Vacanze in Ecuador

Dalla capitale (Quito) alle Galapagos
Scritto da: pressy
vacanze in ecuador
Partenza il: 01/07/2014
Ritorno il: 25/07/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €
Ascolta i podcast
 
L’Ecuador da punto di vista paesaggistico è uno dei paesi più piccoli ma più completi del Sud America. La biodiversità che si trova in quel piccolo stato è davvero impressionante. In Ecuador c’è tutto: la giungla, le Ande, i vulcani, le bellissime spiagge, le acque termali, le isole più remote del mondo e perfino il fuso orario. La repubblica presidenziale dell’Ecuador è situata nella parte nord-occidentale del Sudamerica sull’Oceano Pacifico e confina con la Colombia e il Perù. Il paese è attraversato dall’equatore, da qui prende il suo nome. Ex colonia spagnola, appartenente alla Federazione della grande Colombia dal 1822 al 1830, l’Ecuador dal 1830 acquista la indipendenza. Il paese vanta una antica cultura precolombiana, precedente alla civiltà Inca del Perù. Le prime tracce di presenza umana sul territorio risalgono circa 11.000 anni fa. L’impero Inca arrivò in Ecuador attorno a 1460 massacrando le popolazioni locali di nome Canari. Nel 1526 arrivano i spagnoli guidati da Francisco Pizarro. Oggi l’Ecuador è un paese in continua ripresa economica, con grandi potenzialità di sviluppo turistico. In questo territorio il protagonista principale continua essere la incontaminata e selvaggia natura con la sua popolazione locale fatta di minoranze etniche, ricche di tradizioni e millenaria cultura. Un grande problema di questa nazione è l’attuale conflitto fra gli interessi delle grandi compagnie petrolifere e la salvaguardia della foresta amazonica a rischio di completa distruzione grazie alla presenza di petrolio nel suo sottosuolo. Il viaggio in questo paese è un viaggio nel tempo che permette a un viaggiatore il contatto diretto con la popolazione locale, che nonostante sia nell XXI secolo vive ancora oggi come vivevano i loro antenati centinaia di anni fa. L’Ecuador e un paese interessante sia dal punto di vista naturalistico sia da punto di vista culturale e antropologico. Non e un viaggio facile da organizzare, e non è economico e neanche privo di imprevisti e sorprese ma assolutamente da fare almeno una volta nella vita perché ne vale la pena veramente . Non ci sono tante informazioni, diari di viaggio e altre pubblicazioni utili per prepararsi a questa avventura ma con un pò di spirito di adattamento e un pò di improvvisazione si riesce andare da soli, senza appoggiarsi ad una agenzia viaggi.

itinerario

Il nostro itinerario di 24 giorni comprendeva: Quito, Otavalo, Mitad del Munde, Papallacta, Cuyabeno Lodge nella foresta amazonica, Lago Agrio, Cuenca, Guayaquil e le isole di Galapagos. In questi luoghi siamo riusciti di avere una visione completa del Paese saltando solo la zone Andine che abbiamo già visitato 2 anni fa durante il nostro viaggio in Perù.

Costi

I costi del viaggio per tre persone sono:

– Volo da Bologna a Quito con Lufthansa e scalo a Francoforte -3.300 Euro, prenotato a dicembre con lastminute, www.lastminute.com

– Assicurazione viaggio Columbus -130 Euro, www.colombusasicurazioni.it

– Voli interni Quito- Lago Agrio, Lago Agrio- Quito- Cuenca – 500 Euro, Tame Airlains www.tame.com.ec

– Volo Guayaquil- Baltra- 350 Euro, Lan Airlains, www.lan.com

– Volo San Cristobal – Quito- 350 Euro, Lan Airlains

– Cuyabeno Lodge 3 notti 4 giorni- 700 Euro, www.cuyabenolodge.com

– Hotel per 21 notti- 1300 Euro

– Mangiare e extra- 800 Euro

– Entrata nelle isole Galapagos- 250 Euro

– Excursioni a Galapagos- 600

In totale per tre persone abbiamo spesso più o meno 8300 Euro

si parte!

La nostra prima tappa è stata Quito, la seconda capitale più alta del mondo.

La capitale ecuadoriana sorge a 2850 m in una valle dominata da innevate cime di vulcani. Il suo nome deriva dalle tribù dei Quito che abitava la valle nel periodo preinca fu fondata nel 1534 da Sebastian Belalcasar conquistatore spagnolo. La città con suoi edifici di epoca coloniale è molto carina e caratteristica. E’ diventata nel 1978 patrimonio dell’Umanità Unesco. Quito è divisa tra città vecchia e Mariscal città nuova. A luglio abbiamo trovato un clima fresco al mattino e alla serra e caldo durante il giorno. La sua straordinaria posizione geografica, i palazzi coloniali magnificamente ristrutturati e il suo clima fresco hanno reso la nostra permanenza davvero indimenticabile. Abbiamo usato un abbigliamento multi strato con una felpa leggera e giacca a vento da togliere nelle ore più calde e le scarpe leggere da trekking.

Nella città vecchia sembra che il tempo si sia fermato all’epoca coloniale, ma guardando la gente, le donne vestite di coloratissime gonne e gli uomini con i corpetti di alpaca grezza si ha una vaga impressione di essere nella epoca inca. Nella città vecchia abbiamo visitato il Museo de la Ciudad, Plaza San Francisco, Plaza Grande, Palacio del Gobierno, la Cattedrale, Monastero di San Agustin, Monastero di Santa Catalina, Plaza Santo Domingo. Per ammirare meglio il bel panorama della città abbiamo preso la TeleferiQo, una funivia che ci porta a 4100 m di altezza. Per arrivare alla base della funivia ci vuole il taxi dalla citta vecchia. Meglio andare nei giorni feriali perché nei fine settimana si formano lunghissime code. Noi abbiamo optato per una lunga permanenza a Quito usandola come base per esplorare i dintorni le zone vicine. Da qui abbiamo organizzato un viaggio a mercato di Otavalo, La Mitad del Mundo, e le terme di Papallacta. Per gli spostamenti in città abbiamo usato taxi, una corsa di solito viene a costare 3-4 dollari. I mezzi pubblici sono molto economici però per noi era impossibile entrare o uscire dal metrobus per via dell’ eccessivo affollamento e caos. Come abitazione abbiamo scelto Hotel San Francisco in centro storico prenotato tramite booking.com, www.sanfranciscodequito.com.ec. L’albergo si è rivelato molto carino, le stanze confortevoli, tutto in stile coloniale e ottima la posizione per esplorare la città. Unico neo e la colazione servita in una taverna senza finestre con un forte e a volte insopportabile odore di cucina. Un altro albergo valido con ottimo rapporto qualità prezzo e Yellow House nella zona Marsical www.yellowhouse.ec. Molto carino e un bar nel centro storico (el Cafeto). Buonissimi sia vari tipi di caffè di produzione ecuadoriana sia le torte. Per cenare possiamo consigliare due ristoranti peruviani, tutti e due offrono una eccellente cucina fusion peruviana, Zazu www.zazuquito.com e Seguendo Muelle www.seguendomuelle.com. Questi due posti sono spesso al completo, e consigliata la prenotazione. Non si tratta di ristoranti economici, ma la qualità del cibo e del servizio e veramente ottima. Per gli appassionati di cucina li consiglio vivamente.

Otavalo a circa due ora di strada da Quito in pullman. Si parte dalla autostazione principale e si arriva ad uno dei mercati più importanti delle Ande. Il mercato di Otavalo è uno dei mercati di artigianato più famosi e più grandi in tutto il Sud America. Il mercato si svolge tutti i giorni ma il sabato si anima maggiormente per la presenza di tantissima gente che scende a piedi dalle montagne per vendere suoi prodotti e tessuti. La città e piccola e facilmente visitabile a piedi nel arco di una mezza giornata. Otavalo è un miscuglio di colori, suoni e odori della cucina ecuadoriana. Proprio qui si possono provare le specialità come i panini con i fichi caramellati e formaggio, davvero squisiti o cuy il maialino alla griglia. Qui si vende e si compra quasi tutto, dalle coloratissime tovaglie ai cappelli di paglia, magliette, braccialetti, collane e mille altre cose. Gli abitanti dei piccoli villaggi che scendono a Otavalo vestono ancora oggi abiti tradizionali molto colorati. Centinaia di turisti vengono qui tutti giorni per acquistare qualche souvenir, ma soprattutto per assistere a un indimenticabile spettacolo della cultura ecuadoriana. Moltissime agenzie a Quito offrono le visite guidate a Otavalo, ma secondo noi il modo più economico e più semplice per visitare il mercato è venire qui da soli con il pullman di liniea.

La Mitad del Mundo

A pochi kilometri dalla capitale si trova il Mitad del Mundo, situato sul parallelo che divide il pianeta in due emisferi, a latitudine 0-0’-0’’. Questa linea fu determinata già dalle popolazioni indigene dell’Ecuador. Sull’Equatore è stato eretto un monumento di forma trapezoidale attorno quale si trovano molteplici negozietti di souvenir e ristoranti. Il centro ospita anche planetario e museo del Quito in miniatura. Molto interessante invece è il Museo Solar Inti Nan , che si trova all’esterno del complesso della Midad. Questo museo all’ aperto, gestito molto bene, offre varie dimostrazioni e esperimenti sulla forza di gravità. Nel prezzo è inclusa la visita guidata, molto divertente e organizzata molto bene. In agenzia turistica Calima Tours che si trova all’ interno del complesso Mitad abbiamo comprato biglietti per visitare la Riserva Geobotanica Pululahua. In 15 minuti di macchina con la guida locale siamo arrivati alla maggiore attrazione di quel posto, il cratere vulcanico Pululuhua. Attualmente al posto del cono di vulcano troviamo enorme voragine larga 5 km e occupata da coltivazioni e da un villaggio di comunità locale. Gli abitanti del villaggio fano parte di una minoranza etnica, una popolazione dove altezza media non supera 140. Arrivare al villaggio è possibile solo a piedi, non c’è corrente elettrica, ne tv e tanto meno cellulari! Un’altra curiosità di quel posto e che tutti giorni dell’ anno alle ore 15 il cratere del vulcano viene interamente coperto dalla nebbia offrendo un spettacolo della natura indimenticabile. Per visitare Mitad del Mundo è sufficiente prendere da Quito il pullman che ci impiega circa un ora mezzo.

Le terme Papallacta

Per visitare le terme abbiamo preso un pullman di linea con la partenza da Quito, dopo circa 2 ore e mezzo si arriva alle terme. Già la strada per arrivare è una attrazione turistica, con i paesaggi mozzafiato e il clima che cambiava man mano che il pullman saliva. Il minuscolo villaggio termale si trova ad una altezza di 3300 metri e immerso in un paesaggio straordinario. Il complesso ofre varie piscine con acqua termale calda, gli armadietti per i vestiti, il bar, ristorante e un hotel di lusso. Considerando l’altezza qui spesso e molto freddo. Consiglio di non andare nei giorni festivi, perché al pomeriggio può essere difficile trovare il pullman che vi riporta al Quito. Noi siamo andati di domenica e per tornare alla capitale abbiamo dovuto fermare macchine private e chiedere un passaggio. Non è stato per niente facile, ma dopo due ore di attesa siamo riusciti a trovare qualcuno che ci ha portati alla capitale.

Dopo sei giorni trascorsi nella capitale abbiamo preso il volo Tame airlains per spostarci al Lago Agrio.

Da casa abbiamo prenotato un pacchetto quattro giorni/ 3 notti a Cuyabeno lodge. Nel prezzo era incuso il trasporto a/da Lago Agrio, la guida locale, escursioni mattina pomeriggio, pernottamento nelle capane, pasti. Per arrivare al lodge da Lago Agrio ci vogliono due ore in pulmino e due ore in barca su di un fiume circondato da foresta pluviale. Il lodge e bellissimo, completamente immerso nella giungla, gli alloggi si trovano nelle capanne a palafitte confortevoli e sicure. Tutto il programma di escursioni era organizzato perfettamente e le guide si sono rivelate simpatiche e professionali. Non abbiamo fatto la profilassi malaria ma le zanzare erano pochissime.

Il nostro programma prevedeva due escursioni al giorno, con la barca o a piedi, un’escursione notturna e la visita nel poco distante villaggio della tribù dei Cofan. Cuyabeno Logde si trova nella giungla amazonica, dalla parte orientale di Ecuador, all’interno del Parco Nazionale di Cuyabeno. La riserva si estende su di una superficie di oltre 6000 chilometri e nata con intento di proteggere la foresta pluviale, la fauna e la cultura delle tribu indigene che vivono in questa regione. In particolare le tribù di Cofan, Siona e Secoya. Cuyabeno è un luogo immenso fra paludi e laghi. Durante la stagione secca non è possibile visitare il parco perché i fiumi si seccano e l’accesso è praticamente impossibile. Il parco e uno dei posti più protetti del mondo. Grazie alla sua posizione sulla penisola del Lago Cuyabeno si possono avvistare tantissime specie di animali, insetti e piante. Fra le specie più rare qui si possono vedere i delfini di acqua dolce, caimani, anaconde, scimie e diversi felini. La permanenza nella giungle a diretto contatto con la natura è una esperienza unica e emozionante. A noi piaciuta è tantissimo. Il grande problema dell’ Ecuador odierno è la continua lotta fra gli interessi delle compagnie petrolifere e la tutela del ambiente, specialmente in amazonia. Nonostante lo status ufficiale della area protetta, la Riserva Cuyabeno viene sfruttata dalla industria petrolifera. Al ritorno da Lago Agrio abbiamo preso volo per Quito, e da li nella stessa giornata un altro volo per Cuenca.

Cuenca

Dopo Quito, Cuenca è la più importante e la più bella città coloniale di tutto l’Ecuador. Cuenca si trova nella sierra, una parte delle Ande nel sud del Ecuador e sorge a circa 2500 metri sul livello del mare. All’epoca Inca era conosciuta come Tumibamba. La città attuale ha un tipico aspetto coloniale e il suo centro storico e stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. I primi abitanti di questa regione si stabilirono qui già nel IX a.C. La storia di questa città comincia ancora prima degli Inca e sembra che sia stata fondata nel VI secolo dai Canari. Durante il XV secolo gli Inca conquistarono il territorio, sostituendo le costruzioni originarie con le loro. Nel 1557 la città fu conquistata dagli spagnoli. Quando si passeggia per il centro storico, si ha l’idea di fare un viaggio nel tempo e di rivivere il periodo coloniale, circondati da costruzioni antiche e mercatini tipici della città. Cuenca non è troppo grande, pulitissima e a misura d’uomo, a noi è piaciuta più di Quito.

Da visitare in città: La cattedrale del 1557, Monastero El Carmen de Asuncion, Parco Abdon Calderon, Chiesa di santo Domingo, San Blas, Monastero e Museo La Concepcion e la Casa della Cultura Ecuadoriana. Noi abbiamo alloggiato in un bellissimo albergo situato nel centro storico la Posada del Angel www.hostalposadadelangel.com. Ubicato in una via tranquilla, in un palazzo coloniale con le sue curatissime camere e un ottimo restaurante italiano di fianco rappresenta davvero una valida soluzione. Ottimo servizio e buon rapporto qualità-prezzo. Per i pasti possiamo consigliare il ristorante italiano di fianco alla Posada del Angel- Mangiare Bene Restaurante www.hostalposadadelangel.co e Tiestos www.tiestosrestaurante.com. Tiestos è davvero meraviglioso, gestito da una nuova stella nel mercato culinario ecuadoriano Juan Carlos Solano. Il famoso cuoco, sempre presente offre strepitosi piatti della cucina locale ma leggermente revisionata. Bellissimo posto, servizio impeccabile, ottima scelta dei vini, da provare il menu di degustazione!. Superbo!

A poca distanza da Cuenca, circa due ore di pullman si arriva al sito archeologico meglio conservato in Ecuador: Ingapirca. La parte più antica delle rovine venne costruita dal popolo chiamato Canari. Successivamente nel XV secolo venne occupato dagli Incas e trasformato in una fortezza militare. Purtroppo con la invasione spagnola molte pietre di Ingapirca vennero portate vie per le costruzioni delle vicine città. il sito comprende i resti di un cimitero e di osservatori solari che erano molto importanti per gli tribù dei Canari. Al centro di sito e collocata la struttura ellittica con un aspetto simile ad una fortezza. Le rovine sono amministrate dei discendenti della popolazione dei Canari e nel prezzo di ingresso e inclusa una guida in spagnolo che permette di visitare quel posto anche senza l’appoggio di una agenzia. Dopo quattro giorni trascorsi a Cuenca ci siamo diretti con il pullman a Guayaquil.

Guayaquil è situata sulla riva del fiume Guayas, circa 50 km dalla foce di questo grande fiume che è navigabile . La città è composta di una parte bassa, che si estende lungo il fiume e di una parte alta su una collina.

È la città più grande e più popolata del paese e grazie alle sue attività legate al porto marittimo è chiamata anche la perla del pacifico. Fondata nel 1534 da un capitano spagnolo Francisco de Orella nell’arco del cinquecento e seicento si sviluppò come un importante porto della costa sudamericana. Oggi Guayaquil è il più importante porto marittimo e il principale snodo di traffico aeroportuale, con voli diretti per le isole Galapagos. La parte più bella e caratteristica della città e il suo lungofiume chiamato Malecon , qui ci sono tanti negozi, caffè e ristoranti. Molto carino e anche Parque Bolivar area dove vivono liberamente le iguane terrestri. Questi animali girano, mangiano e prendono il sole incuriositi dai turisti e abitanti del posto. Noi in questa bella e vivace città ci siamo fermati solo una notte, prima di imbarcarci in un aereo che ci ha portati a Baltra nelle isole Galapagos. Per la nostra notte a Guayaquil abbiamo scelto un albergo economico Casa de Romero. Situato in pieno centro, non è niente di eccezionale ma pulito e centrale.

Isole Galapagos

L’arcipelago si trova nell’oceano pacifico all’altezza dell’Equador ed e composto da 13 isole vulcaniche maggiori e e sei minori. Le isole sono situate a circa 1000 chilometri dalla costa occidentale dell’America del sud. Il relativo isolamento dovuto alla distanza dal continente e l’ampia varietà dei climi di habitat dovuta alle correnti marine ha portato all’evoluzione di numerose specie di animali e vegetali. Proprio da questo posto Charles Darwin ha tratto ispirazione per la formulazione della teoria dell’evoluzione. Quasi tutto il territorio delle isole costituisce il parco nazionale delle Galapagos e nel 1979 sono state inserite nella lista dei patrimoni dell’Unesco. Solo cinque di queste isole sono abitate e circa metà dei residenti vive a Puerto Ayora. L’ingresso nel parco nazionale delle Galapagos costa 100 usd pagati in uno degli aeroporti all’arrivo. Abbiamo deciso di visitare le isole delle Galapagos autonomamente, senza agenzie turistiche, scegliendo come base per quattro notti Santa Cruz e due notti nell’isola San Cristobal.

Con il volo Guayaquil-Baltra siamo arrivati alla prima isola. Da Baltra subito all’uscita dal minuscolo aeroporto a Porto Ayora ci sembrava di essere sbarcati in un paradiso terrestre. Puerto Ayora costituisce ottimo posto dove fermarsi più a lungo e prenotare le escursioni giornaliere per visitare le altre isole dell’ arcipelago. E’ un posto fantastico! In questa piccola cittadina ci sono decine di agenzie turistiche che offrono escursioni di vario genere nelle isole più vicine. Appena arrivati in città, siamo andati subito alla ricerca del tour per organizzare un’escursione per giorno dopo. Non è stato per niente facile trovare qualche gita per giorno dopo. Siamo riusciti per fortuna a trovare tre posti per l’isola Isabela e per l’isola Santa Fe. Le imbarcazioni spesso sono al completo e a nostro parere è meglio prenotare le escursione già da Quito.

L’isola Santa Cruz con la capitale Puerto Ayora, anche se molto più antropizzata dalle altre isole, è davvero bellissima. Passeggiando per il centro sul lungo mare si trovano decine di leoni marini, pellicani e altri uccelli perfettamente inseriti nella vita cittadina. Tutti giorni, al mattino si svolge il mercato di pesce, dove i pescatori vendono il loro pesce, ma mentre li puliscono i leoni marini e i pellicani sono lì ad aspettare un gustoso bocconcino. La sera invece il mercato si trasforma in un ristorante e il pesce del giorno è servito fritto, accompagnato da una banana fritta e tanta freschissima birra. In citta da visitare c’è la Stazione Scientifica di Darvin con le sue tartarughe e numerose iguane terrestri, la Tortuga Bay con la spiaggia di sabbia bianchissima e la Laguna Las Ninfas. Abbiamo alloggiato a Hotel Fiesta, prenotato sul booking.com www.galapagoshotelfiesta.com. Bellissima struttura abbastanza centrale e vicino il porto.

Il secondo giorno abbiamo visitato Isabela, l’isola più grande di tutto arcipelago. La forma dell’isola è il risultato di fusione dei sei grandi vulcani. Il paesaggio sembra quasi lunare con le rocce color nero, delle formazioni vulcaniche. Qui tutto l’anno si possono avvistare i pinguini, cormorani di terra, iguane marine, sule, chiamate piedi azzurri, pellicani e granchi e tantissimi leoni marini. Nella isola abbiamo visitato il centro di allevamento di tartarughe giganti, e la laguna di acqua dolce che offriva la possibilità di vedere i fenicotteri rosa. La gita che abbiamo prenotato includeva la visita a Las Tintoreras è un’area piana e rocciosa dove vengono allevati gli squali tintoreras. Il sentiero, che abbiamo percorso attraversa anche l’area di insediamento e nidificazione delle iguane marine. L’attrazione più grande di questa piacevole escursione era la possibilità di fare snorkelling e nuotare insieme ai leoni marini, ai pinguini e alle tartarughe! Esperienza unica, indimenticabile e possibile solo nei pochi posti in mondo.Per il trasferimento in barca dall’ Isola santa Cruz all’Isola Isabel ci sono volute 2 ore ed è stato piuttosto avventuroso per via del mare mosso.

Il terzo giorno abbiamo visitato l’isola di Santa Fe che dista circa un’ora e mezza da Puerto Ayrora. La gita in barca comprendeva il pranzo, la visita di una bellissima spiaggia di sabbia bianchissima dove si poteva fare il bagno e snorkelling. Anche qui, come nell’isola Isabela i leoni marini incuriositi della nostra presenza sono arrivati a giocare con noi. Santa Fe con la sua splendida baia e la fitta foresta di fichi d’India rappresenta una valida meta per una escursione poco impegnativa di mezza giornata.

Gli ultimi due giorni nelle isole Galapagos li abbiamo trascorsi all’Isola di San Cristobal, dove ci siamo arrivati con il servizio di linea, che collega Puerto, un isola dotata di sorgenti di acqua dolce e di un aeroporto. Sbarcando nell’isola si ha l’impressione che gli abitanti siano in numero di gran lunga inferiore ai leoni marini che qui vivono. Questi animali, dai musetti dolcissimi, sono i padroni incontrastati di tuttta l’isola, città compresa. Dormono sulle panchine, attraversano le strade, giocano negli scivoli per i bambini, si infilano nelle barche ormeggiate nel porto. Sono ovunque tu guardi. Qui abbiamo prenotato all’Eco Lodge www.galapagosecolodge.net. La struttura non è molto centrale, ma dispone di camere pulite e confortevoli e di una bellissima vista dalla sala colazioni. Non si può arrivare a questa isola senza il contante necessario in quanto i bancomat spesso non funzionano e in questo caso bisogna a rivolgersi a un sportello in una banca locale. L’isola di San Cristobal è molto carina, soprattutto per la presenza di leoni marini, ma non merita a nostro parere una visita prolungata. E’ molto meglio fermarsi nella Isola Santa Cruz e da lì fare escursioni in giornata nelle altre isole compresa San Cristobal.

Dalle Galapagos con il volo della Lan Airlins siamo ritornati alla capitale per trascorrere l’ultima notte prima di rientrare in Italia. Il viaggio in Ecuador è stato molto bello e le immagini dei leoni marini, dei pinguini, della giungla, della foresta pluviale ci accompagnano piacevolmente anche nelle giornate d’inverno!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche