Berlino a Natale: 4 giorni nella capitale tedesca
Non avevamo mai pensato concretamente ad un viaggio a Berlino fino a quando a causa di un cambio programma, abbiamo optato per questa meta su suggerimento dell’agenzia di viaggi che non trovava voli per la meta inizialmente da noi scelta.
Beh, devo proprio ricredermi, mai avrei pensato ad una città così bella, ordinata e funzionale. Ovviamente si tratta di una capitale “nuova”, ricostruita completamente dopo la seconda guerra mondiale. Pochi sono gli edifici ed i monumenti rimasti come testimonianza del tempo trascorso e delle sue vere radici, insomma della sua storia. Ora il nuovo abbraccia il vecchio in completa armonia e a volte osando un po’ con notevoli contrasti creati appositamente dai disegni degli architetti. Inoltre Berlino è passata alla storia anche per un’ulteriore “disgrazia” successiva al conflitto mondiale, ovvero la divisione con il così detto “Muro di Berlino”, eretto nel 1961 e fortunatamente abbattuto nel 1989. Ma andiamo per gradi…
Muoversi a Berlino
Volo diretto Venezia Marco Polo – Berlino aeroporto Tegel. L’aeroporto dista pochi Km dal centro, o meglio dalla stazione metro principale di Berlino con relativi interscambi con treni e bus. All’uscita del terminal ci sono le fermate delle 4 linee di autobus principali che collegano quattro differenti stazioni metro della città. Una volta raggiunta la stazione metro ( indicata con una “U” ) abbiamo scelto la linea che ci conduceva alla fermata più vicina al nostro hotel.
Consiglio vivamente di acquistare un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico direttamente all’ufficio informazioni dell’aeroporto o addirittura da casa su internet. Noi abbiamo optato per la Berlin Welcome Card che oltre che ad includere corse illimitate con tutti i mezzi di trasporto, ci ha permesso anche di usufruire di sconti su varie attrazioni turistiche e musei. Abbiamo soggiornato nella capitale tedesca quattro giorni e muniti di dettagliata tabella di marcia realizzata dal sottoscritto, ci siamo immersi nella realtà Berlinese con sveglia presto alle sette del mattino e ritorno in hotel dopo cena e comunque mai prima delle undici di sera. Noi siamo fatti così, vogliamo programmare e concentrare più cose possibili per non tralasciare nulla senza dover soggiornare molti più giorni. I nostri viaggi non sono delle vere e proprie vacanze ma li definirei di più come delle missioni, tour intensi alla scoperta di luoghi nuovi.
Il nostro hotel era ubicato in una zona carina e tranquilla, nonché nel quartiere famoso dove esisteva il “Check Point Charlie“. Altro non era che uno dei punti principali di controllo e di accesso tra le due realtà presenti da una parte all’altra del muro, ovvero segnava il passaggio dalla Berlino Ovest, quella Tedesca con i settori Americani-Inglesi-Francesi creati dopo il conflitto mondiale, alla Berlino Est, quella Comunista-Sovietica sotto il potere Russo. Questo era solo uno dei tanti punti di accesso. Ovviamente la guardiola in legno è frutto di una ricostruzione, in quanto quella originale fu demolita. Soffermatevi a leggere il cartello bianco a due facciate che riporta due frasi opposte in varie lingue: “State entrando nel settore Americano” e “State lasciando il settore Americano”. Il Muro che divideva le due Berlino era in origine lungo oltre 140 Km ed alto poco meno di 4 metri e arrotondato nella parte superiore per far si che una persona non riuscisse ad afferrarlo per scavalcarlo. Ora sono rimasti a scopo di testimonianza storica solo pochi pezzi sparsi per la città. Il più importante è un tratto lungo 1 Km che funge da museo all’aperto, chiamato East Side Gallery. Oggi questo pezzo di muro è colorato e vivace, opera di disegni e murales creati dagli artisti di strada dall’ 89 ad oggi. Alcuni di questi murales sono diventati famosi e soggetti da cartolina o da selfie. Per esempio quello intitolato “The Mortal Kiss” di Dimitrji Vrubel, che raffigura Erich Honecker e Leonid Breznev che si baciano sulla bocca, o quello che raffigura una Trabant (auto simbolo della Germania Comunista) che sfonda il muro. Tuttavia la Germania ha pensato di tener comunque traccia del vecchio perimetro disegnato dal muro anche dopo la demolizione, in maniera alternativa… Se ci fate caso troverete camminando per la città una striscia che non segue alcun criterio, disegnata nel fondo stradale mediante due file di cubetti in porfido, ed ogni tanto interrotti da una targa in ottone che riporta il nome del muro e le date di costruzione e demolizione. Quello era il passaggio originale!!!
Sempre nel quartiere sopracitato potete ammirare un vecchio ponte in mattoni rossi con torrette che attraversa il fiume Sprea. Questo è l’ Oberbaumbrucke, il ponte più lungo di tutta Berlino e anche il più vecchio! Nella parte inferiore passa la strada ed è percorribile a piedi, mentre su quella superiore e a svariati metri d’altezza, transita la linea metropolitana di superficie. Questo ponte fu fatto saltare su ordine di Hitler per ostacolare l’invasione Sovietica. Altro simbolo della capitale che trovate su molte foto e cartoline è la Porta di Brandeburgo, in stile greco-romano fu eretta in segno di pace dal Re di Prussia. Durante la guerra fredda si trovava nella parte Est della città ma ora è diventata il simbolo della Nuova Berlino. Superata la porta e sulla sinistra, potete intravvedere il bellissimo Parlamento Tedesco chiamato Bundestag. Vi consigliamo di effettuare una visita alla cupola in vetro visto che è completamente gratuita, previa registrazione almeno un mese prima su internet. Nella registrazione verrà indicata l’ora di accesso e serve obbligatoriamente comunicare i nominativi dei visitatori completi di codice fiscale. Tutto questo ovviamente per motivi di sicurezza! La cupola è una specie di innesto moderno su una struttura imponente e antica. Si tratta di un capolavoro d’architettura, serve ad immagazzinare la luce per illuminare l’aula del Parlamento; per convogliare i raggi solari su una miriade di pannelli fotovoltaici destinati alla generazione di energia; nonché simbolo di trasparenza nei confronti della democrazia Tedesca. Infatti se si vuole, previa prenotazione, si può assistere dall’alto ad un incontro politico. La cupola è aperta nella parte superiore per permettere il passaggio dell’aria, quindi per impedire l’umidità e per far entrare l’acqua piovana che verrà successivamente raccolta da una vasca in marmo sottostante l’apertura.
Dall’altra parte della porta di Brandeburgo invece, potete visitare il monumento agli Ebrei assassinati in Europa. E’ conosciuto anche con il nome di Memoriale all’Olocausto. Si tratta di un’enorme piazza caratterizzata da blocchi in cemento di color grigio scuro e di altezze diverse, chiamate appunto stele. Si può camminare tra di loro immergendosi in una sorte di corridoi che si formano tra le steli, partendo dalle più basse a raso terreno a quelle alte anche tre metri. Camminarci all’interno genera una sensazione di angoscia. Partendo sempre dalla Porta di Brandeburgo si può notare un enorme viale stretto e lungo che conduce alla Colonna della Vittoria. Alta più di 60 metri ed ubicata al centro di una piazza rotonda aperta al traffico, fu eretta sempre per celebrare le vittorie della Prussia verso l’Austria e la Francia. Il viale a più corsie per senso di marcia è il Bundesstrabe che conduce appunto alla Porta e al Bundestag. Sempre lungo questo viale, a circa metà strada tra il Parlamento e la Colonna, si può visitare il Monumento Sovietico. Inoltre proseguendo a piedi ed attraversando i giardini, si può vedere da fuori la sede principale del Presidente della Repubblica Federale, chiamata Schloss Bellevue.
Se poi proseguite sotto la Porta potete fare una camminata tra i negozi nella via più elegante di Berlino, la Under Den Linden. Proseguendo ipoteticamente sempre dritti per questa via, si finirà nella piazza più grande e gettonata, l’Alexander Platz. Si tratta di un importante nodo commerciale nonché punto d’intersezione delle via principali. La piazza è divisa in più parti, si passa dai giardini con la fontana di Nettuno, all’area dov’è ubicata l’enorme torre della televisione all’area del centro commerciale vero e proprio. In tutte queste aree nel periodo delle feste Natalizie, sono presenti i mercatini di Natale. Sempre in Alexander Platz è ubicato il Municipio (la sede principale e più storica) e la bellissima Chiesetta MarienKirche Inoltre in un’area leggermente più nascosta ma sempre parte della piazza, sorge la chiesa più antica di Berlino, la Nikolai Kirche.
Tornando a parlare della torre televisiva, la Fernsehturm, si tratta di un imponente torre in calcestruzzo con ascensore all’interno che vi condurrà al bar o ristorante panoramico. Infatti nella boccia che si vede in cima, c’è un vero e proprio ristorante girevole che compie ad intervalli lenti, un giro completo su se stesso per permettere ai visitatori di cenare con una vera e propria vista panoramica a 360°. Noi però non ci siamo saliti a causa del prezzo secondo noi troppo elevato, anche solo per la veduta panoramica. Ci siamo rifatti gli occhi però salendo sulla cupola del bellissimo Duomo, sito a pochi passi dalla suddetta piazza ma parte dell’Isola dei Musei. Un vero e proprio isolotto tra due rami del fiume che contiene svariati musei ed il Duomo. L’ingresso al Duomo comprende la visita alla cripta e a quella della cupola. Molto suggestiva è l’ascesa percorrendo moltissime scale di ogni tipo ed un corridoio che gira attorno la cupola per consentire due sensi di marcia, uno per salire ed uno per scendere. Arrivati in cima all’aperto e se la giornata lo permette, si godrà di una veduta mozzafiato!!! Quello che si vede nella foto qui sopra, in basso a destra, è uno dei tanti musei. Ogni museo è indipendente dall’altro e ovviamente dedicato ad un argomento distinto. Noi ci siamo accontentati a causa del tempo ridotto, a visitarne uno solo ma forse anche tra i più belli, il Pergamon Museum. Dedicato ai reperti archeologici del vicino Oriente e della cultura Islamica, offre reperti davvero unici e fantastici. Al suo interno sono state ricostruite le pareti di accesso alla famosa Babilonia con la famosa Porta di Istar. la Porta di Mileto una volta parte di una città Greca ubicata nell’Asia Minore. Non ricordo di aver mai visto una ricostruzione con i pezzi originali così grande ed imponente. Le dimensioni sono reali ed è stata realizzata smontando letteralmente i blocchi dal posto di origine e trasportati e riassemblati all’interno del museo.
Poco distante dall’isola dei musei si può visitare solo da fuori, la bellissima Sinagoga Nevue caratterizzata dalla cupola color oro ed il palazzo delle poste. La piazza più antica della città è la Gendarmen Markt, dove abbiamo potuto approfittare anche per una visita ai mercatini di Natale e a due ottime cene a base di stinco con patate, pollo o wurstel accompagnato da boccali di ottima birra. La piazza è inconfondibile in quanto caratterizzata tra tre bellissimi edifici: al centro la sala dei concerti e ai lati il Duomo Francese e il Duomo Tedesco. Altra Chiesa che merita una visita è la Kaiser Willhem Kirche. Fu bombardata e praticamente quasi del tutto distrutta. Ora è rimasta una piccola porzione della facciata principale ma la vera caratteristica e curiosità sta nel fatto che attorno ad essa è stata ricostruita la nuova chiesa, o meglio il Battistero e la nuova torre campanaria. La nuova chiesa è stata da molti criticata in quanto di forte impatto. Qui gli architetti si sono davvero sbizzarriti. Hanno unito un edificio storico con due edifici ultra moderni. Noi quando siamo entrati nella nuova chiesa ci sembrava di essere entrati in una discoteca o in un pub. L’edificio è formato da pareti che lasciano filtrare la luce del sole trasformandola in luce blu. Appena entrati si notano le pareti illuminate di blu ma se poi ci si cammina sotto ci si accorge che la parete è scura. Insomma un effetto veramente particolare! Altra piazza altamente moderna e riconoscibile grazie a tre grattacieli che sembrano tre lance, è la Postdamer Platz. Anche in questa piazza ci sono svariati mercatini di Natale durante l’Avvento.
Con la speranza di non avervi annoiati vorrei concludere questo blog su Berlino raccontandovi brevemente di una visita che abbiamo fatto ad un museo particolare. D’altronde la città è immensa e ricca di curiosità, per raccontarle tutte occorrerebbe scrivere un libro. Ho cercato di essere meno prolisso possibile ma la voglia di raccontare è troppo grande.
Per concludere abbiamo visitato un museo realizzato all’interno di un vero ed autentico Bunker della seconda guerra mondiale. Questo bunker è stato d’aiuto a molti cittadini durante il conflitto. suddiviso in vari piani e all’epoca era interamente ricoperto di terra. Trovandosi a pochi passi dal vero e proprio Bunker di Hitler ( del quale non vi è più traccia in quanto fatto esplodere) un parente di uno dei bracci destri del dittatore, ha pensato di dedicare il museo alla storia di Hitler dalla sua nascita al suicidio, toccando argomenti più o meno crudi e cercando di narrare tramite l’audio guida una storia imparziale e più veritiera possibile. Poi un’ala del museo è adibita ad una mostra sulla città di Berlino. Il titolo della mostra è: “Hitler, How Could It Happen” ovvero “Com’è potuto accadere” ed inserita nel Berlin Story Bunker. Purtroppo all’interno era severamente vietato scattare foto e quindi non ho immagini da mostrarvi. Vi consiglio però di visitarlo perché ne vale la pena e vi farà riflettere. Molte immagini e documenti sono inediti e mai visti prima in TV. Poi all’interno è stata realizzata una stanza con le dimensioni reali di com’era l’ufficio di Hitler dove si tolse la vita. https://www.berlinstory.de/