Amburgo, Lubecca e Brema a gennaio

Le città della lega anseatica in chiave invernale
Scritto da: maddainviaggio
amburgo, lubecca e brema a gennaio
Partenza il: 01/01/2016
Ritorno il: 05/01/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

1° giorno: AMBURGO

Sbarcati ad Amburgo con volo easyJet la mattina del primo gennaio, troviamo una città ancora dormiente e marciapiedi tappezzati di quello che resta dei petardi della sera prima: deve essere stata una nottata lunga e rumorosa!

Per arrivare in hotel (Arcotel Rubin, quartiere Saint Georg, prenotato tramite Booking.com) prendiamo prima la S1, poi la coincidenza con la U1 e scendiamo a Lohmuehlen Strasse, a meno di 100 m dall’albergo.

Un hotel molto confortevole, come le sue quattro stelle lasciavano sperare. Abbiamo pagato 331 euro per 4 pernottamenti e ci viene proposto il pacchetto colazione ad 11 euro a testa (contro i 15 previsti dal sito) che vale davvero la pena, come scopriremo la mattina dopo!

Fatto il check-in, ma ancora in attesa della camera, lasciamo i bagagli alla Reception e ci incamminiamo verso il centro. Superata la Hauptbanhof (stazione centrale) arriviamo al Rathaus in circa 20′ di cammino.

La piazza è davvero molto bella, nonostante la luce grigia e le nubi basse. É dominata dal palazzo del Municipio, con il suo stile neorinascimentale e la sua alta torre slanciata… ci sentiamo subito calati nell’atmosfera del Nord.

Sulla Jungfernstieg, affacciato sul Binnenalster (bacino interno), troviamo un mercatino natalizio lungo il quale passeggiamo per un po’ e poi… non resistiamo: Bratwurst cotto sulla griglia e Gluehwein (tipo vin brulé) ci riscaldano e ci ridanno energia per continuare la passeggiata.

Ci dirigiamo verso la Speicherstadt, dove il panorama caratterizzato dai palazzi in mattoni rossi affacciati sui canali ci conquista subito.

Sono circa le 15, ormai il buio si avvicina (considerata la stagione e la latitudine, la luce è già quella della sera) e decidiamo di entrare al Museo Marittimo Internazionale.

Molto ben allestito e divertente, vale sicuramente la visita anche se non si è degli appassionati di nautica!

Da lì si può avere anche un colpo d’occhio sulla moderna Hafen City, con i suoi edifici in vetro che contrastano con l’architettura tradizionale. Io ho trovato il tutto molto interessante.

Usciti dal museo rientriamo (a piedi, ancora!) in albergo, dove troviamo una camera molto accogliente per rilassarci un po’… come primo giorno non c’è male, ma… usciamo di nuovo per andare a mangiare qualcosa e scegliamo la Hacker-Pschorr sulla Langhe Reihe (pochi minuti a piedi, passando davanti a Mariendom).

Il locale è abbastanza pieno, ma troviamo posto al primo piano e una signora gentilissima ci serve due ottime birre e due piatti molto buoni, con cavolo rosso e arrosto di maiale uno, con cavolo verde e maiale affumicato l’altro.. e patate ovviamente! Il conto sarà di 34 euro.

A ritorno, per smaltire le calorie e rilassarci, ci aspetta la bella sauna dell’albergo, che sarà “obbligatoria” nelle sere di permanenza.. un vizio che ci piace!

2° giorno: LUBECCA

Usciti dall’hotel scopriamo che la strada si è animata: siamo nel quartiere turco e oggi riaprono tutti i negozi ieri chiusi: lungo tutta la Steindamm sono presenti bancarelle di frutta che colorano il marciapiedi.. sembra un altro posto rispetto a ieri!

Arrivati in stazione intorno alle 10, facciamo pochi minuti di fila alla biglietteria (17 sportelli disponibili, l’attesa non deve essere mai molto lunga!) e una gentile addetta ci emette i biglietti scontati (33 euro in 2 a/r) per il giorno stesso e anche quelli del lunedì per Brema (29euro, data fissa , ma utilizzabili su qualsiasi treno non IC). Le stesse tariffe si trovano anche sul sito DB e si può fare tutto prima di partire, se già pianificato.

Il percorso in treno dura circa 45′, la stazione di Lubecca è a 10′ a piedi dal centro e per entrare in città si attraversa un bella porta fortificata (Holstentor). Sarà stato il freddo, sarà il clima di smantellamento delle strutture natalizie.. la città ci piace ma non ci incanta… forse mi aspettavo di più. Bella la piazza, ma da un lato solo (l’altro è dominato da un centro commerciale) e per di più con qualche transenna per lavori sulla facciata del municipio. Belle alcune strade, fiancheggiate da case antiche con facciate gotiche o rococò. Curioso il museo del Teatro delle Marionette, in una stretta stradina vicino alla chiesa di San Pietro, dove si può salire sul campanile. Il vento gelido ci ha permesso di rimanere lassù solo pochi istanti, davvero si gela!

Per lo stesso motivo non scendiamo sul fiume Trave per arrivare fino ai magazzini del sale, preferiamo camminare al riparo degli edifici del centro. Per mangiare scegliamo un piccolo ristorante Tailandese (Nui) in Huexstrasse, dove ci troviamo molto bene. Spesa modica, noi abbiamo preso un antipasto e due zuppe, tutto buono.

Per buona parte ricostruita dopo la guerra, mi ha dato l’idea di essere un po’ troppo pensata ad uso turistico, anche se il centro di Lubecca vanta la qualifica di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Forse dovrei tornarci d’estate e arrivare fino al mare a Travemunde (ci si va con il bus di linea).. la prossima volta! comunque è stata una bella gita e vale sicuramente la pena di andarci.

Al ritorno ad Amburgo, verso l’ora di cena, torniamo sulla Langhe Reihe ma ci rendiamo presto conto che per mangiare al ristorante il sabato sera è saggio prenotare! noi non l’abbiamo fatto, ma troviamo un accogliente Tapas bar portoghese (Vagueira ) dove mangiamo appunto una selezione di tapas accompagnata da vino verde.. non era il nostro obiettivo, ma per stasera va bene così!

3° giorno: AMBURGO

Oggi rimaniamo in città… dopo una prima colazione che non finisce più, usciamo al freddo contenti di avere ancora un’intera giornata per girovagare per Amburgo. Prendiamo l’U-Bahn fino a Landungsbruecken a St Pauli, dove c’è l’imbarcadero dei traghetti turistici e dove, originariamente, attraccavano anche i transatlantici.

La passeggiata lungo l’Elba è molto bella, si arriva fino alla piazza del Mercato del pesce (Fischmarkt) e oltre, ad Altona.

Noi ci siamo fermati a visitare il sommergibile russo (U-434) ancorato e trasformato in museo, esperienza curiosa e divertente… in fondo non so quante altre occasioni avrò di imbarcarmi su un sommergibile!

Poi abbiamo attraversato il quartiere di St.Pauli, quartiere a luci rosse e distretto dei teatri, con una forte tradizione musicale (anche i Beatles suonarono qui, prima di diventare famosi!).. poco di tutto questo si respira a mezzogiorno, anzi vediamo tante famiglie con bambini a passeggio nonostante il freddo ( oggi, -9°C). Decidiamo di salire comunque fino ai 132 metri della terrazza del campanile barocco della chiesa di St Michaelis, punto di vista imperdibile sulla città. A fare le foto ci si gelano le mani, ma pazienza!

Tappa seguente, lo Spicy’s Museum, il museo delle spezie che si trova in uno dei magazzini della Speicherstadt. Non ci si deve aspettare un vero e proprio museo, si tratta di un grande ambiente dove è stato pensato un percorso per conoscere e assaggiare le principali spezie, che arrivavano in Europa attraverso il porto di Amburgo. Colorato, profumato, piacevole per passare un’oretta in modo diverso. Volendo, c’è una sorta di bazar dove fare acquisti.

Per rientrare passiamo da Deichstrasse, breve percorso pedonale con belle case dalle facciate ornate e colorate, e ci riportiamo in centro. Vista la positiva esperienza di Bratwurst e Gluehwein del primo giorno pensiamo che sia giunto il momento di ripeterla, quindi trascorriamo l’ultima parte del pomeriggio tra le bancarelle e questa volta assaggiamo un’ottima porzione di funghi conditi con panna e prezzemolo.. non male come merenda!

Stanchi di freddo, ci infiliamo nel metro per tornare in albergo e andare subito in sauna a scaldare le ossa.

Stasera cena da “Das Dorf” (dove finalmente siamo riusciti a prenotare!), ristorante intimo e molto carino sulla Langhe Reihe. Menù tedesco, ambiente caldo e musica di sottofondo perché c’è un pianista che suona nella saletta accanto. Questa volta spendiamo qualcosa in più, ma il posto e il servizio sono decisamente di buon livello e valgono assolutamente 58 euro!

4° giorno: BREMA

Treno alle 10.10 prenotato da sabato, alle 11.20 siamo a Brema, sotto una leggera nevicata. Dalla stazione in 10′ a piedi siamo in centro e la Marktplatz ci colpisce subito moltissimo, forse complice il paesaggio favolistico dato dalla lieve nevicata.

Sulla piazza si affacciano edifici in stile diverso, primo di tutti l’antico Rathaus e di fronte ad esso la statua di Roland, protettore della libertà.

Su un lato si erge la facciata del Duomo di San Pietro (che è molto bello anche all’interno), mentre il piccolo monumento ai Quattro Musicanti si trova sul lato opposto, vicino a un angolo del municipio.

Proprio accanto si trova l’ingresso della Bremer Rastkeller, caratteristico ristorante ubicato sotto il Rathaus con mini salette ricavate all’interno di antiche botti. Non ci abbiamo mangiato, ma rientrando abbiamo incontrato amici italiani (eh sì, il mondo è piccolo!) che ce ne hanno parlato bene.

Dopo le molte foto della piazza e con i Musicanti (aspettavo questo momento fin da piccola!), continuiamo la passeggiata in città lungo la Boettcherstarsse, costruita negli anni Venti interamente in mattoni rossi, con molti edifici “Jugendstil”.

Sono solo un centinaio di metri, ma molto caratteristici. Nell’angolo in fondo alla strada troviamo anche una torrefazione molto carina dove bere un buon caffè per scaldarci.

In fondo Roselius, l’imprenditore che ha avuto l’idea di ricostruire la “via dei Bottai” così come la vediamo oggi, doveva la sua fortuna all’importazione del caffè!

In uno dei cortili della Boettcherstrasse ci imbattiamo in una fabbrica artigianale di caramelle: si può vedere tutto il processo a partire dallo scioglimento dello zucchero e le signore dietro il banco sono molto disponibili e ci offrono molti assaggi! Non si può uscire di qui senza aver comprato un barattolino di vetro pieno di bellissime caramelle colorate!

Proseguiamo la nostra visita della città con una passeggiata nello Schnoor, il quartiere più vecchio ora ristrutturato, con le caratteristiche case in graticcio.

Il quartiere ha oggi un carattere prettamente turistico e gli edifici situati nelle strette viuzze ospitano negozi (soprattutto di souvenir), bar, alberghi e ristoranti.

La nevicata è ora più abbondante e abbiamo voglia di sederci a mangiare qualcosa: troviamo un caffè allo Schnoor, il Cafe Tolke (Am Landherrnamt 1), che si rivela un’ottima scelta! Bellissimo buffet di torte (scegliamo lo strudel con la crema di vaniglia) e cioccolata calda. Ci voleva! Poi non usciresti più… locale d’altri tempi, marmi e specchi, ambiente caldo e piacevole.. bello.

Rientriamo ad Amburgo intorno alle 17, la serata è ancora un po’ fredda ma vogliamo uscire a cena per l’ultima serata tedesca: ci dirigiamo verso un altro ristorante tipico di St Georg, Frau Mueller, ma troviamo l’ambiente un po’ troppo rumoroso e animato.. preferiamo quindi andare sul sicuro e poter stare tranquillamente a chiacchierare alla Hacker-Pschorr, dove abbiamo mangiato venerdì.

Stasera il locale è semivuoto, ci accomodiamo a uno degli alti tavoli del piano terra e passiamo un’altra bella serata con cibo tedesco accompagnato da buona birra.

Domani ci dovremo alzare presto per il volo di ritorno.. peccato.. facciamo un ultimo brindisi a questa breve vacanza tedesca.

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