Tour dei Mercatini di Natale dell’Alto Adige
Sicuramente molti vi diranno che i mercatini dell’Alto Adige sono chiassosi, costosi e gelidi e che magari non meritano tanta strada. Ma io no. Io vi racconterò di un breve e divertente tour alla scoperta di deliziose e fiabesche località di montagna, dove ancora è possibile scoprire l’artigianato più raffinato e i sapori più autentici del Natale.
Vi racconterò i miei Mercatini dell’Avvento, dove certamente ritornerò.
E’ Dicembre e da diversi anni sogno di visitare i Mercatini di Natale dell’Alto Adige. Scopro che un’agenzia viaggi della mia città propone tre giorni di tour e prenoto subito, insieme ad una cara amica. Partiamo che è ancora notte, sotto ad una pioggia scrosciante e gelida. Non manca nemmeno la nebbiolina, tipico regalo della pianura padana in cui vivo… Dopo diverse ore di viaggio e alcune soste ristoratrici, finalmente, sotto ad un cielo blu e sole splendente giungiamo a Merano, la prima tappa. MERANO è una deliziosa località ad appena 324 metri di altitudine.
Con i suoi 34.000 abitanti, è la seconda città dell’Alto Adige dopo il capoluogo di Bolzano e vanta una popolazione mista, nella quale convivono a pari numero persone di madrelingua italiana e tedesca. La cittadina è adagiata in una conca circondata da montagne, è elegante e romantica.
E’ il luogo ideale per lunghe passeggiate, grazie ai suoi curatissimi parchi, ricchi di piante esotiche e mediterranee. Ha un clima insolitamente mite ed è infatti celebre per le sue terme. Ancora oggi si più ammirare l’elegante palazzo in stile liberty sito sulle passeggiate Lungo Passirio, il Kurhaus, gioiello dell’architettura cittadina inaugurata nel 1874.
Proprio qui sorge il mercatino dell’Avvento di Merano, suggestivo e goloso. Deliziose e aromatiche aiuole di cavoli ci danno il benvenuto, assieme ad un’aria frizzantina e pulita, priva di umidità. Non fa un freddo particolare, diciamo 5/7°, che con scarpone, berretti e guanti di lana si sopportano bene. Armate di macchine fotografiche ci buttiamo alla scoperta del mercatino. Ci sono decine di espositori che propongono addobbi ed oggetti in ceramica, tessuti tradizionali, statue in legno e pantofole in feltro e giocattoli. Le palle per l’albero di Natale sono bellissime e costosissime, ma sono davvero opere d’arte, tutte di fragilissimo vetro intarsiato! Prima di partire ne comprerò senz’altro una! Incantevoli gli stand con le specialità gastronomiche: i “Knödel” (canederli di speck, formaggio, o agli spinaci), i “Schlutzkrapfen” (ravioli di spinaci), la “Kaiserschmarren” (frittata dolce con marmellata), gli immancabili strudel e krapfen, senza dimenticare le bevande bollenti: vin brulè, succo di mele bollente e lo squisito “latte al pan pepato” della Latteria Sociale di Merano, assolutamente da non perdere! Non è solo il mercatino ad incuriosirci, ma anche il delizioso centro storico medioevale, con castelli, chiese in stile gotico e i rinomati Portici, ricchi di negozi bellissimi.
Il Mercatino natalizio sorge a poca distanza da Piazza del Duomo, dove spicca il mega-calendario d‘Avvento, con le colorate finestrelle. Ovviamente entriamo nel Duomo, dedicato a S. Nicolò. Si trova nel quartiere commerciale alla fine del tratto superiore dei Portici. Il campanile di 83 metri è uno dei più alti dell’Alto Adige ed è il simbolo del centro storico di Merano. Il duomo è uno dei primi monumenti del Tirolo interamente in stile gotico: l’ampia costruzione gotica a tre navate è la più grande chiesa della città. Esso venne menzionato per la prima volta nel 1220, venne ristrutturato e ingrandito a partire dal XIV secolo e ultimato nel 1465. Si possono ammirare numerosi affreschi presenti anche sulla facciata esterna sud, il portale riccamente decorato e sormontato da un rosone, finestroni risalenti all’età tardogotica e al suo interno un magnifico altare a portelle, il coro gotico e sculture e dipinti interessanti. Dietro al Duomo sorge la piccola Cappella di S. Barbara, costruzione gotica ottagonale, risalente al 1450. All’interno si possono ammirare l’elegante volta a stella, il rosone gotico e il meraviglioso altare gotico dorato a portelle.
Dal Duomo si può procedere per Via dei Portici, zona antica e molto curata di Merano, costruita nel 1200 per volere del conte del Tirolo Mainardo II. Si tratta di un lungo corridoio ad arco ribassato e sorretto da colonne in pietra che parte da piazza del Duomo e termina, ca. 400 m dopo, in piazza del Grano. Le loro facciate, risalenti a epoche diverse, sono arricchite dal tipico sporto (Erker). Merita a mio parere una visita il Museo della Donna Evelyn Ortner, in via dei Portici, 68.
L’originale e piccolo museo permette di ripercorrere un percorso storico della donna attraverso gli abiti e le mode degli ultimi 200 anni. Non mancano curiosità come la prima lavastoviglie o la prima lavatrice, e una piccola collezione di bambole e giocattoli d’epoca. Delizioso! Se poi avete tempo non perdete l’occasione di visitare il Castello Principesco in via Galilei, vicino ai Portici e al Municipio. Costruito nel XV secolo dall’arciduca Sigismondo d’Austria, il piccolo castello è un gioiello dell’arte gotica e rinascimentale. Si possono ammirare la corte interna, il cammino di ronda e i due piani del castello con molte piccole stanze accoglienti e una delle più antiche stufe in maiolica d’Europa. L’edificio dispone anche di una piccola cappella, nella quale dietro l’altare si trova un affresco del XVI secolo. La collezione di armi e di antichi strumenti musicali sono le attrazioni del Castello.
Infine a Merano c’è un bellissimo Orto botanico, inaugurato un paio di anni fa. I giardini, velocemente e comodamente raggiungibili dal centro (bus di linea 1b e 4, ampio parcheggio per autobus e macchine), si trovano ad est della città. I giardini si estendono su un area di 12 ettari (ca. 8,5 ettari di solo giardino) con un sentiero di 6 km e un dislivello di ca. 300 metri. Ospita 3.000 specie differenti e ca. 100.000 piante. Dopo un goloso pranzo a base di wurstel, vin brulé e krapfen, partiamo alla volta di BOLZANO.
Elegante, ricca, quasi asburgica, Bolzano è una città molto interessante, che merita una visita accurata.
La città è immersa nel verde, in una magnifica conca circondata da 300 ettari di vigneti. D’estate è bella, ma d’inverno acquisisce ancora più fascino. Il Comune propone da ormai 13 anni il tradizionale Mercatino di Natale in Piazza Walther, la piazza principale. I colori e i profumi riempiono l’aria: anche qui vin brulè, ma anche tanta cioccolata calda e una bancarella, in particolare, che mi ha colpito per i profumi antichi che non sentivo da tanto tempo: l’odore delle frittelle di mele che mi preparava nonna quando ero bambina… E poi è un susseguirsi di suoni e musiche natalizie, di bancarelle tradizionali e di volontariato con le tipiche decorazioni per la casa e per l’albero, candele, oggetti in legno, giocattoli e presepi. Compriamo da una giovane artigiana alcune fragilissime palle di vetro, decorate con scorze di arancia, spezie e fili di paglia: bellissime! Poi, in un angolo della piazza, scorgo una bancarella che mi attrae inesorabilmente: è lo stand austriaco della Sacher, direttamente da Vienna col suo carico di torte, e preparati per cioccolata in tazza. Compriamo tante belle specialità, nonostante i prezzi proibitivi… Poi partiamo alla scoperta di Bolzano. Cominciamo dal Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta. La chiesa, come si presenta oggi, venne iniziata negli ultimi decenni del Duecento da maestranze lombarde. L’imponente campanile risale agli inizi del XVI secolo. E’ una chiesa solenne, che invita alla meditazione e al silenzio. Oltre al mercatino di Natale in piazza Werther, merita una visita anche il delizioso mercatino dell’artigianato in Piazza Municipio. Troviamo stand di artisti e artigianato straniero. Da qui si può prendere la bellissima Via dei Portici e godersi le vetrine dei più lussuosi negozi della città. La stradina termina nella suggestiva Piazza delle Erbe, con le sue coloratissime bancarelle di frutta e fiori. Ricordo con piacere le insolite ghirlande d’aglio, davvero belle! Da questo punto, se si ha almeno un’oretta a disposizione, merita una visita il Museo Archeologico con la celebre mummia di Similaun (www.Iceman.It). E’ a due passi da Piazza delle Erbe. Inoltre a Bolzano c’è la originale sede Thun (http://www.Thuniversum.It/thuniversum.Html) che da sola merita una visita.
Una curiosità: in via Alto Adige, subito davanti a piazza Walther, c’è una delle prime Bottega del mondo d’Italia, con i suoi prodotti equo solidali buonissimi. L’anno scorso ho comprato tanti prodotti e confezionato allegri cestini natalizi, molto apprezzati. Infine, se si ha una mezza giornata a disposizione, merita un’escursione l’incantevole Castel Roncolo, il maniero illustrato che é situato su uno spuntone di roccia, all’imbocco della Val Sarentina.
Edificato nel 1237, il castello è stato più volte ampliato e restaurato e conserva splendidi affreschi che narrano scene di vita cortese, episodi di caccia, tornei cavallereschi e momenti di vita quotidiana. Il castello è collegato alla città con il bus di linea n. 12 e con lo shuttle gratuito da Piazza Walther. (vd. Sito Cariche di pacchettini e riscaldate dalle numerose bevande calde sorseggiate durante il pomeriggio, partiamo alla volta dell’ Hotel. Partiamo alla volta della romantica Valle di Anterselva, una delle più belle e incontaminate valli dell’ Alto Adige.
Il pullman sale ad Anterselva di Mezzo, una piccola località con poche case, qualche hotel e una minuscola chiesa. Il luogo è di una bellezza e una tranquillità indescrivibili.
L’Hotel è incantevole, tutto pizzi e legno di abete. La camera è calda e confortevole, con un bagno enorme e bollente e una deliziosa veranda con panorama sui monti.
Dopo la doccia bollente scendiamo a cena, nel romantico ristorante. La cena è buonissima e ci permette di assaggiare le specialità tirolesi, tra cui un gustoso cervo con polenta.
Poi a nanna, dopo una breve passeggiata nel buio del paesino. Complice la morbidezza del bianco piumino, dormiamo come angioletti e ci svegliamo prestissimo, con largo anticipo sulla colazione. Così ci concediamo una breve passeggiata nel paesino ancora addormentato.
Ammiriamo le vecchie case contadine e le antiche fontanelle ancora in funzione. Sembra di essere nel paese di Heidi! E poi…Comincia a nevicare piano piano. Diamo un’occhiata anche alla piccola chiesetta, quasi una bomboniera e al suo piccolo cimitero con le tombe addobbate per il Natale e poi torniamo a scaldarci in Hotel. Un’abbondante colazione è quello che ci vuole per calibrare bene! Poi si parte per la Germania. Un lungo viaggio ci porta nella gelida MONACO DI BAVIERA, tutta innevata. La capitale dello Stato confederato della Baviera è una città cosmopolita e moderna, certamente la più allegra di tutta la Germania. Il confine del centro è segnato dal Vecchio Municipio, costruito fra il 1470ed il 1480 da Jörg von Halspach, che nel corso della seconda guerra mondiale fu in gran parte distrutto. Sopra il passo carraio c’è la sala del municipio, con la sua volta a botte in legno, che con i suoi ornamenti rappresenta un gioiello del tardo gotico tedesco. Nella torre del municipio, ricostruita nel 1975, si trova un Museo dei giocattoli, con i suoi favolosi orsacchiotti di pezza.
La Frauenkirche (“Chiesa di Nostra Signora”) risale al 1468. Nel 1488 i lavori erano terminati ma le calotte doppie dei campanili sono del XVI secolo. La costruzione tardo-gotica si impone con le sue grandiose proporzioni (lunghezza 109 m, larghezza 40 m), la sua struttura chiara e la rinuncia ad ogni guarnizione gotica. L’interno si compone di tre navate con 22 pilastri ottagonali disposti in 22 file. La navata laterale e le finestre non sono visibili dal vestibolo dato che i pilastri sono disposti in modo da coprirle alla vista; così il visitatore ha l’impressione di vedere solo pareti senza finestre. Anche la finestra del coro, oggi visibile, era prima nascosta dall’altare. Da questo concetto di spazio interno deriva probabilmente la saga della “impronta del diavolo”. Nel vestibolo infatti vi è un’impronta sul pavimento che la leggenda attribuisce al diavolo .Si dice che quando Satana visitò la chiesa, si rallegrò talmente che fossero state dimenticate le finestre, che batté i piedi con tale forza da lasciare un’impronta su pavimento del vestibolo e lasciò la chiesa. Edificio dominante in Marienplatz è il Nuovo Municipio (Neues Rathaus), ordinato dal re Ludwig I, per la cui costruzione furono demolite 24 antiche case monacesi. Eretta in tre periodi, fra il 1867 ed il 1909, sotto la direzione di Georg Hauberisser, è la torre del municipio, alta 85 m, costituisce il punto centrale della costruzione neogotica (mattoni con guarnizioni in pietra). Nella torre è incastonato il famoso Glockenspiel (gioco di campane – fig. A destra), una sorta di carillon basato sul suono di campane. Ogni giorno alle ore 11 il Glockenspiel, con 32 figure di grandezza quasi naturale, racconta la storia della città: le nozze del duca Wilhelm V con Renata di Lothringen e il torneo cavalleresco che seguì, la “Schefflertanz”, che dal 1517 viene danzata ogni 7 anni per celebrare la gioia per la fine della morte nera (la peste). La facciata del Nuovo Municipio, lunga quasi 100 m, è adornata di figure e ornamenti di duchi, principi e re bavaresi, di allegorie, figure leggendarie e santi. I cortili interni sono costruiti sull’esempio dei cortili dei castelli medioevali, con torre con scala a chiocciola, case con scale strette e ripide e ampi vestiboli con scale. Su Marienplatz sorge l’enorme e caotico mercatino di Natale, che davvero non ci ha colpito granché. Forse colpa del freddo intenso o della ressa, mi pento di aver fatto tanta strada, avrei fatto meglio a visitare Vipiteno, il solo mercatino escluso dal tour.
Certo Monaco è bellissima (per me è la terza visita), ma merita almeno un paio di giorni, non una visita così mordi e fuggi. Pazienza.
La sera, com’era prevedibile, siamo stanchissime e assiderate. A nanna presto, dopo la cena pantagruelica.
La mattina successiva partiamo alla volta di BRUNICO.
Brunico è una cittadina piena di atmosfera al centro della Val Pusteria, ai piedi del famoso Plan de Corones, la montagna n.1 per lo sci in Europa. Si trova a 835 mt e conta circa 13.600 abitanti. Il mercatino di Natale è piccolo, ma grazioso. Il prodotto più tipico da comprare è lo speck, in tutte le sue varianti (io ho comprato una deliziosa crema spalmabile allo speck, per le tartine del cenone del 24) e le bellissime pantofole di feltro.
Il centro si raccoglie intorno a Via Centrale straripante di botteghe e pasticcerie: lo strudel qui merita davvero!!!! La cittadina è dominata dall’imponente figura del castello, risalente al 1250. Il castello di Brunico è circondato da un muro massiccio con torri. Il castello è ancora ben conservato ed è tuttora proprietà del vescovo di Bressanone. Noi, purtroppo, lo abbiamo trovato chiuso.
Qualche indirizzo utile: Cantina Mayr Una cantina tradizionale nella via Bruder Willram di fronte al Museo Cittadino. Vino, salsicce affumicate e formaggio grigio.
Künstlerstübele Nella trattoria Lamplwirt, mangiare e bere in un’atmosfera speciale, in una “stube” storica con pinacoteca.
Dariz Delikatessen All’angolo della Chiesa del Santo Spirito. Prodotti tipici sudtirolesi ed italiani , vini e formaggi francesi Moessmer: ) Produzione e vendita di loden Dopo pranzo partiamo per BRESSANONE, forse la più bella località dell’Alto Adige.
Il centro urbano è circondato da imponenti mura che raccolgono, come scrigni preziosi, incantevoli edifici.
Il cuore della cittadina è rappresentato da Piazza Duomo: qui sorge il celebre mercatino di Natale, stipato all’inverosimile di bancarelle di ogni tipo. Noi abbiamo comprato splendide confezioni di tisane alla frutta e gnomi portafortuna e ancora strudel e addobbi vari. La piazza è attorniata da maestosi fabbricati: ad est le imponenti facciate del Duomo e della Parrocchiale, a nord il Municipio e ad ovest gli edifici pubblici. A sud-ovest la piazza si apre verso la “Hofburg” – il principesco palazzo vescovile che ospita il Museo Diocesano.
L’interno del Duomo, ricostruito in stile barocco negli anni 1745-58, è sontuoso e magnificamente decorato con marmi e stucchi. L’opera più illustre dell’interno è l’affresco della volta raffigurante l’Adorazione dell’Agnello, di Paul Troger. A sud del Duomo si trova il celebre Chiostro a 20 arcate, 15 delle quali sono rivestite di affascinanti affreschi tardogotici creati fra il 1370 e il 1510 da eccellenti artisti delle scuole pittoriche di Bressanone e di Brunico. Assolutamente da non perdere! Il cuore commerciale della città è costituito anche qui dai Portici Maggiori e Minori. I portici sorsero poco dopo il 1400; coprivano i passaggi pedonali e proteggevano la gente dalla calura e dalle intemperie.
A sud i Portici Minori conducono al Pazzo vescovile e Museo Diocesano dal 1974. Qui potrete vedere una bellissima collezione di antichi presepi. (vd sito http://www.Dioezesanmuseum.Bz.It/it/home.Htm) A nord del Palazzo Vescovile si trova il Giardino di Corte, un grazioso orto-giardino d’impianto rinascimentale, riaperto nel 1992 dieci anni fa.
Ristrutturati e vietati al traffico automobilistico, i Bastioni Maggiori, il Mercato Vecchio ed i Portici offrono un interessante itinerario fra case borghesi restaurate e caratteristici negozi d’ogni genere.
Un ulteriore centro storico di Bressanone, accanto a quelli del Duomo e dei Portici, è il sobborgo di Stufles. Lo si raggiunge percorrendo da Porta S. Michele la rinnovata via Ponte Aquila ed il ponte omonimo sull’ Isarco.
Qualche indirizzo utile: Domcafé Fam. Michael Rainer Piazza Parrocchia 3 Gummererhof Fam. Josef Gummerer Via Pinzago 18 Cos’ si conclude il breve tour dei mercatini natalizi.
A distanza di un anno conservo un bellissimo ricordo dell’atmosfera, degli addobbi e dei profumi respirati.
Consiglio a tutti di andarci almeno una volta e di scoprire le belle tradizione dell’Alto Adige.
INFINE ALCUNI SITI INTERNET UTILI: SITO PER MERANO: http://www.Meraninfo.It SITO PER BRUNICO: http://www.Bruneck.Com/ SITO PER BRESSANONE: http://www.Brixen.Org/ SITO PER BOLZANO: www.Bolzano-bozen.It Per avere un’idea generale dei mercatini natalizi: http://www.Bolzano.Net/mercatini.Htm e http://www.Bolzano-bozen.It/mercatino/percorso-i.Htm Per dormire: Il sito http://www.Dolomitisuperski.Com/crontour/antholz/content.Asp?L=1&MES=4138 consente di fare una buona ricerca a diversi livelli di * Per dormire fuori città, davvero bella è la zona di Anterselva.
Nel sito http://www.Plandecorones.Net/anterselvapension_e.Htm c’è l’elenco delle pensioncine.
Io ho dormito 2 notti nel bellissimo http://www.Santeshotel.Com/home_it.Html Cucina eccellente, prima colazione da sogno! E poi piscina, bagni di fieno, bagno turco. Bellissimo!