Nel ventre della montagna: in Abruzzo c’è un luogo immerso nel mistero, dove l’acqua modella la roccia e il tempo si fa silenzio

Un viaggio spettacolare tra cascate sotterranee, sale scolpite dalla natura e leggende che scorrono insieme alla corrente
Matteo Meliconi, 30 Giu 2025
nel ventre della montagna: in abruzzo c'è un luogo immerso nel mistero, dove l’acqua modella la roccia e il tempo si fa silenzio

C’è un luogo, nascosto tra le pieghe più segrete dell’Appennino, dove la montagna mostra la sua anima più profonda. Questo posto magico è raggiungibile solo scendendo lentamente e con rispetto, seguendo il rumore ipnotico dell’acqua che scorre tra le rocce e rompe il silenzio profondo di questi luoghi. Qui, il tempo cambia passo. Le parole si abbassano, l’aria si fa fresca e carica di attesa. Stiamo parlando di un percorso poco battuto che è una vera e propria discesa sensoriale verso un mondo nascosto nel cuore della terra che custodisce segreti e meraviglie sorprendenti. È, senza ombra di dubbio, un’esperienza che non si dimentica, dove ogni passo avvicina chi esplora alla scoperta di un ecosistema eterogeneo e nascosto a chi vive in superficie. Dove siamo? Lo scopriamo subito.

Dove l’acqua riemerge e racconta la sua storia

grotte di stiffe

Ci troviamo in Abruzzo, una terra magica e ricca di storia, tradizione e fascino che non smette mai di stupire. Il luogo in questione è il piccolo borgo di Stiffe, frazione di San Demetrio ne’ Vestini, in provincia dell’Aquila. Qui, incastonate nel cuore del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, si trovano le Grotte di Stiffe, un luogo dove la montagna si apre per rivelare un mondo sotterraneo scolpito dall’acqua e dal tempo che rappresenta un vero e proprio tesoro geologico e sensoriale. Queste grotte non sono semplici cavità nella roccia, ma sono una risorgenza attiva, cioè il punto in cui un fiume sotterraneo, il Rio Gamberale, riemerge in superficie dopo aver percorso chilometri nel buio. È proprio questo fiume, con la sua forza e la sua pazienza millenaria, ad aver modellato le sale, le cascate e i laghi che oggi si possono ammirare lungo il percorso. La storia delle Grotte di Stiffe è affascinante, poiché già conosciute in tempi antichi. Furono sfruttate già nel 1907 per costruire una centrale idroelettrica, i cui resti sono ancora visibili all’ingresso. Solo negli anni ’50 iniziarono le prime esplorazioni speleologiche, e fu nel 1991 che il sito venne finalmente aperto al pubblico. Da allora, migliaia di visitatori ogni anno scendono in questo mondo nascosto per lasciarsi sorprendere da un ambiente che sembra uscito da un racconto fantastico.

Cosa fare e cosa vedere se decidete di visitare il borgo e le grotte di Stiffe

grotte di stiffe

Una volta arrivati nel piccolo borgo di Stiffe, nel comune di San Demetrio ne’ Vestini, si ha subito la sensazione di essere entrati in un luogo fuori dal tempo. Il protagonista assoluto è senza dubbio il complesso delle Grotte di Stiffe, un sistema carsico attivo in cui l’acqua del Rio Gamberale riaffiora con fragore dopo un lungo percorso sotterraneo. La visita si svolge attraverso un percorso guidato che conduce tra sale scolpite dalla natura, cascate sotterranee impressionanti, laghi nascosti e pareti calcaree illuminate ad arte: luoghi come la Sala del Silenzio, la Cascata, il Lago Nero e la Sala dell’Ultima Cascata lasciano letteralmente senza fiato. Subito fuori dalle grotte, il museo di speleologia arricchisce l’esperienza con fossili, minerali e curiosità legate alla storia naturale e archeologica del luogo. Ma la magia non finisce qui. Il borgo di Stiffe invita a passeggiare tra i suoi vicoli tranquilli, dove il rumore dell’acqua è una presenza costante, e dove è possibile assaporare specialità locali in piccole trattorie o acquistare prodotti genuini come miele, formaggi e salumi. Per chi ama la natura, il Parco Naturale Sirente-Velino offre sentieri ed escursioni adatte a tutti i livelli, tra boschi, altipiani e panorami mozzafiato. Insomma, che si venga per esplorare le profondità della terra o semplicemente per respirare un po’ di autenticità, Stiffe è un angolo d’Abruzzo che non potete assolutamente perdere.

Come arrivare: ecco qualche piccolo consiglio per voi

Raggiungere Stiffe è semplice e il viaggio regala scorci tipici dell’Abruzzo. Chi arriva da Roma può imboccare l’autostrada A24 in direzione L’Aquila, uscire ad Aquila Est e proseguire verso San Demetrio ne’ Vestini. Da lì, una breve deviazione porta al piccolo borgo di Stiffe, immerso nel silenzio del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino. Anche da Pescara, il percorso è semplice, basta prendere l’A25 fino a Bussi, poi seguire le indicazioni per L’Aquila e per San Demetrio. Per chi sceglie il treno, la stazione più comoda è quella dell’Aquila. Una volta giunti in città, il borgo di Stiffe è anche raggiungibile in autobus o taxi, con un tragitto di circa venti minuti. Gli aeroporti di riferimento sono quelli di Pescara, Ciampino e Fiumicino, tutti a poco più di un’ora e mezza d’auto. Grazie alla sua posizione defilata ma ben collegata, Stiffe riesce a coniugare accessibilità e autenticità: un luogo che non si incontra per caso, ma che si raggiunge con l’intenzione precisa di esplorare ciò che sta sotto la superficie.



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