Pasqua con la neve? In questa città ricca di colori – e vichinghi – tutto è possibile!
Una Pasqua originale a Stoccolma, la capitale della Svezia e tra le città più belle del Nord Europa. Ecco il racconto di viaggio e qualche consiglio utile per viverla al meglio
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Diario di viaggio
Partenza con volo Easyjet da Milano MPX alle 6,20 – arrivo a destinazione alle 9,15. Ritorno con la Norwegian Air su MXP – ore 10,25 – arrivo a Milano 13,15.
Giorno 1 – Venerdì 14 aprile
Arrivati puntuali all’aeroporto di Arlanda prendiamo subito i biglietti a/r del treno Arlanda Express (50 euro a testa). Il treno parte ogni 10 minuti circa e impiega 20 minuti per arrivare alla stazione centrale di Stoccolma. Abbiamo prenotato l’hotel Radisson Blu Water Front, comodissimo, proprio di fronte alla stazione da cui partono bus/metro e treni e a pochi passi dal centro – preso attraverso booking.com. Costo per 3 notti: Euro 335 senza colazione.
Avevamo controllato per bene il meteo prima di partire scoprendo che proprio durante quel weekend ci sarebbe stata una netta precipitazione delle temperature fino a -2 °C e sarà proprio così. Consiglio quindi di controllare davvero scrupolosamente il meteo se intendete andare ad Aprile e credere in quello che vedrete. Partiti con cappotti, maglioni, sciarpe e cappelli di lana, faceva davvero davvero freddo! Arrivati in hotel facciamo il check in: hotel molto bello, ma conosciamo già bene la catena Radisson e siamo andati sul sicuro, quindi nessuna sorpresa negativa.
Partiamo subito alla scoperta della città: il cielo è nuvoloso, sole totalmente coperto… fa freddo. Ben coperti facciamo un gran giro esplorativo camminando fino alla città vecchia (Glam Stan). Si cammina volentieri, attraversando ponti e vie lato mare dalla bella vista. Attraversiamo le viette strette dai palazzi vecchi, piene di negozietti di gadget, souvenir, arrivando fino allo Slottet (palazzo reale) e riusciamo a vedere il cambio della guardia. Scendiamo dalla collinetta verso la via lato mare e il ponte che ci riporta nella City e il bellissimo parco Kungsträdgården. Attorno ad un piazza rettangolare fanno bella mostra di sé dei vialoni con ciliegi in fiore: una pioggia di selfie e fotografie per una immagine inusuale anche perché ad un tratto le nuvole iniziano a far cadere fiocchi di neve… Assurdo! Fiori appena spuntati e neve!
Questa piazza la vedremo spesso perché è uno snodo importante per le linee dei bus e per il tram (S7) che conduce verso l’isola con i vari musei (il Vasa, il parco di divertimento Tivoli Grona Lund, il museo degli ABBA, quello di arte nordica (Nordiska Museet) e lo Skansen: il museo a cielo aperto degli antichi villaggi scandinavi.
Il gran giro finisce verso tardo pomeriggio, affamati ci fermiamo a mangiare qualcosa di caldo e sostanzioso, niente di meglio quindi che della cucina wok!
La sera esausti dalla levataccia mangiamo un boccone veloce e poi crolliamo nel nostro sofficissimo letto!
Giorno 2 – Sabato 15 aprile
Ci svegliamo accolti da un bel sole! Fa meno freddo, ma il vento è gelido! Taglia la faccia! Vogliamo sfruttare il cielo blu e prendiamo subito la tessera per i trasporti alla Central station.
Consiglio: non prendete il biglietto giornaliero alle macchinette elettroniche! Nemmeno se le persone che vedete in giro che fanno da “info point” per i turisti, con gli appositi giubbottini vi diranno di prenderli lì. Andate agli sportelli (vicino all’ingresso della metro) e fate la “travel card”. È una tesserina magnetica che vale 24 ore, ma è ricaricabile e costa meno – così il giorno dopo potete rinnovarla senza problemi alle macchinette automatiche a 12 euro.
Ovviamente potete dire all’addetto per quante ore vi occorre. Noi avevamo fatto 24h perché non sapevamo quanto l’avremmo usata, e il giorno dopo l’abbiamo ricaricata, ma se avete intenzione di farla per più giorni, basterà dirlo. Abbiamo camminato fino al Kungsträdgården e poi il tram S7 per andare dove c’è il museo dell’arte nordica in un incantevole palazzo-castello antico. Poi c’è Skansens, un’attività adatta per le famiglie, Tivoli (una mini Gardaland però chiusa), il museo degli ABBA.
Il nostro scopo è visitare il Vasa Museet – costo 13 euro a testa. Non spaventatevi se vedete la coda fin da fuori il museo, c’era anche nel nostro caso, ma è scorrevole va passa via liscia. Il museo vale davvero la pena vederlo perché non è che l’esposizione un galeone affondato pochi metri dopo il varo. E’ davvero impressionante, vederlo lì dentro ricostruito in tutta la sua maestosità vale tutto. Siamo rimasti dentro un’ora abbondante, poi un giro fuori nella zona verde e portuale tra il verde e il blu del mare e del cielo vagando un po’ a caso, godendoci i paesaggi, la pace e il sole! Il vento è gelido, ma al sole si sta bene. Siamo poi tornati in centro arrivando al “solito” Kungsträdgården. Giro per vedere col sole i luoghi visti il giorno prima. Ci siamo spinti poi un po’ in periferia alla ricerca del Saluhall, cioè il mercato coperto. Merita un giretto tra bancarelle di frutta, verdura, pesce fresco e dolci tipici squisiti a prezzi meno cari del centro.
Abbiamo tirato anche oggi tardi per mangiare, c’è il sole e fa freddo, optiamo per una buona zuppa calda e sostanziosa. Altro giro, ci spingiamo fino alla fermata del bus Slussen dove vediamo la passatoia “sospesa” del Gondolen che è un ristorante sopraelevato. Si può salire sulla passatoia e camminare fino in fondo e vedere tutta Stoccolma dall’alto (nessun biglietto da pagare, è free). La vista merita veramente, come quella del vicino parco. In lontananza vediamo anche l’Ericsson Globe: enorme costruzione sferica che dista alcuni chilometri e che decidiamo di non visitare. Vi è anche la possibilità di salirci in cima tramite una specie di ascensore esterno a forma di palla.
Torniamo in hotel per la doccia bollente poi fuori per cena.
Giorno 3 – Domenica 16 aprile
È la Domenica di Pasqua! Andiamo alla Messa delle 11 presso la chiesa di Santa Eugenia – Messa in svedese (alle 18 in Inglese) – dove arriviamo comodi in metro. Il clima è di festa e anche se non capiamo una singola parola (escluso “amen” e i canti in latino). Fuori il cielo è grigio e quando usciamo terminata la funzione, nevica copiosamente! Sembra Natale, altro che Pasqua!
Andiamo nella città vecchia dove avevamo notato ieri un locale ricavato da una ex prigione: Cafè Sten Sture. Avevamo letto buone recensioni e decidiamo quindi di passare qui il nostro pranzo di Pasqua: mangiamo un antipasto con salmone marinato fresco su un crostone – un piatto di carne di vitello con purè di patate e salsa di lingonberry (frutto rosso tipico, tipo il ribes) – e una fetta di torta salata con salmone, formaggio e spinaci. Devo andare un po’ contro quanto letto nei commenti degli altri turisti: non si mangia male, ma non è certamente una cucina genuina tipica questa. Mi spiego meglio: i piatti seppur gradevoli erano chiaramente decongelati, si vedeva che erano fatti da loro, ma non al momento. Erano stati scaldati pochi secondi prima di essere serviti. Un pranzo senza infamia e senza lode. Ci aspettavamo di meglio.
Usciamo e riprendiamo il nostro giro. È Pasqua ma i negozi di souvenirs sono aperti, ne approfittiamo per prendere 2/3 cosine. Continua a fare freddo, guardiamo la mappa dei bus e saliamo su uno che fa tutto il giro della periferia così vediamo i vari quartieri che partono da Sergels Tor fino al Karolinska Institut. Concluso il giro, riprendiamo lo stesso bus per tornare indietro nel luogo di partenza e scendiamo al Municipio. Entriamo solo nel cortile esterno e la vista è davvero meravigliosa! C’è un giardino piccolo ma che dà direttamente sul mare. Davvero un meraviglioso scorcio sulla città! Continuiamo a camminare per le vie del centro, fino a sera, dove mangiamo in locale di hamburger vicino alla stazione (buono e bello).
La mattina alle 8 siamo già in stazione pronti a ripartire per l’aeroporto (il biglietto dell’Arlanda Express per il viaggio di ritorno lo avevamo già preso al nostro arrivo).
Consigli utili
- Per mangiare tipico allontanatevi dal centro, anche se non dovete aspettatevi una grande quantità di locali di cibo tipico.
- Tutti parlano inglese, non avrete problemi a capire e farvi capire
- La vita è cara ma con un po’ di calma si può risparmiare (tantissimi piccoli supermercati, l’acqua del rubinetto è buona e in molti locali la forniscono gratuitamente)
- I mezzi pubblici sono cari ma efficienti, e con la Travelcard si spende un prezzo abbordabile. E, inoltre, le fermate della metro sono piene zeppe di installazioni artistiche, si consiglia di fare un giro in metro solo per scoprirle.
- Come sempre capita all’estero la zona della stazione centrale è tutt’altro che malfamata o pericolosa. La stazione è il cuore, piena di gente, tanti locali dove mangiare e fare acquisti.
- In generale, la città ci è parsa sicura. Seppur ci aspettassimo di vedere in giro un maggior numero di polizia locale
- Date sempre un occhio agli orari di negozi e ristoranti perché tendenzialmente chiudono presto. Ci sono locali (in genere le catene di fast food) che restano aperti più a lungo, ma i negozi e i ristoranti più tipici fanno orari svedesi e a volte la chiusura è anche alle 18.