto per aver dato i natali a Niccolò Copernico, non ha monumenti di particolare rilievo, ma la visita risulta comunque piacevole anche grazie al sapore di Pierniki (un biscotto al miele tipico della città) che aleggia nell’aria. Oltre alla bella Cattedrale sono da vedere le sculture sparse lungo le vie e le piazze cittadine e la fontana nella centrale Piazza del Mercato in cui si vede un violinista circondato dalle rane. La leggenda racconta che fu la melodia di un violino a salvare la città dall’invasione di migliaia di anfibi verdi.
Dopo un suggestivo pranzo a bordo di un battello ristorante fermo lungo il fiume che sorveglia la città, riprendiamo la macchina: Danzica ci aspetta. Arriviamo a Malbork più tardi del previsto ma decidiamo di fermarci ugualmente a visitare il Castello. Il grande complesso, la cui costruzione risale al XIII secolo, è caratterizzato da tre ordini successivi, ll castello alto, in origine convento, quello medio che ospitava le abitazioni degli inservienti, ed il castello basso dove venivano conservate le provviste e le armi. Le sale oggi aperte ai turisti non hanno all’interno grandi arredi o importanti opere d’arte, ma in alcune sale si respira l’atmosfera degli antichi fasti, grazie anche alla ben fatta audio-guida multilingue che ci ha consentito di scoprire abitudini e curiosità dei vari proprietari che nel tempo lo hanno abitato.
Lasciata Malbork ci aspettano gli ultimi 100 km che ci conducono alla meta finale del nostro viaggio in Polonia, il Mar Baltico! Dopo una frugale cena e 10 ore di meritato riposo in una struttura situata a ridosso del centro storico di Danzica, siamo pronti per andare alla scoperta dell’antica città anseatica dove l’architettura caratteristica dei Paesi dell’est si fonde in maniera armoniosa con tipiche costruzioni del nord Europa. Penso che ognuno di noi alla fine di un viaggio del genere può avere opinioni diverse su quanto visto, però è indubbio che anche Danzica abbia un suo fascino. Cosa c’è da visitare qui? Beh, inanzi tutto la Długi Targ (Piazza del Mercato Lungo) dominata dall’alta mole del Municipio. Consigliata, anche se faticosa, la salita alla torre per il bellissimo panorama sul nucleo storico della città. Da non perdere anche la visita della Corte di Artù, un piccolo scrigno d’arte. Sempre sulla piazza sono da vedere la bella Fontana di Nettuno e l’antica Porta Verde. Non lontano da qui è da vedere la gotica Basilica di Santa Maria, uscendo poi dal portale principale la bella ulica Piwna termina davanti ad uno degli edifici più belli di Danzica, l’Accademia di Belle Arti. A soli 200 m da qui ecco la Porta d’Oro e, superata quest’ultima, la Porta Alta, margine esterno della città in epoca medioevale. Rientriamo verso la piazza centrale percorrendo la Długa, ossia la via lunga e, una volta scattate altre centinaia di foto ricordo, ci spostiamo nella zona del Porto percorrendo la caratteristica Via dell’Ambra. Lo stile dei palazzi, la presenza dei canali, i battelli che li solcano: sembra di essere stati catapultati nel profondo nord. Da non perdere la breve ed economica trasferta tra le due rive, anche solo per vedere la città da un altro punto di vista.
Siamo giunti all’ultimo giorno di vacanza, ed abbiamo programmato di trascorrerlo sul Mar Baltico, l’ideale conclusione di un viaggio in cui il motto è stato “a tutta verso nord”. La scelta è stata quella di visitare due piccole cittadine situate a pochi chilometri da Danzica, Gdynia e Sopot. La prima, decisamente più moderna, è famosa per l’acquario, al cui interno sono presenti tante specie di pesci caratteristici del Baltico. Lungo il molo stazionano sempre anche diverse imbarcazioni tra cui la più caratteristica è sicuramente quella dei pirati. Sopot, invece, è conosciuta soprattutto per le Terme ma anche per il molo, le costruzioni art-nouveau e la dondolante casa danzante. E’ piacevole passeggiare lungo il viale pedonale della cittadina, peccato solo che altre migliaia di persone abbiano avuto la stessa idea… Arrivati nei pressi del molo, scopriamo che per raggiungerlo è necessario pagare un “obolo” di circa 4 euro a persona, essendo contrari a queste “ladrate” turistiche soprassediamo. Noi vogliamo solamente toccare l’acqua del Baltico, girovagando nelle vicinanze entriamo in una spiaggia libera e giunti nei pressi della battigia, oltre a coronare il nostro sogno di fine vacanza, riusciamo anche a fotografare il “caro” molo sullo sfondo. E’ arrivato il momento di preparare i bagagli, la vacanza in terra polacca sta volgendo al termine, percorrendo il paese da sud a nord abbiamo visitato belle città, assaggiato le specialità della cucina locale e conosciuto le abitudini della gente del posto: tutto questo è stato per noi un arricchimento culturale che ci porteremo sempre nel cuore.
Dove abbiamo mangiato:
Gościnna Chata
Sławkowska, 10
Cracovia
Caratteristico locale, anche se forse un po’ troppo buio, con personale in abiti tipici. Ottimi i pierogi ruskie, molto buona anche la carne. Mezzo litro di birra a soli 2€ e dolci fatti in casa (il miglior Sernik della vacanza) di ottima fattura. Unico neo, qui come in altri locali, il costo dell’acqua: 3€ e 50 circa per 1,25 litri sono francamente eccessivi.
Cafe & Restaurant Dobry Rok
Aleja Najswietszej Maryi Panny 79,
Częstochowa
Bel locale situato lungo il viale che conduce alla Basilica della Madonna Nera. Ottima zuppa di cipolla per iniziare poi gradevoli tapas di zucchine, super insalatona alla Cézar e, per finire in bellezza, una stuzzicante coppa al pistacchio. Nulla da ridire sulla qualità dei piatti, solo un appunto per i quasi 3€ spesi per una caraffa (!) d’acqua. Servizio veloce e cortese.
Pyra bar
Strzelecka 13
Poznan
Se vi piacciono le patate questo è il vostro locale. Buono anche il pesce. Prezzi modici. I piatti vengono serviti al tavolo dopo l’ordinazione fatta a banco. Chiude alle 21.
Restauracja Kuchnia Polska
Długie Ogrody 8
Danzica
A vederlo da fuori non sembrerebbe nemmeno un ristorante ed anche la location interna non è propriamente imperdibile. Buonissimi i pierogi alla frutta (un abbinamento da provare!) così come il bygos, ottimo anche il tonno, deliziose le patatine fritte. Decisamente abbondante la cakes con banane e nutella che non siamo riusciti a finire in 2! Prezzi bassi rapportati alla qualità dei piatti. Servizio nella norma.
Dove abbiamo dormito:
Garden Corner
Przemysłowa, 4
Cracovia
Bell’appartamento all’interno di un parco residenziale a poche centinaia di metri dalla famosa Fabbrica di Oskar Schindler. Centro storico raggiungibile comodamente con i mezzi pubblici. All’interno grande salone con cucina a vista, divano letto, pay-tv ed 1 camera da letto. Proprietario molto gentile e disponibile a dare consigli utili sulla città e dintorni.
Grono Apartamenty
Wieluńska, 23
Częstochowa
Piccola struttura a soli 300 m dalla Basilica della Madonna Nera. Molto simpatico e disponibile l’italiano che gestisce il ristorante annesso. Camera carina con bagno privato. Colazione spartana.
Apartamenty na Krzykach
Ulica Wagnera
Breslavia
Bellissimo appartamento situato in una zona residenziale tranquilla e pulita. Molto gentile la proprietaria. Diversi plus: il super comodissimo divano, la cucina con tutto l’occorrente e le spaziose camere. Unico neo, la lontananza dal centro storico, raggiungibile con l’autobus in circa 20-25 minuti (fermata a 300 m).
Cocorico Apartments
Świętosławska, 9
Poznań
La struttura ha diversi appartamenti da affittare, il nostro era un bilocale dotato di tutti i comfort. Colazione solo salata ma abbondante. Il plus della location è sicuramente la posizione in pieno centro storico, sconsigliato se avete molti bagagli vista la stretta scala a chiocciola che conduce agli appartamenti.
Hotel Kopernik
Wola Zamkowa 16
Toruń
Bella struttura a poche centinaia di metri dal centro cittadino comodamente raggiungibile a piedi. Camera spaziosa con bagno privato e pay-tv. Colazione ricca ed abbondante.
Apartament Przy Przystani
Żabi Kruk 11
Danzica
Bell’appartamento dotato di tutti i comfort a ridosso del centro storico con posto auto privato. Grande zona giorno con cucina a vista e pay-tv, peccato l’assenza di un vero e proprio tavolo e la presenza di soli 2 sgabelli (noi eravamo in 3…).