Costa turchese Konya e Cappadocia

Viaggio in macchina, autorganizzato con visita della costa turchese, della Cappadocia, di side di Antalya e dintorni
Scritto da: giorgio740
costa turchese konya e cappadocia
Partenza il: 12/08/2011
Ritorno il: 29/08/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €
5 giorni a Çirali,

Partenza da Roma Fiumicino il 12 Agosto alle sette del mattino con Blu Panorama arrivo ad Antalya dopo 2h e mezzo di volo (costo circa 400 euro andata e ritorno). Siamo in tre io mia moglie e la sorella di mia moglie.

Ad Antalya arriviamo alle 11 ore locale (bisogna mettere gli orologi un ora avanti) all’esterno dell’aeroporto ci aspetta un agente con la macchina presa in affitto per tutto il periodo(circa 28 ero al giorno).

Finalmente si viaggia in Turchia, prima tappa Çirali, a 75 chilometri da Antalya, posto tranquillo e bellissimo con le montagne a picco sul mare , boschi, un fiume e i resti di un porto romano incuneati sul monte Olympos.

Olympos fa parte del Parco Nazionale dei monti Olympos Bey, è tutelato da una legge che lo protegge dallo sviluppo del turismo di massa e tutto ciò ne fa un paradiso naturale unico nel suo genere, con foreste e pinete che si estendono fino al mare turchese e vi si specchiano; sulla spiaggia di ghiaia fanno il nido le tartarughe marine protette dal WWF.

A Çirali siamo ospiti di una pensioncina “Arya Holiday Houses” trovata con booking.com, gestita da una famiglia di curdi, con un diciannovenne Giwan che conosce l’inglese , simpatico e disponibile, e con la madre che prepara fantastiche colazioni con “sigara borek caldi” e marmellate fatte in casa.

A Çirali abbiamo stazionato 5 giorni, Giwan ci ha accompagnato, al tramonto,a vedere Chimera a 7 Km di distanza (in turco Cimera). Il luogo dove Bellerofonte seppellì il mostro sputa fuoco, che ancora si ribella e lancia fiamme dal terreno.

Chimera «..Era il mostro di origine divina, leone la testa, il petto capra, e drago la coda; e dalla bocca orrende vampe vomitava di foco: e nondimeno, col favor degli Dei, l’eroe la spense…Iliade» A sette chilometri da Çirali e a un altezza di di 250 metri si sprigionano fiamme naturali facilmente visibili dai naviganti in mare in tempi antichi (già nel quarto secolo A.C. alcuni autori ne parlarono). Oggi sono visibili ancora una ventina di fiamme in una zona rocciosa nel mezzo di una foresta. Le rovine di fronte alle fiamme sono di un’antica chiesa Bizantina (forse avevano paura del diavolo?).

Il posto è spettacolare di sera, anche se la salita è un po’ dura .

Cinque giornate sono corse velocissime fra bagni, cene nei ristorantini in riva al mare e visite ai siti archeologici.

Abbiano per prima cosa visitato le rovine di Olympos, costruita sul fiume che sfocia a Çirali, ormai conquistata dalla vegetazione. Passeggiare è un’avventura, si procede fra resti romani e strutture medioevali veneziane e genovesi che si mescolano ai profumi dei pini. Olympos è ancora avvolta nel mistero. Sappiamo che è stata un’importante città della Lycia fin dal 2° secolo prima di Cristo, e che il culto più importante era quello del dio Hephaestos (Vulcano), cioè il dio del fuoco. Senza dubbio questa venerazione era scaturita dal culto per la fiamma eterna di Chimera.

Una giornata l’abbiamo passata per raggiungere l’isola di Kekova e visitare la città di Kaş

Dopo Olympos, abbiamo raggiunto con la macchina il villaggio di Uçagiz dove con 100 lire turche (40 euro) ci siamo fatti potare in barca all’isola di Kekova. Abbiamo visto le rovine parzialmente sommerse di Apollonia , città distrutta da un terremoto nel secondo secolo DC, le tombe licee del villaggio di Kaleköy – l’antica città Simea e ci siamo fatti il bagno in un mare..turchese e a pranzo siamo tornati a Uçagiz e mangiato ottimo pesce sulla terrazza del ristorante di fronte al molo. Infine siamo andati a Kaş, villaggio sulla costa molto movimentato e pieno di giovani (c’ero stato negli anni ottanta era un paesino di pescatori, con pochi turisti tedeschi e un campeggio assolato)

Nella programmazione del viaggio non abbiamo avuto il tempo per visitare Myra (deviazione di tre chilometri dalla strada per Kaş) con tombe rupestri e la tomba bizantina di san Nicola (Babbo Natale)

Una mezza giornata l’abbiamo dedicata a Termessos, sito archeologico spettacolare situato in montagna (1000metri), in effetti un po’ lontano da Çirali (100km) , vi consiglio di visitarlo da Antalya.

La città Licia di Termessos, si trova nel Parco Nazionale di Gulluk a nord-ovest di Antalya,Per arrivare a Termessos si segue la strada che da Antalya si dirige verso nord (Korkuteli-Antalya Yolu) e cioè la D-350. Il parco apre alle 08:30 di mattina, in estate, mentre l’ultimo ingresso al parco è concesso fino alle 17:30, e si ha il tempo di restare nel sito fino alle 19:30. In ogni caso non contate troppo sugli orari, abbiamo fatto quasi le otto di sera e tutti se ne erano andati, ma per fortuna la sbarra dell’uscita dal parco era aperta.!

Il sito è spettacolare, e non sorprende che con tale posizione strategica la città resistette ad Alessandro Magno ed ai Romani (se avete dei bambini organizzate una caccia al tesoro, e fate scorrere l’immaginazione).

Konya 6° e 7° giorno

Il 17 Agosto siamo partiti per Konya a circa 370 di distanza da Çirali. La strada si inerpica sulle montagne ed è spettacolare.

A konya abbiamo alloggiato per 2 notti al Konya Hotel appena ristrutturato e vicino a tutto quello che c’è da vedere (costo euro 60 la doppia e 40 la singola). Vista la tomba di Mevlana, il museo archeologico, la mosche a e la medrassa. Konya è molto ortodossa, nel periodo del ramadan nei ristoranti si comincia a cenare solo al tramonto ( noi abbiamo cenato al ristorante.. non capendo perché ci facevano aspettare).e i vestiti delle residenti sono molto tradizionali con copertura fino ai polsi e alle caviglie. Abbiamo fatto acquisti nel suk pieno di orafi e in negozi di ceramiche, qui costa tutto meno rispetto alla costa. Il 19 siamo partiti per la Cappadocia.

Un cruccio, non siamo riusciti a vedere la danza dei dervisci che si svolge nei giardini del palazzo di Mevlana.

Göreme, 5 giorni in Cappadocia

Soggiorno all’Hotel “Nature Park Cave Hotel” molto carino, scavato nella pietra e con ottima colazione (in Turchia le colazioni sono un pranzo, con tè, caffè, pane burro e marmellata, pomodori, cetrioli, yogurt, olive, formaggio fresco, borek fritti frutta ecc.).L’hotel non ha aria condizionata, ma la Cappadocia è sopra i mille metri di altitudine, la sera e la notte fa freddo.

Qui incontriamo due fantastiche “american girls” di 69 anni, una del Kentucky e una della California, amiche da piccole e che ogni anno fanno un viaggio insieme. Scanzonate e attivissime, hanno aggregato anche una coppia di londinesi giovanissimi, noi ed altri.

Insieme abbiamo visitato il parco all’aperto di Göreme e frequentato il ristorane un po’ fricchettone “Silok-Road”,pieno di giovani, ma sicuramente meno “caciaroni” del nostro gruppo.

Ristorante “cheap and good” secondo la loro definizione ma anche secondo il nostro parere. Comunque in Cappadocia per capire cosa vedere, abbiamo preso un depliant di viaggi organizzati e visitato gli stessi posti viaggiando in macchina.

Da non perdere il museo all’aperto e i tramonti in alto a Göreme , il giro in pallone (che costa un pò caro €.120 comprato direttamente alla sede del turkey ballons).Una passeggiata nel parco archeologico di Zelve, la città sotterranea di Özkonak, una bella passeggiata nel Ihlara Valley, lungo un canyon in cui scorre un fiume e piena di chiese rupestri (le terribili americane dicevano: “A, B, C, Bloody Churches …”)

Ah, dimenticavo, siamo riusciti a vedere i dervisci rotanti in un caravan serraglio (20 euro a testa), uno due ballerini bravi, qualcuno meno, comunque ne è valsa la pena, e i soldi.

Partenza dopo 5 giorni dalla Cappadocia (forse ne bastavano 4) per tornare diretti a Side, prima di Antalya . Questa vota unica tappa (senza sosta a Konya) per circa 450 chilometri, ma strade ampie e quasi deserte.

Side, sconsigliato dalla nostra guida (Routard) perché troppo turistico, è posizionato in maniera strategica sulla strada di ritorno da Konya, prima di Antalya, ottimo per visitare Aspendos, cascate canyon ecc.

3 giorni a Side

L’albergo (Lale Park), in antiche case turche rivestite con legno, non è niente male, (prenotato a Konya in un internet Cafè dopo Ferragosto), costa pochissimo 30 euro la doppia e 20 la singola.

Conviene mangiare nel bellissimo giardino dell’hotel fra alberi secolari e capitelli romani. Per 10 euro ti danno un “sacco di roba” zuppa, mezè, pesce, dessert ecc. Una sera abbiamo mangiato fuori e , come si dice a Roma, “ci hanno solato”.

Visitiamo Side con i bellissimi resti del tempio di Apollo e un piccolo, ma interessante museo realizzato nelle terme antiche e uno splendido teatro di origine ellenistica. Il secondo giorno raggiungiamo Aspendoss con il teatro romano meglio conservato d’l’Europa e decidiamo di andare in montagna a vedere i resti di “Selge”, arrivati a köprülü Canyon, vicino al vecchio ponte romano che attraversa il Canyon, due giovani che ci seguivano con la moto, ci offrono una gita in barca a 100 lire turche), noi abbiamo abboccato, la gita era piccolissima e abbiamo scoperto che con la stessa cifra si poteva fare rafting per 12 chilometri..prendendo i biglietti a un’agenzia di Side (compreso il trasporto ). Cose che capitano..ma.. ci siamo rimasti male.

Ultimi 2 giorni ad Antalya,

Partiamo da Side e visitiamo alle porte di Antalya “Perge” sito bellissimo, stanno ripristinando le strade con le colonne..aggiungendo qualche pezzo … qualcuno critica ma a me piace … Sito da non perdere.

Arrivati ad Antalya, andiamo nel centro, alla città vecchia e al porticciolo di Kaleiçi, con le antiche case turche, negozi di tutti i tipi in un una specie di zona pedonale. L’hotel prenotato, della stessa proprietà di quello di Side, è il “Candles House” è una vecchia casa turca con 4 camere e un giardino dove si fa colazione, posizionato sotto le mura della città vecchia, calmo tranquillo, sembra di stare a casa, ha anche la tv satellitare e abbiamo, purtroppo sentito, i disastri economici del nostro paese.

L’ hotel è posizionato vicino all’Adrian Gate (si trova facilmente) ed è dotato di parcheggio (prezzo di fine Agosto, € 49 per la doppia).

Ad Antalya abbiamo visitato il museo archeologico, visto uno spettacolo gratuito nei giardini di fronte al mare e comprato gli ultimi souvenir (evitate di comprarli in aeroporto, sono più cari.) Come ristorante vi consigliamo “Castle” a picco sul mare, vicino al vecchio porto,, frequentato da Turchi e stranieri, sempre affollato.

Dimenticavo io, da solo, sono riuscito ad andare a un hamam (http://www.sefahamam.com) vicinissimo all’hotel, sembra quello del film “Il bagno turco” di Özpetek.( le donne sono inorridite quando ho detto che sono stato “grattato e lavato” su una piastra di marmo dove si stendono tutti..e non hanno più voluto fare il massaggio con gli olii..) peccato.. ogni lasciata è persa…

Bè, devo dire che questo viaggio è stato molto bello e alla fine ben pensato … con qualche ritocco e adattamento può essere copiato



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