In campeggio in Croazia!

Mostar, Medjugorije e le isole croate
Scritto da: ILARIA C.
in campeggio in croazia!
Partenza il: 24/06/2010
Ritorno il: 18/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Anche quest’anno per le ns. vacanze estive abbiamo scelto la Croazia, pur senza aver in precedenza deciso un itinerario preciso intenzionati soltanto ad andare sull’Isola di Vis e lasciando il resto all’ispirazione del momento. D’altronde la Croazia la conosciamo bene e sappiamo che si presta a farsi improvvisare. Arriviamo a Spalato verso le 16.00 del 24 Giugno 2010 da Ancona col catamarano Snav Croazia Jet. Il viaggio dura circa 5 ore e passa velocemente. Al momento dell’arrivo sapevamo già che era difficile andare subito a Vis in quanto il traghetto arriva sull’Isola solo in tarda serata. Alle 17.00 prendiamo al volo un traghetto Jadrolijnea per Hvar. Una piccola divagazione sui traghetti croati della Jadrolijnea: sono efficientissimi, puntuali e ci mettono pochi minuti a far sbarcare le auto. Alla biglietteria si paga comodamente con carta di credito (non è necessario pertanto cambiare valuta appena arrivati) e sono anche economici rispetto per esempio alle ns. analoghe navi per l’Elba o per Ischia. Non si possono prenotare ma in caso di afflusso straordinario di viaggiatori vengono allestite navi più grandi o intensificate le corse. Il traghetto arriva a Hvar dopo circa 1.30 durante la quale vediamo miseramente sfumare le speranze della nazionale italiana di qualificarsi agli ottavi di finale del campionato del mondo. Ci dirigiamo immediatamente verso il Camping Vira che dista circa 4 km dalla stupefacente cittadina di Hvar (da sola vale un viaggio in Croazia) che già conosciamo essendoci stati nel 2004. Il campeggio è nuovo e molto bello, pulito, spazioso ed alla Reception parlano italiano. Ci sistemiamo dal giorno dopo cominciamo l’esplorazione dell’isola. Come dicevo prima la cittadina di Hvar è bellissima, luminosa, e piena di vita. Il centro è pieno di ristorantini e pizzerie. Purtroppo si parcheggia quasi solo a pagamento alle spalle della Chiesa principale. Davanti al parcheggio c’è anche l’ufficio informazioni turistiche. Se la banca fosse chiusa un ufficio di cambio privato sempre aperto si trova sulla piazza principale a destra della chiesa; nelle immediate vicinanze c’è anche un supermercato. Noi comunque abbiamo acquistato la frutta al mercato che si trova a destra prima dell’entrata in paese un po’ sopraelevato rispetto alla strada. Una passeggiata in città è d’obbligo per ammirare le case di pietra bianca, il lastricato della piazza tanto lucido che sembra bagnato, la chiesa con il suo bel campanile, la loggia e la torre con l’orologio. Un lungomare con le palme e tanti locali si trova a sinistra uscendo dalla piazza, poi proseguendo a piedi per qualche minuto si arriva ad un piccolo monastero. Proseguendo invece sul lungomare verso destra, sempre guardando il mare, in direzione dell’Hotel Amphora si trova tutta una serie di cale ghiaiose e soprattutto di scogli adatti alla balneazione. Una parte credo che sia riservata ai clienti del grande albergo ma il resto, soprattutto nel tratto successivo all’albergo è di libero accesso, come d’altronde quasi tutte le spiagge croate. Forse non è il luogo migliore per fare il bagno ma e comodo se alloggiate a Hvar città e non avete voglia di prendere la macchina. Quest’anno non ci siamo andati, ma merita una visita anche la fortezza spagnola, dalla cui terrazza si gode un panorama incantevole su Hvar e le Isole Pakleni. La fortezza si raggiunge con la macchina seguendo le indicazioni per Vira e si trova proprio sopra Hvar. Dal porto di Hvar partono i taxi boat per le isole Pakleni, con 30 kune noi siamo stati a Stipanska. Sull’isoletta non ci sono spiagge vere e proprie si accede al mare solo dagli scogli (non è tanto facile) o da un’apposita piattaforma nella zona del bar ristorante. Il mare è però stupendo, soprattutto è notevole il contrasto tra il bianco degli scogli, l’azzurro del mare ed il verde della vegetazione. Noi ci siamo arrivati la mattina presto e ne ha valsa veramente la pena, anche se al momento di tornare le condizioni del mare sono peggiorate ed abbiamo ballato come pochi sulla piccola barca strapiena… Siccome i primi giorni il tempo era un po’ scemo ne abbiamo approfittato per visitare anche gli altri centri abitati dell’Isola in particolare Jelsa e Vrboska. Lungo la strada che collega Hvar a queste cittadine ci facevano compagnia macchie di lavanda in fiore (fine Giugno è il momento giusto). Specialmente Vrboska secondo me è da non perdere: le casine bianche che si affacciano sui canali (la cittadina si trova su una specie di fiordo) sovrastate da una strana chiesa fortificata ed i piccoli ponti sono davvero uno spettacolo insolito e carino. Nelle vicinanze di Vrboska si trova la spiaggia di Uvala Soline, tipicamente croata con i pini che lambiscono la spiaggia e forniscono ombra naturale. Se avete più fortuna di noi (una perturbazione improvvisa ci ha costretto a “volare”) una bellissima passeggiata si snoda dalla spiaggia intorno ad un promontorio costeggiando una serie di scogli e calette di ghiaia per poi riportare in una quarantina di minuti al luogo di partenza con un percorso ad anello molto suggestivo. Se la spiaggia fosso troppo affollata (è carina e si raggiunge in macchina e poco più avanti si affaccia un grande complesso alberghiero) potete sistemarvi sugli scogli e godrete di un’invidiabile tranquillità. Ma la spiaggia più spettacolare di Hvar rimane per me quella di Dubovica. Siccome diversi amici di Turisti per Caso mi scrivono per avere notizie sull’ubicazione delle spiagge vi elenco dettagliatamente le istruzioni per raggiungerla perchè noi l’abbiamo scoperta per caso e non abbiamo mai trovato notizie sulle varie guide. Da Hvar andate verso Stari Grad percorrendo la statale. Dopo il bivio per Uvala Zarace esattamente 1.5 km prima della lunga galleria, sulla destra vedrete delle macchine parcheggiate in uno slargo. Lasciate qui la vs. auto e scendete a piedi per un sentiero un po’ scosceso ma in definitiva facile che si snoda fra la vegetazione piuttosto bassa riteniamo ricresciuta recentemente dopo un incendio. Per la discesa occorrono circa 10 minuti, consiglio sandali comodi o scarpe da ginnastica, no ciabatte. L’arrivo è spettacolare: la spiaggia è piuttosto grande per lo standard croato e vi si affacciano diverse casette raggiungibili solo via mare ed anche una minuscola chiesa; il colore del mare varia dal bianco al verde, dall’azzurro al blù scuro. Probabilmente da Luglio in poi è aperto anche un piccolo ristoro (quando c’eravamo noi a fine Giugno stavano portando le provviste). Per la risalita occorrono circa 15 / 20 minuti ma ne sarà valsa la pena. Un’altra spiaggia molto carina si trova scendendo ad Uvala Zarace, seguite le indicazioni per i ristoranti e fate attenzione perchè la strada è stretta e naturalmente senza protezioni laterali. Per parcheggiare una volta arrivati al mare andate verso destra e sperate in un posto in uno dei pochi spazi consentiti (la spiaggia si trova invece a sinistra percorrendo una strada pedonale che si snoda tra deliziose casette in affitto, è protetta da una formazione di rocce e quando siamo andati noi il mare era calmo come una piscina). Vi consiglio infine una bella escursione nella zona di Zavala e Sveta Nedelija. Ci si arriva percorrendo sempre la strada che unisce Hvar all’estremità opposta dell’isola, seguite le indicazioni ed ad un certo punto dopo il porto di Stari Grad girate a destra. Armatevi di pazienza la strada è stretta ma abbastanza trafficata. Dopo un minuscolo paese troverete una galleria scavata nella roccia che vi consente di attraversare l’isola per largo. La galleria è talmente stretta che può passare solo un’auto alla volta (c’è un semaforo che regola il flusso delle auto) è lunga 1400 metri ed è un po’ spaventosa… ma vale ne la pena… sempre che non soffriate di claustrofobia… Dopo la galleria percorso qualche km si trova il bivio per Zavala che raggiunge in pochi minuti. A destra del porticciolo una lunga passeggiata porta ad una serie di spiagge e calette scogliose ombreggiate da pini. La prima spiaggia è sempre un po’ affollata ma proseguendo a piedi per il facile sentiero potrete trovare calette e scogli deliziosi. Se poi avete voglia di camminare sorpassata una casa e costeggiando il sentiero da destra trovate altre due spiagge piuttosto grandi sull’ultima delle quali c’è un bar ristorante. Se invece dopo aver parcheggiato l’auto proseguite a sinistra attraversando la spiaggia del porticciolo raggiungerete la spiaggia naturista di Zavala. Noi siamo stati anche a Sveta Nedelija siamo arrivati fino alla minuscola spiaggia poi a causa della pioggia siamo stati costretti a mangiarci un’ottima insalata di polpo al ristorante proprio sotto al porticciolo. Tuttavia questa spiaggia è talmente piccola che anche arrivando all’alba credo che vi troverete spazio vitale pari a zero. Per concludere l’Isola di Hvar vi voglio consigliare di andare a cena a Milna al Bistro Fortuna, il primo ristorante che si trova sulla spiaggia di questa minuscola località fatta quasi esclusivamente da ristoranti e da case in affitto. Prendete un tavolo sul gazebo sulla spiaggia guardate il mare gustate il pesce (in particolare le conchiglie alla buzzara… stupende!!! ma è ottima anche la grigliata per due persone ed i calamari). La proprietaria parla italiano è affabilissima e la spesa è nettamente inferiore ai ristoranti di Hvar città. Noi eravamo a Milna in campeggio nel 2004 ci ricordavamo di questo bel ristorante e ci siamo andati quasi tutte le sere… Dopo una settimana trascorsa a Hvar ci siamo recati a Vis che non avevamo mai avuto occasione di visitare. Purtroppo non esistono traghetti per le auto diretti da Hvar a Vis (ma se siete senza auto c’è un catamarano che le collega) siamo dovuti quindi tornare a Spalato e prendere un secondo traghetto. Sull’Isola di Vis non ci sono campeggi pertanto ci siamo rivolti all’agenzia Ionos per l’affitto di un piccolo appartamento, costo giornaliero per un bilocale nel mese di Luglio € 40.00 al giorno tutto compreso. Potete scegliere se alloggiare a Vis o a Komiza oppure in una baia. Probabilmente non è difficile trovare un appartamento anche senza passare dall’agenzia ma noi siamo arrivati in tarda serata e non avevamo voglia di girare senza meta. Davanti all’attracco della Jadrolinija c’è l’ufficio informazioni turistiche, vi consiglio di andarci subito e di farvi dare una cartina dell’isola con l’indicazione di tutte le spiagge. Il ns. appartamento era molto carino con una bella veranda e si trovava nella parte superiore di Vis paese a pochi minuti a piedi dal centro. Per andare sulle varie spiagge è necessario usare sempre l’auto ma a Vis il traffico è inesistente a volte si percorrevano diversi km senza trovare un’auto (un flash per chi come noi proviene da una città medio-grande). La cittadina di Vis non raggiunge lo splendore di Hvar, ma è davvero molto carina specialmente nella parte finale dopo la chiesa dallo strano campanile, si susseguono vicoli e stradine con scorci particolari. Le case sono in gran parte però abbandonate, se si escludono i fondi adibiti a negozi e tutto l’insieme ha l’aspetto di un posto estremamente sonnacchioso. Se volete mangiare una buona pizza andate alla pizzeria Karijola che ha una terrazza con vista Vis e si trova quasi all’opposto rispetto all’attracco del traghetto. La maggioranza delle spiagge dell’isola di Vis si trova nella parte meridionale, purtroppo in molti casi per raggiungerle è necessario percorrere dei sentieri che non sono ben segnalati. Visto il caldo e le distanze più volte abbiamo desistito ma nonostante tutto le spiagge visitate sono diverse e tutte bellissime. La spiaggia d’argento, una delle più famose si trova nella baia di Rukavac: seguendo le indicazioni per Srebrena si arriva ad una strada non asfaltata da cui si accede al sentiero che porta a questa splendida spiaggia in una decina di minuti scarsi. Andateci di mattina, è il momento migliore per il mare e per il contrasto dei colori fra la spiaggia di ciottoloni bianchi con ombra naturale e le rocce più scure che la circondano. Il pomeriggio si alza il vento, si muove il mare e fino alle 18.00 / 18.30, momento in cui magicamente si calma il tutto, la spiaggia perde un po’ del suo fascino. Oltre la spiaggia, camminando sugli scogli verso destra accedete ad una seconda baia, sempre collegata e simile alla prima. Percorrendo inizialmente lo stesso sentiero e poi deviando verso sinistra (ma ci sono le indicazioni) potete raggiungere gli scogli per naturisti. Anche qui tuttavia il pomeriggio col vento è impossibile fare il bagno. La spiaggio d’argento è sempre molto affollata, d’altronde ne vale la pena… tuttavia il pomeriggio vi potrebbe convenire spostarvi alla spiaggia di Rukavac, che si trova nelle immediate vicinanze. Dal parcheggio della spiaggia d’argento dovete proseguire con l’auto per pochi minuti fino ad un altro parcheggio analogo poco distante. Un sentiero di pochi passi vi porta alla spiaggia, che purtroppo non possiede ombra naturale. La conformazione è analoga alla spiaggia d’argento, sono dei bei ciottoloni bianchi circondati da scogli piatti. La baia è molto profonda e ben incuneata per cui il mare è sempre calmo. Davanti a questa bella spiaggia ci sono diversi isolotti rocciosi ed il panorama è davvero bello. Camminando qualche minuto verso sinistra si raggiungono due o tre bar ristorante. Su tutti i depliant pubblicitari di Vis troneggia, a ragione, la magnifica Uvala Stiniva, il sentiero che porta alla straordinaria spiaggia delimitata da costoni rocciosi si trova seguendo le indicazioni per Plisko Polje e poi per Marine Zemlje, è ben segnalato e parte da un piccolo parcheggio. Per scendere alla spiaggia ci vogliono circa 30 minuti di cammino su un accidentato percorso molto, ma molto ripido. Affrontatelo se siete dei buoni camminatori e solo con scarpe adatte, in alcuni punti è veramente impervio, altrimenti prendete uno dei taxi boat che fanno servizio con le spiagge. Il paesaggio meraviglioso ed il panorama che via via rivela la spiaggia compensano della fatica ma non correte rischi inutili. Sulla spiaggia è aperto un bar ristorante tuttavia per affrontare la risalita specialmente, munitevi di acqua (anche per risalire occorrono circa 30 minuti e buone gambe, anche se forse forse è più semplice che scendere). Non distante da Vis se amate le spiagge di sabbia potete andare ad Uvala Stoncica che si raggiunge con una breve passeggiata oppure alla spiaggia di Uvala Grandovac che si trova proprio ai margini della cittadina di fronte all’isolotto di Host. La spiaggia non sarebbe stata male se non fosse stata sporca di catrame ben oltre il tollerabile. Subito dietro la baia ci sono le rovine di quello che doveva essere stato un grande complesso alberghiero. Anche la cittadina di Komiza merita una visita non fosse altro che per le sue spiagge. Proveniendo da Vis girate a sinistra per la strada sterrata che costeggia la vecchia fabbrica di sardine in scatola e percorretela fino a trovarvi dietro la fabbrica stessa. Dopo aver parcheggiato l’auto imboccate il sentiero che si inoltra sulla scogliera verso sinistra. Una prima serie di tre spiagge si trova dopo nemmeno cinque minuti. La terza spiaggia è molto bella non fosse che il bar trasmette musica ad alto volume e secondo me danneggia il relax… Se avete voglia di proseguire e non vi dispiace togliervi il costume camminate ancora per una decina di minuti seguendo le indicazioni FKK per la magnifica spiaggia naturista. Occorre scendere un po’ fra gli scogli ma la passeggiata è semplice e la spiaggia circondata dai cipressi ripaga della fatica. Un’altra spiaggia piuttosto grande si trova al margine opposto di Komiza proprio sotto l’Hotel Bisevo. Noi ci siamo arrivati a piedi, attraversando tutta la cittadina e non sappiamo se ci si possa in qualche modo anche avvicinare con l’auto (Komiza è praticamente pedonalizzata quasi al 100%). Infine qualche ristorante: a Vis paese abbiamo mangiato alla Konoba Vetrica che si trova lungo il porto sempre dalla parte opposta rispetto all’attracco del traghetto. Abbiamo mangiato bene ma non a buon mercato. Un buon ristorante ed anche un posto carino ci è sembrata invece la Konoba Ferol che si trova dopo Rukavac tornando verso Vis dove c’è il bivio per Brgujac Cucinano solo carne o pesce alla griglia, i tavoli rustici sono disposti sotto un bellissimo pergolato e sono davvero molto gentili. Abbiamo mangiato agnello e calamari grigliati davvero buoni. Trascorsa una settimana abbondante sull’Isola di Vis decidiamo di visitare la zona di Brela e Makarska che non conoscevamo. Non l’avessimo mai fatto… passare dalla sonnacchioso isola di Vis al casino della riviera di Makarska è stato uno shock senza precedenti… un traffico… un inquinamento… una moltitudine umana che se buttavi uno spillo sulla spiaggia non riusciva a toccare a terra…. ci è preso un colpo… fortunatamente conosciamo talmente bene la Croazia che ci siamo subito riorganizzati. Siamo andati ancora più a sud di Makarska per andare a Mostar ed a Medjugorije più agilmente. Abbiamo quindi piantato la tenda al camping Boban 2 km prima di Drvenik; il campeggio è semplice ma carino, purtroppo trovandosi sulla trafficatissima Jadranka Magistrala la mattina vieni svegliato non dal cinguettio degli uccelli ma dal rumore delle auto. La domenica mattina siamo di buon ora partiti per Medjugorije, la strada è buona e le formalità alla dogana con la Bosnia scarse. Le indicazioni stradali ci sono e raggiungere Medjugorije non è stato difficile. Il motivo che ci ha portato a visitare il luogo delle apparizioni è prevalentemente la curiosità, per fortuna perchè il luogo è un autentico mercato. Credo che se fossi un credente vero non potrei sopportare quello che dovrebbe essere un luogo mistico ridotto ad una fiera. Comunque, proseguiamo con ordine: per prima cosa abbiamo deciso di affrontare la salita al luogo delle apparizioni, un sentiero di sassi arrotondati dai piedi dei pellegrini (perlopiù salgono scalzi) piuttosto accidentato che ha comportato un’ora ed un quarto di cammino sotto un sole cocente. Lungo il cammino sono disposte croci e bassorilievi con le 14 stazioni della via crucis devo dire piuttosto belli. Sulla vetta c’è una grande croce bianca corredata di ex voto e bigliettini, sul cammino si incontrano gruppi e singoli principalmente croati o italiani; qualcuno è accompagnato da un sacerdote ed ad ogni stazione recitano preghiere o canti. Un simpatico signore quasi alla fine della camminata vende acqua ed altre bibite a prezzi ragionevoli portandoli ogni giorno in spalla fino quasi in vetta. Nonostante il luogo delle apparizioni sia abbastanza suggestivo ed i cartelli invitino al silenzio l’andirivieni delle persone ed il chiacchierio non ne fanno un luogo mistico, ma questa è un’opinione molto personale (forse causata dal fatto che sono stata a Fatima che è proprio un altro mondo). Discendiamo e dopo essersi rifocillati nel bar ai piedi della salita decidiamo di andare a visitare la grande chiesa costruita nell’ex paesino ora grande villaggio con migliaia di posti letto e casette colorate tipo outlet. La chiesa è abbastanza semplice nella sua imponenza, nella piazza antistante è stata posta una statua della Madonna ed una fontanella zampilla di acqua fresca. Purtroppo tutto intorno ci sono solo negozi che vendono ricordi, rosari e altri souvenir, bar ristoranti e perfino una gelateria in cui si parla “veneto ed italiano”….. Si paga tutto in Euro, se decidete di andare anche a Mostar non è necessario cambiare valuta. Stupefatti ed increduli partiamo per Mostar che raggiungiamo in meno di un’ora. Mostar vale davvero una visita, parcheggiamo la macchina subito ai margini della città vecchia ed entriamo nelle stradine acciottolate. Alzando gli occhi i campanili delle chiese si susseguono ai minareti delle moschee. I negozietti di cui è pieno il centro storico vendono souvenir arabeggianti. Le vecchie case qualcuna ancora con il portico in legno si susseguono per le stradine strette fino al ponte, ricostruito nel 2004 grazie all’Unesco. Una mostra di foto di un negozio che vende poster e libri, racconta la storia del ponte prima e dopo la guerra e fa venire le lacrime agli occhi un po’ per il dolore un po’ per la rabbia per tanta follia distruttiva. Con 2 € visitiamo la sala della moschea museo dal cui giardino si gode una vista spettacolare del ponte e del fiume Neretva che è verdissimo. Gironzolare per le stradine è davvero carino non fosse per il mal di piedi causato dai ciottoli e forse anche dall’ascesa di Medjugorije, così nel pomeriggio ormai inoltrato ci rimettiamo in cammino o meglio in macchina ed in meno di 2 ore raggiungiamo nuovamente il campeggio Boban. Se capitate da queste parti vi consigliamo di andare a cena a Drvenik alla Konoba Bukara che ha i tavoli proprio sulla spiaggia: i calamari fritti erano specialissimi. La mattina successiva rismontiamo tutto e partiamo alla volta di Makarska per prendere il traghetto che porta a Sumartin sull’Isola di Brac. Arriviamo in circa 30 minuti e ci dirigiamo senza indugi a Bol dove affittiamo un piccolo appartamento all’agenzia Adria (prezzo € 58.00 al giorno). L’appartamento si trovava proprio sopra il monastero e le sue deliziose spiagge. Dal giorno successivo però ci rechiamo alla mitica spiaggia di Slatni Rat. Ci si arriva con l’auto (a meno che non alloggiate nelle immediate vicinanze) ed il parcheggio costa 50 kune al giorno. Se come noi arrivate presto ci sono alcuni posti macchina sopra gli hotels ma poi bisogna camminare parecchio per arrivare alla spiaggia. Fino all’ora di pranzo la spiaggia è una piscina, il mare è calmissimo e cristallino, dopo si alza il vento e cambia aspetto: il mare si riempie di surf e di kite surf, tutti sono costretti a chiudere gli ombrelloni e molti si rifugiano nella magnifica pineta. La parte della spiaggia che guardando il mare si trova a destra all’inizio (laddove comincia la parte naturista) è molto più riparata. Se la spiaggia fosse troppo affollata (ma è molto grande e ci si disperde bene) potete rifugiarvi nella parte naturista che è molto più tranquilla e dalla quale si gode una bellissima vista sulla lingua di spiaggia vera e propria. Per altre info su Brac vi rimando al mio racconto “Croazia in Campeggio”. Infine il 17 Luglio col caldo ormai che imperversava abbiamo ripreso il traghetto e da Supetar siamo poi tornati a Spalato per riprendere il Croazia Jet che ci ha riportato in Italia.


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