8 giorni in Austria: un viaggio tra antiche città d’arte e i paesaggi naturali più belli d’Europa

Scritto da: profpalmy
8 giorni in austria: un viaggio tra antiche città d'arte e i paesaggi naturali più belli d'europa
Partenza il: 18/08/2007
Ritorno il: 25/08/2007

Siamo in sette: due coppie sessantenni e noi, coppia giovane con una bambina di sei anni, tutti su un’auto a sette posti che ci ha permesso di fare un viaggio itinerante nell’Austria on the road e di non fermarci alle sole Vienna e Salisburgo. Inoltre, avendo la macchina abbiamo scelto di alloggiare un po’ fuori i centri abitati e dunque di risparmiare. Insomma: un racconto sulla strada, come avrebbe detto Jack Kerouac. Si parte!

Austria on the road. Diario di viaggio

Giorno 1 – Arrivo a Salisburgo

salisburgo

Dopo una fila sull’autostrada del Brennero che ci ha fatto saltare la tappa a Innsbruck, arriviamo nei dintorni di Salisburgo, ad Hallein, presso la Pension Sommerauer (doppia a 47 euro, colazione inclusa e piscina coperta in mezzo al prato attrezzato con giochi per bambini: consigliatissima!). Il paesino è noto per la sua posizione nell’antico commercio del sale e per avere dato i natali a Gruber, compositore della famosa Stille Nacht (Astro del Ciel). Dopo una breve passeggiata lungo il fiume, mangiamo in paese presso il ristorante “Verona”, l’unico aperto e tutto sommato abbastanza buono (insalatone a 7 euro, margherita a 5).

Giorno 2 – Monchsberg, Duomo e Franziskanerkirche 

nonnberg

Parcheggiamo presso l’Hypogarage di Salisburgo, gratuito perché domenica. Il gruppo si divide: gli “anziani” prendono l’ascensore per la Fortezza del Monchsberg, noi preferiamo il sentiero a piedi che prima ci porta al monastero benedettino di Nonnberg. Ci rincontriamo alla Fortezza che visitiamo con l’aiuto di un’utile audioguida. Mangiamo lassù, nel ristorante sulla terrazza, ma non ci troviamo bene se non per il panorama. Il servizio è scadente (ci portano le bevande ma non i bicchieri e le posate le abbiamo chieste più volte!) e la margherita, per fare un esempio, costa più di ieri. Dopo visitiamo il Duomo, la Franziskanerkirche e St. Peter. Tutt’un tratto, un temporale: ci ripariamo nella galleria dove ha sede Furst, la pasticceria in cui sono state inventate le famose palle di Mozart. Miracolosamente raggiungiamo l’auto e torniamo ad Hallein, dove mangiamo al Gasthof Stadkrug, Bayhamerplatz 10… Buonissimo!

Giorno 3 – Casa di Mozart, Peters Friedhof e Salzkammergut

salzkammergut

Da oggi decidiamo di comprare l’occorrente per i panini del pranzo al supermercato. Aburgo incontrimo una certa difficoltà per il parcheggio, che è limitato a tre ore, così ricorriamo ad un privato, 1 euro l’ora). Visitiamo la casa natale di Mozart e la Gettreidegasse, famosa via delle insegne. Al ritorno passiamo per un graziosissimo cimitero, il Peters Friedhof (la Routard dice che è imperdibile, e come al solito dice la verità). Accanto c’è anche il più antico panificio di Salisburgo. Abbiamo fatto anche una capatina al negozio Christmas in Salzburg, quattro piani tutti dedicati alle decorazioni natalizie. Di fronte Easther, con le uova decorate in tutte le fogge. Non mancate neanche l’Alte Apotheke di Alter Markt, splendida farmacia.

Di pomeriggio magnifico giro in macchina per la strada dei laghi del Salzkammergut, con sosta a Bad Ischl per la visita della Kaiservilla (residenza estiva di Francesco Giuseppe e consorte) e cena ad Hallstatt, paesino sul lago non a caso patrimonio dell’Unesco. Il posto è imperdibile, forse la cosa più bella che ho visto in tutto il viaggio. Cena dietro la piazza principale.

Giorno 4 – Melk e Mariazell

mariazell

Ci si sposta vicino Vienna. La tappa si fa a Melk, abbazia barocca. Deviamo per il santuario mariano di Mariazell, visitato dall’allora Papa Benedetto XVI nel 2007, quando il pontefice omaggiò la Magna Mater Austriae della rosa d’oro. Assaggiate la Mariazelle torte, è squisita, quasi quanto la Sacher. Di sera dormiamo a Mayerling, presso la Pensione Itzinger (44 euro la doppia, sempre colazione inclusa). L’accoglienza è affettuosa, mangiamo ad Alland presso il Gasthof Kraner (niente di che).

Giorno 5 – Vienna, Schonbrunn e Hofburg

vienna ad aprile

Visita al castello di Schonbrunn con il biglietto Sissi, che ci permette l’ingresso anche all’Hofburg e al Museo Sissi oltre che al museo delle argenterie e del mobilio di corte. Breve passeggiata intorno allo Stephansdom. Cena a Dobling, presso un heuriger tradizionale, quello in cui Beethoven era cliente fisso, il Mayer am Pfarrplatz (simpatico perché si può scegliere anche al buffet). L’unica accortezza da avere è non farsi portare l’acqua con soda perchè la fanno pagare 4 euro ed è semplice acqua del rubinetto un po’ frizzante!

Giorno 6 – Vienna, Belvedere e Prater

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Prosegue il giro di Vienna con la visita all’Oberes Belvedere (bellissima galleria di pittura con il Bacio di Klimt), pranzo al parco in una zona delimitata per i bambini che sembrava una villa privata solo per noi. Di pomeriggio il gruppo si divide nuovamente: dopo la visita al Pummerin (torre del Duomo da cui si gode di una splendida visita sulla città e sul tetto della chiesa), i senior vanno in pasticceria e gli junior partono per un giro a piedi: Domgasse con sosta alla pasticceria Digas (assaggiate l’ice coffee), Karntengasse, Annagasse, Scholanternegasse alla ricerca della Vienna più romantica e pittoresca. In serata spostamento al Prater, che devo dire non mi ha appassionato. La bimba ha fatto però un giro in una giostra di cavalli veri. Cena all’heuriger Zimmermann, sempre a Dobling. Buonissimo, il migliore finora.

Giorn0 7 – Graz

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Partiamo da Mayerling per dirigerci a sud e riavvicinarci all’Italia. Sostiamo a Graz, dove passeggiamo per il delizioso centro storico. Pranzo nell’immancabile parco con giochi per bambini. Ripartiamo per la Carinzia e arrviamo nel pomeriggio a Friesach, paese unico in Europa per il fossato medievale originale ancora pieno d’acqua. La parte giovane del gruppo si avventura per i 366 scalini che conducono alla rovina romanica che sovrasta il paesino, la Petersberg. La pensione è la Zum Goldenen Anker, dove però non ceniamo per l’atmosfera fumosa del ristorante. Optiamo per il Friesachof, dove la cena si conclude con una fettona di strudel con panna. Passeggiata serale al fossato.

Giorno 8 – Cattedrale di Gurk 

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Prima di lasciare l’Austria, visitiamo Gurk con il suo Duomo, meta del Pellegrinaggio di Hemma, santa medievale che dopo una serie di disgrazie familiari si dedicò a costruire chiese nella zona, che per questo è detta ancora oggi Hemma-land.

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