A Malta d’inverno

Otto giorni a colori con una visione paesaggistica, storica e culturale dell'isola
Scritto da: 2perplesso
a malta d'inverno
Partenza il: 27/01/2013
Ritorno il: 03/02/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
È ancora inverno a Pordenone, ma vogliamo farci un giro e cerchiamo un posto dove rilassarci per 8 giorni: trovato! Con Lasminute a Malta dal 27.1 al 3.2 con volo diretto da Treviso, un hotel 4 stelle a Mellieha con mezza pensione, l’annullamento volo, 1 valigia da stiva a coppia (attenzione perché sono molto rigorosi per la misura del bagaglio a mano) a € 247 a persona!

L’arcipelago maltese si trova virtualmente al centro del Mediterraneo, con Malta che sta a 93 km a sud della Sicilia e a 288 km a nord dell’Africa. È indipendente dalla Gran Bretagna dal 1974, e fa parte dell’unione europea dal 2003. La valuta è l’euro. Data la sua posizione strategica, Malta è sempre stata oggetto di conquista sin dall’antichità: Fenici, Cartaginesi, Romani, Arabi e poi Normanni, Cavalieri di San Giovanni, Francesi e Inglesi. Tutte queste civiltà hanno lasciato tracce più o meno profonde nel passato culturale dell’isola.

Attenzione alle indicazioni stradali a Malta: sono un optional, anche perché alle volte ci sono i nomi ufficiali dei paesi e in altre le traduzioni nei nomi locali! L’unica strada dove si trovano in maniera dettagliata è quella costiera, ma appena si comincia a entrare nell’interno si è perduti e anche le cartine servono a poco. Hanno carte geografiche dove i paesi sono indicati approssimativamente. A volte si trovano delle indicazioni che spariscono improvvisamente a una rotonda o un incrocio fondamentale e anche il navigatore satellitare che avevamo portato via ha avuto difficoltà e non sempre ci ha aiutato: i riferimenti spesso li trovavamo con il sole… Diverse strade dell’interno sono molto strette e dissestate. Ci sono lunghi tratti in cui la media massima che si può tenere è 20 km/h. Non oso pensare come possano essere percorribili durante il periodo estivo, anche perché adesso, a gennaio 2013, c’era difficoltà ad arrivare alla Valletta e anche a trovare parcheggio.

Dopo questa premessa, ecco il diario

Siamo i soliti 4 amici (sin dai tempi della scuola) Paola e Silvano con Graziella e Bruno. Volo diretto Ryanair puntualissimo che atterra alle 19.15 alla Valletta. Avevo chiesto all’hotel che ci mandassero un’auto, ma abbiamo aspettato un po’ e alla fine, non essendosi presentato nessuno, abbiamo preso un taxi, e ci è costato di meno. In aeroporto si può prendere l’autobus (che funziona benissimo a € 2,6 al giorno o € 12 la settimana e si può pagare anche nel bus) o il taxi, a tariffe ben definite che dipendono solo dalla lunghezza della tratta e si paga sul posto ad un servizio fisso di cassa, per cui non ci sono tariffe sballate. Noi abbiamo speso €29. Il Solana è un bell’hotel 4 stelle, a Mellieha, climatizzato, con piscina interna (per l’inverno) ed esterna sul tetto, con vista mare. Arriviamo abbastanza tardi, ma di corsa andiamo alla cena a buffet: ogni ben di dio, ma sono in dieta e mi debbo trattenere. Bella passeggiata tra i saliscendi del quartiere di Mellieha sino alla Chiesa di Nostra Signora e poi a nanna.

LUNEDì 28 GENNAIO 2013

Dormito bene e alle 6.40 mi sono svegliata con il chiaro, qui fa giorno prima. Ho una vista caratteristica dal mio balconcino; vecchie case bianche con la terrazza sul tetto, la buganville e stradine nascoste in pendenza. Dopo una superba colazione vista mare, siamo andati all’agenzia di noleggio auto con la quale avevo già concordato auto e costo e hanno fatto i furbi, dicendo che la macchina piccola non era disponibile, per cui – con altra vettura grande – il costo era raddoppiato. Grazie, buongiorno. Qui le agenzie sono numerose e poco più avanti abbiamo concordato con Billy il noleggio di una piccola Toyota, ma con 4 porte, a €173 sino alla domenica, ma comprensivo di € 25 del transfer per il ritorno all’aeroporto. Mi pare tutto molto equo, anche perché volevamo la kasko senza franchigia. Presa e partiti senza meta definita. Vogliamo farci un’idea dell’isola lungo il mare. Silvano è il guidatore unico: è sempre un po’ difficile guidare a sinistra e avere le marce a sinistra. Bisogna stare molto attenti alle rotonde (che sono così tante…), agli specchietti per non toccare i pedoni sui marciapiedi perché le strade sono strette . Si va piano, ma alla fine ci si adegua. Nel nostro girovagare alla scoperta dell’isola, ci siamo fermati sulla costa: ad ogni punta dell’isola c’è una torre di avvistamento e qui ci sono centinaia di vasche scolpite per la raccolta del sale, sembrano tombe rupestri. Per incanalare l’acqua hanno anche costruito un piccolo canale, come quello di Corinto, su questi scogli di arenaria/tufo, detti di globigerina. È il colore tipico, quasi rosato, dei palazzi di Malta. Veramente particolare! Il noleggiatore ci aveva segnalato il porto di Sliema per prendere l traghettino, come un taxi collettivo, per La Valletta e, in effetti, è l’unica maniera per non restare incastrati nel traffico. Poi, per un euro, un pulmino ci porta nel centro storico della capitale. Potevamo arrivarci anche a piedi, ma risparmiamo le nostre forze. La città è un capolavoro di architettura barocca del XVI secolo. Costruita dai Cavalieri di San Giovanni, la città medievale ha conservato un’atmosfera autentica, anche se oggi è un centro moderno del commercio e della politica. La città contiene numerosi edifici di rilevanza storica: il più conosciuto è la Cattedrale di San Giovanni precedentemente chiesa dei Cavalieri, ma vi si trovano anche il Palazzo del Grande Maestro, che attualmente ospita gli uffici del parlamento maltese, le fortificazioni per la difesa della città, il forte di Sant’Elmo e la stupefacente Sacra Infermeria, il famoso ospedale dell’Ordine di San Giovanni. Tutte queste opere sono valse alla città il titolo di patrimonio dell’umanità assegnato dall’Unesco.

Che belli i palazzi con gli sporti in fuori, queste particolari verandine di origine tra lo spagnolo e l’arabo: sono bellissimi e sicuramente c’è stata una gara tra i Cavalieri nel costruire il palazzo o la chiesa più bella, più ricca. E poi negozi eleganti e tanta gente: non sembra d’essere in inverno. Breve pranzo e poi alla Con-Cattedrale di S. Giovanni: principesca! In netto contrasto con la semplicità architettonica esterna, vi è l’elaborata decorazione sia pittorica che scultorea interna: le pareti, la volta e persino il pavimento sono un susseguirsi di colori e materiali differenti, che rispecchiano i vari stili dell’epoca in cui ogni modifica venne apportata. Lo stile barocco è certamente quello che ha lasciato i segni più evidenti. L’altare maggiore e il coro sono decorati da lapislazzuli, marmi pregiati e pietre dure. La cattedrale ha varie cappelle laterali, ognuna dedicata a un differente Santo ovvero a differenti nazioni o gruppi di nazioni. La famosa croce maltese è costituita da otto punte; ogni punta rappresenta una nazione ovvero un insieme di nazioni. Nell’oratorio l’opera più importante è quella della Decollazione di San Giovanni Battista del Caravaggio del 1608, l’unica firmata dall’artista. Uno dei tesori più preziosi a San Giovanni è sicuramente lo splendido pavimento in marmo intarsiato. L’intera navata centrale è coperta con pietre tombali marmoree che commemorano alcuni dei più illustri cavalieri dell’Ordine. Tutte le lapidi possiedono disegni originali e sono composte da marmi policromi intarsiati. Abbiamo dato un’occhiata al Museo dove si trovano interessanti collezioni: arazzi fiamminghi, vestiti e paramenti sacri, libri corali.

Dobbiamo ritornare alla Valletta un altro giorno, oggi ne abbiamo vista solo una piccola parte, ma non conoscendo il territorio, vogliamo tornare all’hotel prima del buio. Al rientro: the e relax. Ho giocato un po’ in internet, ma contrariamente a quanto segnalato, devi prendere qualcosa al bar, ti danno una password, ma puoi navigare solo un’ora. Mi ha girato un po’ perché avevo inserito un po’ di foto in facebook e al momento di pubblicarle, avevo finito il tempo e ho perso tutto il lavoro predisposto. Punto negativo per il Solana Hotel. Qualche problemino anche con il riscaldamento in camera e lenzuola corte.

MARTEDì 29 GENNAIO 2013

Per oggi era prevista pioggia e, in effetti, prima di uscire il cielo si è scaricato: salvi per il resto della giornata, anche se il tempo è rimasto variabile. Il vento è la salvezza di questa isola: le nuvole vanno e vengono in velocità. Avevamo letto che il martedì mattina c’era il mercato a Vittoriosa (una delle Tre Città, che si uniscono in una, sono conosciute come la Cottonera) abbiamo pertanto raggiunto nel traffico questa cittadina non senza difficoltà. Le città di Vittoriosa (Birgu), Senglea (L-Isla) e Cospicua (Bormia) furono circondate da una muraglia che le unì allo scopo di difenderle. All’interno delle mura ci sono chiese, palazzi e antichi alberghi dei cavalieri dell’Ordine di Malta. Il canale interno è veramente stupendo con l’affaccio di vecchi palazzi e magazzini in disuso. Un giorno quando tutto questo sarà ripristinato sarà spettacolare se restaurato con criterio.

Il mercato non è turistico, quasi povero, ed offre ai visitatori uno sguardo affascinante sulla tradizionale cultura e lo stile di vita maltese: frutta, verdura, abbigliamento, sottaceti, baccalà, spezie. Quello che mi ha attirato è stata la vendita di tessuti inglesi di arredamento a 2 euro il metro. Peccato non averne bisogno! Abbiamo poi girato all’interno della cinta muraria, fra le splendide stradine, i portoni eleganti con i cancelletti e con le famose maniglie così caratteristiche qui. Una breve visita al Palazzo dell’Inquisitore, fatto costruire dai Cavalieri di Malta intorno al XVI secolo come tribunale. Oggi il palazzo ospita il Museo etnografico, ma non è un granchè. Pasto leggero in piazza al Bar do Brasil (hanno sempre delle cose sfiziose…) e via, verso Rabat a Mdina: un vero gioiello.

Conosciuta anche come ‘Città silenziosa’ e ‘Città Notabile’, è un borgo medievale caratterizzato da strette viuzze costellate di piccoli negozi e botteghe artigiane. Questa magnifica città fortificata si trova in uno dei punti più alti di Malta. Il luogo è abitato da oltre 4000 anni e fu il posto dove visse San Paolo dopo essere naufragato a Malta nel 60 d. C. Centro della nobiltà di Malta, Mdina fu la capitale dell’isola per un lungo periodo. Mdina è uno degli esempi più autentici in Europa di città fortificata. La città sorge nella parte centrale dell’isola e su uno dei suoi punti più alti, è circondata da alte mura. Dai bastioni si gode un panorama eccezionale dell’isola. Io e Graziella facciamo un giro, gli uomini sono stanchi: decidiamo di ritornare e visitare con calma, perché già il Palazzo Falson, che volevamo visitare, era chiuso. Al tramonto rientriamo. Ma allora c’è qualcosa che non va in camera nostra: impianto riscaldamento fermo. Ci cambiano la camera e…finalmente caldo e lenzuola lunghe.

MERCOLEDì 30 GENNAIO 2013

Oggi festeggiamo Graziella e Bruno: è il loro 42° anno di matrimonio e questa era la scusa per andare in viaggio. Sveglia presto, colazione e verso il ferry: ci imbarchiamo per Gozo. Era prevista una bella giornata, ma il tempo è stato variabile, soprattutto per il vento che spazzava il cielo e ci dava i chiari-scuro non desiderati per le foto senza contrasto. In 20 minuti il traghetto ci porta in questa bellissima isola che dal punto di vista naturalistico è unica. E’ un tesoro di luoghi preistorici ed è preferita a Malta stessa per il suo stile di vita tradizionale e più rilassato ed offre una costa spettacolare. Raggiungiamo, con difficoltà per mancanza di segnaletica, i Templi di Ggantja, cioè dei giganti, templi megalitici datati 3.600 anni a.c. e dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Interessante questo schema, trovato al Museo archeologico della Valletta sull’architettura nel mondo: dimostra che questi templi sono i più antichi in assoluto nel mondo. 3600 a.c. Templi Ggantja Gozo 2530 a.c. Piramidi Egitto 2000 a.c. Stonehenge Gran Bretagna 1700 1700 a.c. Knosso Creta 600 a.c. Acropolis Grecia 214 a.c. Grande Muraglia Cina 70 d.c. Colosseo Italia 563 d.c. Basilica S. Sofia Turchia 725 d.c. Copan (sito Maya) Onduras 1100 1100 d.c. Monoliti Isola Pasqua Cile 1163 1163 d.c. Notre Dame Francia 1300 1300 d.c. Great Zimbabwe Zimbabwe 1506 1506 d.c. Basilica S. Pietro Italia 1632 1632 d.c. Thai Mahal India. I templi sono stati scoperti nell’800 sotto un grande tumulo e si è potuta così ricostruire la storia. Resta un muro di cinta con all’interno delle nicchie e un circolo di pietre. I reperti più importanti sono nel Museo archeologico di Gozo. Il sito è in una piattaforma alta e da lì si ha una visione dei campi coltivati e dei terrazzamenti. Lasciamo questo posto così pieno di storia e sorpassata Victoria (la capitale) raggiungiamo, non senza difficoltà segnaletiche, Dwaejra, ma ne vale la pena. Le formazioni rocciose sono spettacolari: Finestra Azzurra, Coccodrillo e Roccia a fungo. Giriamo, fotografiamo e ci fermiamo a pranzo con vista.

Ritorniamo verso Victoria e una deviazione stradale ci permette di dare un’occhiata dall’alto di molti paesi. Tutti hanno case bianche e grandi chiese color biscotto.Victoria è una città medioevale fortificata e ben conservata. Facciamo il giro delle mura della Cittadella e si ha una vista incantevole a 360° di tutta la zona. È ancora presto e percorrendo strade sconosciute e regolandoci solo con il sole, raggiungiamo Xlendi per un caffè e un’occhiata alle splendide falesie illuminate dal sole: le rocce sono alte a strapiombo ed il mare si infrange con fragore. In fondo un’insenatura carina con alberghi e ristoranti (mi fa impressione se penso a questi posti d’estate! Non c’è posto per tutti…) Anche qui hanno cementato con regolarità. Tutta la costa di Malta ha alberghi che, nella maggior parte dei casi, non hanno saputo integrarsi con la natura che c’era attorno: peccato! Solo per 5 minuti abbiamo perso il traghetto di ritorno e abbiamo aspettato altri 45’. Il costo del ferry si paga solo al ritorno, anche per l’andata. Noi in 4 con l’auto abbiamo pagato quasi 30 euro. Anche oggi abbiamo fatto la nostra parte a cena e poi in camera. Graziella vorrebbe uscire la sera, ma noi siamo sempre ’cotti’! Sarà la vecchiaia!

GIOVEDì 31 GENNAIO 2013

Abbiamo prepagato da casa via web l’entrata all’Ipogeo alle h11 a Paola, per cui ce la prendiamo comoda e prima visitiamo Skorba, 4 pietre piaciute all’Unesco che, in verità, non mi dicono assolutamente nulla, e raggiungiamo l’entrata, sempre con difficoltà, per l’ora prenotata. Fanno entrare 10 persone ogni ora ed il costo è di €20 a persona (15€ i senior). Pensavo che questo sito fosse in campagna, invece è in centro sotto quattro case. L’Ipogeo di Hal Saflieni è una necropoli sotterranea scoperta nel 1902 e dichiarata nel 1980 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Al suo interno furono ritrovati migliaia di scheletri, tutti caratterizzati da diverse malformazioni e anomalie fisiche, le stesse poi rinvenute presso altre civiltà antiche, come quelle pre-colombiane o egiziane. In alcuni crani le deformazioni sono tali che il cranio assume una forma allungata. Nel percorso con audio guida però queste cose non te le dicono: è semplicemente un luogo dove venivano portati i morti e sembra che abbiamo trovato 7.000 scheletri. Interessante,ma non straordinario. Usciamo a mezzogiorno e… verso il mare! La giornata è splendida e raggiungiamo Massaxlokk, un piccolo paese di pescatori, posto ad anfiteatro su questa bella baia, così colorata ed allegra, pieno di barche e, soprattutto, dei famosi luzzu, imbarcazioni blu con linee gialle, rosse, bianche e verdi e gli occhi di Osiride a prua a proteggerle dalle cose cattive. Si incontrano pescatori che aggiustano le barche, altri che sistemano le reti e poi si raggiunge un mercatino dove sono esposti i famosi merletti maltesi. Pranziamo all’aperto in un ristorante sul porto: tre sorelle che cucinano il pesce, e gli uomini lo pescano. Il miglior pranzo ad un costo di poco più di 60 euro in 4: meritati al 100%. L’incanto del posto è rovinato da una ciminiera gigantesca che spunta dalla costa, di fronte alla quale si trova un terminal container: opere bruttissime, segno dell’industrializzazione della zona. Continuiamo sulla costa, ma vediamo porti industrializzati, campo profughi e poi raggiungiamo Blue Grotto. D’estate visitano una famosa grotta, ma oggi ci accontentiamo di vedere la forza del vento e dell’acqua che si infrange sulle alte rocce, mentre alcuni anziani dall’alto mandano 30 metri più sotto una nassa, ma raccolgono solo pescetti. Ma ci sono 5 gatti pronti a ricevere gli scarti. Alle 4 raggiungiamo, prima del tramonto, i templi di Hagar Qim e Mnajdra. Sono molto suggestivi, sia per lo stato di conservazione, sia per la posizione sul mare, immersi nel verde e in un panorama stupendo con di fronte l’isoletta di Filfla. I due siti si visitano insieme, prima Hagar Qim e poi con una breve passeggiata di m. 500 verso il mare, Mnajdra, il tempio famoso perché nei solstizi il sole entra dalla porta principale e illumina le pietre situate a destra o a sinistra dell’altare principale. L’unico problema è che i due templi hanno una copertura,come un grande tendone, ma era l’unica maniera per salvarli. Il sito rimane una delle più imponenti e misteriose testimonianze delle più antiche culture del mondo. Le strutture risalgono a circa il 3600 a.C. e come la maggior parte delle strutture megalitiche sono orientate secondo allineamenti astronomici.

E poi di nuovo in hotel: tutti in piscina, bella, calda, confortevole, con una rilassante vasca idromassaggio. Stasera non riusciamo a far andare il riscaldamento, ma credo sia colpa nostra. Sotto le coperte e dormiamo sino alle 7 di

VENERDì 1 FEBBRAIO 2013

Oggi lasciamo l’auto in parcheggio, ma prendiamo il bus per raggiungere La Valletta. Biglietto giornaliero a €2,6 a persona. Ci fermiamo prima della capitale perché Graziella ha segnalato Palazzo Parisio, villa in centro di Naxxar. E’ una ricca abitazione di un banchiere. Si possono visitare liberamente sale (musica, ballo, biliardo) e camera con la cappella. Stupendi anche i giardini all’italiana. E’ una visita che merita, anche perché è fuori dai soliti circuiti, ed è una chicca. Riprendiamo il bus e arriviamo in centro. Qui Graziella viene intervistata da una TV locale per sapere come si risparmia l’energia in Italia. Il governo maltese ha commissionato al celebre architetto italiano Renzo Piano la ricostruzione della Royal Opera House, il nuovo Parlamento e la riedificazione delle porte di ingresso (City Gate) a Valletta, la capitale di Malta. La Royal Opera House fu distrutta nel 1942, durante i bombardamenti che flagellarono l’isola di Malta. Il palazzo, che ospitava il Parlamento, diventerà un centro culturale con un museo annesso. Il sito sarà utilizzato come location in cui organizzare eventi e performance outdoor. Il governo maltese si è prodigato affinché le rovine di questo edificio storico risorgessero dalle loro ceneri come l’araba fenice.

Visitiamo quindi il Museo Archeologico. La sede del museo è l’Auberge de Provence, prestigioso palazzo cinquecentesco che al tempo dei cavalieri ospitava il Comandante supremo, responsabile del tesoro e delle armi dell’Ordine e che attualmente raccoglie molti reperti ritrovati nei templi dell’isola del periodo neolitico,fenicio, punico e romano. Le statuette sembrano tanti piccoli Botero.

Un pranzo leggero al sole, una camminata sino al Castello di S. Elmo, il simbolo di Malta perché migliaia di abitanti al comando dei Cavalieri di Malta, sconfissero nel 1565 i turchi Ottomani nel famoso Grande Assedio di Malta, liberando l’Europa intera dalla minaccia ottomana.

Visita all’Astanteria/la Sacra Infermeria che venne edificata nel 1574 e serviva originariamente come ospedale dell’ordine dei Cavalieri di Malta. Il complesso, che si affaccia sul Grande Porto, è composto da dei lunghi corridoi, di cui il maggiore misura 161 metri di lunghezza. Anche i cavalieri avevano il compito di prendersi cura dei pazienti, e tutti (cavalieri, nobili, poveri, schiavi e pellegrini) potevano contare sulle cure.

Poi, lungo il porto, raggiungiamo, a perenne ricordo del sacrificio dei soldati periti nel corso del Grande Assedio, la torretta nella quale è stata posta la Campana dell’Assedio (The Siege Bell), che spande i suoi rintocchi ogni giorno a mezzogiorno.

Valletta ospita diversi giardini, che valgono una visita. I Barrakka Gardens, si suddividono in Lower and Upper Gardens e offrono entrambi una eccellente vista panoramica. Sono situati sul bastione di San Pietro e Paolo, il punto più alto e più imponente delle mura della città, e offrono una splendida vista sul Grand Harbour, la città vecchia di Senglea e Vittoriosa. Graziella ed io abbiamo girato un po’ e poi tutti insieme abbiamo ripreso il bus per l’hotel (fermata giusto davanti).

Dopo cena abbiamo guardato insieme le foto fatte sinora, con magnum gaudium di Bruno. E’ fortunato perché alla foto 1.000 il PC si è spento perché era esaurita la batteria: contento, allora a nanna.

SABATO 2 FEBBRAIO 2013

Questo giorno lo abbiamo pensato a lungo: cosa ci resta ancora da vedere di importante? Diamo un contentino al nostro chauffeur che si è dimostrato un bravo autista nonostante la guida a sinistra e le strade dissestate. Vicino a Rabat,attaccato al campo sportivo, dove una volta c’era un campo d’aviazione, c’è un piccolo museo dell’aeronautica che ospita una serie di velivoli, strumenti di bordo e parti di motore di aerei risalenti a varie epoche, dal 1913 a un DC3 per i trasporto civile. I pezzi forti sono un Spitfire della 2^ guerra mondiale e un Hurricane recuperato dai fondali marini dopo 56 anni e restaurato quasi completamente. Anche per chi non ha l’hobby dell’aeronautica è un museo interessante. A 200 metri ci sono una serie di vecchi hangars utilizzati come negozi dell’artigianato locale. Pensavo vendessero le solite cianfrusaglie per turisti, invece sono negozi con pezzi di classe a prezzi contenuti: vetro soffiato, ceramiche, lampade, filigrane.

Graziella e Bruno hanno comperato un particolare vaso soffiato e un vaso da fiori color biscotto fatto come un sacchetto di carta con i manici. Ripresa la strada verso Rabat, proseguiamo verso Digli Cliff, le famose scogliere dove il mare schiaffeggia la roccia a picco. Il vento è pazzesco: bisogna stare bassi ai bordi perché ti spinge verso il baratro. Ci fermiamo per pranzo in bellavista al ristorante Bobbyland, ma non è un granchè, anche se segnalato dalla Guida Routard. Continuiamo lungo la costa e poi raggiungiamo Rabat perché Bruno e Silvano non avevano visto Mdina ed oggi, con questa giornata tersa, giriamo tra questi splendidi palazzi e andiamo al Palazzo Falson, una casa museo che merita assolutamente di essere visitata con la audio guida. All’inizio del XVI secolo il palazzo fu ereditato dal Vice Ammiraglio Michele Falsone, il maggior esponente dell’amministrazione comunale. Nel 1927 il palazzo fu acquistato dal Capitano Olof Frederick Gollcher OBE (1889-1962), un pittore, studioso e filantropo che si interessò molto alla conservazione del patrimonio culturale dell’isola di Malta. Inoltre, lui era un distinto collezionista di oggetti d’arte e reperti storici. Tra le numerose varietà di collezioni (ben 45) troviamo argenteria, mobili, gioielli, tappeti orientali, arsenali e un impressionante biblioteca in cui sono contenuti più di 4500 libri. La collezione di quadri vanta una serie di prestigiose opere del XVII secolo. Il palazzo vale sicuramente una visita e anche dal bar, posto sulla terrazza, hai una bella visione di tutto il nucleo storico. Ancora un giro all’interno della vecchia capitale di Malta con la visita della Cattedrale e le sue lapidi, un giro sui bastioni, con vista sulla piana

Rientriamo alle 17 a Mellieha. Riportiamo l’auto al noleggio, dato che avremmo dovuto riconsegnarla entro le 10 di domani e, mentre Silvano riposa in hotel, noi andiamo a fotografare il tramonto sulla parte alta di Mellieha per godere del panorama del paese illuminato e delle ville appollaiate sulla collina con vista mare.

DOMENICA 3 MARZO 2013

Non abbiamo l’auto ma con l’autobus, tranne l’ultimo tratto a piedi, raggiungiamo Anchor Bay con il Popeye Village, ovvero il villaggio usato come set cinematografico per il film di Braccio Di Ferro con Robin Williams. È un posto che ruba lo sguardo! Assolutamente incantevole perchè la baia è una delle più belle nei dintorni. La costruzione dei set del film iniziò nel 1979. Un gruppo di 165 costruttori lavorò per più di sette mesi per costruire il villaggio, che consiste di diciannove edifici in legno veri e propri. Le riprese iniziarono nel 1980. Il film è ambientato intorno al villaggio fittizio di Sweethaven dove il marinaio Popeye arriva in un tentativo di trovare suo padre a lungo perduto. Anche se il film è stato inizialmente percepito come un fallimento, il Popeye Village resta una popolare attrazione turistica. Partenza dalla Valletta alle 15 e rientro a Treviso puntualissimi alle 17. Alla prossima.

”Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”. Guy de Maupassant

Guarda la gallery
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La Valletta: i balconi

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La croce di Malta

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La mappa di Malta

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Massaxlokk

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Dormienti trovati nell’Ipogeo di Hal Saflieni

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Gozo: la finestra azzurra

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La Cotonera

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i templi di Hagar Qim e Mnajdra

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Il mare a Blu Grotto



  • Matteo Ferrari Matteo Ferrari
    Ho trovato questo tuo "racconto" molto interessante. Io ho vissuto a Malta per qualche mese, e posso sottolineare come l'Isola sia veramente bellissima, nonostante sia piccola offre tanto da visitare per chi adora la cultura. La sua posizione ha favorito l'influenza di numerose culture, ed ora Malta è un mix di tutte queste. Veramente un posto bellissimo, che consiglio a tutti di venire a visitare!!"
  • Matteo Ferrari Matteo Ferrari
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  • Matteo Ferrari Matteo Ferrari
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