Panama e Costa Rica, pura vida

Viaggio zaino in spalla alla scoperta del Panama e del Costa Rica
Scritto da: Matthew Martino
panama e costa rica, pura vida
Partenza il: 05/03/2014
Ritorno il: 22/03/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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5 marzo 2014: PARTENZA

La parte che eviterei volentieri nelle vacanze sono le attese in aeroporto….oggi ci toccano 2 ore di attesa in Malpensa, 11 ore di volo fino a Miami, 3 ore di attesa a Miami e altre 3 ore di volo fino a Panama con American Airlains. In pratica una giornata intera di viaggio…pesantissimo!!! Speriamo ne valga la pena! X ora abbiamo imbarcato i nostri pesantissimi zaini e ciondoliamo qua e là tra duty free e zona relax. La vacanza è ufficialmente cominciata e da ora passiamo in modalità ITALIANI IN VACANZA!

Prima parte del volo tutto okay, arrivati a Miami ci tocca la trafila dei controlli per il passaporto…. una coda infinita!!! Ci mettiamo in coda tranquilli sapendo di avere circa 2 ore e mezza per lo scalo…. più che sufficiente forse…… NO! A circa 20 minuti alla chiusura del nostro imbarco decidiamo di saltare più di mezza coda rimanente, un incubo, con l’addetto alla sicurezza che voleva farci arrestare…( forse lo ho un po insultato) comunque passiamo indenni! Consiglio se dovete andare a Panamà: fate scalo a Madrid e poi diretto fino a panama, ne guadagnate in salute e non rischiate di perdere il volo!

Giovedì 6 marzo 2014: A SPASSO PER PANAMA

Primo giorno a Panamà, ci svegliamo alle ore 8.00 scendiamo per fare colazione e ci troviamo davanti ad un’abbondante buffet… caffè, latte, thè, torte, marmellate, frutta, pane, prosciutto, ceddar e chi più ne ha più ne metta…!!! Mitico Hotel De Ville che con 100€ a notte offre comode suite e colazione abbondante. Dopo esserci abbuffati ci dirigiamo alla scoperta di Panamà… prima cosa, passeggiata per la “Cinta Costiera”: una bella camminata sul lungo mare della città con meravigliosa vista sullo skyline.. Dopo mezz’oretta di cammino, sfiniti dal caldo torrido veniamo attratti da un forte odore di pesce….. è il MERCATO DEL MARISCO, il più grosso mercato del pesce di Panamà e spinti dalla curiosità entriamo…. Bellissimo: pesci grandissimi e tanta gente, si respira proprio la vita di mare… Seconda tappa: CASCO ANTIGUO, patrimonio per l’umanità UNESCU dal 2007… (per me bello ma non eccezionale….!!!), un mix di palazzi fatiscenti e belle zone raffinate… La più grande e importante piazza del quartiere ė LA PLAZA DE LA INDEPENDENCIA, con la sua abbazia. Vediamo anche altre belle zone tra cui Plaza de Francia, Plaza Bolivar e ripaghiamo le nostre fatiche cn un bel gelato!!! Ci voleva!!! Nel pomeriggio andiamo finalmente a vedere il famoso canale e le sue chiuse Miraflores. Davvero spettacolare vedere il meccanismo che permette a giganti chiatte di passare da un oceano all’altro. La serata l’abbiamo conclusa in un bel ristorantino in zona El Cangrego (cafeteria manolo’s), dove sorprendentemente mangiamo bene e spendiamo poco…pure il caffè ci sorprende!

Venerdì 7 marzo 2014: PARCO METROPOLITANO E ROVINE (PANAMA VIEJO)

Oggi sveglia presto (ore 7.00), colazione e poi chiediamo aiuto alla reception per raggiungere il parque metropolitano… mobilitiamo mezzo mondo, il front desk prende il numero di telefono dalla nostra guida e chiama il parco…. ci danno tutte le informazioni necessarie e il ragazzo dell’hotel, incuriosito dice che andrà domenica a visitarlo in quanto non c’è mai stato… ci dice che il loro taxi costa 20 $ per la tratta…(UN PO TANTO!), decidiamo così di uscire e prendere un taxi, contrattiamo per 8 $ e andiamo… Arrivati, la ragazza all’ingresso ci dice di usare il repellente per gli insetti e ci spiega i percorsi, paghiamo (4$ a testa) ed entriamo. Incominciamo a girare per i vari sentieri, la sensazione è davvero quella di essere in mezzo alla giungla e non a 5 minuti dalla città. Vediamo lucertoloni, tartarughe, tanti uccellini, due piccoli mammiferi non identificati e un panorama mozzafiato dalla sommità del parco. Finito il giro e tristi per non aver visto nemmeno un bradipo, imbocchiamo la via del ritorno, ma ecco che alcuni addetti alla manutenzione del parco ci chiamano e ci indicano un punto sull’albero….guardiamo e spuntano una mamma bradipo con il suo piccolo appeso al collo…poco oltre un altro bradipo che dorme su un ramo. Siamo al settimo cielo!! Soddisfatti decidiamo di lasciare il parco, ma io (Simona) guardando all’insù vedo altri due bradipi!!! Che spettacolo!!! Verso l’uscita, facciamo notare ad una ragazza di passaggio, la presenza dei bradipi (con un inglese/spagnolo un po impacciato da parte mia “TEO”), lei mi dice: sono italiana…. iniziamo a chiaccherare, Anna è di Imola, decidiamo di dirigerci tutti e 3 a Panama Viejo e dividere il prezzo del taxi…. Contrattiamo x 6 $ il prezzo del viaggio ( 2$ a testa!! ) e ci facciamo portare nell’antica città che fu assediata dal pirata Morgan, il terrore di tutti i mari! Prima di entrare mangiamo i nostri panini preparati in albergo e ci dissetiamo con delle bibite fresche, ci vuole proprio, fa davvero caldo! Entriamo ( 6$ a testa ), visitiamo il museo e poi dritti verso le rovine… magnifico spettacolo!

Martedì 11 marzo 2014: SAN BLAS E KUNA YALA (INIZIA L’AVVENTURA!)

Giorno 3, levataccia ore 4.00 a.m., finiamo di preparare i nostri zaini, raccogliamo le ultime cose e scendiamo nella hall; facciamo il chek out, ci consegnano la colazione al sacco ed usciamo: fuori ci sta aspettando la jeep che ci darà uno strappo fino a Cartì, paese e punto di partenza per le “San Blas”. Carichiamo gli zaini dietro il “pickup” già carico di borse e viveri, saliamo e partiamo… (Si poteva andare in aereo, ma abbiamo deciso di viaggiare in auto vivendo un’avventura straordinaria tra giungla incontaminata, pausa colazione in una baracca tipo autogrill e chiacchere con i ragazzi del posto, straordinario, lo cosiglio a tutti!) Con noi ci sono 3 uomini del posto, non parlano molto e quando lo fanno facciamo molta fatica a capirli. Il cielo è ancora scuro ma viaggiamo spediti, dopo quasi un’ora Carlos, il nostro autista, svolta verso una specie di capanna sulla strada e ci chiede “caffè?”, ma sì va, un caffè è quello che ci vuole… ormai sta albeggiando…. Parcheggiamo e ci dirigiamo verso quello che sembra essere un piccolo bar molto trafficato dalla gente del posto. Il locale ė ricavato da una capanna con un piccolo bancone dal quale si scorge alle spalle il fuoco su cui cucinano le colazioni… (un piccolo autogrill insomma). Carlos prende delle cosce di pollo fritto con caffe, noi solo due caffè.. seduti al tavolo chiacchieriamo un pò e godiamo un pò di vera vita locale… siamo estasiati: la nostra “piccola avventura” è davvero cominciata!!! Finita la colazione proseguiamo il nostro viaggio e più avanziamo più ci inoltriamo nel territorio “Kuna”, la vegetazione si infittisce ed è un susseguirsi di tornanti, salite e discese in questa maestosa foresta pluviale… Andiamo veloci (sto quasi male – Teo), arriviamo presto a Cartì dove ci aspetta Elias, scarichiamo gli zaini, andiamo al bagno e poi ci imbarchiamo…. (Elias Perez è un mito, contattatelo, lui è il preside della scuola di un isola delle san blass… il contatto lo trovate sulla Lonely, se volete dormire su un’isola incontaminata diteglielo prima se no dormirete sulla loro isola di baracche dove non si ha molta possibilità di interagire con gli abitanti e col posto!) La nostra destinazione è “ISLA AGUJA”, la barca salta sul mare e presto ci troviamo di fronte un paradiso tropicale: una pontile, una spiaggia bianchissima e tante palme da cocco… CARTOLINA STUPENDA!!! (Sono le ore 9.00) Passiamo il mattino sotto le palme, tuffandoci in acqua color turchese e guardando grossi pesci mangiare coralli… Arriva L’ora di pranzo, mangiamo in fretta perché nel pomeriggio ci portano a vedere i Kuna per provare i loro vestiti e per comprare l’artigianato locale… Alle 13.20 Elias ci dice però che la gita è saltata offrendoci 2 amache per rilassarci, decidiamo di restare sull’isola anche per il pomeriggio…. Non male direi!!! Passiamo il pomeriggio dondolando sulle nostre amache all’ombra delle palme e cullati dalle onde dell’oceano… Verso sera, dopo molte foto e qualche altro tuffo, Elias viene a prenderci, ci imbarchiamo e dopo circa 15 minuti di navigazione arriviamo sull’isola “CORBISKI”, dove passeremo la notte. È un isola fitta di baracche, senza palme e senza spiaggia, abitata dai Kuna. La nostra stanza, anzi capanna, è subito lì dopo il pontile, mettiamo giù le nostre cose e decidiamo di fare un giretto per curiosare un po in giro… IMPOSSIBILE, tutte le vie sono chiuse e gli abitanti del posto sono un pò schivi. Presi un pò dallo sconforto torniamo nel nostro “rifugio”; ci sentiamo un po abbandonati, non ci sono turisti e gli abitanti ci schivano… non sappiamo che fare! Parliamo ad Elias e gli esponiamo le nostre perplessità, Elias è gentilissimo e disponibile subito ci dice che per domani dormiremo su “Isla Aguja” (il bellissimo paradiso) ci rassicura e ci conforta dicendoci che è quasi pronta la nostra cena: due GROSSISSIME ARAGOSTE!

Martedì 11 marzo 2014: SAN BLASS SECONDO GIORNO

Questa notte ha tirato un vento da paura che ci ha fatto dormire a singhiozzi, nella capanna con un parquet di sabbia gli spifferi sono spaventosi… io però sono riuscito a dormire abbastanza bene, non la mia compagna che alle 5.30 era già sveglia! Come promesso Elias alle 7.00 è già pronto per portarci su Isla Aguja, carichiamo quindi i bagagli sulla barca e partiamo. Il mare oggi non è per niente dalla nostra e ogni salto della barca ci fionda secchiate d’acqua addosso. Arriviamo sull’isola fradici! Facciamo subito colazione con uova sbattute, frittatine di semolino, wurstel e altri cibi non ben identificati. Siamo pronti per cominciare una nuova giornata dedicata al relax e alla tintarella (non per me -Simo- in quanto il primo giorno è stato sufficiente x regalarmi un’ustione di decimo grado!). Verso le 11.00 Elias viene a chiamarci per proporci un tour a DOG ISLAND, ovviamente accettiamo! Partiamo noi e altri 3 turisti sulla barca lanciata a tutta velocità in mezzo al mare, ogni onda ci provoca un’impennata e un contraccolpo che ci fa urlare e scoppiare a ridere!! Prima di arrivare a Dog Island, a nostra insaputa, la barca si ferma in un punto in mezzo al nulla dove una piccola lingua di sabbia di corallo bianchissimo affiora appena dal turchese del mare….STUPENDO! Ci fermiamo a fare qualche foto e nel frattempo altri turisti trovano ben 3 stelle marine che verranno subito immortalate nelle foto di tutti…bellissimo!!!! Dopo un altro breve tragitto in barca arriviamo a Dog Island…è domenica e quindi come spiegato nella nostra guida è piena oltre che di turisti, anche di gente del posto che approfitta del bel tempo per una giornata al mare. Caratteristica dell’isola é un relitto adagiato sul fondale a poco più di 3 metri dalla riva, trasformato in casa dai tanti pesci che ci nuotano intorno e ricoperto di coralli. Verso le 15.00 torniamo su Isla Aguja per un pranzo un pò fuori orario e poi ci dedichiamo a goderci gli ultimi momenti sull’isola… Ci hanno consegnato la nostra cabina, una stanzona di pareti di bambù e tetto di palme con ben 6 letti!!! Stanotte abbiamo l’imbarazzo della scelta!!! Ci rilassiamo sotto le palme, al sole fa ancora troppo caldo, ci sono due amache abbandonate e decidiamo di farle nostre, dopo aver sonnecchiato un po’ facciamo ancora un tuffo, l’ultimo in queste acque coralline… Nel Tardo pomeriggio viene a salutarci Elias, proprietario dell’hotel corbiski nonche preside della scuola “kuna” e mitico organizzatore delle nostre giornate alle SAN BLAS. Prima che faccia buio andiamo a fare la doccia, portiamo tutto il necessario anche perché le doccie sono un po’ spartane: delle cabine di cemento con una porticina di legno e un tubo di plastica sopra la testa, l’acqua proviene da una cisterna… Lavati e profumati torniamo in camera, bivacchiamo un po sulla nostra veranda (sulla spiaggia sotto una palma in riva all’oceano) e verso le 20.00 andiamo a cena. Stravolti, prima di andare a dormire guardiamo le stelle…. abbiamo davanti agli occhi uno spettacolo indescrivibile, la notte è magica al suono delle onde…!!! Buona Notte a tutti…

Mercoledì 12 marzo 2014: L’ALBA PER BOCAS DEL TORO

Come sempre sveglia all’alba, ma è un’alba con un sapore diverso, dopo aver dormito in una capanna su un’isola deserta dove si sentivano cadere noci di cocco e uccelli strillare, i colori del mattino ci regalano una cartolina indimenticabile… Bellissimo, restiamo incantati. Alle 7.00, come promessoci da Elias, troviamo suo fratello ad attenderci con la lancia, ci imbarchiamo e navighiamo lenti verso Cartì, il mare è mosso oggi. Tornati al punto di partenza, c’è Carlos ad attenderci in mezzo ad una folla di gente e alle donne Kuna con i loro caratteristici abiti colorati pronte per andare a lavoro. Pagato il debito per il trasporto (da e per Panamà) con i soldi consegnatoci da Elias (50$) carichiamo gli zaini sulla jeep di un ragazzo che ci porterà fino all’aereoporto Allbrook di Panamà. Ci sorbiamo quasi 3 ore di viaggio con musica pseudo-tecno-spagnola a farci da sottofondo….che tamarro!!! Ė presto per andare in aeroporto, quindi ci facciamo portare al Mall, il centro commerciale, talmente enorme che non riusciamo nemmenona girarlo tutto. Prezzi convenienti e tante marche famose, ma noi quest’anno viaggiamo con lo zaino, quindi zero spazio per acquisti… Verso le 15.00 ci facciamo portare in aeroporto, il nostro volo partirà alle 16.00…l’aereo che ci attende è un piccolo aereo con le eliche…la cosa ci mette un pochino di ansia, in realtà tutto si risolve con 40 min di buon volo e un ottimo atterraggio!!! Brava Panama Airlines! Cantiamo vittoria troppo presto…al ritiro bagagli non troviamo uno zaino….dopo qualche telefonata dello staff scopriamo che è stato imbarcato su un altro volo ed è atterrato a David…uffi…ci rassicurano dicendo che domani mattina lo troveremo qui per le 8.00…speriamo. Non riusciamo a trovare Alessandro, il ragazzo che ci ospiterà nei prossimi giorni, non abbiamo più soldi nei cellulari e non abbiamo monete per chiamare, una gentilissima ragazza ci offre il suo telefono per chiamare, sentiamo Alessandro che arriva in 10 minuti… Ci accompagna attraverso il paese, arrivati al pontile chiama una lancia e andiamo al suo albergo… una casa sul mare, una specie di palafitta meravigliosa con vista sulla baia… spettacolo!!! Los Tres Pisos, isla carenero, 70$ a notte e colazione inclusa. L’acqua calda in quei giorni non c’era ma non ne abbiamo sentito la mancanza!! Lavati e rinfrescati, Alessandro ci propone di andare a cenare tutti insieme con la sua compagna a “Colon” accettiamo volentieri e andiamo….. Il ristorante non ha posto subito così facciamo un giro fra le bancarelle…. Dopo aver cenato andiamo all’IGUANA, una discoteca sul mare…bella musica, bella gente che si tuffa in mare nuda e ottima tequila. Balliamo e beviamo (shots di tequila offerti da Sabrina, la proprietaria , per darci il benvenuto) fino all’una passata…stupendo! Ora sì che ci sentiamo in vacanza!!!

Giovedì 13 marzo 2014: IN LANCIA NEI DINTORNI DI BOCAS

La giornata di oggi è interamente dedicata ad un magnifico giro in barca che ci permetterà di scoprire le bellezze delle isole che circondano Bocas del Toro, il tutto arricchito con una fantastica attività brevettata proprio qui a Panama da uno spagnolo chiamata Deepboard, escursione prenotata la sera prima in paese a isla colon, tra una bancarella e l’altra. Cominciamo con la colazione dei campioni, preparata dalla compagna di Alessandro e gustata sul terrazzo del loro B&B…omelette, caffe nero, fette tostate, burro e marmellata…WOW!!!! Qui al B&B Los Tres Pisos si sta veramente bene..Alessandro ci racconta un sacco di curiosità sul posto e ci aiuta per qualsiasi cosa..sarà davvero dura andarsene da qui… Carichi di energie ci prepariamo per il giro in barca. Alle 10.00 i ragazzi che organizzano l’escursione ci vengono a prendere proprio sotto casa….destinazione: Baia dei delfini. La lancia si spegne in mezzo al mare e tutti ci concentriamo per scrutare all’orizzonte qualche movimento sospetto…ed ecco che subito vediamo una pinna spuntare dall’acqua. Delfino avvistato!!! Dopo poco ne vediamo un altro…è davvero emozionante!!! Ci spostiamo in lancia per raggiungere la zona delle mangrovie dove vivono numerosi bradipi. Ne avvistiamo tre davvero vicinini a noi, serve un pò di impegno perchè hanno un colore davvero identico a quello degli alberi, ma quando girano il musetto e ti guardano con il loro sguardo assonnato sono adorabili!!!!!! Il nostro viaggio continua verso il Parque Nacional Marino Isla Bastimentos…la leggenda narra che qui sia morto il pirata Morgan dopo aver nascosto i suoi tesori. Il tempo oggi purtroppo non è dei migliori e infatti comincia a gocciolare. Quando arriviamo sull’isola siamo tutti mezzi fradici. É mezzogiorno e le guide apparecchiano una bella tavolata sotto una capanna di legno, il menù prevede pasta scotta, tortillas, crema di fagioli e ananas. Un mix stravagante!!! Intanto il tempo peggiora…diluvia!!! Una curiosità del posto è che proprio in questa parte dell’isola è stato girato il primo Survivor americano (tipo isola dei famosi). Finito il pranzo ci addentriamo nell’isola..c’è infatti un percorso ben segnalato che taglia in due la foresta tropicale e che sbuca su una spiaggia da sogno, sembra quasi vedere Cristoforo Colombo arrivare con la sua lancia e baciare la terra. All’interno della foresta ci sono diversi laghetti..in realtà sono buchi scavati dai ricercatori di tesori che ora si sono riempiti d’acqua. Tutte queste leggende legate alla pirateria sono davvero affascinanti!!! Nel pomeriggio arriva finalmente il momento di fare deepboard…con una corda collegata ad un palo sulla barca ti trascinano nel mare. La corda all’estremità ha una specie di mezza tavola di pvc che in base a come la inclini ti porta sul fondo, ti fa risalire o ti fa curvare…ti senti un delfino!!!! Bellissimo!!! Verso le 17.00 rientriamo al B&B e su consiglio di Alessandro facciamo un pò di snorkeling sotto il suo pontile…pazzesco!! Vediamo dei coralli stupendi, un mare di pesci, conchiglie, stelle marine e 3 cavallucci marini enormi!!!! Questo posto è eccezionale!!! Prima di cena ci fermiamo un pò in veranda a chiacchierare con Alessandro…ci racconta un sacco di storie pazzesche sull’isola..alcune leggende e altre successe proprio a lui…ci vengono i brividi!!! Qui succedono cose inspiegabili, voodoo, malocchi, tesori maledetti custoditi dai fantasmi dei pirati…ricercatori che non tornano più, zone oscure dove nessuno va e dove dicono di aver visto una strega….brrrrr….siamo spaventati e incuriositi!!! Per stare in tema ceniamo al Pirata a base di pesce…qui carne non se ne mangia proprio!!! Distrutti dalla giornata super impegnativa rientriamo in camera e ci mettiamo a dormire…sperando che nessuno spirito venga a tirarci i piedi stanotte!

Venerdì 14 marzo 2014: CENTAURI A BOCAS DEL TORO

Per la giornata di oggi Alessandro ci ha proposto di affittare 2 motorini e fare un bel giretto per esplorare Isla Colon…che magnifica idea!! Dopo la solita abbondante colazione a base di omelette, frittelle di frutta e caffè nero ci spostiamo in lancia dalla nostra piccola Isla Carenero a Isla Colon (1 min in barca, 1$). Curiosità: Isla Carenero prende il nome dal fatto che sull’isola Cristoforo Colombo, (ma anche i pirati!) approfittando delle acque calme della baia, carenavano le loro navi che avevano bisogno di manutenzione. Con 40$ affittiamo un bellissimo scooter x l’intera giornata e partiamo subito…la prima destinazione è Playa Estrella…la spiaggia delle stelle (marine si intende!). Dopo un bel percorso all’interno dell’isola fitta di vegetazione, arriviamo alla spiaggia. Il posto è incantevole, ma in effetti non abbiamo ancora mai visto nulla di meno di stupendo! Facciamo subito snorkeling, vediamo circa una trentina di stelle marine colorate, pesci, coralli, un’aquila di mare nera con puntini bianchi, una manta grigia, un pesce luna enorme e 2 pesci leone. Alessandro ci spiega che i pesci leone non sono originari di queste acque ma sono stati importati senza il permesso da qualcuno…non avendo predatori qui stanno infestando le acque, quindi l’autorità marina ti paga fino a 200 dollari per 10 di questi pesci!!! Verso le 12.30 pranziamo in una piccola soda sul mare (soda è il loro termine x indicare i bar). Mangiamo pesce appena pescato e aragosta sempre accompagnati dalle immancabili patacones ( platano ) e da riso al cocco. Dopo esserci saziati con pesce fresco e aragosta (26 $), ci siamo rilassati un po’ e tornando indietro abbiamo scattato ancora qualche foto, raggiunti i nostri scooter siamo andati verso playa bluff… un posto da cartolina. Abbiamo fatto il solito meraviglioso tragitto immerso nella foresta, dopo circa 20 minuti abbiamo deviato, trovandoci davanti una strada con un po’ di sterrato e un po’ si sabbia (guidarci è davvero difficile!). Arrivati lo spettacolo era: spiaggia immensa, onde altissime e natura selvaggia, splendido!!! Tra una duna di sabbia e un’altra, in fondo al sentiero, siamo arrivati ad un localino sulla spiaggia, tutto di legno, abbiamo fatto aperitivo con birre e frullati e ci siamo rilassati chiaccherando un po’ al tavolo. Per l’ultima sera a Bocas del Toro ceniamo (sempre su consiglio di Alessandro) in un locale, il “Bocart”, dove ci portano un bellissimo piatto di formaggi con marmellata di cipolle e pane abbrustolito: buonissimo!!! Terminiamo la nostra serata all’AQUALODGE, un locale proprio di fianco al nostro albergo, dove tutti si tuffano da altalene sospese sul mare, ragazzi seduti ai bordi della terrazza ascoltano musica e bevono drink. Noi stanchi della giornata, più che soddisfatti, verso l’una torniamo in camera…. sappiamo bene che domani sarà dura salutare e andarsene….

Venerdì 14 marzo 2014: ARRIVEDERCI BOCAS… BENVENUTO COSTA RICA!

Oggi la sveglia è alle 8.30… Alle 9 abbiamo l’ultima colazione a casa di Alessandro, come sempre ottima, preparata con cura dalla sua compagna!!!! Mangiamo con calma, ci godiamo gli ultimi momenti sulla terrazza di Alessandro parlando un po’ di tutto: della vacanza, dei momenti splendidi passati in loro compagnia e della nostra futura meta, consapevoli del fatto che questa sarà la nostra ultima chiacchierata insieme… alle 11.30 ci aspetta la lancia che ci porterà a Colon a prendere il BUS per il Costa Rica. (Caribe shuttle, prenotato il giorno prima al desk presente su isla colon, viaggio con passaggio confine organizzato egregiamente). Ecco ormai arrivato il momento, sono le 11.30, la lancia è già giù che ci aspetta, abbracciamo Alessandro e la sua compagna, ci imbarchiamo e salutiamo. Vediamo allontanarsi “Los Tres Pisos” abbiamo già un senso di malinconia per queste persone straordinarie e per questi magnifici posti: ARRIVEDERCI BOCAS, ci mancherai! A mezzogiorno ci imbarchiamo per Almirante, arrivati ci sono ad attenderci i ragazzi del posto che ci aiutano a caricare i bagagli sullo “shuttle” in cambio di pochi dollari. Saliamo e una volta legati tutti i bagagli sul tetto del pulmino partiamo, i nostri compagni di viaggio sembrano essere viaggiatori del mondo e sembra proprio che possano raccontare un sacco di avventure: hanno tutti lo zaino in spalla… i famosi “Backpackers”!!! Il viaggio in pulmino, con aria condizionata (finestrini aperti!), dovrebbe durare poco, circa 3 ore. Arrivati al confine ci fanno scendere, ci riconsegnano gli zaini e ci accompagnano a piedi verso l’ufficio dell’immigrazione di Panamà dove pagheremo 3$ a testa per l’uscita. Pagato il dazio possiamo finalmente dirigerci verso il Costa Rica, sempre a piedi attraversando un ponte: MAGNIFICO, sembra di essere in un film!!! Finalmente abbiamo sbrigato tutte le formalità e avuto il nostro bel timbro: benvenuti in COSTA RICA!!! Ad attenderci dall’altra parte c’è un nuovo pulmino che ci porterà fino all’albergo a Puerto Viejo, nell’attesa che vengano ricaricati e legati i bagagli ci facciamo fare una bella spremuta (per 1$) da un baracchino sulla strada, ottimo! Dopo poco più di mezz’ora di viaggio arriviamo al “Pagalù Hostel” dove avremmo voluto alloggiare ma, aimè, è pieno. Scendiamo dal bus, carichiamo gli zaini in spalla e cerchiamo un posto per la notte, anzi per le tre notti successive; giriamo un po’… gli alberghi sono tutti pieni, alla fine troviamo in centro l’hotel “Jacaranda” che ci fa 35$ a notte, camera con acqua calda, un bel ventilatore sulla testa e ben tre letti! Accettiamo, paghiamo la prima notte e ci facciamo consegnare la chiave. La giornata è ormai quasi terminata, decidiamo allora di andare a fare un giro in centro e un tuffo in mare, mettiamo il costume, prendiamo il pareo e in 5 minuti siamo in spiaggia: meraviglioso!!! Restiamo fino al tramonto, sorseggiamo una birretta e parliamo della nostra piccola avventura organizzandoci per il giorno successivo. Consiglio: verso sera se state seduti sulla spiaggia fate attenzione perchè a quell’ora ci sono le pulci della sabbia che pungono ma l’effetto devastante viene fuori il giorno dopo…. nel caso in farmacia trovate ALLERGEL, non andate dal dottore che punta soltanto ai vostri soldi…!!! Prima di tornare in albergo facciamo un giro fra le bancharelle che vendono souvenir, incontriamo qualche italiano, chiacchieriamo un po’, soprattutto con Giuseppe, che ci da qualche buon consiglio e ci dice di non acquistare nessun tour organizzato (costano troppo: 60/70$ a testa) ma di noleggiarci una bici con 5$ al giorno e andare verso “Punta Uva”… domani è quello che faremo!!! La giornata non è ancora terminata: dopo esserci lavati usciamo per cenare ma un acquazzone tremendo ci sorprende, qui è normale…. meno male che abbiamo i nostri K-Way: PURA VIDA!

Sabato 15 marzo 2014: PLAYA PUNTA UVA ATTRAVERSO LA FORESTA IN BICI

Oggi la sveglia suona alle 8.00, ci prepariamo e usciamo per fare colazione. Alla reception incontriamo una ragazza italiana e iniziamo una lunga chiacchierata sui nostri rispettivi viaggi… ci consiglia poi un locale per fare colazione: il “Cafe Rico” che con pochi dollari offre croissant al cioccolato, spremute e caffè, ringraziamo Cristina e andiamo, si è fatto tardi. Sazi dalla colazione andiamo in cerca di un noleggio bici: eccolo proprio dietro l’angolo!!! Prendiamo due belle biciclette, una nera e una fucsia e torniamo all’albergo a prendere gli zaini, ci fermiamo ad un chioschetto a prendere 2 panzerotti di pollo, 2 di marmellata (di platano?) e le bibite e siamo pronti: VÁMONOS! Ci addentriamo sulla strada nella foresta, qui è incredibile: la natura e prorio selvaggia, Meraviglioso!!! Sulla strada c’è parecchia gente che ha avuto la nostra stassa idea: pedalare su questo sentiero incontaminato!!! Ovunque guardiamo vediamo piante tropicali, ragni enormi e alberi altissimi da cui cadono grosse liane; ad un certo punto notiamo un cartello con scritto”Jaguar Centro de Rescate”, incuriositi andiamo a vedere: è un centro di recupero per animali feriti o abbandonati. Leghiamo le biciclette per entrare e vediamo uscire da una porticina di fronte a noi una ragazza con in braccio una bellissima scimmietta, siamo meravigliati! Parliamo un po con lei e scopriamo che lei (spagnola) e il marito (italiano) sono 2 biologi (proprietari del centro). Sono venuti in Costa Rica qualche hanno fa…la gente del posto appena ha sentito che c’erano due biologi in città ha cominciato a portargli animali feriti da curare, per primo un giaguaro, che però purtroppo non ce l’ha fatta. In suo onore hanno aperto questo centro che sopravvive grazie al volontariato e che ha l’obiettivo di reinserire in natura gli animali una volta guariti. Abbiamo visto scimmiette, bradipi, felini, serpenti, pappagalli, tucani, coccodrilli, alligatori, iguane, gufi e tanti altri animali. Molti erano posseduti da gente del posto contro la legge, qui è vietato tenere animali selvatici a casa, ma da quando il governo ha deciso di introdurre il carcere per i trasgressori, molti li hanno consegnati al centro per non avere problemi. Molte scimmiette e bradipi invece sono stati trovati molto piccoli senza mamma perchè magari investita da una macchina o bruciata dai cavi dell’alta tensione…qui succede spesso. Il coccodrillo invece l’hanno trovato nella doccia di un’hotel…che paura! I sei piccoli alligatori, invece sono stati trovati in una piscina!! Dopo circa un’oretta, finito il giro nel “centro”, riprendiamo le nostre bici e proseguiamo verso “punta uva”. Arrivati alla “playa” ci troviamo di fronte ad uno spettacolo bellissimo: di fianco al sentiero poco prima della spiaggia, in un “Rio”, c’è un bradipo che sta sorseggiando lentamente l’acqua… emozionante vederlo così a pochi passi da noi!!! Troviamo un angolino tutto per noi sotto l’ombra di un albero…il sole picchia davvero tanto in questi giorni!! Ci mangiamo i nostri 2 bei panzerotti “costa rica style”….davvero buoni! Per un paio d’ore ci rilassiamo qui…tra bagni e passeggiate lungo la spiaggia guardando le scimmiette che saltano tra i rami di un grosso albero. Stasera per cena andiamo alla Soda Mirna, su consiglio sia della Lonely Planet, sia di Giuseppe (l’italiano conisciuto ieri). Mangiamo davvero bene (cucina del caribe) spendendo solo 20 dollari. Il cibo non ci sta mai deludendo in questa vacanza…ottimo! Finito di cenare ci avviamo verso il nostro hotel (il JACARANDA), ma sulla strada ci infiliamo in un chiosco a bere una birretta… meno male perchè in un lampo il tempo gira in un acquazzone pauroso, normale da queste parti, aspettiamo tranquilli che finisca e nel frattempo facciamo amicizia con un bel cagnone che, anche lui, si ripara sotto la tettoia del bar. Mezz’oretta dopo siamo gia in stanza, ha gia smesso di piovere e noi siamo pronti per andare a dormire, sicuri che domani sarà un’altra splendida giornata.

Sabato 15 marzo 2014: CAHUITA: NATURA SELVAGGIA

Oggi decidiamo di cambiare per la colazione…a pochi passi dal nostro hotel c’è un localino chiamato Bread And Chocolate, che data la coda sempre presente per poter entrare, non potrà che essere davvero ottimo. Effettivamente lo è…torte, biscotti, pane tostato, marmellate e crema di cioccolato, tutto accompagnato da un ottimo caffè. Anche questa mattina partiamo alla grande!! Dobbiamo assolutamente prenotare il trasporto privato che domani mattina utilizzeremo per spostarci a La Fortuna (6 ore di tragitto), così andiamo a chiedere all’agenzia a fianco al nostro hotel…tutto esaurito! Oh cavolo! Non va bene…. Cambiamo agenzia sperando di essere più fortunati…così è….ultimi 2 posti liberi rimasti prenotati al pelo!!! Rilassati andiamo quindi a fare spesa per la giornata: acqua e i soliti panzerotti…ne siamo ormai dipendenti! Alle 11.30 prendiamo il bus verso Cahuita…oggi esploreremo il National Parque. Dopo mezzoretta arriviamo, registriamo la nostra entrata al parco (ingresso gratuito) e cominciamo la camminata nella foresta tropicale. Subito vediamo dei procioni, vicinissimi a dei tavoli dove alcune persone stavano mangiando…qui infatti capita spesso che gli zaini vengano “derubati” dal cibo per opera di procioni o scimmiette! Pazzesco! Mezzo metro più avanti un’intera famiglia di scimmie ragno (spider monkeys) ha deciso di cambiare albero dove passare la giornata, comincia così una parata in cui scimmie più grandi fanno da ponte tra un ramo e un altro a quelle più piccole con scene esilaranti e mille macchine fotografiche pronte a documentare l’inteta scena! Sui rami più alti vediamo anche diversi bradipi, alcuni sonnecchiano, altri si muovono con tutta la loro lentezza. Abbiamo scoperto che la loro lentezza deriva dal fatto che hanno un metabolismo super lento, ci mettono infatti 1 mese a digerire quello che mangiano!! Fanno i loro bisognini solo 1 volta alla settimana e non hanno molti predatori perchè hanno un cattivo sapore! Che animali intetessanti! Mentre scrutiamo tra la foresta alla ricerca di altri animali, vediamo un serpente (non pericoloso) che penzola da un buco in un albero… gli facciamo un po di foto e proseguiamo orgogliosi per essere riusciti ad avvistare questo serpente perfettamente mimetizzato nella natura. Pochi minuti dopo eccone un altro…questa volta super velenoso! Alcuni turisti l’hanno trovato in mezzo al nostro percorso e hanno chiamato i rangers del parco per spostarlo..noi “fortunati” facciamo in tempo a vederlo. Nonostante tutto proseguiamo, incontriamo altri 2 italiani che si uniscono a noi nell’avventura..con loro vediamo altri bradipi, granchi e scimmie capuccino… stupende! Sono già le 15.30, il percorso fatto è abbastanza lungo così decidiamo di tornare indietro. Ci rimane un pò di amaro in bocca…desideravamo tanto vedere la famosa vipera gialla velenosa che altri turisti sono riusciti a vedere oggi. Dopo poco, superati alcuni ponticelli che delimitano il percorso, incrociamo un ranger del parco che senza dirci niente ci fa segno di seguirlo ed ecco che sotto a dei rami di un albero vediamo proprio quel serpente! Torniamo in hotel per concederci una lunga doccia…anche oggi infatti il tempo è stato incredibilmente caldo. Per cena decidiamo di ritornare alla Soda Mirna, con la sicurezza di gustarci un’ottima cucina tipica del posto…e infatti non rimaniamo delusi!

Domenica 16 marzo 2014: UN VIAGGIO VERSO “LA FORTUNA”

La giornata di oggi è dedicata al nostro spostamento verso la “Fortuna”, quindi prima di partire (lo “shuttle arriverà alle 9.30) andiamo nuovamente a fare colazione al “Bread and Chocolate”. Salutiamo la proprietatria dell’albergo (“asciutta” ma simpatica) e saltiamo sul pulmino direzione La Fortuna, lasciandoci alle spalle quest’altro paradiso, ci prende subito un senso di malinconia ma attenuato dal desiderio di vedere il prossimo nuovo paesaggio! Lungo il viaggio vediamo tantissime piantagioni di banane, qui la Chiquita ha il monopolio della produzione mondiale, mezza Panamà e mezzo Costa Rica sono tapezzate di banani. Ogni casco di banane è protetto da un sacco azzurro che lo protegge dagli insetti e dalle intemperie…. Un casco può valere parecchie centinaia di dollari! Sia a Bocas del Toro in Panamà che oggi dal porto di Limon in Costa Rica, abbiamo visto le immense navi container che portano le chiquita in tutto il mondo marchiate dal famoso bollino blu! Il viaggio è un po’ lungo e tra una chiacchierata, un ripasso alla nostra fedele Lonely Planet e una dormita si fanno le 16.00, lungo la strada, sopra ad un albero a fianco al nostro pulmino, avvistiamo le “Spider monkey”… siamo quasi arrivati e in lontananza scorgiamo il famoso Volcan Arenal in tutta la sua maestosità! Arrivati a La Fortuna cerchiamo il nostro ostello.. (Arenal Hostel Resort), è davvero dura camminare con i nostri zainoni in spalla! Il posto è davvero carino.. amache ovunque dove rilassarsi, un bel giardino e addirittura la piscina!!! Già contenti del posto ci offrono anche il cocktail di benvenuto: fantastico!

Martedì 18 marzo 2014: CASCATA E DINTORNI DE LA FORTUNA

La nostra giornata inizia con una bella colazione (per 7$) al nostro hostel backpackers resort, facciamo un bel piattone con uova, riso, fagioli, platani, fette di pane tostato con burro e marmellata, caffe e spremuta di arancia per aver tutte le energie necessarie per affrontare la mattinata…. ecco: siamo pronti! Usciamo dal nostro ostello, chiamiamo un taxi per le cascate, contrattiamo per 3000 colones (6$) e saltiamo su! Arrivati paghiamo l’ingresso, ci registriamo e iniziamo la discesa (di 500 scalini) verso la “catarata” (cascata). Scendere è facile, sentiamo in lontananza la possente forza dell’acqua e aumentiamo il passo presi dall’euforia. In poco tempo ci troviamo alla base della cascata, siamo davanti ad uno spettacolo unico, indescrivibile…. una cascata di almeno 30 metri che forma un laghetto immacolato, immerso nella foresta…. STUPENDO. L’acqua che cade forma un vortice di vapore che ti spinge via, la vera forza della natura, è gelida ma un tuffo è irrinunciabile: un’occasione così non capiterà più nella vita. La sfida è riuscire ad avvicinarsi il più possibile al getto…impossibile, la corrente ti butta fuori, incredibile! Nel pomeriggio abbiamo organizzato una bella passeggiata nella foresta con guida in inglese e poi una serata alle terme “Baldi” con cena compresa! La passeggiata, con vista del vulcano Arenal, è stata abbastanza interessante ma le terme un po deludenti: niente a che vedere con lo spettacolo della natura… Si è di fronte a tante piscine artificiali dove gente benestante e appariscente cerca un po’ di relax all’interno di questi super resortdi lusso…. niente a che vedere con la famosa “Pura Vida” del Costa Rica. Per finire la cena a buffet è stata il toccasana della serata e per dessert la fonduta di cioccolato con frutta, deliziosa.

Martedì 18 marzo 2014: VIAGGIO PER SANTA ELENA E GITA A CAVALLO AL TRAMONTO

Sveglia alle 7.00, colazione in ostello (7$ a testa e solita abbuffata), check out e poi via verso Santa Elena: abbiamo prenotato il trasporto con jeep, boat, jeep che risulta essere più veloce e interessante. Ci mettiamo i nostri zaini in spalla, salutiamo il nostro ostello, carichiamo i bagagli e via! Ci siamo stupiti nel vedere le strade per raggiungere Monteverde e Santa Elena che sono completamente sterrate, chilometri e chilometri di pessime strade rocciose e sabbiose rimaste così nel tentativo, da parte degli abitanti locali, di arginare l’afflusso turistico. Arrivati nel nostro bel albergo (Cabinas Eddy, 40$ a notte con colazione), usciamo subito e optiamo per fare una bella gita a cavallo, ci divertiamo e conosciamo due persone simpatiche con cui chiacchieriamo e ridiamo (mamma e figlia canadesi). Cavalchiamo fino al tramonto, stupendo! Al rientro della cavalcata ci viene offerto caffè e plumcakes, poi ci portano a visitare le loro piante di caffè e canna da zucchero, ci fanno vedere come fanno e dove tostano il caffè e ci offrono un bicchierino di liquore di canna da zucchero che è molto simile alla nostra grappa, infine tagliano una canna da zucchero, la puliscono e ce la fanno mangiare, non l’abbiamo mai assaggiata così al naturale e restiamo stupiti da quanto sia dolce, succosa e zuccherina.

Giovedì 20 marzo 2014: CANOPY TOUR, PONTI SOSPESI E FORESTA NOTTURNA

La mattinata inizia presto a Santa Elena (Monteverde), dopo una bella colazione. Alle 7.30 vengono a prenderci in hotel i ragazzi di “100% aventura”; oggi abbiamo in programma una bella passeggiata sui ponti sospesi nella foresta e il famoso “CANOPY TOUR”, nato proprio qui in Costa Rica dal progetto di Darren Hreniuk, innamorato pazzo per la natura, che ha voluto inventare una nuova prospettiva per far conoscere la foresta ai turisti, ovvero sospesi a centinaia di metri su dei cavi d’acciaio cadendo giù da un albero all’altro. L’escursione inizia però con la passeggiata sui ponti sospesi, una camminata di circa 2 ore nella foresta con 8 ponti sospesi da attraversare e un albero cavo da scalare. Durante la passeggiata abbiamo visto degli Aguti, un Coato, diversi uccelli, colibrì e farfalle. Abbiamo imparato un sacco di cose sulla natura, tipo bacche velenose, foglie idrorepellenti, piante commestibili e dove cercare l’acqua potabile. Verso le 11.30 cominciano a prepararci per il canopy… cavi, moschettoni, ganci, caschetto e guanti…siamo pronti! Dopo due discese di prova comincia la vera sfida… due lunghe discese appesi a pancia in sù, due discese stile superman, appesi dalla schiena e testa in avanti… 1,590 km di cavo a più di 150 metri d’altezza in mezzo alla foresta! E poi la ciliegina sulla torta…TARZAN, cioè un lancio nel vuoto di 45 metri appesi proprio come Tarzan…dopo 2 secondi di assoluto terrore si è ripagati dalla gioia di oscillare in mezzo alla natura…super! Nel particolare, si cammina da soli su un ponte sospeso 100 mt verso il famoso salto, dopo essere stati legati non bisogna guardare giù per non essere presi dal terrore dell’altezza vertiginosa…. 1, 2, 3 cancelletto aperto…. oooohhh! Verso le 14.00 siamo di nuovo in paese…pranzo al Taco Taco e giretto nei vari negozi di souvenirs per gli ultimi acquisti. Alle 17.40 ci vengono a prendere in hotel per l’ultima escursione della vacanza…un Night Tour…cioè una camminata notturna nella foresta. Cominciamo subito con l’avvistamento di un bradipo dormiglione, una rana più piccola della punta di un mignolo e poi iniziamo ad addentrarci nella foresta buia illuminata solo dalle luci delle nostre torce. La guida ci mostra subito il nascondiglio di una tarantola e con un legnetto la attira fuori per farcela vedere…spaventoso, anche perchè, con un tempismo perfetto, un signore del nostro gruppetto inizia a urlare e dimenarsi come un pazzo, è stato morso da qualcosa sotto la giacca…. un ragno!!! La guida non sapeva se fosse velenoso ma credeva di no. Attimo di terrore passato… la “night walk” continua! In cima agli alberi vediamo anche un Olingo, un Kinkajou e un tapiro..oltre a diversi uccelli che fanno la nanna. Terminata l’escursione ci facciamo lasciare in paese e andiamo a mangiare la nostra meritatissima cena!

Sabato 22 marzo 2014: THE END: COSTA RICA, PURA VIDA!

Eccoci ormai alla fine della nostra bellissima vacanza… sembra ieri che correvamo come matti per non perdere l’aereo per Panamà eppure, con rammarico, ecco il nostro ultimo capitolo! La sveglia sembra suonare fin troppo presto: sono le 8.30, scendiamo a fare colazione a base di sandwiches, omelette, frutta, caffè e spremute di arancia, qui alla “Cabinas Eddy” ci viziano, e siamo pronti per raccogliere le nostre ultime cose: alle 11.00 abbiamo il check out. Consegnato le chiavi e depositato i bagagli ci dirigiamo, in un susseguirsi di salite e discese, verso la stazione degli autobus… dobbiamo fare il biglietto per San Josè… il pullman è alle 14.30. Adesso dobbiamo prelevare… cerchiamo un bancomat ma proprio sulla nostra strada c’è il serpentario di monteverde; decidiamo allora, visto che abbiamo ancora tempo, di entrare a dare un’occhiata. L’ingresso è di 13$ a testa, perfetto, 26$ sono esattamente quello che mi resta nel portafoglio e sfidando la sorte decidiamo di entrare posticipando l’operazione al bancomat… La ragazza alla reception ci dice che proprio in quel momento stanno nutrendo i serpenti… corriamo dentro e nelle sale c’è poca gente: solo noi, un giapponese e una coppia di americani; i serpenti sono davvero tanti nelle loro grosse teche e tutti davvero impressionanti! Gli addetti del serpentario sono davvero gentilissimi e disponibili, e poi sono lì praticamente solo per noi, ci spiegano tutto e ci raccontano un sacco di cose interessanti sui serpenti, ma adesso è ora di dargli da mangiare. Il ragazzo, dopo essersi assentato un’attimo torna con un secchiello con 2 piccole cavie vive…. ci fa segno di seguirlo, apre una teca (la Simo ovviamente impaurita!) e prende il topolino dalla coda con un bastone, lo avvicina alla bocca del serpente (verde e lungo almeno 1,5 mt) ma il serpente niente, non ha fame adesso! Così non va bene dice, si assenta ancora e torna con un altro topolone bello grosso, ci fa avvicinare ad un’altra teca, la apre e questo serpente è davvero enorme: 2,5 mt, marrone e ci dice che è anche molto aggressivo. Stessa procedura: il topo è nella tana del serpente che sente subito la sua presenza e lo attacca selvaggiamente… si lancia con talmente tanta forza che quasi salta fuori dalla teca spaventando tutti (la Simo ha fatto un salto!!!), l’addetto chiude per un soffio la porta e tutti facciamo un sospiro di sollievo… che spettacolo!!!! Ci sono 40 specie diverse di serpenti e ci spiegano che in Costa Rica esistono circa 600 tipi di vipere, 22 delle quali velenose, tra i serpenti presenti c’è anche il famoso serpente corallo, mucho velenoso e il Boa Costrictor! Finita la visita andiamo subito a prelevare ma, aimè, le carte sono bloccate! Così, dopo aver recuperato gli zaini, ci rechiamo alla stazione degli autobus per l’ultimo trasferimento ad Alajuela, paesone nelle vicinanze dell’aereoporto. Arrivati, un gentile tassista, ci accompagna in hotel rassicurandoci che in Costa Rica non ci sono problemi (non abbiamo un soldo noi!) e che accetterebbe anche 5 euro unici soldi che abbiamo. Finalmente preleviamo e super affamati andiamo a mangiare! Seduti al tavolo iniziamo a chiacchierare con un simpatico signore Costaricano sulla settantina che ci offre da bere, mangiamo e corriamo a dormire, domani la sveglia suona alle 3.30! Chiudiamo la nostra vacanza con una colazione a base di pane tostato burro e marmellata, caffè e spremuta, tristi per la partenza ma con un indelebile ricordo di tutti i magnifici posti e le stupende persone incontrate nel nostro viaggio che ci resteranno sempre nel cuore! Ci restano solo 2 cose da dire, con tutto il cuore: PURA VIDAAA!

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