Viaggio in Europa centrale, in fuga dalla pandemia

Alcune INDICAZIONI GENERALI prima di passare al racconto delle singole giornate:
- Il viaggio si è svolto nell’estate 2020. A causa dell’epidemia di Covid-19, lo scenario in Europa era peculiare, con il turismo ridotto ai minimi termini. Considerata l’imprevedibilità della situazione sanitaria, abbiamo deciso di stabilire le tappe man mano e di non procedere ad alcuna prenotazione dall’Italia. È stato quindi un vero e proprio viaggio on the road con un itinerario stabilito di giorno in giorno.
- In termini di sicurezza, in estrema sintesi le quattro nazioni da noi visitate ci sono sembrate sicure.
- Il periodo da noi scelto, agosto, è stato ottimo: caldo, ma non troppo e quest’anno con pochi turisti, soprattutto locali.
- Prezzi: medi. Le quattro nazioni non sono costose, ma neppure economiche. A Vienna, in Polonia ed in Slovacchia un hotel o una casa decorosa su Airbnb costavano circa 40/50€ a notte, mentre stranamente Praga aveva dei prezzi incredibilmente competitivi. In genere, tranne che a Vienna, si riesce a cenare al massimo con 15€ a testa. La benzina costa un po’ meno che in Italia e la carta di credito viene accettata ovunque. Nessun problema neppure a ritirare contanti dai numerosi bancomat, ma in Polonia, se non si sceglie l’opzione di contabilizzare in Euro il ritiro degli zloty – con un cambio peraltro sfavorevole – viene applicata sempre una commissione di circa PLN 16, indipendentemente dalla banca. Noi abbiamo sempre optato per l’applicazione della commissione. Cambio medio: 1 € = PLN 4,31; CZK 25,50.
- Ci siamo mossi in macchina dall’Italia. In Austria, Rep. Ceca e Slovacchia bisogna acquistare una “vignette” per l’uso delle autostrade, mentre in Polonia è in uso il sistema di pedaggio per la limitata rete autostradale. Lo stato delle strade è molto buono ovunque, ma in Polonia, a causa dei numerosi lavori in corso e dei semafori collocati inspiegabilmente ovunque, si formano code che spesso e volentieri rallentano la tabella di marcia a volte in modo notevole. Lo stile di guida di austriaci, slovacchi, polacchi è molto buono, mentre i cechi lasciano un po’ più a desiderare, soprattutto a Praga, dove gli automobilisti guidano in maniera nervosa ed abusano del clacson. Per orientarci in strada, abbiamo scaricato l’app Maps.me, che è sempre una garanzia, anche se con tutti i suoi limiti. Abbiamo guidato per 5.403 km.
- Comunicazioni: il wi-fi è presente quasi ovunque ed in alcune città c’è anche una rete pubblica gratuita.
- Alberghi: buoni in genere e sempre molto puliti, prenotati uno o due giorni prima utilizzando prevalentemente Booking – che sembra avere un numero di strutture molto maggiore della concorrenza – Agoda, Expedia ed Airbnb.
- Cibo. Davvero molto buono, con abbondanza di carne. I pirogi sono uno degli highlights culinari del viaggio, così come anche il Tatratea, uno dei migliori liquori dell’Europa Centrale e la vodka.
- Lingua. L’inglese è parlato un po’ ovunque; conoscere il tedesco aiuta a volte in qualche centro più piccolo.
- Gente. Tutti molto simpatici ed ospitali.
- Guide. Punto dolente. Le guide che abbiamo utilizzato sono la DK Eyewitness per Rep. Ceca e Slovacchia (mediocre), la Lonely Planet 2020 per la Polonia (sufficiente) e la DK Eyewitness – Mini Map and Guide del 2020 per Praga (decente). Per integrare la mancanza di informazioni offerte dalle guide di scarso livello, abbiamo spesso seguito dei free tours nelle principali città.
- 1Assicurazione: anche se il viaggio è in paesi all’interno dell’UE, abbiamo comunque stipulato una polizza con EuropAssistance, l’unica compagnia che garantiva la copertura delle spese per i giorni trascorsi all’estero in un’eventuale quarantena.
Giorno 1 – Vienna
Partiamo da Milano verso le 8 del mattino e, passando dal Tarvisio, arriviamo a Vienna poco prima delle 18.30. C’è davvero poco traffico, com’è prevedibile in questo 2020 così insolito, anche se oggi è sabato 1° agosto. Arriveremmo anche prima se non fosse per qualche rallentamento nella zona di Brescia e per alcuni lavori poco prima del paesino di Tarvisio. Lasciamo i bagagli in hotel (Best Western Plus Amedia, Landstraßer Hauptstraße 155; 53,70€ la doppia con bagno e colazione) e a piedi raggiungiamo il ristorante (Plachuttas Gasthaus zur Oper, Walfischgasse 5-7; 73 € circa in totale, molto buono) per una cena a base di Wiener Schnitzel e insalata di patate. Facciamo poi un giro in centro e, dopo qualche foto, torniamo in hotel.