A misura di famiglia, accogliente e verdissima: questa capitale europea è la scelta giusta per un weekend d’autunno
La vita nelle capitali del Nord mi ha sempre incuriosito, ma soprattutto le città sull’acqua hanno per me un fascino irresistibile in qualsiasi periodo dell’anno. Per questo ho organizzato 4 giorni a Stoccolma a ottobre, con partenza da Bergamo (sono ormai collaudata alle partenze da Orio al Serio) ed arrivo all’aeroporto di Skavska.
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Diario di viaggio
1° giorno
Tutti i biglietti sono stati prenotati on line, compreso quello del bus Flygbussarna (andata e ritorno aeroporto/Stoccolma), così abbiamo evitato le code al distributore automatico e siamo saliti sul bus che è partito dopo pochi minuti. Davanti al Cityterminal abbiamo preso il bus 52 per raggiungere l’hotel (peccato che l’autista ci abbia fornito una indicazione sbagliata e ci abbia fatto scendere prima). L’hotel scelto è il Marriot, non centralissimo, ma comodo con la metro, per raggiungere tutte le attrazioni della città, bello e confortevole, con una eccezionale colazione a buffet.
2° giorno
Ci rechiamo al punto informazioni, davanti alla stazione centrale per ritirare la Stochkolm card (già acquistata on line con un codice sconto) che ci ha permesso di viaggiare su tutti i bus, metro e visitare musei senza pagare più nulla ed evitandoci perdite di tempo.
Prendiamo il tram 7 e ci rechiamo al Vasa Museet dove viene custodito il galeone del 1600 affondato al momento del varo, successivamente recuperato con difficili manovre e conservato con altrettanta cura. Accanto si trova il Nordiska, un museo per me ancora più interessante, dove con l’ausilio di audio guide si può percepire il modo di vivere, le tendenze le tradizioni, l’arte il folk, i tessuti, gli arredamenti gli interessi, i costumi e gli ambienti fino ai nostri tempi. Poi sempre con il 7 ci rechiamo al vicino Skansen; io amo molto gli animali, mi incuriosisce sempre vederli, ma alcune parti dello Skansen mi hanno rattristata, per esempio l’acquario ha alcuni animali in spazi molto ristretti.
La tappa successiva è il Moderna, il museo più interessante di tutta la giornata, con l’esposizione che raffronta Picasso a Duchamp, ma in cui sono esposte molte opere interessanti, per esempio “Monogram” di Rauschenberg che ci ha fatto discutere molto e su cui mi sono documentata a posteriori. Al Moderna c’è anche una bella caffetteria in cui ci si può riposare con una magnifica vista dalle ampie vetrate. Andando al Moderna siamo passati davanti al Museo di Arti Orientali che presentava la mostra Secret Love; ci sarebbe piaciuto entrare, ma i musei chiudono presto.
Per la cena ci rechiamo appositamente al ristorante vegetariano Hermans a Soderman; la ricerca al buio, sotto la pioggia, è ricompensata da un locale simpatico ed affollato, con una bellissima veduta dalle ampie vetrate, con piatti deliziosi ed un conto equo.
3° giorno
Ci dirigiamo a Drottingholm, con la metro fino a Bromma e poi con il bus 177; i mezzi pubblici sono così efficienti che arriviamo con largo anticipo sull’orario di apertura. Decidiamo quindi di visitare i giardini, il parco e di raggiungere la palazzina cinese; piove a dirotto e la palazzina è chiusa durante l’inverno. Bagnati fradici visitiamo il palazzo, interessante ma la bellezza e la magia di Drottingholm stanno fuori, nell’ambiente, nei colori del parco e nella vegetazione che si riflette nell’acqua.
Riprendiamo bus e metro ed arriviamo al porto di Nybrokaien, dove prendiamo i biglietti (sempre compresi nella Stockolm card) per un giro intorno all’isola di Djurgården. Possiamo vedere la Stoccolma più esclusiva, begli appartamenti, anche di 15 stanza, ville immerse nel verde, in un parco naturale considerato patrimonio dell’umanità, in cui coppie con bambini camminano anche sotto la pioggia. Il giro è rilassante e interessante, con audio guida anche in italiano. Al termine ci rechiamo a Gamla Stan, sappiamo che tutti i palazzi e musei chiudono tra le 16 e le 17, quindi dobbiamo scegliere cosa vedere; ci rechiamo al Palazzo dei Nobel, dove l’allestimento è accattivante, come in tutti i musei visitati a Stoccolma, anche i bambini sono interessati, possono toccare i monitor e fare le loro scelte. All’uscita tentiamo di entrare nel Palazzo Reale, riusciamo ancora a vedere il cambio della guardia, ma le sale sono ormai chiuse.
Poiché la pioggia è forte pensiamo di effettuare il giro sul bus hop/on hop/off, ma anche in questo caso rimaniamo delusi, l’autista non ci fa più salire. Piove così tanto che decidiamo di entrare nel locale sotto al quale ci siamo riparati; sbirciando dentro avevamo visto piatti interessanti. Poi cerchiamo il mitico locale Stompen, pensando di ascoltare un po’ di musica del vivo, il locale è carino ma superaffollato.
4° giorno
Mattinata dedicata ad un ultimo giro per Gamla stan, cerchiamo e troviamo la via più piccola della città, ma tutti i negozi e i musei sono chiusi fino alle 11.
Consigli pratici
- La Stochkolm Card ci è costata 65 euro a persona per due giorni, ma l’abbiamo ammortizzata alla grande sia negli ingressi, sia per bus, metro e battello.
- Il biglietto per il bus Flygbussarna, fatto su internet, ci ha fatto evitare code all’aeroporto e prendere il primo bus in partenza per la città.
- A Stoccolma, come in ogni grande città europea si mangia bene, non bisogna solo andare a caso, ma farsi un elenco di ristoranti da provare nelle varie zone della città.
- Un buon hotel con colazione a buffet è un investimento.
- Se siete in difficoltà chiedete, gli abitanti di Stoccolma si sono dimostrati in molte occasioni contenti di parlare con noi ed aiutarci.