Un viaggio-reportage in treno da Rimini a Brindisi

Lungo il tratto dell'antica "Valigia delle Indie" per scoprire ricchezze naturali e artistiche e i misconosciuti tesori di archeologia industriale
Turisti Per Caso.it, 29 Gen 2015
un viaggio-reportage in treno da rimini a brindisi
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Il 2015 è l’Anno Europeo del Patrimonio Industriale e, per l’occasione, la Confederazione della Mobilità Dolce, meglio conosciuta come Co.Mo.Do, ha riproposto la “Maratona Ferroviaria”, giunta alla terza edizione. In due giorni il treno percorrerà la nostra costa adriatica da Rimini a Brindisi, lungo il tratto dell’antica “Valigia delle Indie”, il vecchio treno internazionale che da Parigi arrivava sino a Brindisi.

Il viaggio-reportage parte domenica 1 marzo ed è stato ideato per documentare lo stato e le potenzialità di alcune piccole ferrovie dell’itinerario da Rimini a Bari, con tappe intermedie ad Ancona, Pescara, Foggia (con visita alla Foggia-Lucera).

L’occasione consentirà anche di perseguire l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni delle Regioni attraversate (Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia) sulla necessità di salvaguardare il patrimonio ferroviario italiano e di proporre il treno quale “fil rouge” per scoprire non solo le inestimabili ricchezze naturali e artistiche di cui l’Italia è particolarmente ricca, ma anche i misconosciuti tesori di archeologia industriale. Ricordiamo le splendide e decadenti colonie marine degli anni Trenta mescolate agli hotel dell’industria turistica romagnola, l’artigianalità manifatturiera del polo marchigiano, la raffineria di Falconara e il porto di Ancona. E, ancora, Pescara con la sua stazione centrale e la Puglia con la sua industria agroalimentare e le sue infrastrutture.

Dalla linea Adriatica, tra Rimini e Brindisi, inoltre si diramano numerose linee secondarie che consentono di esplorare il territorio alle spalle della costa. Alcune sono da tempo dismesse (la Rimini-San Marino, la Fano- Urbino, la Porto San Giorgio-Fermo-Amandola o la Sangritana nella tratta Lanciano-Castel di Sangro) e attendono interventi di ricostruzione o, almeno, di recupero del tracciato e delle opere d’arte connesse. Altre sono tuttora in funzione (pensiamo alle linee per Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, Campobasso), ma meriterebbero di essere valorizzate a fini turistici e culturali. Altre ancora (la Foggia-Lucera e la Barletta-Bari, che serve l’aeroporto internazionale “Karol Woityla”) hanno già conosciuto interventi di ammodernamento e sono esempi positivi per il rilancio del trasporto su rotaia a livello europeo.



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