In Umbria c’è un borgo dove si cammina tra canali e sorgenti: è la Venezia dell’Umbria da scoprire in primavera

La Venezia dell'Umbria
Stefano Maria Meconi, 25 Apr 2025
in umbria c'è un borgo dove si cammina tra canali e sorgenti: è la venezia dell'umbria da scoprire in primavera
Ascolta i podcast
 

Non era difficile affibbiarle il soprannome per eccellenza di Venezia di, perché percorrendo i suoi vicoli si rimane incantati da questa successione armonica di canali, fonti, cascatelle e acqua che scorre e gorgoglia. Sembra proprio di stare nella laguna, ma tutt’intorno non ci sono Chioggia, Jesolo e Mestre, bensì le montagne dell’Umbria, regione meravigliosa dove l’assenza del mare è risolta da un susseguirsi di acque candide che disegnano paesaggi d’autore. Un po’ come quelli di Rasiglia, splendido borgo a oltre 600 metri d’altitudine, riparato tra le montagne di Foligno, un luogo perso nel tempo la cui ragione d’essere è, appunto, l’acqua. 

In evidenza

Una storia antica e una riscoperta contemporanea

rasiglia

Questo antico borgo, che le fonti storiche fanno risalire circa al XIII secolo, è fatto di case in pietra, circondato da corsi d’acqua alimentati da diverse sorgenti, tra cui la più conosciuta è quella di Capovena, che attraversa tutto il centro abitato formando delle cascate. Elemento storico che ci aiuta a capire l’evoluzione di Rasiglia è certamente la Rocca, fatta costruire dalla potente famiglia dei Trinci nel corso nel Trecento. In origine occupava tutta la sommità del colle, con un andamento pressoché rettangolare. Un molino, una gualchiera, alcune case del borgo erano proprietà dei Trinci che, sfruttando la presenza di acqua, avevano dato vita a quelle attività che per secoli hanno garantito la vita degli abitanti di Rasiglia. Il territorio, divenuto nel XVII secolo importante dal punto di vista produttivo, mantenne una certa importanza fino al secondo dopoguerra.

La “riscoperta” di Rasiglia coincide con la ricostruzione seguita al terremoto del 1997, quello tristemente noto per il crollo della volta della Basilica Maggiore di Assisi, sotto il quale perirono 4 persone e che numerosi danni fece tra Umbria e Marche. Negli ultimi anni, complici anche i social, l’originalità di Rasiglia si è diffusa, contribuendo a un successo turistico che non aveva precedenti.

Cosa vedere a Rasiglia

  • I mulini: con la presenza di acqua, Rasiglia un paese di mugnai, la forza delle acque, investiva le pale che permettevano di azionare la macina in pietra. I molini erano provvisti di due macine una per il grano e l’altra per i cereali.
  • I lanifici: nel borgo non mancavano di sicuro i pastori, ogni famiglia aveva il suo gregge di pecore. Nel mese di maggio si faceva la tosatura della lana con le forbici di lamiera. La lana poi veniva filata, tinta e tessuta. I lanifici più conosciuti sono Tonti e Accorimboni.
  • La centrale elettrica: opera realizzata da “Umberto Tonti” in località Pisciarello, la centrale è ancora attiva.

Parlando delle sorgenti, come ho detto prima, oltre a quella di Capovena esiste un’altra sorgente di nome “Alzabove“. È molto importante anche questa, poiché alimenta l’acquedotto della valle Umbra sud, un bacino di utenza di 66.000 abitanti. Attualmente ha una portata di 250 litri/secondo con un massimo di 300 litri/secondo. Oltre a queste sorgenti Rasiglia è ricca di fonti, che servivano in passato per dare da bere agli animali. Tra queste le fonti di Mariano, Malbarraia e la fonte di San Marino.

Passeggiando per questo borgo incantato da visitare è il Santuario della Madonna delle Grazie, che si trova sul confine tra la diocesi di Foligno e quella di Spoleto. Qui venne trovata una statua in terracotta  della Madonna con il Bambino. Al suo interno è ricco di affreschi realizzati da pittori di Foligno. In questo santuario spesso vengono fatti numerosi pellegrinaggi da parte dei cittadini del territorio circostante, vengono fatti ogni anno, in date precise come segno di ringraziamento. Nella notte della prima Domenica di settembre il suo simulacro viene prelevato dal Santuario e viene svolta la processione in direzione della chiesa parrocchiale di Rasiglia. Il paese è il festa vengono accesi luci e messi festoni nelle case degli abitanti di questo luogo.

Da vedere anche il lavatoio, il mulino a pietra, il fiume Menotre e le Grotte della Badessa, oltre alla già citata Rocca.

Come arrivare nel borgo

Giungendo a Foligno, strada statale val di Chienti, uscita Colfiorito, e seguire indicazioni Rasiglia – Casenove. Il borgo dista 18 chilometri da Foligno, 52 da Perugia, 165 chilometri da Roma e 138 da Ancona.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio