Galápagos fai da te

Snorkeling ed escursioni in barca sulle acque limpide per ammirare pesci e tartarughe, relax sulle spiagge più belle e incontaminate e, in più, tante dritte, considerazioni e informazioni utili per organizzare al meglio i tour nell’arcipelago
Scritto da: francesco821
galápagos fai da te
Partenza il: 07/04/2017
Ritorno il: 20/04/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
“All you need is Galàpagos” – Uno slogan azzeccatissimo! Soprattutto se siete amanti degli animali e della natura. Se invece non lo siete… che ci andate a fare alle Galápagos?

In questo diario di viaggio racconto la mia esperienza su queste meravigliose isole con alcune informazioni e spunti che spero possano aiutare chi vuole intraprendere lo stesso viaggio.

6 APRILE

Partenza dall’Italia e arrivo a Quito in serata. Pernottamento in B&B vicino all’aeroporto (quartiere Tababela).

7 APRILE: PUERTO AYORA

Partenza per le Galápagos!

All’aeroporto, prima di partire, si paga una tassa di 20$ a testa per le isole. Atterrati a Baltra, all’aeroporto si pagano altri 100$ di ingresso al parco (tutto l’arcipelago è un parco nazionale). Da qui si prende un bus gratuito fino al canale che separa l’isola di Baltra (Seymour Sur) da Santa Cruz, quindi si attraversa il canale in taxi boat al costo di 1$ a testa (da pagare direttamente sulla barca come per tutti i taxi boat a seguire) e poi bisogna attraversare tutta l’isola da nord a sud per arrivare a Puerto Ayora. Si può scegliere autobus o taxi. Noi abbiamo optato per il secondo al costo di 25$.

A Puerto Ayora abbiamo soggiornato all’Hotel Espana (45$ camera tripla – per 10$ in più abbiamo scelto la tripla anziché la doppia, un letto in più si è rivelato molto comodo per vuotare gli zaini :D). Abbiamo prenotato dall’Italia solo una notte perché prima volevamo passare nelle agenzie locali per definire i tour e l’itinerario. Chiediamo alla reception di consigliarci qualche buon tour operator e ci dicono che sono tutti uguali, quindi entriamo diretti in quello di fronte all’hotel. Le priorità erano Seymour Norte e Bartolomé perché avevo letto che sono molto gettonate e si effettuano solo in alcuni giorni. In effetti così è stato, arrivati venerdì i due tour erano disponibili lunedì e martedì. Volendo fare anche Santa Fè, che invece partiva di domenica, siamo riusciti a incastrare tutto! Chiesti quindi i prezzi, in linea con quanto ci aspettavamo, prenotiamo subito i seguenti tour:

· tour di mezza giornata della baia

· Santa Fè

· Bartolomé

· Seymour Norte

Chiediamo infine disponibilità all’hotel per altre 5 notti, che per fortuna ha!

E dopo il “dovere”… passeggiata su Avenida Darwin (la via principale delle città di tutte le isole 🙂 ) fino al molo per fare il primo incontro con gli onnipresenti leoni marini! La sera se ne stanno distesi beati sulle panchine incuranti degli umani. Ma non ci sono solo loro: pellicani, piccoli squali e razze dorate popolano il porto durante la sera, mentre di giorno diverse fregate sorvolano la zona. Puerto Ayora ci ha subito conquistato!

8 APRILE: TOUR DELLA BAIA E RISERVA DELLE TARTARUGHE

Partenza di buon mattino per il primo giro in barca. Il tour consiste in una visita con snorkeling a “La Loberia”, un piccolo isolotto di fronte a Puerto Ayora che ospita una piccola colonia di leoni marini, per poi proseguire con un secondo snorkeling non ricordo dove e infine visita e bagno a Las Grietas, una piscina naturale sulla costa di Santa Cruz formatasi da uno squarcio nella roccia. Alla fine questo tour non è niente di che e col senno di poi l’avremmo sicuramente evitato risparmiando qualche dollaro. L’unico “pregio” è la visita a Las Grietas, dova la guida teneva d’occhio la nostra roba mentre facevamo il bagno, essendo una zona molto affollata di turisti.

Nel pomeriggio, visto che avevamo abbastanza tempo, decidiamo di visitare la riserva delle “Galàpagos” (Rancho El Chato), le grosse tartarughe di terra che danno il nome alle isole. Prendiamo un taxi per 40$ andata e ritorno e via. Solitamente il giro prevede la visita alla riserva delle tartarughe, una sosta ai “crateri gemelli” (Los Gemelos, i due vulcani di Santa Cruz) e una camminata nei tunnel di lava. A noi interessava solo la riserva (costo di ingresso 6$), ma il tassista ci ha portato anche al tunnel di lava di sua iniziativa. Niente di che, né la riserva, né tantomeno il tunnel! Il tunnel (almeno quello che abbiamo fatto noi, non so se ce ne sono altri) si percorre in un senso solo: si entra da una parte e si esce dall’altra, col taxi che aspetta all’uscita. Di fatto non è niente più di una galleria con qualche masso crollato e in un punto per proseguire bisogna passare strisciando sotto una fessura alta mezzo metro o forse meno sporcandosi tutti!

Anche questo tour era evitabile, ma essendo il nostro primo giorno non potevamo ancora saperlo.

9 APRILE: SANTA FÈ

Si comincia a fare sul serio!

Un breve giro intorno all’isola di Santa Fè e si capisce subito cosa sono le Galàpagos: fregate, sule dalle zampe azzurre, pellicani appollaiati sulle rocce e il paesaggio dell’isola a fare da sfondo. Il pezzo forte di questo tour però è lo snorkeling! Acqua limpida piena di pesci e tartarughe per finire con una nuotata assieme ai leoni marini! Qui in particolare i leoni marini sono molto socievoli e i piccoli sembra che non aspettino altro che l’arrivo degli umani per giocare! Sono loro che giocano, non noi, eh! È vietatissimo toccarli, anche se loro si divertono a mordicchiare le pinne! 🙂 Il tour è proseguito poi con una passeggiata e un bagno a Playa Escondida, che offre un bel panorama su un lato di Santa Cruz. Al rientro a Puerto Ayora, avendo ancora un po’ di tempo, decidiamo di fare un giro alla Laguna de Las Ninfas. Niente di eccezionale, ma è gratis e sta a 5 minuti a piedi dal molo ;).

10 APRILE: BARTOLOMÉ

Alzataccia per cominciare il tour con un tragitto in autobus verso la parte nord di Santa Cruz, al canale di Baltra, da dove partono le imbarcazioni per questo tour e anche per Seymour Norte. La barca “Galàpagos Shark II” è stata una delle imbarcazioni migliori di tutta la vacanza! Le Galàpagos sono tutte simili ma tutte diverse e Bartolomé è l’emblema di questa diversità. Sull’isola non ci sono animali, ma un paesaggio lunare e panorami spettacolari! Nella seconda parte abbiamo potuto fare snorkeling con i pinguini delle Galàpagos!

Nota: in rete ho visto foto di gente che fa il bagno in una spiaggia di questa isola. Noi non lo abbiamo fatto. Non so se è un’esclusiva delle crociere o se il nostro tour non lo prevedeva. In ogni caso è stata una magnifica giornata!

11 APRILE: SEYMOUR NORTE

Seymour Norte è uno dei posti che mi è piaciuto di più! Anche questo tour a bordo della “Galàpagos Shark II” e, come per Bartolomé, per scendere sull’isola bisogna utilizzare il gommone (la barca non può avvicinarsi). Questa volta con uno squalo delle Galàpagos di circa 2 metri che nuotava sotto di noi mentre passavamo dalla barca al gommone! Nel breve tragitto dalla barca all’isola abbiamo anche avvistato un banco di razze dorate a breve distanza. Sull’isola, incontri super ravvicinati con sule dalle zampe azzurre, fregate e iguane di terra. Prima di rientrare a Puerto Ayora, sosta a Las Bachas, una spiaggia a nord di Santa Cruz in cui avremmo dovuto vedere dei fenicotteri che purtroppo non si sono presentati probabilmente per il troppo caldo! Peccato, ma poco male, ne vedremo altri ad Isabela ;). Una delle escursioni più belle, assolutamente da non perdere!

La sera facciamo il punto della situazione e compriamo il biglietto per il ferry boat per Isabela (30$), il volo interno da Isabela a San Cristobal (130$) e prenotiamo su booking gli alloggi nelle due isole.

12 APRILE: TORTUGA BAY

Escursioni di Santa Cruz finite, dedichiamo la giornata a Tortuga Bay, la spiaggia libera più famosa di Santa Cruz.

Sveglia a un’ora più normale, colazione a terra e acquisto dei biglietti per raggiungere la spiaggia in barca al costo di 10$ a testa. Ci si può arrivare anche a piedi, con un sentiero di circa 4km, ma noi abbiamo deciso di farlo solo al ritorno. La barca se non ricordo male parte verso le 9 e i biglietti si acquistano un’ora prima da un chiosco vicino al molo. Tortuga Bay è semplicemente fantastica! Si compone di due spiagge: una grande e aperta, col mare più mosso e frequentata anche da surfisti e una baia più chiusa, circondata dalle mangrovie con un’acqua piatta. Entrambe stupende!

13 APRILE: ISABELA

Altra alzataccia per prendere il traghetto delle 7.30 per Isabela. Arrivati a destinazione ci accoglie il proprietario del nostro alloggio “Hostal Cielo Azul” (che in realtà non è un ostello come quello di Puerto Ayora, ma un affittacamere…). Il proprietario è molto gentile e disponibile. Tutte le mattine ottime colazioni (caffè, toast con marmellata, macedonia e succo di frutta, tutto bissabile!) a 5$ e un casco di banane a libera disposizione degli ospiti :). Se non fosse che ci ha dato una camera doppia anziché la tripla che avevamo prenotato sarebbe stato tutto perfetto…

Al molo aspettiamo altri due ospiti e andiamo in auto fino all’hostal. Il primo impatto con l’isola non è stato dei migliori: strade di sabbia, pochissimi negozi, locali chiusi, l’hostal che sta fuori dal centro con strade ancora più sterrate ed edifici in costruzione tutto intorno! Pensare di passare 3 notti qui ci ha preso male! Lasciati i bagagli in camera, il proprietario ci porta a fare un breve giro a piedi della città con sosta in un’agenzia (di cui noi non usufruiamo) e un noleggio bici in una viuzza di fianco alla chiesa. Sapeva di fregatura, invece abbiamo noleggiato la bici per 10$ al giorno scoprendo poi che altre agenzie le danno per 15$.

Con la bici andiamo alla ricerca di un locale per pranzare scoprendo che prima delle 12.00 non si mangia! Vabbè, aspettiamo… Poi in agenzia a prenotare l’escursione per Los Tuneles per il giorno seguente. Abbiamo dovuto girarne 4 per trovare posto e l’abbiamo trovato per il giorno successivo. Temendo di perderlo l’abbiamo preso al volo! L’idea era di fare anche il tour de Las Tintoreras, ma ci è stato sconsigliato dall’agenzia stessa in quanto avendo già preso Los Tuneles sarebbe stato simile ma di livello inferiore (mi è sembrato un comportamento molto onesto). Per il giorno seguente, avendo la giornata libera, decidiamo quindi di noleggiare nuovamente la bici e girare l’isola. L’altra opzione era l’escursione sul vulcano Sierra Negra, ma non ne avevamo voglia e secondo me abbiamo fatto la scelta giusta!

Passiamo il resto del pomeriggio nella spiaggetta proprio davanti al centro. Niente di che…

Che brutta questa Isabela… E dicevano che era l’isola più bella… Cambieremo decisamente idea nei giorni successivi!

14 APRILE: ISABELA BY BIKE

Al noleggio avevano acconsentito a farci tenere le bici in hostal, quindi partiamo direttamente da lì in direzione “Muro de Las Lagrimas”, previo rifornimento di banane dall’hostal e acquisto di una buona scorta di acqua! Il muro è un memoriale ai detenuti che hanno perso la vita su questa isola, ma, a parte il significato sicuramente importante, non è niente di eccezionale. Il bello invece è il tragitto per arrivarci: un sentiero di circa 5-6 km tra spiaggia, stagni e una ricca vegetazione. Lungo la strada abbiamo potuto osservare da vicino alcune tartarughe di terra mentre pasteggiavano :). Le abbiamo viste solo all’andata, mi pare fossero circa le 9 del mattino, mentre al ritorno non c’erano più, forse solo per una questione di orario o forse per via dei turisti che le hanno infastidite (al mattino davanti a noi c’erano solo due persone, mentre al ritorno abbiamo visto un po’ più di gente). Lungo la strada principale ci sono diversi sentieri secondari ben segnalati che portano ad alcuni luoghi di interesse. Noi abbiamo deciso di farli al ritorno, perché volevamo prima arrivare al muro per evitare la calura delle ore centrali. Tornati dalla biciclettata, sosta in spiaggia! E che spiaggia! Ricorda un po’ la spiaggia grande di Tortuga Bay, sempre col mare mosso ma l’acqua bassa e pulita. Fare il bagno coi pellicani e altri uccelli che ti volano attorno mi ha completamente rapito. Non riuscivo più a venire via dall’acqua!

Terminata la sosta mare, una bella jarra de jugo al bar per rinfrescarci e poi riconsegniamo le bici per andare al “Centro de crianza” delle tartarughe (è gratis) percorrendo il sentiero pedonale (ci si può arrivare anche in bici, ma a piedi si attraversa la laguna dei fenicotteri 😉 ). Anche in questo caso puntiamo prima alla meta finale (il centro de crianza) e al ritorno ci fermiamo ad ammirare i fenicotteri alla luce del tramonto. Stupendi!

Alla sera ci fermiamo a mangiare al Booby Trap (n.1 su TripAdvisor ma meno affollato rispetto agli altri locali del centro dove non abbiamo mai trovato posto) che si trova vicino all’ingresso del sentiero per il centro de crianza. I prezzi sono un po’ alti ma il cibo è ottimo!

Prima di rincasare, due passi sulla spiaggia ad osservare le stelle con la via lattea chiaramente visibile!

15 APRILE: LOS TUNELES

Una delle escursioni più belle della vacanza!

Durante il tragitto in barca abbiamo avvistato una manta gigante. La barca ha cercato di seguirla e un ragazzo si è tuffato per cercare di riprenderla, ma era troppo “sfuggevole”! Siamo riusciti a vederla bene per un attimo che è passata vicinissima alla barca, ma purtroppo non sono riuscito a fotografarla… ;(

Nell’ultimo tratto la barca deve attraversare una zona di mare molto mossa, superata la quale si arriva ad una specie di laguna con acqua piatta, limpidissima e con sfumature dal verde all’azzurro tra rocce a pelo d’acqua in cui si possono facilmente ammirare pesci e tartarughe di mare nuotare liberamente come in un grande acquario! Veramente spettacolare! Dopo una breve passeggiata a piedi sulle rocce, si passa allo snorkeling. Oltre alle immancabili tartarughe, qui si possono vedere “white tip shark” (bisogna fare un po’ di apnea perché se ne stanno stesi sul fondo di una grotta) e cavallucci marini (questi ultimi purtroppo non presenti all’appello).

Tornati a Isabela, tramonto sul mare, di nuovo Booby Trap (squadra che vince non si cambia ;)) e di nuovo via lattea!

16 APRILE: SAN CRISTOBAL

Il volo per San Cristobal parte alle 13.30, quindi mattinata di mare a Isabela!

A San Cristobal tra i vari trasferimenti finiamo un po’ tardi, quindi decidiamo subito di andare in spiaggia. Le due spiagge libere raggiungibili a piedi sono Playa Mann e Punta Carola, la prima molto affollata, la seconda un po’ meno ma comunque molto meno scenica rispetto a Isabela o Tortuga Bay. In compenso però ci sono leoni marini un po’ ovunque! Perché San Cristobal è l’isola dei leoni marini, ce ne siamo accorti la sera passeggiando lungo il porto!

Dopo la spiaggia andiamo in un’agenzia per prenotare l’escursione. Il nostro programma prevedeva 2 notti a San Cristobal, con escursione a Leon Dormido per vedere gli squali martello, quindi rientro a Santa Cruz in cui passare l’ultima notte prima della partenza. Arrivati in agenzia il programma cambia completamente perché l’operatore ci propone il tour a Espanola, prima esclusiva delle crociere ma da 4 mesi disponibile anche come tour giornaliero, che si effettua solo 3 giorni alla settimana e di cui sono rimasti 3 posti liberi. Ci propone inoltre di passare un’altra notte a San Cristobal e fare, il giorno successivo, il tour 360° dell’isola che passa per Leon Dormido e anche per Punta Pitt, uno dei pochi posti in cui poter avvistare le sule dalle zampe rosse. Fiutando la fregatura… decidiamo di prenderle entrambe! XD

Mi ero informato da casa su Espanola ed effettivamente se ne parlava bene, mentre per quanto riguarda le sule dalle zampe rosse avevo chiesto alla guida di Seymour Norte dove si trovassero e mi aveva detto che si trovano solo in 3 posti all’estremità dell’arcipelago, uno dei quali Punta Pitt.

17 APRILE: ESPANOLA

Sono stato molto, molto titubante in agenzia prima di convincermi a prendere questo tour, anche perché il costo non è indifferente (220$ che ci ha scontato a 190$, il tour più costoso di tutti), ma posso dire di aver fatto la scelta giusta! L’operatore dell’agenzia non ce l’aveva detto, ma questo non è periodo per vedere gli albatros, che sono la maggior “attrazione” dell’isola! Fortunatamente però la guida naturalistica che ci ha accompagnato ci ha detto che quest’anno sono arrivati in anticipo (solitamente arrivano tra la fine di aprile e l’inizio di maggio) e così è stato! Li abbiamo visti anche in volo, cosa che in questo periodo è molto rara! L’isola è popolata principalmente da iguane marine, ma a differenza delle solite visibili in tutte le altre isole, queste, anziché essere completamente nere, hanno sfumature dal rosso all’azzurro! Altra fortuna è stata quella di vedere il falco delle Galàpagos, a detta della guida una vera rarità! Ci sono poi molte Sule di Nazca, lucertole della lava, altri uccelli e le immancabili fregate. Il tour prevedeva anche lo snorkeling coi leoni marini in un’acqua limpidissima, la migliore che ho visto in tutta la vacanza! Qui, non avendo con me l’action cam (mi si è rotto il case subacqueo e per due volte ho dovuto noleggiarne una al costo di 30$!), mi sono goduto la nuotata coi simpatici animali in tutta libertà! Durante il tragitto in barca all’andata abbiamo avvistato un cucciolo di balena, mentre al ritorno un gruppo di delfini! Una nota negativa di questo tour e anche del 360° è stata la barca. In entrambi i casi barche piccole e niente colazione nonostante si partisse presto. La “Galapagos Shark II” ci faceva trovare i tavoli già apparecchiati al nostro arrivo a bordo!

Dopo cena, lungo il porto ad osservare le decine di leoni marini che dormono sulla spiaggia, coi cuccioli che cercano la loro mamma! 🙂

18 APRILE: SAN CRISTOBAL A 360°

Un ottimo tour, non ai livelli di altri, ma che ci ha regalato delle belle emozioni, soprattutto la nuotata con gli squali e le razze a Leon Dormido, dove tra la “folla” ha fatto capolino anche uno squalo martello, e la pesca del #@§^ (si pronuncia tipo “huahu”, ma non ho capito come si scrive!! XD). Verso la fine del tour in barca, con due canne poste sul retro, abbiamo pescato due pesci di questo tipo, uno dei quali mangiato per metà da uno squalo! La guida ci ha detto che si tratta di un pesce molto comune nelle isole e viene spesso cucinato per i pasti delle escursioni (ed è molto buono!). Prima di attraccare al porto è stato necessario pulirli e qui si sono radunati squali, pellicani e fregate! Un’ottima conclusione dell’ultimo tour e di tutta la vacanza! 🙂 Punta Pitt invece è stata un po’ una delusione, perché non potendo scendere si fa fatica a vedere le sule dai piedi rossi dalla barca. Sulla Lonely Planet (di una decina di anni fa!) avevo letto che si può scendere a Punta Pitt, ma forse anche in questo caso è un’esclusiva delle crociere oppure è una cosa che ora non si fa più.

19 APRILE: RITORNO A QUITO

Traghetto delle 7 per Santa Cruz (che abbiamo rischiato di perdere! Non so cosa ha combinato l’operatore dell’agenzia, lo stesso delle escursioni, ma noi non eravamo in lista! L’ipotesi che mi sono fatto è che ci avesse messo su un’altra barca che alla fine, non avendo abbastanza gente, non è partita e quindi siamo stati fatti salire all’ultimo su un’altra) (30$), taxi boat dal traghetto al molo (0,50$), taxi (25$) e taxi boat per Baltra (1$), navetta per l’aeroporto (gratis almeno questa!), aereo per il continente, taxi per l’hotel (30$) e finalmente siamo al centro di Quito.

Cena a Casa Gangotena, ristorante di un hotel 5 stelle molto raffinato, n.2 di TripAdvisor, per riprenderci dalla tristezza del rientro (spesa 60$ in due) e poi subito a dormire.

20 APRILE: QUITO E RIENTRO IN ITALIA

Volo alle 5 del pomeriggio, quindi mattinata e primo pomeriggio dedicati con molta calma alla visita del centro storico della città. Dopo essere stati alle Galàpagos, bah… 😀

LE ISOLE

Riporto qui le mie impressioni sulle isole e sui luoghi visitati con una valutazione assolutamente personale, utile magari per chi dispone di meno giorni, così indicata:

* = evitabile

** = normale

*** = molto bella (da fare se possibile!)

**** = da non perdere!

Ho riportato anche la durata delle varie escursioni, che può essere utile per organizzare il tempo a disposizione. Per “mezza giornata” intendo una mattinata, mentre per “1 giorno” intendo rientro nel pomeriggio (tra le 15 e le 17).

SANTA CRUZ ****

Santa Cruz è l’isola principale dell’arcipelago. La capitale delle Galàpagos è Puerto Baquerizo Moreno a San Cristobal, ma è qui che si trova il centro abitato più grande: Puerto Ayora. Purtroppo la città sta dalla parte opposta dell’isola rispetto all’aeroporto, il quale non sta neanche a Santa Cruz ma sull’isolotto di Baltra (o Seymour Sur), quindi se si atterra qui bisogna prendere un bus navetta (gratuito) fino al canale, un taxi boat (1$) per arrivare dall’altra parte e infine un bus o un taxi per la città (25$).

Santa Cruz è sicuramente l’isola con più servizi e col maggior numero di escursioni, oltre ad avere una spiaggia libera fantastica (Tortuga Bay).

Turisti ce ne sono, ma rimane comunque un posto tranquillo, a differenza di Puerto Baquerizo Moreno che invece mi è sembrato già più “turisticizzato”.

Sono stato contento di aver passato qui la maggior parte della vacanza!

ESCURSIONI E LUOGHI DA VEDERE

· Tour della baia (costo 45$) *: questo tour è stato piuttosto deludente. A Las Grietas, che non è niente di eccezionale, ma comunque merita una visita, ci si può arrivare con un taxi boat da Puerto Ayora. Il vantaggio dell’escursione è che la guida ti guarda la tua roba mentre fai il bagno, essendo molto affollato. Comunque non vale i soldi spesi. Durata: mezza giornata.

· Riserva delle tartarughe (costo 40$ taxi + 6$ ingresso) **: la riserva delle tartarughe è carina, un grande giardino con pozzanghere (non so se ci sono sempre o perché pioveva) dove le tartarugone girano libere, ma le stesse possono essere viste gratuitamente nel Centro de Crianza a Isabela oppure lungo la strada per il Muro de Las Lagrimas, sempre a Isabela. La visita quindi merita se non si ha intenzione di andare ad Isabela (cosa che sconsiglio vivamente, a Isabela bisogna andarci!) oppure se unitamente alla riserva si vogliono visitare i crateri. Durata: 2 ore (?)

· Santa Fè (costo 110$) ***: lo snorkeling qui è molto bello e la nuotata coi leoni marini è impagabile! A San Cristobal si può nuotare coi leoni facendo il bagno direttamente dalla spiaggia libera, ma noi non avevamo l’attrezzatura da snorkeling, quindi non so se poi l’esperienza è la stessa. Abbiamo nuotato coi leoni anche a Espanola, ma lì erano più diffidenti, mentre qui ti vengono praticamente addosso e ti mordicchiano le pinne! 🙂 Durata: 1 giorno.

· Bartolomé (costo 150$) ***: anche se non ci sono animali è un posto che non dimentichi! Molto bello e divertente lo snorkeling coi pinguini! Durata: 1 giorno.

· Seymour Norte (costo 165$) ****: questa è un must e non a caso è l’escursione che costa di più. Sull’isola si possono fare incontri molto ravvicinati con Sule dai piedi azzurri, fregate (sia femmine coi piccolini, sia maschi col caratteristico gozzo rosso bello gonfio) e le bellissime iguane di terra, che ho visto solo qui! Durata: 1 giorno.

· Tortuga Bay (gratis o 10$ a tratta per raggiungerla in barca) ****: quattro stelle perché è bellissima e perché potrete rilassarvi circondati da iguane marine, pellicani, paguri e altri uccelli, tutto a gratis! Durata: 1 giorno (si può liberamente scegliere quanto stare ma secondo me una giornata la merita tutta).

· Laguna de Las Ninfas (gratis) **: si raggiunge in 5 minuti a piedi da Puerto Ayora. Niente di che, ma è gratis e si può passare un po’ di tempo in tranquillità. Durata: 1 ora circa.

ISABELA ****

Non fatevi ingannare dalle apparenze come noi! Isabela ha un fascino magico che ti conquista!

A Puerto Villamil il tempo scorre lento e la visita a Isabela va presa così, senza fretta, ma adattandosi ai ritmi del posto. Per questo il mio consiglio è di passarci almeno 3 notti!

Ah dimenticavo, scesi a Isabela si paga una tassa di 10$ a testa…

ESCURSIONI E LUOGHI DA VEDERE

· Concha de Perla (gratis) **: è una piccola laguna circondata dalle mangrovie vicino al molo in cui attraccano le barche, raggiungibile a piedi (dal centro del paese meglio con la bicicletta). Dicono sia molto bella per lo snorkeling, ma io non ho visto niente di particolare. Un signore ci ha poi detto che migliora nel tardo pomeriggio. Non so, non ho riprovato, ma è gratis, quindi se si ha tempo si può provare… Durata: 1 ora (poi dipende da quanto ci si vuole trattenere)

· Muro de Las Lagrimas (gratis) ***: più che il muro in sé è bello il sentiero, da fare a piedi o in bici al mattino con tutta calma! Durata: una mattinata prendendola comoda

· Centro de Crianza e laguna dei fenicotteri (gratis) ***: è un centro di allevamento di tartarughe di terra, le quali verranno poi rimesse in libertà, per salvaguardarne la popolazione. Oltre al centro in cui è possibile vedere tartarughe di varie dimensioni e tipologia è molto bello il sentiero pedonale per raggiungerlo, che passa attraverso lagune di fenicotteri e tunnel creati dalle piante. Durata: 1 o 2 ore

· Los Tuneles (120$) ****: il paesaggio qui è una cosa finta! Un acquario a cielo aperto! Anche lo snorkeling è molto suggestivo e ricorda un po’ i cenotes messicani. Si nuota tra le rocce, con fasci di luce che si proiettano sul fondale, si esplorano caverne dove riposano gli squali e si nuota fra le tante tartarughe di mare! Durata: 1 giorno.

· Las Tintoreras (???): non abbiamo fatto questa escursione, anche se era in programma, perché sconsigliata dall’agenzia! E se lo dice lei che la deve vendere…

SAN CRISTOBAL ***

Puerto Baquerizo Moreno è la città che ci è piaciuta meno. Per quanto i turisti non siano stati mai tanti (vedevamo spesso gente con la quale avevamo fatto un tour in precedenza), l’impostazione della città ci è sembrata comunque più turistica rispetto alle altre.Per fortuna è invasa dai leoni marini e questo fa passare il resto in secondo piano! 🙂

Le spiagge dell’isola non sono eccezionali, piccole e scoscese e più affollate rispetto alle altre (quando dico “affollate” non intendo certo le maldive del salento a ferragosto! Si tratta sempre di 30/40 persone al massimo in tutto l’arco della spiaggia, ma ad Isabela ad esempio eravamo solo noi due e un’altra coppia che passeggiava in lontananza in una spiaggia immensa!).

Se non ce la fate coi giorni è la più sacrificabile, altrimenti merita comunque una visita!

ESCURSIONI E LUOGHI DA VEDERE

· Playa Mann e Punta Carola (gratis) **: sono spiagge libere raggiungibili a piedi (o 2$ di taxi per risparmiarsi un po’ di strada), ma niente di eccezionale. Si può fare però il bagno coi leoni marini. 🙂 Forse facendo snorkeling diventano più interessanti, ma noi non avevamo l’equipaggiamento quindi non so… Durata: a piacere, sono spiagge libere.

· Espanola (190$/220$) ****: costa tanto ma è fantastica! Gli albatros, le iguane marine rosse e il falco li ho trovati solo qui! Il panorama costiero è molto suggestivo, con rocce a picco sul mare e le onde che incanalandosi in strette fessure creano degli effetti tipo geyser. L’isola poi è popolata da numerosi uccelli (sule di Nazca, sule dalle zampe azzurre, fregate, fringuelli e gabbiani delle Galapagos…) e da grosse lucertole della lava! Durata: 1 giorno

· Tour 360° di San Cristobal (140$) ***: con un unico tour si visitano Leon Dormido, in cui si possono avvistare gli squali martello e Punta Pitt, dove si trovano invece le sule dalle zampe rosse! Devo ammettere che l’aver pescato i due pescioni dal nome sconosciuto, con successiva pulizia e banchetto degli squali ha sicuramente alzato il livello del tour, ma rimane in ogni caso un’ottima escursione. Durante la navigazione si può ammirare la conformazione dell’isola molto particolare! Durata: 1 giorno

LA CLASSIFICA!

Ok, non è una cosa bella da fare, perché tante cose meritano, ma potrebbe aiutare chi ha pochi giorni a scegliere le escursioni migliori. Ripeto, parere personalissimo e dipendente anche dal periodo, per cui prima di organizzare il viaggio informatevi molto bene!!

Le isole maggiori:

· Santa Cruz

· Isabela (*)

· San Cristobal

(*) Isabela è più “magica” rispetto a Santa Cruz, ma offre meno servizi ed escursioni.

Le escursioni più meritevoli:

· Seymour Norte (Santa Cruz)

· Los Tuneles (Isabela)

· Espanola (San Cristobal)

· Bartolomé (Santa Cruz)

· Santa Fé (Santa Cruz)

· Tortuga Bay (Santa Cruz)

· Muro de Las Lagrimas, Centro de Crianza delle tartarughe e laguna dei fenicotteri (Isabela)

· Tour 360° di San Cristobal (San Cristobal)

COSTI

Volo dall’Italia alle isole: € 1.160,00 a testa.

Tutto il resto: circa 2000$ a testa

– È tanto? Sì.

– Si può spendere meno? Sì.

A nessuno piace buttare via i soldi, sia chiaro. Quando viaggiamo cerchiamo di stare attenti alle spese, ma anche di goderci la vacanza! Va bene risparmiare, ma se serve spendere qualche soldo in più per godersi il momento lo si spende, anche perché probabilmente non ricapiterà più!

Inoltre a noi piace cenare bene! Saltiamo solitamente il pranzo, perché comunque quando siamo in giro non ci viene neanche fame, ma la cena è per noi un momento per concludere in bellezza la giornata. Abbiamo speso quasi sempre tra i 30$ e i 40$ in due. Si trova anche a meno, ovviamente con qualità inferiore…

Questo per dire che il budget va considerato in base al proprio stile di vacanza, quindi se qualcuno è meno esigente può sicuramente risparmiare diversi dollari.

Nei 2000$ c’è compreso anche il volo interno tra Isabela e San Cristobal. Se uno vuole può anche fare la traversata in barca, ma bisogna fare Isabela – Santa Cruz e Santa Cruz – San Cristobal. Sono 5 ore di barca più l’attesa a Santa Cruz al costo di 60$ (30$ a tratta). Per il motivo di cui sopra abbiamo deciso di spenderne 130$ per il volo.

È anche compresa la giornata finale a Quito, che a conti fatti si è rivelata piuttosto dispendiosa: 60$ di taxi a/r per l’aeroporto, 60$ per la cena (ok, questa ce la siamo cercata), 40$ per l’hotel… totale 160$ a coppia.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

· In generale le indicazioni per i luoghi di interesse sono molto scarse e bisogna chiedere informazioni alla gente del luogo. Ad esempio, non che mi interessasse altrimenti avrei chiesto, ma io non sono riuscito a trovare il centro di ricerca Charles Darwin a Puerto Ayora!

· Gli operatori turistici (albergatori, ristoratori, ecc…) tendono ad omettere alcuni dettagli, quindi è bene arrivare preparati e non dare troppe cose per scontate.

· “Alla fine le isole sono tutte uguali…”. Ce lo siamo sentiti dire da un turista inglese che soggiornava nel nostro hostal a Isabela, il quale non andava a San Cristobal per questo motivo. Non credo che debba aggiungere altro per dire come la penso…

· Tortuga Bay e la spiaggia di Isabela sono bellissime per rilassarsi, ma non è per questo che si va alle Galàpagos! Si passerà la maggior parte del tempo in barca, sotto il sole e a fare snorkeling. Poi c’è anche un po’ di relax!

· Per il motivo del punto precedente, non andate alle Galàpagos se soffrite il mal di mare! Sarebbero soldi sprecati e restare fermi su un’isola senza fare escursioni non vale proprio la pena!

· L’equipaggiamento da snorkeling è sempre compreso nelle escursioni senza costi aggiuntivi, quindi non è necessario portarselo da casa a meno che non abbiate esigenze particolare o vogliate fare snorkeling al di fuori delle escursioni (es. Concha de Perla o Punta Carola). Secondo me, che viaggio solo col bagaglio a mano, non vale la pena portarselo dietro.

· Non essendoci debitamente informati sulla potabilità dell’acqua corrente, abbiamo sempre usato acqua in bottiglia per lavarci i denti (bottiglioni da 2 o 4 litri presi al supermercato). Non so se sia una precauzione necessaria…

· All’equatore il sole sorge all’incirca alle 6:00 e tramonta alle 18:00. Sempre. Considerato che molti tour giornalieri fanno rientro verso le 16 o anche più tardi, non avrete molto tempo per fare altro.

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Fregata

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Gioco coi leoni marini

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Iguana di terra a Seymour Norte

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Giovane leone marino a San Cristobal

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Albatros a Espanola

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Tramonto a Isabela

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Sule dalle zampe azzurre

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Galapagos :)

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Pellicano

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Tortuga Bay



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