Amburgo, finestra sul mondo

La città che non ti immagini, ma che la scopri in tutta la sua bellezza a partire dal porto e dai grandi magazzini portuali. 1.800.000 abitanti e non ti accorgi di essere in una grande città. Ben disposta, grandi spazi aperti e soprattutto molti parchi ben tenuti. Questo grande porto sull’Elba a 100 km dal mar del Nord ha convogliato in questa città molte etnie ma nello stesso c’è un gran rispetto dell’ambiente e della legge per cui non ci è sembrata assolutamente una città pericolosa. Una cosa in particolare che abbiamo notato tutti è la presenza nei palazzi e negli edifici pubblici e privati di moltissime finestre sicuramente per far entrare più luce possibile.
La meta nasce così per caso, fisso il periodo idoneo e comincio a controllare voli aerei e soprattutto destinazioni delle maggiori compagnie low cost; Vedo volo EasyJet da Pisa ad Amburgo e sentita moglie per il periodo e gli amici non mi resta che prenotare.
Volo EasyJet Pisa Amburgo da 22 a 25 Aprile € 66 circa, orari piuttosto comodi di partenza e ritorno, città che non avevamo ancora visto e che scopriamo piano piano nel suo splendore.
Arriviamo a Pisa alle 14 e parcheggio auto sempre utilizzando l’ottimo MYPARKING al modico prezzo di 13 € per tutti i 4 giorni.
L’aeroporto di Pisa ormai lo conosciamo bene e ci dirigiamo al nostro gate con molto anticipo, il volo è alle 16,10, voliamo senza problemi e atterriamo ad Amburgo alle 18.
Lasciamo quindi i 20 gradi di Pisa per i 10/12 di Amburgo anche se il peggio deve ancora arrivare.
L’organizzazione dell’aeroporto di Amburgo è esemplare. Ovunque segnalazioni di direzioni e noi seguiamo indicazioni della S1 (treno/metropolitana) per la direzione del centro città.
Prima di salire ci preoccupiamo di fare i biglietti alle macchinette e dal momento che mi ero documentato, optiamo per la soluzione biglietto di gruppo (massimo 5 persone) al costo giornaliero di € 11,60 che è molto conveniente ma si deve ovviamente viaggiare sempre insieme.
Arriviamo alla stazione centrale HAUPTBAHNHOF in 20/25 minuti e da lì il nostro Hotel era solo 5 minuti a piedi. Avevo prenotato grazie a Booking un Hotel molto centrale ad un prezzo buonissimo che solo qualche giorno dopo la mia prenotazione aveva prezzi raddoppiati (NOVUM HOTEL STADTCENTRUM 3 stelle). Camera spaziosa, mobili dozzinali ma due ampie finestre sulla STENDAMM. Il quartiere di St.Georg dove si trova l’hotel non è dei migliori e le mie compagne di viaggio mi hanno criticato per questo. Negozi a luci rosse, sexy shop, videocabine e prostituzione alla sera però la vicinanza ai luoghi di visita è stata fondamentale.
Mi ero già preparato dei percorsi per tutti i due giorni e mezzo. Questa prima sera uscendo alle 19 ci permetteva solo di arrivare verso le rive dell’Alster e al Municipio. Ci aspettava un tramonto sul lago da brividi, e la sponda est del lago era piena di narcisi fioriti. Foto di rito.
Arriviamo fino alla piazza del Municipio ammirando il bellissimo edificio in stile Neo-Rinascimentale, ma la fame si fa sentire e cominciamo a cercare dove poter andare.
La prima sera non è stato facile. Molti ristoranti chiusi, molte birrerie aperte. Le tradizioni culinarie dei tedeschi sono sicuramente diverse dalle nostre. Le mie donne cominciavano a lamentarsi… e perché non ci fermiamo qui, e perché non sei voluto andare là…una lagna continua. Percorriamo ad intuito COLONNADEM una traversa che porta al lago e finalmente troviamo 3 o 4 ristoranti. Saltiamo quello vietnamita e finalmente troviamo Hamburger Fischerstuben e le lamentele finiscono.
Ordiniamo due piatti ciascuno dal menu ma quando ci vengono portati ci mettiamo a ridere vedendo anche le facce sbigottite e sorridenti di coloro che erano nei tavoli vicini. In Germania ogni portata è accompagnata da verdure e salse così che diventano piatti unici e noi avevamo il tavolo ricoperto di piatti (nota negativa che non abbiamo mai trovato uno straccio di tovaglietta, né di carta né di stoffa). Esausti abbiamo lasciato il locale pagando in 3 la cifra di 61 € e lasciando la mancia alla dolcissima cameriera con la quale potevamo solo scambiare qualche parola in inglese. Decidiamo di ritornare in Albergo facendo due passi a piedi anche per smaltire la cena. Ci aspettavano due giorni intensi.
Il meteo per i successivi giorni non prometteva gran che; sembrava meglio il sabato rispetto alla domenica e quindi decidiamo di invertire il mio programma e saremmo andati di sabato al porto e domenica percorso in centro anche se purtroppo così facendo avremmo trovato negozi chiusi, ma in fondo è stata la scelta migliore.
Ci alziamo il sabato alle 8 e alle 8,30 puntuali siamo a far colazione in Hotel. Molta varia ma anche molto internazionale (poco italiana) comunque non ci facciamo mancare nulla e assaggio anche uova e pancetta affumicata. La mattinata è fresca ma siamo ben coperti e pronti per un bel percorso a piedi.
Cominciamo a dirigerci verso Hafencity, attraversando e mirando il singolare CHILEHAUS dove ci sono più finestre che mattoni. Bel palazzo dei primi del novecento con una punta a prua. Da li siamo immediatamente sul primo ponte che ci porta al quartiere Hafencity che per tutti noi sarà il vero simbolo di Amburgo. Questa città deposito era adibita a veri e propri magazzino e siccome Amburgo è uno dei più importanti porti europei, qui arrivavano merci da ovunque e soprattutto da oltreoceano.
Io lavorando nel settore erboristico, ero curioso di visitare il museo delle spezie che si trova proprio nel quartiere e così dopo aver percorso in lungo e largo i ponti e le strade di Hafencity abbiamo trovato Spicy’s e siamo entrati. La visita è stata breve e sinceramente nemmeno eccessivamente interessante per me che di spezie ne vedo a iosa tutti i giorni, ma con mia amara sorpresa all’uscita fatti altri 50 metri mi sono ritrovato davanti il vero museo Speicherstadtmuseum che a quel punto abbiamo deciso di non visitare! Sgrunt!!