Vienna. Vacanze invernali
Sono tante le motivazioni che possono spingere a partire per l’Austria a dicembre, in pieno inverno: c’è chi è alla ricerca di piste da sci e montagne cariche di neve fresca, chi vuole immergersi nell’atmosfera dei mercatini di Natale, chi è solo di passaggio diretto verso un’altra meta. Qualunque sia la ragione del vostro viaggio ricordatevi che in questo periodo le nevicate sono frequenti ed abbondanti e che, che trattandosi di strade alpine, alcune direttrici diventano impraticabili. Partite in auto solo se siete equipaggiati oppure, se volete evitare problemi negli spostamenti, optate per i mezzi pubblici. Io, ad esempio, ho scelto di raggiungere Vienna con l’aereo e di rientrare in Italia con il treno.
Da tempo nutrivo il desiderio di visitare questo Paese nostro vicino di casa in cui sono evidenti influenze tedesche non solo nella lingua e nella cultura, ma anche a tavola. Sfogliando il menu di un qualsiasi ristorante, infatti, ci si imbatte in piatti tipici della Germania come gli spatzle (gnocchetti di patate al formaggio), wurstel & crauti o il gröstl (patate e pancetta arrostiti serviti in padella con uova). Non mancano specialità provenienti dalle nazioni confinanti: vi potrà capitare di assaggiare il gulasch (lo spezzatino ungherese) o i canederli e lo strudel tipici del Tirolo. Da non perdere la cotoletta viennese (schnitzel) e la famosissima torta sacher servita nella maggior parte di bar e pasticcerie oltre che nella famosa catena di Sacher Hotel che si professa detentrice della ricetta originale dal 1832.
L’atmosfera che si respira nell’Europa centro-settentrionale a dicembre è davvero magica: gli addobbi trasformano e riempiono di luce le strade, gli alberi di Natale vengono messi persino sugli altari delle chiese e poi ci sono i tradizionali mercatini allestiti nelle piazze. Nelle tipiche casette di abete si possono trovare prodotti che spaziano dall’artigianato locale al settore alimentare, ma anche piccoli fornelli che servono per preparare punch caldi e vin brulè (serviti in tazze di ceramica “a rendere”) da accompagnare a hot dog o brezel. Il tutto da consumare rigorosamente in piedi, appoggiati a tavolini riscaldati.
Ecco i miei consigli pratici per trascorrere qualche giorno a Vienna, tenendo in considerazione che, nonostante le basse temperature, si tratta di un periodo molto gettonato.
VIENNA
Città policulturale attraversata dal Danubio, la capitale austriaca presenta un centro storico racchiuso nel Ring, un viale alberato sul quale si affacciano molti palazzi d’epoca. Nel cuore della città, comodamente visitabile a piedi, una miriade di musei ed edifici religiosi attendono di essere scoperti. A dire la verità meriterebbero un percorso a sé stante anche tutti gli storici cafè dove è possibile fare colazione in salotti adorni di cristalli, mobilia originale e divani in velluto rosso. Città imperiale dove ancora oggi si respirano i fasti del passato, Vienna dimostra di avere una doppia anima che concilia perfettamente lo stile classico alle moderne architetture dei quartieri periferici, rendendola nello stesso tempo bacino culturale e città aperta alle novità. Ogni giorno, per rispondere alle esigenze dei turisti, si mette in moto l’industria del divertimento con concerti di musica classica, opere e balletti messi in scena ogni sera in chiese e teatri. A questo si aggiunge il viavai di carrozze trainate da cavalli che percorrono le principali vie del centro per permettere ai viaggiatori di visitare la città con un mezzo di trasporto alternativo. Poco fuori, ma degno di essere menzionato, troviamo il Prater: un enorme parco divertimenti capace di incantare grandi e piccini. Non mancano nemmeno i punti di ritrovo: piccoli polmoni verdi sparsi un po’ dappertutto dove fare jogging, portare a passeggio il cane, sedersi a leggere un libro o fare giocare i propri figli. Scoprendo questa città ci si rende conto di avere a che fare con una capitale relativamente piccola o forse questa è l’impressione che si percepisce grazie alla sua efficiente e capillare rete di trasporti pubblici.
Se avrete solo due o tre giorni da dedicare alla capitale dell’Austria, consiglio di utilizzare Google Maps per creare una pianta della città inserendo i punti di vostro interesse. In questa maniera sarà più semplice suddividerli per zona ed organizzare la visita. Nella mia mappa ho messo in evidenza i monumenti principali ed i musei che ho ritenuto più interessanti (a Vienna ne esistono una quantità enorme e variegata), poi ho valutato se visitarne gli interni oppure se limitarmi a dare un’occhiata da fuori.
CENTRO STORICO
Rathaus e Hofburg L’edificio neogotico che ospita il Municipio (Rathaus) è visitabile gratuitamente grazie a dei tour guidati in lingua inglese e tedesca (sono disponibili anche audioguide in italiano) che partono alle ore 13.00 il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dal banco informazioni all’ingresso. Durante il periodo natalizio viene allestito un grazioso Mercatino di Natale nei giardini antistanti con una spettacolare pista di pattinaggio composta da due percorsi ad anello che si intrecciano. Sul lato opposto della strada trovate il Burgtheater mentre poco più avanti la Votive Kirke, con il suo impressionante slancio verso l’alto. Con una bella passeggiata attraverso il Volksgarten si raggiunge l’imponente complesso dell’Hofburg, quello che in passato fu il punto nevralgico del potere politico austriaco. Con le sue candide facciate e le grandi cupole verdi conserva tuttora il fascino della Vienna governata dagli Asburgo che fu persino capitale del Sacro Romano Impero. Oggi ospita gli Uffici del Presidente, la Biblioteca di Stato, alcuni Musei (tra cui quello dedicato alla Principessa Sissi) e la Scuola di Equitazione Spagnola. Dopo avere dato un’occhiata al Neue Burg ed agli immensi saloni impreziositi con marmi, attraverso cortili e porticati sbucherete in Michaelerplatz, una graziosa piazzetta che potrebbe essere il perfetto punto di partenza per un bel giro in carrozza.
DA NON PERDERE IN QUESTA ZONA: La Scuola di Equitazione Spagnola (Spanische Hofreitschule) è senza dubbio una delle attrazioni principali dell’Hofburg. Ecco perchè, se volete assistere ad uno spettacolo o ad un allenamento mattutino, vi consiglio di prenotare il vostro biglietto online con largo anticipo. Normalmente i posti più costosi sono quelli che permettono di avere un’ottima visuale d’insieme, sia sul terreno battuto dove si esibiscono i bianchi cavalli Lipizzani, sia sull’affascinante contesto architettonico con i grandi lampadari in cristallo che pendono dal soffitto. Generalmente i posti in piedi (più economici) sono i più deludenti. Se non avrete modo di partecipare ad uno spettacolo potete sempre consolarvi dando un’occhiata alle scuderie che si trovano della adiacente Reitschulgasse.
Quartiere Ebraico Judenplatz è una piccola piazza silenziosa nascosta tra i palazzi nel cuore del quartiere ebraico. La vostra attenzione verrà catturata inevitabilmente dal possente Memoriale dell’Olocausto eretto a ricordo dei 65.000 ebrei austriaci sterminati dai nazisti. Avvicinandovi a questo parallelepipedo grigio noterete che si tratta di un’enorme libreria composta da volumi senza titolo a rappresentare l’azzeramento della dignità e dell’umanità di queste persone. Alla base dell’opera sono incisi i nomi delle località in cui gli ebrei vennero uccisi. Potrete visitare il Museo che affaccia sulla piazza oppure, in pochi minuti, raggiungere le chiassose vie del centro.
Museum Quarter A pochi passi dalla Staatsoper, il tempio della musica classica viennese, sorge un quartiere interamente dedicato ai Musei. Qui è l’arte a farla da padrone e potrete vedere opere che spaziano da un secolo all’altro nell’arco della stessa giornata, spostandovi solo di qualche metro. Ce n’è per tutti i gusti: il MUMOK raccoglie espressioni artistiche contemporanee e d’avanguardia, l’ALBERTINA custodisce collezioni d’arte figurativa dal Settecento ad oggi, il LEOPOLD propone una carrellata dell’arte novecentesca austriaca con protagonisti Schiele e Klimt. Agli appassionati di storia consiglio di visitare il KUNSTHISTORISCHE MUSEUM; se, invece, viaggiate con bambini potete fare tappa allo ZOOM. Da non perdere, in mezzo a tutto questo ben di Dio, i graziosi Mercatini di Natale allestiti fino a Capodanno in Maria-Theresien Platz.
DA NON PERDERE IN QUESTA ZONA: Per visitare l’Opera di Stato (Staatsoper) avete due alternative: partecipare ad una visita guidata per scoprirne gli interni sfarzosi oppure, prenotando con mesi di anticipo, assistere ad un’opera o ad un balletto. I biglietti sono comodamente acquistabili da casa e ne esistono per tutte le tasche. Per i posti in piedi (decisamente più economici) bisogna mettersi in fila un paio d’ore prima dell’inizio dello spettacolo ed incrociare le dita sperando di riuscire ad accaparrarseli. Se non doveste riuscire nell’impresa potrete consolarvi da Bitzinger Wurstelstand Albertina, un chiosco che si trova sul retro del teatro, appena sotto la terrazza dell’Albertina Museum. Quello che sembra un comunissimo take away in realtà prepara i panini con wusterl o salsiccia (bosna) più buoni della città.
Zona Stephansplatz Il cuore pulsante di Vienna è rappresentato dalle principali vie dello shopping (prima fra tutte il Graben), un susseguirsi di negozi e boutiques delle grandi marche. Qui troverete un’altissima concentrazione di turisti, ma non solo. La Piazza di Santo Stefano è il punto di partenza ideale per una visita al quartiere. Iniziate dall’immenso Duomo gotico (Stephansdom) approfittando dell’ingresso gratuito alla navata sulla sinistra che vi permetterà di visionare a sufficienza gli interni. Se non soffrite di vertigini puntate a salire su una delle due torri aperte al pubblico per godere della vista sui tetti del centro e sulle magnifiche tegole colorate che ricoprono la Cattedrale. Nelle vicinanze, oltre alle maestose luminarie natalizie, potrete ammirare la famosa Petsaule “Colonna della Peste” eretta in stile barocco alla fine dell’epidemia seicentesca e la Peterskirche, una piccola chiesa a pianta circolare dove la sera vengono messi in scena magnifici concerti.
DA NON PERDERE IN QUESTA ZONA: Organizzate la visita a questo quartiere in tarda mattinata garantendovi di assistere (a mezzogiorno in punto) all’animazione dell’Anchor Clock (Orologio dell’Ancora). Durante lo spettacolo musicale che dura quasi mezz’ora vedrete sfilare alcuni storici personaggi austriaci.
FUORI DAL CENTRO STORICO
Naschmarket – A due passi dalla fermata liberty di Karlsplatz e non lontano dalla Karlskirche conosciuta per la sua enorme cupola, troviamo uno dei mercati più vari che abbia mai visto. Attraversando il Naschmarket da cima a fondo avrete l’impressione di fare il giro del mondo non tanto per la varietà dei prodotti esposti, quanto per il continuo alternarsi di banchetti e ristoranti con specialità che spaziano da un continente all’altro. Pranzate qui, se potete: avrete davvero l’imbarazzo della scelta! Prima di lasciare questo vortice di colori e profumi fermatevi a contemplare la leggerezza della cupola che sovrasta la Palazzina della Secessione Viennese. Quelle che vedete sono foglie di lauro dorate: un’opera più di oreficeria che di architettura!
Schönbrunn – Imperdibile. E’ questo l’aggettivo che più si addice alla maestosa residenza Schönbrunn dove la famiglia Asburgo era solita trascorrere le estati. Un’audioguida accompagna i visitatori alla scoperta del castello, svelandone aneddoti e curiosità. Per evitare code e lunghe attese consiglio di acquistare online il proprio biglietto, scegliendo il giorno e la fascia oraria della visita (meglio la mattina presto). I percorsi proposti sono due: il Grand Tour che consente l’accesso a 40 ambienti e l’Imperial Tour (pensato per chi non ha molto tempo a disposizione) limitato ad una ventina di stanze. Per completare la visita recatevi sul retro del palazzo dove un enorme giardino con aiuole e fontane si estende a perdita d’occhio fino alla Gloriette, una costruzione barocca posta sulla sommità di un promontorio. Da lì la vista sulla fortezza è impagabile. Si può raggiungere Schönbrunn comodamente dal centro di Vienna utilizzando la metropolitana o il tram.
Belvedere – Il complesso Belvedere si compone di due palazzi (Superiore ed Inferiore) disposti su livelli diversi, collegati tra loro da un lungo giardino che declina tra fiori, siepi, fontane e sculture in pietra bianca. La residenza estiva del Principe Eugenio di Savoia oggi è a tutti gli effetti un polo museale che ospita mostre d’arte di ogni genere. Gli interni hanno poco a che vedere con le pompose sale dello Schönbrunn e per la maggiore si tratta di sobri spazi espositivi. Personalmente ho scelto di limitarmi alla visita del giardino.
Hundertwasserhaus – Prendendo l’autobus n°4A non lontano dal Belvedere si arriva in uno dei tanti quartieri residenziali di Vienna. A saltare all’occhio in un contesto edilizio austero ed elegante è senza dubbio il colorato complesso di case popolari progettate dall’Architetto Hundertwasser. La particolarità di questi edifici sta nell’inserimento di frammenti di maiolica colorata nel freddo calcestruzzo delle facciate. Uno stile che richiama subito alla mente Gaudì e le sue opere di Barcellona anche nell’impiego di linee morbide riprese persino nei sampietrini ondulati del marciapiede antistante. I 50 appartamenti (uno diverso dall’altro) vengono affittati dal Comune alle famiglie più bisognose alla cifra irrisoria di 5 Euro/mq, purché all’interno del nucleo sia presente almeno un artista. Abitare in questo angolo hippie non deve essere facile vista la costante presenza di turisti che affollano la zona alla ricerca dello scatto perfetto.
Prater – Se il Paese dei Balocchi avesse un nome si chiamerebbe Prater. Nell’enorme parco divertimenti di Vienna non esistono limiti alla fantasia. Sono tantissime le giostre che aspettano di essere provate! Ne esistono per tutte le età: da quelle ispirate ai cartoni animati dedicate ai più piccoli a quelle che incutono timore solo a guardarle e che regalano una scarica d’adrenalina pura ai temerari che osano salirci. Concedetevi mezza giornata da dedicare alla spensieratezza passeggiando tra chioschi che vendono zucchero filato e cioccolata calda, distributori di peluches e baracchini dove potrete abbattere piramidi costruite con scatole di latta. Non dimenticate di salire sulla Riesenrad, la storica ruota panoramica (biglietti a 10 euro acquistabili online) per fare un viaggio fuori dal tempo e per godere di una vista stupenda sul parco e sulla città.
CONSIGLI PRATICI:
- PER CHI ARRIVA A VIENNA IN AEREO: per raggiungere il centro è possibile utilizzare un treno chiamato CAT (euro 12,00 solo andata / euro 21,00 a/r -prezzi leggermente inferiori preacquistando online il biglietto-) oppure gli autobus di Vienna Airport Lines (euro 8,00 solo andata / euro 13,00 a/r), verificando quale linea più si avvicina alla vostra destinazione.
- Per visitare la città in tutta comodità, utilizzando la rete di MEZZI PUBBLICI (metro / tram / autobus) è possibile acquistare un biglietto da 24 / 48 / 72 ore. Sono comodissimi perché vi basterà obliterarlo al primo utilizzo e poi tenerlo esclusivamente nel portafoglio. Non ci sono tornelli nelle metro e non è necessario timbrare su autobus e tram. Per informazioni e costi potete visitare il sito www.wienerlinien.at
- HOTEL: la centralità dell’alloggio a Vienna è relativa, chiaramente se non siete troppo pigri. Ogni quartiere è facilmente collegato con il centro e con le principali attrazioni turistiche. Tenete presente che alloggiando nelle zone periferiche potrete risparmiare notevolmente.
- PRENOTAZIONE BIGLIETTI: a parte per il Museo Albertina (dove la coda dei prenotati era più lunga di quella dei senza biglietto), consiglio spassionatamente di acquistare online con anticipo i biglietti per i Musei e le attrazioni che intendete visitare. Normalmente hanno validità per un anno e non è richiesto di selezionare nè giorno nè orario di ingresso, permettendo una maggiore flessibilità.
- RISTORAZIONE: nei periodi di grande affluenza ho constatato che, anche per una cena, è fondamentale prenotare. A volte bastano una telefonata o una e-mail per garantirsi un’esperienza culinaria unica e non dovere ripiegare su un fast food. Nulla contro i baracchini o le grandi catene internazionali, ma quando viaggio mi piace immergermi nella cultura locale e cercare (per quanto possibile) di mangiare nei locali tipici, meglio se frequentati dalla gente del posto.