Fuga a Merano: 2 giorni tra terme e krapfen

Cosa fare se puoi starci solo per poco tempo
Scritto da: mypsyche
fuga a merano: 2 giorni tra terme e krapfen

Il fulcro di questa breve fuga sono state le Terme di Merano, in cui ho trascorso un’intera giornata, ma prima e dopo ho potuto apprezzare altri aspetti dell’Alto Adige, tra cui i dolci. Sono andata ai primi di Febbraio, mettendo in valigia gli scarponi, ma non c’era traccia di neve, né freddo intenso.

Pranzo e primo pomeriggio a Bolzano e trasferimento a Merano

In treno da Roma, arrivo all’ora di pranzo a Bolzano, dove mi concedo subito due canederli vegetariani con insalata di cavolo, in uno dei bar-ristoranti di piazza Walther, la piazza centrale, rapidamente raggiungibile dalla stazione. Temevo fosse una trappola per turisti, mentre la mia recensione è stata di 5 stelle.

Dopo pranzo avrei voluto prendere il caffè presso il Loacker Cafè, ma purtroppo era chiuso. Suggerisco di controllare orari e giorni di chiusura, perché sembra caratteristico e meritevole, a ridosso della famosa fabbrica di wafer. Ho fatto un giro nella cittadina, piccola e caratteristica, ricchissima di pasticcerie. Le vetrine piene di krapfen sono diventate il mio ricordo indelebile di questi luoghi! Iniziavo ad abituarmi a captare le voci dei passanti, a volte italiane e a volte tedesche.

Prendo il treno per Merano e purtroppo sbaglio la fermata d’arrivo, perché scendo a Merano – Maia bassa, pensando fosse l’unica stazione di Merano, invece ce n’è un’altra, quella finale, giusta. Attenzione a non confondersi! Mi aspettano una camminata di un po’ di chilometri in periferia, fino all’arrivo al mio Hotel Aurora, di fronte alle terme, lungo il fiume Passirio. La cittadina è molto caratteristica, architettonicamente austriaca e ha un’atmosfera principesca e naturalistica al tempo stesso. Tappa d’obbligo in pasticceria per lo strudel, ma noto che la pasticceria altoatesina è anche molto di più.

Giornata alle terme di Merano

L’Hotel Aurora, come anche tanti altri hotel di Merano, fornisce gratuitamente accappatoio e occorrente per andare alle terme, in un’apposita borsa che poi occorre restituire. Le terme sono bellissime. Alcune piscine interne si protendono all’esterno. Altre piscine, completamente esterne, erano chiuse, essendo febbraio. Oltre alle piscine, salendo ai piani superiori, dove ci sono le stanze del centro benessere, è possibile riposarsi su grandissimi cuscini e in ambienti con musica di sottofondo e anche un caminetto artificiale acceso che fa atmosfera.

Mi sono regalata anche un trattamento al centro benessere, l’unico ancora prenotabile, perché vanno a ruba! Si trattava di un peeling corpo, seguito da relax in una vasca con materasso d’acqua (non si viene a contatto con l’acqua). Per chi è stressato da tanto lavoro, consiglio di fare l’en-plein di relax, con una capatina anche al centro benessere, scegliendo in anticipo il trattamento. Alle terme, c’era anche un ristorante interno, non male, ma neanche eccezionale e abbastanza costoso.

Ultima mattinata a Merano

Prima di riprendere il treno per Roma, faccio un giro nella cittadina di Merano, sotto i porticati e ammirando le vetrine delle pasticceria piene di krapfen. L’ambiente urbano è davvero elegante, ma anche moderno. Faccio una passeggiata anche lungo il Passirio. Purtroppo, non ho avuto tempo di fare qualcuno dei tanti sentieri naturalistici, che sicuramente d’estate saranno molto scenografici.

Riflessioni conclusive

Le terme sono state fin troppo rilassanti, mi sono persino appisolata sui lettini. Forse una giornata intera per me è stata troppa. Mi ero spaventata per le recensioni polemiche di Tripadvisor, che sconfesso completamente. Mi dispiace davvero che un centro di questo genere, ottimamente gestito da tanti lavoratori, ultramoderno, possa essere criticato. Online le persone sanno essere davvero cattive e attaccarsi al cavillo. Consiglio a tutti l’esperienza, non solo alle coppie, che prevalevano lì, anche con la lei truccata di tutto punto e attenta a non farsi andare l’acqua sul viso per non sciogliere il blush (relax, sorella!).

Non ho visto traccia di “razzismo” verso gli italiani come si legge in alcuni blog. Una volta capito se il turista parla italiano o tedesco, le persone del luogo si adeguano, essendo perfettamente bilingui e passando con disinvoltura da una lingua all’altra. Sia Bolzano che soprattutto Merano le ho trovate deliziose, romantiche e regali, molto ricche di caffetterie e pasticcerie, in un equilibrio perfetto tra eleganza, efficienza e natura.

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