Tallin, Helsinki e la regione dei laghi
12/10/2019 Spinti inizialmente dal fatto che non ci siano voli economici per la Finlandia, io ed Andrea, decidiamo di affidarci ad un low cost di Ryanair da Bergamo per Tallin, e di dedicare un giorno a questa piccola perla estone. Arriviamo nella capitale estone alle 22 sotto una pioggia battente, il che ci fa subito optare per un taxi che ci porti nel nostro hotel, Olevi Residenst, situato subito ai piedi della città medioevale, prenotato su booking alla cifra di 85euro per due notti con colazione; non ci aspettavamo molto e di fatti, non valeva un euro di più. Cena veloce in un Irish Pub a base di fish and chips, e poi subito a letto.
13/10 Dopo una pessima colazione in hotel, usciamo entusiasti alla volta del centro città; dopo aver passato una ventina di minuti bloccati sotto un portico a causa di un violentissimo scroscio d’acqua, finalmente il tempo ci grazia e riusciamo a visitare per bene la cittadina. E’ stata come me la immaginavo, piccola, graziosa, con le mura e i ciotolati antichi, una piazza anch’essa molto caratteristica ed ogni tanto qualche personaggio vestito in costumi d’epoca che cercava di attirarti nel solito ristorante turistico. A metà pomeriggio, dopo aver visto la parte antica, siamo scesi verso una zona moderna e dinamica, piena di negozi e di locali alla moda. La sera abbiamo cenato in un ristorante abbastanza vicino all’albergo, di cui non ricordo il nome, che ci ha servito un piatto tipico a base di ogni tipo di insaccato: decisamente bocciato.
14/10 Sveglia all’alba, visto che avevamo prenotato il traghetto per Helsinki alle 6 del mattino; due ore e quindici di traversata al costo di una trentina di euro in due. Già sulla nave, i prezzi iniziano a lievitare rispetto all’Estonia, e difatti la colazione composta da due caffè e due brioches, sfiora i 13 euro. Alle 8.30 siamo al porto di Helsinki e neanche a dirlo piove; prendiamo il tram e poi un bus per arrivare in aeroporto, dove avevamo noleggiato la macchina con un fornitore locale, mi pare Finn car; il ragazzo che ci consegna la nostra Clio station tra l’altro è un albanese ma che parla italiano, e ci ricorda fortemente di rispettare i limiti di velocità. A questo punto la nostra destinazione è la cittadina di Poorvo, a circa 40minuti dalla capitale. Nonostante la pioggerella che non cede, le casette rosse sul fiume sono davvero caratteristiche, così come l’antico municipio, le botteghe, i cafè e la stazione. Per ripararci dal freddo ci gustiamo un the caldo con un dolce alla cannella, che ritroveremo sempre in ogni bar finlandese e che io ho letteralmente adorato. Nel pomeriggio torniamo ad Helsinki dove abbiamo un appartamento per due notti fuori dal centro; per risparmiare spesa alla Lidl e cenetta in casa.
15/10 Finalmente primo giorno di sole e così come da programma iniziale, ci dirigiamo al Nuuksio National Park, un parco nazionale a meno di 50 minuti dal centro. Decidiamo di parcheggiare all’Haltia Center, un centro congressi ma anche un luogo ricreativo per bambini e da lì facciamo una bella camminata di circa due ore più relativo rientro. E proprio lì ho iniziato a vedere i veri colori dell’autunno finlandese, gli specchi d’acqua, i frutti rossi e i funghi giganti. La sera decidiamo di fare una capatina ad Helsinki, per rivedere il centro, due anni dopo la nostra prima visita. E’ sempre bellissima, la mia città del cuore, tra la cattedrale Ortodossa, quella protestante, il porto, Stockmann… Ceniamo al Restaurant Kannas, poco fuori dal centro, scelto visto che tripadvisor lo dava come frequentato anche da persone del posto. Si tratta di una specie di pub, con prezzi direi buoni visto il target finlandese. Io prendo lo stinco di renna con purè e il mio ragazzo un petto di pollo al formaggio con patate. Siamo rimasti soddisfatti, seppur lentino il servizio.
16/10 In macchina direzione Kuopio!! Più di quattro ore di macchina su un’autostrada e poi statale praticamente deserta, sempre diritta e con costanti autovelox che impongono limiti dagli 80 ai 100 km/h. Abbiamo fatto un’unica tappa in un piccolo autogrill, dove ovviamente l’unico caffè che servivano era americano e vi erano i camionisti intenti a mangiare piattoni unici alle 9 del mattino!! Verso le 13 raggiungiamo il nostro camping: Rauhalahti Holiday Homes. Abbiamo un cottage moderno, che da fuori richiama più un container, ma all’interno molto grazioso, con annessa sauna privata. Infatti decidiamo di fare un paio d’ore di camminata nei sentieri che circondano il cottage ed il lago circostante, e dopodiché ci infiliamo nella nostra sauna. La sera prendiamo la macchina e ceniamo alla Trattoria Sorrento, i cui gestori sono italiani, e dove ci gustiamo un’ottima pizza e due porzioni di tiramisù.
17/10 Questo è stato senza dubbio il giorno più freddo, la temperatura era di zero gradi e girare per Kuopio è stata davvero dura. Abbiamo visitato il centro, la cattedrale, il mercato al coperto, dove ho assaggiato la specialità locale, ossia il pane di segale con il Kalakukko, un pesce locale. Poi abbiamo raggiunto a piedi la torre di Puijo, una torre panoramica altra più di settanta metri per vedere tutto il complesso di isolotti e laghi che circondano Kuopio; lì accanto c’era il trampolino del salto con gli sci. Dopo tutto il freddo preso, ovviamente tappa sauna, ma sempre quella piccola privata; in effetti a pochi passi dal campeggio c’è la più grande sauna pubblica al mondo e sarebbe stata una bella esperienza andarci, ma aimè Andre non ha voluto saperne. Poi cena al ristorante, neanche a dirlo chiamato Saana, dove abbiamo mangiato un’ottima zuppa di patate e salmone.
18/10 Lasciamo Kuopio per raggiungere una città decisamente più dinamica e moderna: Jyvaskyla. E’ una città universitaria, con non molto da vedere in realtà, di fatti per noi è stata più una tappa di passaggio, anche se annovero la visita anche qui ad una torre di avvisatamento e ad un piccolo museo di case finlandesi antiche. A Jyvaskyla abbiamo sogiornato al Greenstar hotel, molto confortevole e cenato alla Trattoria Aukio, con cucina internazionale ma anche italiana e con mio grande stupore ho mangiato un buonissimo risotto gamberi e lime.
19/10 Ultima tappa del viaggio: all’Aurantola cottage! Posto incredibile, un campeggio che sembrava rimasto agli anni 80, con una reception sulla terra ferma e i cottage su un isolotto collegato da un ponte! Il nostro cottage era completamente in legno, con stufa, soppalco per il letto e ovviamente sauna. E’ stato il soggiorno più caratteristico in assoluto, infatti abbiamo passato la giornata a rilassarci nel cottage e poi abbiamo preso le barchette lasciate a disposizione degli ospiti e remato per tutto il lago! Non essendoci nulla nei dintorni, ci siamo cucinati qualcosa e poi nanna nel più totale buio e silenzio (eravamo gli unici ospiti!)
20/10 Ci alziamo di buon ora e in circa 50minuti raggiungiamo il Repovesi National Park, un importante parco nazionale in provincia di Kouvola, definito anche la piccola Lapponia. Camminiamo tutto il giorno nel parco tra scorci mozzafiato, ceppi per tagliare la legna e accendere il fuoco, un ponte sospeso e una zattera per attraversare il lago.. insomma una meraviglia! E così dopo la stancante giornata, ci fermiamo nell’unico bar/ristorante della zona, che alle diciotto ha chiuso la cucina, e noi tristi ed affamati ci facciamo scaldare due tranci di pizza (no comment..) e ci ingozziamo di patatine in sacchetto.
21/10 Salutiamo l’Aurantola camping e ci dirigiamo ad Helsinki; poiché l’aereo parte alle 15.30, decidiamo di farci un paio d’ore in giro tra la penisola di Seurassari, dove c’è un grande museo all’aperto di case finlandesi antiche e poi un cafè nel caratteristico baretto sul mare, cafè Regatta, un posticino incantevole. Poi purtroppo è proprio ora di andare a riconsegnare la macchina e tornare a casa. Che poi, il nostro volo di ritorno con la Czech Airlines, con scalo a Praga abbia fatto tre ore di ritardo, facendoci perdere la coincidenza per Milano… diciamo che quella è un’altra storia…
Comunque che dire, una vacanza come l’avevo immaginata; la Finlandia non è il solito luogo turistico, almeno la zona centrale, ma hanno un modo di vivere, un’organizzazione e soprattutto una natura che noi ci sogniamo. Quindi tanti soldini spesi, visto il loro target di vita… ma come dimostreranno le foto, ne vale la pena!