Tallinn, una città dal fascino fiabesco

“E’ bello viaggiare con il figliolo!” ha sussurrato una coppia, guardandoci con interesse per la nostra intesa durante il tour. “Veramente siamo nonno e nipote”, ho azzardato. “Allora è addirittura bellissimo!” Effettivamente è stata un’esperienza fantastica. Avevamo già viaggiato assieme in camper genitori e nipote, con nonni al seguito, ma affrontare un viaggio in aereo da soli è stata un’idea balenata in pochi minuti e subito concretizzata, senza titubanze e con entusiasmo. Complice la comune passione per la foto e i viaggi, il desiderio del nipote di provare il primo volo, la meta intrigante.
Sveglia alle tre del mattino per raggiungere l’aeroporto di Venezia. Abbiamo i posti del volo Venezia-Francoforte vicini, ma all’imbarco ci cambiano i biglietti e finiamo divisi, il nonno in coda e il nipote nelle prime file. Il battesimo dell’aria va comunque bene e meglio ancora il successivo volo per Tallinn, in Estonia. Disbrigo veloce dei controlli, fuori il cielo è azzurro, il clima ideale, raggiungiamo il Radisson Blu Olympia Hotel che si rivelerà una scelta azzeccata, sia per la posizione, che per i servizi e i pasti. Dalla camera, con un’ottima vista dall’alto sulla città, cominciamo subito a scattare un po’ di foto.
Tallinn si affaccia sul Golfo di Finlandia ed è dominata dalla collina di Toompea, che ha dato i natali al primo nucleo abitato. Si trova sulla Strada dell’Ambra, un percorso di oltre 400 chilometri fra i giacimenti di resina vegetale fossile. Nell’antichità, data la sua favorevole posizione, la città fu un attivo centro di scambi commerciali e sulla collina di Toompea fu realizzata una fortezza in legno già nell’XI secolo. Travagliata la sua storia nei secoli, fino a quando nelle guerre per la contesa delle terre della regione del Baltico, si arrese alla Russia di Pietro il Grande. Nel 1870, con il completamento della linea ferroviaria che collegava San Pietroburgo a Tallinn, il suo porto divenne uno dei principali dell’impero russo e all’inizio della Grande Guerra poteva contare su numerosi cantieri navali. Dopo i gravi danni subiti nei bombardamenti del 1944 e il periodo di urbanizzazione con quartieri in stile sovietico, alla fine degli anni ’80, quando su Tallinn diventava sempre più concreto il sogno dell’indipendenza, iniziò la trasformazione del centro urbano con eleganti architetture, la Città Vecchia fu restaurata, sorsero industrie informatiche e si svilupparono nuove tecnologie che diedero al paese l’impulso decisivo verso un futuro migliore. Il centro storico disposto su due livelli che la caratterizza, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, rende Tallinn una delle città murate più suggestive d’Europa.
Dato l’orario favorevole facciamo un giro per il centro storico, molto caratteristico e ben conservato, all’interno delle mura medievali. Partiamo dalla grande Piazza della Libertà, nei pressi della quale si trovano i resti di una delle antiche porte, i cui ruderi sono visibili sotto una parete di vetro. Domina la piazza la gigantesca croce di vetro che commemora la guerra dell’indipendenza dell’Estonia e nel lato orientale si può visitare l’ottocentesca chiesa luterana di San Giovanni. Poi i giardini con una miriade di fiori, la cattedrale cattolica dei SS. Pietro e Paolo (1844), la chiesa gotica di Sant’Olav del XIII secolo, con il suo campanile di 124 metri (addirittura 159 metri, l’edificio più alto del mondo sino al 1625, quando fu gravemente danneggiato da un incendio), e poi c’intrufoliamo nel labirinto delle vie acciottolate. Spettacolare e animata la Piazza del Municipio, il cuore di Tallinn fin dall’XI secolo, molto scenografica e circondata da palazzi color pastello, locali, ristoranti e negozi, occupata su un lato dal municipio in stile gotico. Ci sediamo in uno dei tanti pub che la circondano per gustarci una bibita e guardare il colorito viavai, prima di rientrare in hotel per la cena.