Questo borgo di 900 abitanti domina la campagna intorno a Grosseto con i suoi palazzi in pietra
Sembra uscito da un libro fantasy ed è inserito in un paesaggio di rara suggestione: il piccolo borgo di Roccalbegna si trova in provincia di Grosseto e occupa una posizione geografica molto particolare, racchiuso tra due ripidi rilievi rocciosi, sulla cui sommità si trovano due fortificazioni che dominano il paese.
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In particolare, i resti della Rocca Aldobrandesca sorgono sul cosiddetto “Sasso” o “Pietra”, un masso ciclopico di forma simil-piramidale che incombe sulle case. Non a caso, un detto popolare del paese recita: “se il sasso scrocca, addio alla rocca”.
Cosa vedere a Roccalbegna?
Le due fortificazioni con torri quadrate che congiungevano i due rilievi rocciosi che dominano il borgo, detti la Pietra o Sasso e la Rocca, sono l’attrazione più importnte e che desta più curiosità. La Pietra su raggiunge tramite una strada ripida e delle strette gradinate di pietra abbarbicate alla rupe.
All’interno del borgo, invece, il monumento più noto è senza dubbio la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo che sorge sulla piazza centrale, la quale ospita anche il comune, la piccola e suggestiva Torre Civica con l’orologio. All’interno della chiesa è possibile ammirare affreschi e quadri di pregio, il più importante dei quali è sicuramente una pala d’altare, una Madonna con Bambino del 1340 dipinta da Ambrogio Lorenzetti.
Dietro alla chiesa si trova l’Oratorio del Crocifisso adibito a museo, mentre fuori dalla Porta di Maremma che si apriva sulle mura difensive, delle quali sono conservate solo delle parti, sorge la chiesetta della Madonna con affreschi di pregio del Quattrocento.
Una passeggiata nei dintorni di Roccalbegna….
Nel territorio di Roccalbegna sorge anche il castello di Triana, un poderoso maniero, anch’esso posto su uno sperone di roccia tra il fosso del Poderone e quello della Chiesacce; dotato di una sola porta di ingresso ricostruita in stile nel 1913, venne eretto sicuramente dagli Aldobrandeschi dopo il Mille, poi venne ceduto 1388 alla Famiglia Piccolomini, e andò in rovina nel ‘500 per poi essere restaurato quale centro della fattoria Triana. Per immergersi nella cultura della zona è possibile visitare a Santa Caterina, una frazione di Roccalbegna, il museo della Focarazza, un museo etnografico che racconta le tradizioni, il lavoro e la cultura del territorio, con particolare attenzione e riferimenti a tutto ciò che riguarda l’utilizzo del fuoco.
Gli amanti della natura possono recarsi anche presso la Riserva Naturale del Pescinello, sulla riva del fiume Albegna, caratterizzata da un’elevata biodiverisità grazie alla presenza di boschi, arbusti, rupi calcaree, sorgenti, pozze e forre. Al suo interno è possibile ammirare alberi secolari di straordinaria bellezza.