Tre paesi per una sola meraviglia. Queste terre affacciate sul Baltico meritano il viaggio
Il nostro viaggio nei Paesi Baltici è stato davvero estremamente interessante e ci ha consentito di esplorare e conoscere una parte di Europa ancora non colonizzata dal turismo di massa, dal fascino indiscutibile.
Indice dei contenuti
Informazioni utili per viaggiare nei Paesi Baltici
Alcune indicazioni generali prima di passare al racconto delle singole giornate:
- Riguardo alla sicurezza, i Paesi Baltici ci sono sembrati estremamente sicuri. La vicinanza a Russia e Bielorussia si sente un po’ nelle zone di confine, ma non impatta il turista. Ci ha molto colpito la solidarietà dimostrata nei tre paesi nei confronti dell’Ucraina: la bandiera di questa nazione è esposta ovunque, anche sui palazzi governativi, accanto alla bandiera nazionale.
- Il periodo da noi scelto, l’inizio di giugno, è stato molto buono: abbiamo avuto pioggia e freddo solo mezza giornata, poi sempre sole e temperature ottime. Inoltre, la quantità di turisti è stata davvero limitata. L’unico elemento negativo è che è ancora troppo presto per fare il bagno.
- Costi: più bassi rispetto ai nostri, soprattutto in Lituania. Ad esempio, un appartamento in centro per due persone va da circa 30€ a 60€ a notte. Nei ristoranti si cena con 15/30€ a testa. Il prezzo della benzina è leggermente più basso in Lituania (1,5€/l) e più caro in Estonia (1,7€/l.).
- La moneta locale è l’Euro; la carta di credito è accettata quasi ovunque ed è molto facile ritirare contanti dai bancomat.
- Gli appartamenti e hotel nei quali abbiamo alloggiato, prenotati tramite Bookong.com, sono stati tutti di livello molto buono. In genere, gli appartamenti hanno un prezzo più basso rispetto agli hotel.
- Il cibo è sempre ottimo. Nelle capitali potete trovare anche ristoranti di altre cucine; noi abbiamo provato un ristorante ucraino ed uno georgiano, ma la cucina locale non stanca facilmente. In Lituania provate anche il locale gelato Dione, che è stato una vera sorpresa!
- Capitolo voli. Abbiamo volato a e da Vilnius (Lituania) con Air Baltic all’andata (via Riga, 125€ a biglietto con bagaglio a mano fino a 12 kg.) e Ryanair al ritorno (84€ a biglietto con bagaglio a mano).
- Abbiamo noleggiato un’auto con Sixt a Vilnius (347€ per 10 giorni) ed abbiamo acquistato un’assicurazione aggiuntiva per eliminare la franchigia con Rentalcover (49,55€); in tutto abbiamo guidato per 2867 km. Ci sarebbe piaciuto noleggiare l’auto in una città e restituirla in un’altra, ma non era conveniente. Inoltre, se avete intenzione di portare l’auto in un paese diverso da quello nel quale l’avete noleggiata o trasportarla su un traghetto, potrebbero applicarsi delle maggiorazioni. Abbiamo preso il taxi solo un paio di volte, una delle quali con Bolt.
- Comunicazioni: non abbiamo utilizzato una SIM locale; il Wi-Fi è comunque sempre presente negli hotel e nei ristoranti e spesso anche nel centro delle principali città. L’inglese è parlato davvero quasi ovunque e le persone sono tutte molto gentili.
- Quanto tempo ci vuole per visitare i Paesi Baltici? Noi abbiamo dedicato 11 giorni pieni per visitare non solo le attrazioni principali, ma anche numerose località meno turistiche. Tuttavia, abbiamo avuto un’attenzione incredibile alla tempistica e non ci siamo risparmiati in termini di chilometri macinati in auto o a piedi. Probabilmente è prudente considerare almeno due settimane se non ci si vuole limitare alla visita delle tre capitali, che potrebbe essere effettuata indicativamente in 6 giorni (ma sarebbe davvero un peccato!).
- Non partite senza assicurazione: noi abbiamo stipulato un’assicurazione annuale con Globelink.
- Abbiamo utilizzato la guida “Paesi Baltici” del Touring Club, ottima anche se aggiornata al 2016 ed abbiamo anche consultato ogni tanto la guida della Lonely Planet, sulla quale però non possiamo dare un giudizio.
Diario di viaggio
1° giorno
Il nostro volo Milano-Riga-Vilnius da Malpensa parte puntuale, ma purtroppo il secondo volo è in ritardo di circa un’ora, per cui arriviamo in stanza a Vilnius alle 2 di notte. Per fortuna la sistemazione è davvero bella (Amber Suites; Subaciaus gatve 5-2; 98€ la doppia con bagno per le 2 notti).
2° giorno
Dopo colazione e sosta presso l’Ufficio del Turismo, visitiamo la Bell Tower per godere del panorama sulla città (carino ma niente di che) e poi ci uniamo ad un walking tour che abbiamo prenotato il giorno prima con Vilnius Free Walking Tours. La nostra guida, Ugnè, ci accompagna per un paio d’ore a visitare alcune delle principali attrazioni del centro storico di Vilnius e del quartiere di Uzupis. Sono interessanti anche i suoi racconti personali, come, ad esempio, la deportazione di sua nonna da parte dei sovietici, i quali la condussero in Siberia dove visse dieci anni, oppure la circostanza che lei è in grado di capire in linea di massima il sanscrito, perché il lituano non è poi così differente da questa lingua! O ancora che in lituano non esistono tante parolacce, ma che le stesse sono spesso sostituite da frasi senza senso. Dopo una breve sosta pranzo, ci separiamo: uno di noi visita il Genocido Auku Muziejus, un museo dedicato all’occupazione della Lituania da parte dei sovietici; l’altro, invece si aggrega ad un altro tour con Ugné, stavolta dedicato alla Vilnius insolita. Entrambi sono soddisfacenti: il primo perché consente la visita di un ex ufficio e prigione gestita dal KGB; il secondo perché consente di approfondire degli aspetti della città che altrimenti sfuggirebbero. Ci ritroviamo quindi vicino al Museo dopo un paio d’ore e visitiamo alcune aree della città nuova (sono degni di nota soprattutto il Palazzo del Parlamento ed il Museo di Arte Nazionale). Nel tardo pomeriggio torniamo in centro e visitiamo altre zone che non abbiamo ancora visto. Ci piacciono in particolar modo la Torre di Gedaminas, la zona universitaria e l’ex quartiere ebraico. Ceniamo bene presso il centralissimo Etno Dvaras (Pilies gatve 16; https://etnodvaras.lt/; circa 35€ in totale) e poi, dopo aver fatto un ultimo giro nella zona di Ausros Vartu gatve, andiamo a dormire.
3° giorno
Oggi ritiriamo l’auto dalla Sixt e, dopo 3 ore di viaggio, arriviamo a Klaipeda, che è il punto di partenza per la penisola di Neringa. Dopo una rapida visita alla città (carina ma evitabile se non avete tanto tempo), prendiamo il traghetto ed in soli 5 minuti sbarchiamo sulla penisola. La prima sosta è alle Agilos Dune, le Dune Morte, il cui splendido panorama si può ammirare da un punto raggiungibile in una mezz’ora di cammino dal parcheggio. Arriviamo quindi a Nida e saliamo sulla Urbo Kalnas, dove si trova un faro dalla cui sommità il panorama a 360° è strepitoso e comprende dune, foresta, laguna e mare in Lituania e Russia. Assolutamente da non perdere. Chiudiamo il trittico dei panorami dalla duna di Parnidis e anche stavolta siamo soddisfatti. Sebbene il tempo trascorso a Neringa non sia stato molto, tuttavia è stato sufficiente per farsene un’idea e quello che abbiamo visto è stato meraviglioso, complice anche un sole incredibile. L’unica cosa negativa sono il prezzo d’ingresso, un po’ elevato (30 € per l’auto), al quale si devono aggiungere il costo del ferry (20€), i parcheggi e il biglietto d’ingresso per le Dune Morte (5€ a testa). Inoltre, se venite in altissima stagione, fate attenzione perché i parcheggi sono abbastanza limitati. Tornati quindi a Klaipeda nel tardo pomeriggio, proseguiamo verso nord e decidiamo di sostare a Palanga, dove ceniamo molto bene all’Ukrainietiška virtuvė (30€ in totale). Facciamo un giro nella via pedonale della città, la Basanaviciaus gatvè, molto vivace e piacevole, per poi raggiungere il pontile proteso sul Mar Baltico: la splendida luce serale, il mare molto agitato e lo sferzante vento fresco, contribuiscono non poco al suo fascino. A questo punto lasciamo la Lituania, anche se temporaneamente ed arriviamo in Lettonia a Liepaja (Boatman’s Harbour, Laivinieku iela 7/13-51; €27,75 per un appartamentino spartano ma dignitoso).
4° giorno
Ci svegliamo molto presto perché ci aspetta un lungo percorso. Iniziamo con la visita di Kuldiga, un paesino carino e semideserto e proseguiamo con Talsi, che in tutta onestà delude un po’ le aspettative. Per fortuna ci attendono gli highlights della giornata nel Parco Nazionale Sliteres: prima Capo Kolka, davvero suggestivo, dove abbiamo anche l’opportunità di assaggiare lo sklandrausis, un dolce locale a base di patate e carote, e poi il punto panoramico di Evazi, anche questo molto bello. Nel primo pomeriggio ci mettiamo in moto per Riga. Ancor prima di raggiungere il nostro folcloristico appartamento situato in un edificio quasi interamente in legno (Voyage, Bruninieku iela 19; 97,76€ per due giorni; semplice, ma carino), approfittando dell’auto visitiamo Pardaugava, la zona di fronte alla città vecchia, focalizzandoci sulla nuova Biblioteca Nazionale (niente di che dall’esterno, ma molto bella internamente), sul Kalnciema Kvartals (carino) e sul bell’edificio dell’Agenskarna Tirgus, un mercato coperto. Dopo una sosta in casa, andiamo nella parte vecchia della città, Vecriga, per cenare presso il Neiburgs (65€ in totale; buono; https://neiburgs.com/restaurant) e per un primo giro. Partiamo dalla Cattedrale e dal quartiere limitrofo, proseguiamo con il Castello e la zona delle vecchie mura e concludiamo con la bella Livu Laukums.
5° giorno
Torniamo a Vecriga e proseguiamo il nostro giro nel centro, anche se pioviggina e fa un po’ freddo: l’affascinante Konventa Seta, la Piazza del Municipio con le zone limitrofe, il Centraltirgus, mercato ospitato in alcuni hangar per dirigibili ed il lugubre Academy of Sciences per ammirare il panorama della città (e se sembra lugubre dall’esterno, aspettate a vedere com’è all’interno… comunque il panorama non è un granché). A questo punto veniamo informati che il free tour dedicato allo Jugendstil, che abbiamo prenotato il giorno prima, non avrà luogo, per cui riorganizziamo la nostra giornata durante una pausa. Visitiamo quindi la bella Sinagoga e partecipiamo ad un tour in inglese del Museo dell’Occupazione: la guida non è particolarmente ispirata, ma il giro è interessante. Il tempo migliora nettamente e proseguiamo con il quartiere dello Jungendstil, con gli splendidi palazzi di Ejzenstejn, e facciamo un tour anche degli altri palazzi Art Nouveau: la fama di Riga è davvero meritata. Dopo aver visitato il Berga Bazars, un po’ desolato la domenica pomeriggio ed aver fatto una pausa presso il Barona Bubble Tea, andiamo a cena al Melna Bite (50€ in totale; buono). Dopo un giro a caccia di palazzi Jugendstil dalle parti del nostro appartamento, andiamo a dormire.
6° giorno
Anche oggi ci alziamo molto presto: la nostra destinazione è l’Estonia. Dopo un paio d’ore in auto facciamo una sosta nel paesino di Valgeranna per vedere la villa di uno degli ultimi Segretari del PCUS, Andropov. Adesso è stata trasformata in un hotel; tuttavia, i ragazzi alla reception ci consentono di curiosare per le sale comuni del pianterreno; è stata una sosta breve, ma interessante. Arriviamo quindi a Virtsu e prendiamo il traghetto per l’isola di Saaremaa (acquistiamo il biglietto online poco prima di arrivare al porto). La prima sosta nell’isola è a Kaali per vedere il cratere lasciato da un meteorite caduto qui circa 7000 anni fa. Visitiamo poco dopo il paese di Kuressaare, il principale dell’isola. È un posto piacevole e molto tranquillo; ottima la pausa caffè presso il Vanalinna Kohvik, così come molto bella è la piazza e splendido il Linnen, vale a dire la fortezza medievale ancora circondata da un fossato pieno d’acqua. A questo punto arriviamo fino alla punta all’estremo sud dell’isola, Saare, dove si trova il Sõrve Tuletorn, l’imponente faro di 53 metri che è possibile visitare. Cosa che noi facciamo immediatamente, godendoci un panorama davvero bellissimo dalla cima (attenzione però perché le grate rendono molto difficile fotografare il paesaggio circostante). Dopo un giro sulla spiaggia sottostante quasi completamente deserta, ci rimettiamo in auto, prendiamo il traghetto e torniamo sulla terraferma. In prima serata arriviamo a Haapsalu. Dopo aver lasciato i bagagli nel nostro hotel (https://www.paevavilla.ee/en/; 49€ la doppia con bagno; buona posizione in riva al mare, ma nel complesso mediocre e non pulito), ceniamo in uno dei pochissimi locali aperti in centro (Talumehe Korts; 44€ in totale; sufficiente) e poi facciamo un giro sulla Promenaadi, davvero magnifica al tramonto. Chiudiamo la giornata con una visita all’esterno del bellissimo Palazzo Vescovile.
7° giorno
Dopo un’altra visita al cortile del Palazzo Vescovile di Haapsalu, ci mettiamo in macchina diretti a Rummu Karjaar, le cui foto ci hanno incuriositi. Quando arriviamo però scopriamo che in realtà per vedere i palazzi semisommersi bisogna prenotare online un biglietto per entrare nel parco dell’ex prigione, per cui rinunciamo e ci dirigiamo a Tallinn. Iniziamo la visita della città dalla periferia e precisamente dal quartiere socialista di Vaike-Oismae, che è interessante, in quanto dimostra perlomeno una certa volontà da parte del regime, di creare un quartiere a misura d’uomo. Proseguiamo quindi con Pelgulinn, una zona caratterizzata da gradevoli case in legno del secolo scorso e poco dopo con Kalamaja, ex zona industriale riconvertita ed in corso di riconversione. Questo è un quartiere da non perdere: Kultuurikatel, Telliskivi Loomelinnak e Port Noblessner sono degli splendidi esempi di riconversione riuscita e delle zone molto piacevoli dove passare un po’ di tempo anche se non siete appassionati all’archeologia industriale. Concludiamo la visita del quartiere guardando dall’esterno Lennusadam, che al momento ospita il Museo del Mare e Patarei, ex fortezza e carcere comunista. Andiamo quindi in hotel (St. Barbara; circa 70€ a notte per una doppia con bagno e prima colazione; molto buono; https://stbarbara.ee/en/) e poi andiamo in centro. Passiamo il pomeriggio a girare per lo splendido centro storico della città, che è davvero notevole. Ceniamo molto bene al Peppersack (60€ in totale; https://peppersack.ee/en/) e poi torniamo in hotel.
8° giorno
Iniziamo la giornata con un giro di Toompea, la collina sulla quale si trova la Cattedrale e dalla quale si possono ammirare delle belle vedute sulla città da un paio di punti panoramici (Kohtuotsa e Patkuli Vaateplatvorm). Proseguiamo poi con un giro lungo le mura, che in alcuni punti sono conservate particolarmente bene. È sicuramente un giro da non perdere per godersi al meglio la parte vecchia di Tallinn. Dopo una sosta al caffè più famoso della città, Maiasmokk, ci dirigiamo verso la parte moderna. Iniziamo da Rotermann, un quartiere limitrofo a Vanalinn, con un notevolissimo recupero dei vecchi edifici industriali – non perdetevi il negozio di cioccolatini Kalev! Proseguiamo quindi con la visita di Kadriorg, ammirando il parco, Kadrioru Loss, ed il Palazzo Presidenziale, oltre all’impressionante Lauluvaljak, l’anfiteatro nel quale si svolge il Festival della Canzone Estone. Una lunga passeggiata sul lungomare ci porta nel quartiere di Pirita, per dare un’occhiata alla bella costruzione che adesso ospita il Museo del Cinema, nonché alcuni monumenti sovietici, tenuti peraltro molto male, tanto da essere vicini al degrado totale, ed il limitrofo Monumento alle Vittime del Comunismo, che, al contrario è in ottime condizioni di manutenzione! Chiudiamo la giornata visitando l’Olumpiapurgespordikeskus, quartiere costruito dai sovietici per le olimpiadi di Mosca del 1980, che attualmente appare abbastanza squallido e il bel Pirita Klooster, vale a dire le rovine del monastero dell’Ordine fondato da Santa Brigida. Una lunghissima passeggiata ci riporta in centro città per una cena deludente al Vaike Rataskaivu 16 (40€ in totale; http://www.rataskaevu16.ee/en/).
9° giorno
Lasciamo a malincuore Tallinn, una città davvero interessante, oltre che bella, che non dovrebbe mancare mai in nessun itinerario di viaggio nei Paesi Baltici. La prima tappa della giornata è il Parco Nazionale Lahemaa: si può fare una passeggiata su una passerella di legno all’interno della torbiera della durata di un paio d’ore e della lunghezza di 3,5 km. (Viru Bog Nature Trail). Complice anche un tempo splendido, l’esperienza è memorabile: l’ecosistema è bellissimo da vedere, ricco com’è di laghi, vegetazione rigogliosa e torbiere. A metà mattinata ci rimettiamo in auto diretti a Tartu. Iniziamo la visita della città partendo dall’Eesti Rahva Muuseum, vale a dire il Museo Nazionale Estone (https://www.erm.ee/en), nel quale viene illustrata la storia di questo popolo, nonché degli altri popoli ugrofinnici; davvero interessante. Arriviamo quindi in centro e, dopo aver svaligiato il negozio della cioccolateria Kalev, visitiamo la piazza principale, l’Università, la zona della vecchia Cattedrale e del quartiere di Supilinn, ricco di casette in legno ed un tempo malfamato. Tartu è una città gradevole per passarvi qualche ora, ma non invita ad una sosta più lunga. Nel tardo pomeriggio riprendiamo l’auto, lasciamo l’Estonia e raggiungiamo Cesis in Lettonia. Ceniamo in un locale nella piazza centrale (The Iela; https://m.facebook.com/THEIELA; 40€ in totale; buono) e poi diamo un’occhiata ai resti del Castello dall’esterno, alla chiesa principale ed alle belle vie centrali della città prima di andare a casa a dormire (Apartments Vitenberg, Rigas Iela 9; 53,50€ per un appartamento; ottimo).
10° giorno
Iniziamo la giornata con la visita del Parco Nazionale Gaujas: le nostre mete sono la Zvartes Rock ed uno degli itinerari nella natura, vale a dire quello che consente di fare un giro della foresta e vedere una serie di animali in alcune gabbie. Promossa la prima, bocciato il secondo, anche perché un po’ di animali probabilmente dormono e non riusciamo a vederli. Ci mettiamo quindi in auto nel primo pomeriggio e, dopo circa tre ore a causa di una serie di code, raggiungiamo il Rundale Palace, Palazzo dei Duchi di Curlandia, che merita davvero una visita, sia per gli interni che per il giardino. Lasciamo quindi la Lettonia e dopo un’ora di auto, raggiungiamo in Lituania la celebre Collina delle Croci: un posto davvero surreale, che bisogna vedere per riuscire a dare un giudizio. In serata arriviamo a Siauliai: prima ceniamo bene al Leja, poi andiamo in casa a dormire.
11° giorno
Lasciamo Siauliai molto presto e in meno di due ore siamo a Kaunas. Iniziamo la visita della città dal IX Forte, dove si trova il Monumento per le Vittime dell’Olocausto. Proseguiamo quindi con la visita della città moderna e del bel centro storico. Kaunas ci sembra davvero una città vivace, piena di gente e di negozi, come finora non ci era forse mai successo di vedere nei Paesi Baltici. Trascorriamo quindi qualche ora e, dopo aver visto l’allucinante Office Center 1000, sulla cui facciata è stata riprodotta una vecchia banconota lituana, arriviamo a metà pomeriggio nel paesino di Trakai. Qui ci aspetta una sorpresa perché è il primo posto nel quale vediamo una folla relativamente vasta di turisti: coppiette, famiglie e giovani. Il paesino, il cui highlight è il castello sul lago, merita davvero una visita, anche se di non più di un paio d’ore. In prima serata torniamo a Vilnius e, lasciati auto e bagagli nella nostra sistemazione, andiamo a cena alla Georgian House, ottima.
12/13° giorno
Questa mattina abbiamo in mente di visitare Druskininkai, città vicino al confine con la Bielorussia. A pochi minuti dalla cittadina, però, siamo tentati di desistere: la strada è infatti bloccata da una lunghissima coda di camion provenienti da diverse nazioni europee e asiatiche, che sono in coda per la dogana. Alla fine decidiamo di seguire quello che fanno gli altri e di superarli, per cui riusciamo ad arrivare a Druskininkai, dove visitiamo due monumenti dell’epoca sovietica: il vecchio complesso termale, che adesso è diventato l’Aquapark ed un vecchio hotel (Pusynas), che sta per essere riconvertito in appartamenti. Dopo una rapida sosta presso l’Ufficio del Turismo, andiamo a visitare Gruto Parkas, un memoriale dell’epoca sovietica, che consiste in un museo all’aria aperta nel quale è stata raccolta una gran quantità di statue e busti risalenti a quell’epoca: Lenin, Stalin ed una miriade di persone e personaggi sono in bella vista in questo posto surreale. Un’esperienza da non perdere se siete appassionati di questo genere di cose. Nel primo pomeriggio proseguiamo per lo Dzukijos Nacionalinis Parkas, dove la gentilissima e loquace operatrice dell’Ufficio del Turismo di Marcinkonys, ci dà una serie di consigli per vedere in poche ore qualcosa del parco. Facciamo quindi un giro nelle vicinanze per vedere una duna ed una palude (in realtà, il giro completo, Marcinkonys Forest and Meškos šikna Loop, è più lungo, ma non abbiamo il tempo e sinceramente neanche la voglia di farlo tutto); proseguiamo poi per vedere alcune interessanti croci di legno nel vicino cimitero di Manciagires, un bel panorama dell’ansa del fiume Ula (Ulos Akis) e concludiamo con un giro in macchina per vedere l’architettura vernacolare del villaggio di Zervynos. Tornati a Vilnius, ne approfittiamo per scattare un paio di foto ravvicinate all’edificio della Torre della Televisione, torniamo a cena all’Etno Dvaras (questa volta però scegliamo la sede di Ausros Vartu gatve 2; sempre molto buono; 42€ in totale) e prendiamo un dolce nel vicino Dziugas (https://www.dziugashouse.lt/en/about-us/; molto buono). Il giorno dopo sveglia all’alba e corsa in aeroporto: il nostro volo Ryanair parte puntuale e arriva addirittura in anticipo a Orio al Serio.