Tour in Calabria alla ricerca del castello misterioso

Buongiorno a tutti dalla favolosa Calabria. Un itinerario per chi ama i viaggi esperienziali all’insegna delle tradizioni e dell’avventura da organizzare in autonomia. L’itinerario è quello del borgo di Cardinale, in provincia di Catanzaro, partendo dalla mia residenza, Montepaone Lido, borgo della fascia ionica catanzarese, per addentrarsi fino al Parco Naturale Regionale delle Serre.
Preparo tutto l’occorrente per il viaggio, in primis macchina fotografica, e parto alla volta del borgo, con tempo incerto, ma ottimale perché fresco, siamo a fine maggio. Il motivo della scelta di questo borgo? Luogo poco conosciuto, il cui richiamo principale è un castello, situato all’interno del bosco delle Serre ai piedi del lago della Lacina. Chissà se riuscirò a trovarlo? Per arrivare sul luogo impiego circa 45 minuti, percorrendo la Statale 713 ed imboccando poi la traversale delle Serre. Ed eccomi a Cardinale, un borgo da un nome con tre significati diversi: luogo dove si cardinava la lana, luogo cardine o centro rispetto agli paesi limitrofi, o nome attribuito ad una persona sconosciuta.
La Chiesa di San Nicola di Bari
Inizio il mio tour a piedi, attraversando il suggestivo ponte dell’Ancinale o ponte delle tre arcate, un ponte del ‘900 oggi pedonale che unisce la frazione Galiano. La storia del borgo appartiene al neolitico, visto il ritrovamento di asce in pietra (cugni) utilizzate per la costruzione di un ponte. Mi dirigo verso il centro da dove intravedo il campanile della Chiesa Matrice di San Nicola di Bari, per arrivare sino al portale fortunatamente aperto. E qui, grande stupore. Una chiesa a tre navate, mantenuta benissimo, con un soffitto a cassettone ligneo fantastico, con tutti i fregi decorati a foglia oro zecchino e con al centro un lampadario in cristallo, il coro e tutti i rivestimenti in marmo, e nell’abside la statua lignea di San Nicola di Bari. Ma perché dedicata a San Nicola di Bari? Chiedo ad un’anziana del paese, e mi racconta che la statua di San Nicola era di passaggio, ma essendo pesante sostò in questa chiesa e qui vi rimase per sempre.
Borgo abbandonato e Castello Filangieri
Uscita dalla chiesa, inizio ad addentrarmi nei vicoli del borgo e salendo: portali in pietra, campanili di chiese chiuse, edifici abbandonati, palazzi nobiliari, visuale mozzafiato. Affascinata continuo la salita e chiedendo ad alcuni ragazzini in motorino cosa ci fosse da vedere più su, mi indicano il vecchio borgo abbandonato. Quindi mi ricarico di entusiasmo, e non sentendo più la fatica delle salite continuo. Ed eccomi tra le rovine del borgo antico di Cardinale, luogo devastato da un silenzio innaturale dove è possibile però immaginarne la vita e le tradizioni. Sicuramente abitato da contadini, Cardinale è famosa per la produzione delle nocciole. Le famiglie più importanti del borgo furono i Gironda, i Ravaschieri e i Filangeri. Di questi ultimi i resti del castello Filangieri in località Razzona di proprietà del principe Carlo Filangeri. Pensando alle famiglie nobiliari, e avendo finito la visita ed il mio reportage fotografico, decido di scendere al borgo nuovo e riprendere l’auto alla volta del Castello Filangeri, poco distante, circa dieci minuti, percorrendo la strada provinciale 150. Ed eccomi arrivata.