Costa Rica, mucho gusto e costo

Indice dei contenuti
Un paese sicuramente non adatto a chi ha paura degli insetti, dei rettili, degli anfibi, degli uccelli (di volatili ce ne sono 850 specie!), delle creature marine e degli animali in genere (solo di mammiferi 250 specie).
· Sommario: giorni, mete, trasporti e pernottamenti;
· Il viaggio minuto per minuto;
· Considerazioni generali: budget, cibo, alloggi, clima
Sommario
1° Roma-Madrid-San Josè (voli Iberia – Hotel Royal Dutch)
2° San Josè-Penisola di Osa-Drake Bay (volo Naturair – Cabinas Jade Mar)
3º Drake Bay (Parco nazionale Corcovado-La Sirena – Cabinas Jade Mar
4º Drake Bay (Isla del Cano – Cabinas Jade Mar)
5º Drake Bay–Manuel Antonio (barca, taxi, bus, taxi – Tico Lodge)
6º Manuel Antonio (Parco Nazionale – Tico Lodge)
7º MA-Riserva Biologica Monteverde-Sant’Elena (bus pubblici–Cabinas Vista al Golfo)
8º Foresta nebulare Monteverde (Selvatura Park, Don Juan – Cabinas Vista al Golfo)
9º MTV-La Fortuna (jeep-barca-jeep–Vulcano Arenal, Terme Baldi – Hotel Dorothy)
10° La Fortuna-Tortuguero (shuttle privato, barca – Balcon del Mar)
11° Tortuguero (Parco Nazionale – Balcon del Mar)
12° Tortuguero-Cahuita (barca, bus pubblici – Cabinas Smith 1)
13° Cahuita (Parco Nazionale – Cabinas Smith 1)
14° Cahuita (bus pubblici – Bri Bri, Puerto Viejo – Cabinas Smith 1)
15° Cahuita (bus pubblici – Manzanillo – Cabinas Smith 1)
16° Cahuita-San Josè-Alajuela (bus pubblici – Mango Verde Hostel )
17° Alajuela-Aeroporto–Panama–Madrid–Roma (voli Copa Airlaines e Iberia)
Il viaggio minuto per minuto
1° – Giovedì 19 aprile: ROMA→MADRID→SAN JOSÉ
Sul sito dell’Iberia compriamo il volo per San José, Aeroporto Internazionale Juan Santamaria (€ 830,00 pp A/R) che all’andata fa uno scaldo di tre ore a Madrid. Dopo 10 ore di volo (posti 31) in cui servono tre pasti, vediamo un film in spagnolo/inglese (We Bought a Zoo con Matt Damon) e leggiamo tanto, arriviamo nella capitale costaricana alle 19,30 ora locale. Il fuso orario è di 8 ore in meno. In aeroporto cambiamo (Global Exchange) il minimo indispensabile: $ 20 in colones ($ 1=440 colones. Più dollari si cambiano, maggiore è la convenienza, ma è sempre poca). Con il bus pubblico che passa poco fuori l’aeroporto (¢ 900 tot) raggiungiamo, scendendo a capolinea e facendo mt 200 a piedi, l’Hotel & Casino Royal Dutch***, prenotato sul sito www.hotels.com (€ 28,00 la stanza, colazione inclusa). La camera 333 non è nulla di che, ha il bagno, acqua calda, tv senza telecomando, collegamento a internet, ma non lo consiglierei perché ha un locale interno, posto al secondo piano, dove musica caraibica a tutto volume non darà pace almeno fino all’1,30 per lasciare il posto a un altro rumore molesto!
2° – Venerdì 20 aprile: SAN JOSÉ→PENISOLA DI OSA – DRAKE BAY
Per colazione ci viene chiesto cosa gradiamo e molto gentilmente ci preparano due uova in camicia (che non avevamo ordinato!), toast, frutta e caffè/tea/succo di frutta. Di buon’ora usciamo per una passeggiata tra le caotiche, strette e piene di venditori ambulanti, strade. Alle 8 e molte saracinesche sono ancora serrate. Passiamo davanti il Mercato Centrale e ci dirigiamo verso la stazione dei bus pubblici (Avenida 1, dopo il terminal Coca Cola, a meno di km 1) a prendere quello che in una mezz’oretta (¢ 520 tot) ci porterà al piccolo aeroporto di Tobias San Josè Pavas da dove decolleremo per Bahia Drake. Qui la scoperta di poter imbarcare solo kg 8 per la valigia e kg 5 per il bagaglio a mano, ma le condizioni variano a seconda della tariffa pagata. Avevamo prenotato sul sito www.naturaeir.com ($ 106 pp) solo l’andata, la quota “locos”, più economica e restrittiva (il costo del supplemento bagaglio non è elevato). Presso lo sportello della banca interna all’aeroporto, il cambio è più favorevole e trasformiamo $ 100 in ¢ 49.900. Alle 11,40 decolliamo su un aereo di 20 posti, ma ne sono occupati solo tre: uno da me, uno dal mio boy e il terzo da un tizio. In 40 minuti di su e giù tra le nuvole atterriamo a destinazione. Via internet avevamo prenotato, dopo tante ricerche nei giorni scorsi e scambio di mail con varie strutture (www.vivatravelguides.com), la Cabinas Jade Mar (www.jademarcr.com): € 30 al giorno la stanza con bagno senza colazione a mt 150 dalla spiaggia di Agujitas e sulla strada principale. All’aeroporto di Drake Bay prendiamo un pulmino/taxi collettivo che per $ 6 pp ci ferma davanti l’alloggio. Il panorama è un vero e proprio paradiso naturale: ci colpiscono subito i tanti alberi di mango dai quali cadono, come foglie in autunno, frutti maturi. Sale sul pulmino anche il passeggero dell’aereo e siamo sempre e solo in tre. In una ventina di minuti socializziamo e scopriamo che è una guida e lavora per Cabinas Manolo (che avevamo contattato ma scartato perché più costosa). Nasce un feeling e il pomeriggio ci ritroviamo a prenotare presso Manolo la prima escursione di domani: il tour all’incredibile Parco Nazionale Corcovado La Sirena ($ 75 pp) che consigliano di più rispetto alla meno remota stazione di San Pedrillo. Al Jade Mar, la nostra cabaña non è altro che un mini bungalow in compensato e zanzariere, molto spartano e costruito su una pedana in legno in mezzo alla giungla. Unica dotazione ogni due giorni un asciugamano, un paio di saponette per tutto il soggiorno e un mega ventilatore. Il lavabo è quanto un’insalatiera e per appoggiare gli indumenti si utilizzano chiodi piantati al muro. Utile la mini veranda con due sedie fronte Oceano e piacevoli gli alberi di tutti i tipi che ci circondano. E’ l’ora di pranzo, ci mettiamo in cammino verso una delle poche strade della zona e ci fermiamo da Mar y Bosque, Marcela’s food. Riso con verdure, riso con pollo e bottiglia d’acqua $ 13 tot. Pagare in dollari o in colones è la stessa cosa, il cambio è abbastanza buono. Il pomeriggio lo trascorriamo a passeggiare sulla spiaggia di Agujitas che non è un granché se ci si vuol sdraiare a prendere il sole, ma è piacevole per fare lunghe camminate cercando l’ombra delle palme, degli alberi di mango e magari raccoglierne più di qualcuno da consumare in stanza! Con l’occasione di andare a saldare l’escursione di domani, ci fermeremo per cena nel ristorante della Cabinas Manolo per mangiare fajdas de carne (tortilla di mais ripiena di straccetti di manzo e accompagnata da vegetali bolliti, insalatina e purea), gallo pinto (riso e fagioli mischiati: piatto tipico nazionale) e succo d’arancia (¢ 4250 tot). Ci accorgiamo che, a differenza del pranzo di oggi, qui non ci viene applicata la tassa del 10% in più e per quanto sia minima… ne siamo lieti. A nanna presto: domani ci si alzerà di buon ora, fa buio alle 18, i ristoranti chiudono alle 20 e poi… non c’è un granché da fare!