Immersi nella natura di Panama e Costarica

Tra foreste, cascate, barriere coralline e villaggi indigeni
Scritto da: sarinab
immersi nella natura di panama e costarica
Partenza il: 10/08/2016
Ritorno il: 25/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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10 Agosto bologna\Francoforte\panama city

Arrivo a Panama City nel tardo pomeriggio Transfert a 35 dollari organizzato dall’albergo Magnolia Inn all’interno di Casco Viejo; volevamo assolutamente dormire nella parte storica.

Mojto sulla terrazza al 4 piano al Tantalo Kitchen (7 dollari cadauno), cena al rene cafe (38 totali) con piccolo menu degustazione con delizioso dolce al latte.

11 Agosto

Colazione al Super Gourmet con omelette, uova alla benedict, ciotola di frutta, caffe e succo (22 dollari). Andiamo alle chiuse di Miraflores con un taxi (5 dollari contrattati per lo stesso tragitto ce ne sono stati chiesti anche 20). Ingresso al centro de visitatores per 15 dollari a persona.

Siamo arrivati quando l’ultima nave del mattino stava passando e ci siamo persi il gioco di acqua e gravità che poi abbiamo visto in un filmatino al cinema del centro visitatori. All’interno del piccolo museo viene spiegata la storia del canale, il susseguirsi dei trattati internazionali che si sono susseguiti e viene posta molta attenzione anche sulle condizioni disastrose in cui lavoravano migliaia di operai che si sono susseguiti nei 30 anni di costruzione. Abbiamo scoperto solo in seguito che anche in Casco Viejo c’era un museo dedicato al canale a soli 3$… Peccato non averlo visto. Taxi dalle chiuse di miraflores al museo della biodiversità per 10$. Non siamo entrati per il costo esagerato dell’ingresso addirittura 18$ a persona. Prendiamo un bus urbano (2$ di card e 25c per ogni corsa, davvero bassissimo) e andiamo al capolinea di Allbrook station. Li giro nel centro commerciale più grande del Centro America: a noi serviva solo fare un po’ di spesa per le colazioni delle mattine successive e invece ci troviamo in una giostra di rumori e luci esageratissima. Si nota davvero come questa città viva due estremi: Le case coloniali del centro storico abbandonate e lasciate morire…tutti quei grattacieli nella città nuova, il consumismo estremo al centro commerciale… le contraddizioni di queste città del centroamerica insomma!

Torniamo sempre in bus a casco viejo. Cena al nazca21, ristorante peruviano. Filetto al pepe verde, spezzatino di manzo con verdure miste spettacolari, dolci da rivedere, 2 birre, acqua e caffè totale 58$.

12 agosto

Tour prenotato tramite Panama roadtrips per visitare la comunità indigena degli Embera. Costo 75$ a testa. Assicuro il più economico di tutti… che prevedono per altro lo stesso programma. Partenza 7.20 dall’hotel con la nostra guida Miguel Ibarra che si rivelerà davvero bravissimo. Arriviamo dopo circa 1.5h di viaggio di interessanti chiacchiere e due ragazzi Embera ci trasportano lungo il fiume rio Chagres a bordo della loro piroga… non si può capire, davvero. Giornata meravigliosa assieme alla comunità indigena. Camminata in mezzo alla foresta, tuffo nel fiume e bagno nei pressi di una cascata. Pranzo con gli indigeni e con un attentissimo Miguel che ci da sempre il consiglio giusto per avere comportamenti adeguati alle usanze della comunità. Ogni pensiero del durissimo anno passato se ne va. Spassionatamente consiglio Miguel anche per altre escursioni perché mescola l’avventura, il turismo e sempre qualcosa di strettamente locale e solidale. Ci riaccompagna all’albergo alle 16. Cena a Las clementinas (58 dollari) nel giardino interno.

13 agosto

Sveglia prestissimo e partenza alle 6.30 in direzione Chitre dove alloggiamo al cubita resort come base per poi spostarci sempre verso Ocú, una cittadina nella provincia di Herrera dove il weekend a cavallo di ferragosto si tiene il festival del Manito (manito Da HERmanito). Arriviamo a Ocú per le 10.30 e assistiamo alla celebrazione del matrimonio campesino in una delle tante chiese del luogo. Abbiamo notato in questo giorni che a Panama convivono moltissime espressioni derivate dal cristianesimo e ad Ocú questo aspetto è evidentissimo. Il matrimonio si conclude dopo una lunghissima messa con tanto di ringraziamento ad ogni singola “entità” statale o privata. Fa caldo, veramente molto caldo. Ci spostiamo nello spazio comune di Ocú dove quello che credevamo la guida e che in realtà era solo l’autista provvede a sfamarci con il pasto tipico del posto: pollo arrosto speziatissimo, riso, yuka e buñeco di mais. Spettacolare. Le persone del luogo, molte vestite in abito tipico, ci riconoscono come unici non autoctoni e ci offrono altro cibo e una bevuta tipica, la chica de mais. Sembra di essere davvero in un’altra dimensione. La giornata prosegue e arriviamo a metà pomeriggio al resort dove passiamo qualche ora in piscina a rinfrescarci dopo il caldo allucinante della giornata. Ceniamo Al ristorante dell’hotel con 47$.

14 agosto

Partenza ore 8.45 dal Cubita resort in direzione Ocú per assistere alla parata del Manito. Arriviamo alle 10 e la cittadina è già murata di persone.

Veniamo ospitati da Gabriel nel suo giardino sulla strada dove si svolge la parata. Alle 11.30 iniziamo a vedere i primi carri e assistiamo ai primi balli di ogni gruppo appartenente a quartieri, contee e ogni qualsivoglia piccola frazione del circondario. Vediamo una moltitudine di cappelli Panama, costumi, bevande e cibi del luogo. Cercavamo il folklore e l’abbiamo trovato davvero! Alle 3 arriva l’acquazzone della giornata fuggiamo nel paese di La Arena, famoso per le ceramiche. Nonostante sia domenica qualche negozio era aperto. Compriamo un vasino per 2$. Torniamo in albergo alle 17 e passiamo il resto della giornata in piscina. Cena al ristorante del resort a 53$.

15 agosto

Partenza 5.30 per l’aeroporto di David, in mezzo alla foresta del Chiriquí. Percorriamo quasi 4 ore di strada montuosa su un’autostrada in costruzione al posto di una vecchia statale. Tra scambi di corsie, frenate e buche osserviamo il mondo dei campesinos che prende vita. Lavoratori e studenti a bordo strada in attesa di un qualsiasi mezzo di trasporto per arrivare chissà dove. Intorno nebbia, giungla e valli con visioni naturalistiche mozzafiato. Mi faccio tutto il viaggio sveglio pensando che forse sarebbe stato bello fermarsi anche qui, ma tutto non si può fare. Da David volo charter di mezz’ora circa e arriviamo a Bocas Town. Ovviamente siamo al mare ed inizia la “nostra” stagione delle piogge. Lasciamo i bagagli in albergo, l’hotel Bocas town, e andiamo a mangiare alla Tom’s house. Un posto carino con menù fisso a 6$ dove comunque non si può spendere più di 10$ a persona. Ciondolando per il paesino arriviamo alla Buga dive and surf, un locale su una palafitta proprio sul mare. Ci torneremo altre volte, perché il gestore fa dei drink veramente ottimi. Torniamo in albergo, tuffo nell’oceano e poi cena al Bocas bambù circa 25$.

16 agosto

Sveglia con calma e partiamo per un’escursione dal Trasparente Tours. Snorkeling, barriera corallina, stelle marine, delfini e giro alla Isla Zapatilla e al parco sull’isola per 35$. La partenza è traumatica, in mezzo al diluvio ma appena la tempesta cessa queste isole ci regalano scenari mozzafiato difficili da descrivere a parole. Pranziamo su una palafitta in mezzo all’oceano nei pressi di Cayo Coral e avvistiamo anche due bradipi in mezzo alle mangrovie. Bellissimo. Unico accorgimento: la prossima volta il tour va fatto con qualcuno che abbia almeno una minima conoscenza biologica del posto e ci descriva un po’ meglio quello che stiamo vedendo. Ceniamo ancora al Bocas Bambù, ma solo dopo aver gustato un altro drink alla Buguita insieme ad un’altra coppia di bolognesi conosciuti la mattina durante il tour.

17 agosto

Partiamo al mattino per la Plajita sulla Isla Carenero con un taxi marino per 2$ a testa. Ovviamente piove ma appena arrivati smette e ci facciamo un bagno e una passeggiata dentro la giungla che costeggia la spiaggia. Vediamo granchi di tutti i tipi e tutti i colori e dei bellissimi paesaggi. Pranziamo e rimaniamo a lungo al Bibi’s perché nel frattempo ricomincia a piovere. Cena al Bocart per circa 55$.

18 agosto

Al mattino diluvia quindi rimaniamo inizialmente in albergo in attesa che migliori. Appena la pioggia si placa un attimo decidiamo di andare a playa Estrella (o Star Fish Beach) con uno shuttle locale per 2.5$ a testa fino a Bocas del Drago. Arriviamo e ricomincia il diluvio, tuttavia non ci facciamo prendere dallo sconforto e decidiamo di proseguire a piedi per playa Estrella. Anche lì, nonostante tutto, il mar dei Caraibi ci regala davvero colori ineguagliabili, alcune stelle marine bellissime e una razza. Pranziamo in un ristorantino sul mare per 25$. Decidiamo di cenare in una polleria frequentata da autoctoni e basta. Da bere vende solo coca cola ma il pollo è squisito. Spendiamo 9$ in totale!

19 agosto

È l’ora di ripartire in direzione Costa Rica. Con uno shuttle prenotato dall’Italia, caribe shuttle: 39 $ a persona da Bocas town all’ostello Hakuna Matata di Cahuita in Costa Rica. Ovviamente piove. Partiamo a bordo di un taxi d’acqua e arrivati in continente ci dirigiamo su un pulmino verso il confine. 4 dollari di tassa per attraversare il confine a piedi e siamo in Costa Rica! Arrivati a Cahuita facciamo la conoscenza di un’italiana che gestisce una panetteria che ci dà qualche dritta sui posti da visitare in zona. C’è incredibilmente il sole, così andiamo a Playa Blanca, una delle due spiagge di Cahuita. Scopriamo che la spiaggia costeggia il Cahuita National Park. Tre ore sotto il sole ci rimettono in pace con il mondo. Come alle Bocas la spiaggia è “viva”. In ogni buchetta si nasconde un paguro o un granchietto che fanno capolino non appena percepiscono la quiete intorno. All’inizio siamo curiosi e stiamo per un po’ ad osservare, quasi a contare i passi e il cammino di ogni cosa viva. Pranziamo in un baretto davanti la spiaggia e torniamo in ostello. Cena in un ristorantino dell’unica strada del paesino, il Luisa Steak House (consigliata LonelyPlanet). Al contrario del nome mangiamo un pesce buonissimo, con mojito e vino.

20 agosto

Colazione alla nostra panetteria e poi partiamo per un’escursione prenotata il giorno prima presso Cahuita Tours. Speravamo di fare snorkeling ma il brutto tempo ci costringe quasi subito a terra dato che i fondali sono inosservabili per il mare mosso. Passiamo 3h all’interno del parco nazionale con la guida esperta dei ragazzi del tours. Grazie a loro riusciamo a gustarci le meraviglie della natura, tra fiori “ciuccia-acqua”, serpenti gialli, scimmie urlatrici e rane red eyes. Ceniamo di nuovo al Luisa Steak House.

21 agosto

C’è di nuovo il sole, così andiamo di nuovo a Playa Blanca per “asciugarci”. Pranziamo al Reggae Bar presso Playa Negra, dall’altro lato del paesino. La spiaggia è veramente un posto stranissimo e bellissimo con questa sabbia finissima e nerissima, gli uccellini che giocano con le onde in attesa del granchio buono e gli alberi a picco. Aspettiamo invano il passaggio dei lamantini. Purtroppo alla foce del fiumiciattolo all’interno del quale si muovono c’è stata una frana e quindi il passaggio è interrotto. Passiamo comunque il pomeriggio a playa negra. Cena al restaturante La Fè, ancora consigliato LonelyPlanet, spendendo circa 35$.

22 agosto

Consigliati da Luca, il proprietario dell’Hakuna Matata, prendiamo il bus di linea e ci rechiamo al capolinea di BriBri, un paesino all’interno del quale vive ancora l’unica omonima colonia di indigeni della zona (secondo Luca dell’intero Costa Rica). Ci accoglie lo sciamano con il suo pancione poco indigeno e molto occidentale. La comunità è famosa per la produzione di un cacao pregiatissimo e andiamo insieme ad altri ragazzi all’interno della riserva, attraversando ponti sospesi e facendo la conoscenza di un maialino domestico che ci viene incontro come un cane. Lo sciamano ci mostra tutte le varie fasi di questa “fabbrica” del cacao. Alla fine ci ha fatto anche una lezione sulle piante e i frutti medici di cui si serve per curare le malattie degli indigeni. Rimaniamo stupiti del fatto che le persone della comunità non usufruiscano delle cure, delle conoscenze mediche e degli ospedali della zona, anche per malattie gravi come la leucemia. Questo nonostante vivano a pochi metri dal mondo cosiddetto civilizzato. Torniamo a Cahuita e ceniamo finalmente al ristorante Sobre Las Olas, sulla strada per Playa Negra. Ceviche, Filetto di tonno, red snapper alla griglia e vino per 65$.

23 agosto

Partenza alle 13 ancora con Caribe Shuttle alla volta di San Jose per 50$. Dal momento che non esiste l’autostrada siamo costretti a seguire una statale ad una sola corsia per tutto il tragitto e i 230km che separano Cahuita dalla capitale sembrano non finire mai. Arriviamo ad Alajuiela dopo le 20 e pernottiamo all’Airport hotel. Ceniamo al ristorante dell’albergo e andiamo a letto molto presto. Il volo domani è alle 7 e dobbiamo essere in aeroporto almeno 3h prima.

24 agosto

Il nostro viaggio è giunto alla fine, ci aspetta solo l’indimenticabile trip finale con doppio scalo per arrivare a Bologna.

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BriBri



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