Thailandia on the road in famiglia

Incredibile viaggio da Bangkok fino all'estremo Nord, con sosta finale a Koh Phangan
Scritto da: fedebis
thailandia on the road in famiglia
Partenza il: 05/07/2017
Ritorno il: 24/07/2017
Viaggiatori: 5
Spesa: 2000 €
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A gennaio 2017 ci siamo detti che questo sarebbe stato l’anno della Thai e, complice un’ottima tariffa della Qatar Airways, così è stato. Il 5 luglio partiamo da Malpensa direzione Bangkok io, Federica, organizzatrice del viaggio, mio marito Gianluca, fedele compagno di viaggio e guidatore ufficiale e i nostri ragazzi Alessandro, 12 anni, Cecilia 10 e Mattia 5.

L’equipaggio così composto atterra a Bangkok la mattina del 6 luglio dopo due ottimi voli e si dirige con un transfer privato prenotato in anticipo, al Mode Sathorn Hotel in zona Silom non prima di aver cambiato un po’ di soldi in uno dei numerosi money Change presenti in aeroporto. Nei mesi precedenti tramite serrati scambi di mail ero riuscita a strappare un prezzo niente male per questo hotel che si è rivelato poi molto pulito, con un’ottima colazione, una bellissima piscina a sfioro ai piani alti e, fondamentale per Bangkok, in ottima posizione grazie ad una fermata dello Sky Train proprio davanti.

Dopo esserci sistemati andiamo a fare un giretto esplorativo della zona e proviamo subito a prendere confidenza con lo sky train e i suoi biglietti….nulla di difficile in realtà, ogni fermata ha il suo costo e le emettitrici automatiche di biglietti sono intuitive e facili da utilizzare. Raggiungiamo quindi il molo da dove partono le barche riservate ai clienti degli hotel che si trovano sull’altra sponda del fiume Chao Praya, i traghetti pubblici che navigano sul fiume e le long tails private, per studiare il percorso che faremo domani, primo vero giorno di vacanza.

Rientriamo in hotel e dopo un rilassante e rinfrescante bagno in piscina mangiamo in hotel grazie anche ad un’offerta acquistata al momento del check in che ci consentiva di cenare con lo sconto del 50%.

Il 7 luglio si preannuncia – secondo il programma stilato – piuttosto impegnativo ma grazie ad una mega colazione siamo prontissimi ad iniziare questa avventura in terra d’oriente! Con una long tail, tra spruzzi e risate a non finire, raggiungiamo il Palazzo Reale che visitiamo insieme ad occhio e croce ad un milione di altri turisti

Ciò che ci ha colpito particolarmente è stato vedere una fila lunghissima di thailandesi, tutti rigorosamente vestiti a lutto per la morte del loro amatissimo re avvenuta ad ottobre 2016 e per il quale osserveranno il lutto per un anno dalla sua morte, che ordinatamente ed in religioso silenzio visitavano il Palazzo Reale. Solo qui a Bangkok abbiamo visto le persone osservare un lutto così stretto anche se in tutto il Paese tutti gli edifici, sia pubblici che privati, erano listati a lutto e lungo le autostrade c’erano enormi foto del re defunto ripreso in diverse attività e foto del nuovo re.

Tornando al nostro giro, nella stessa giornata abbiamo visitato anche il Wat Pho e il Wat Arun utilizzando il traghetto pubblico per spostarci da una riva all’altra del fiume. Nel pomeriggio rientro in albergo, passaggio in piscina e cena nei paraggi dell’albergo.

Il giorno successivo lo dedichiamo al Chatuchak Weekend Market che raggiungiamo comodamente con lo sky train e nel quale spendiamo una buona parte della giornata perché è davvero immenso e veramente caratteristico. Qui ci concediamo anche un rigenerante foot massage formato famiglia. Nel pomeriggio, non ancora stremati dallo shopping, tornando verso l’albergo ci fermiamo al Siam Paragon, centro commerciale gigantesco, poi lì vicino visitiamo anche l’Hello Kitty Cafè e torniamo in albergo per il solito tuffo in piscina rinfrescante. Per cena ci facciamo portare in taxi in un ristorante molto carino scovato sulla guida in cui mangiamo molto bene spendendo, ovviamente, pochissimo.

Il 9 luglio è il giorno della partenza per il nostro on the road, ci dirigiamo quindi sempre con lo sky train all’aeroporto dove noleggiamo l’auto che ci scarrozzerà per i prossimi 10 giorni fino a Chiang Rai, non prima di aver acquistato una sim card per i prossimi 15 giorni che ci permetterà di avere sempre internet a disposizione soprattutto per utilizzare google maps. Con grande scioltezza ci avventuriamo sulle highway iper trafficate dei dintorni di Bangkok per poi approdare a strade molto meno trafficate che ci porteranno direttamente a Kanchanaburi. Abbiamo scelto di raggiungere questa località per poter visitare, come in effetti faremo, il Museo della Ferrovia della Morte e il ponte sul fiume Kwai. Nel pomeriggio giungiamo infatti al Good Time Resort, bellissimo resort sul fiume Kwai in cui occupiamo due enormi stanze. Da lì affittiamo le bici per raggiungere il Museo, il cimitero di fronte e il famoso ponte, ovviamente ricostruito ma ugualmente suggestivo. Lo diventa ancor di più quando all’improvviso, sferragliando, arriva un treno che lo attraversa e tutti i turisti si addossano lungo i parapetti del ponte per farlo passare…qui, tra l’altro, ci succede una cosa bizzarra…molti turisti chiedono ai miei figli di poter fare delle foto con loro e questa cosa si ripeterà altre volte nel corso della vacanza!

10 luglio

Partiamo per il Parco Nazionale di Erawan in cui visitiamo le famose cascate formate da 7 grandi salti che si raggiungono camminando nella foresta e nei bacini più grandi è anche possibile farei il bagno. Mangiamo qualcosa e nel pomeriggio partiamo per Ayutthaia che raggiungiamo dopo 3 ore e mezza di auto, arrivati al resort, senza infamia e senza lode, chiediamo subito info per la cena e dietro consiglio della gentile ragazza alla reception, andiamo a mangiare al night market.

11 luglio

Dopo la solita abbondante colazione a base di uova, iniziamo ad esplorare i vari templi della città muovendoci facilmente in auto grazie a google maps e qui davvero cominciamo a vederne delle belle… nel senso che sì i templi di Bangkok mi sono piaciuti molto per lo sfarzo, la ricchezza, i colori dei decori ma i templi di Ayutthaya e, più avanti, quelli di Sukhotai sono quelli che di gran lunga ho preferito. La loro ambientazione nel verde, il colore rosso bruno della pietra dei templi o ingrigito dei Buddha… una sola parola…magnifici.

Nel pomeriggio il nostro viaggio prosegue per Pakchong dove alloggeremo per due notti al Watermill Resort per esplorare il vicino Parco nazionale di Khao Yai. Appena arrivati i ragazzi approfittano subito della piscina e io organizzo con il proprietario del resort l’escursione con guida che faremo domani nel parco.

12 luglio

Il giorno successivo ci si sveglia presto perché ci prelevano per raggiungere l’ingresso del parco con una specie di pickup in cui troviamo posto noi, una simpaticissima famiglia filippina di sole donne e una famiglia francese. La giornata inizia alla grande con avvistamenti di elefanti, gibboni e numerosissime scimmie, e prosegue con un bellissimo ma faticoso trekking nella giungla non prima di aver indossato i calzari antisanguisughe arghhhh Pranziamo in una specie di postazione di ranger sul fiume e avvistiamo un’enorme anaconda nel fiume poi proseguiamo per visitare due cascate facilmente raggiungibili dalla strada e nel pomeriggio inoltrato rientriamo esausti a casa. Che esperienza indimenticabile!

13 luglio

Partiamo in direzione Khao Kho e sulla strada visitiamo il Wat Pha Sorn Kaew, un posto incredibile, sorprendente reso ancora più suggestivo dalla nebbia che improvvisamente cala tra le montagne e la pioggia che inizia a scendere…due templi che si fronteggiano, uno, immenso, bianco formato da 5 Buddha seduti uno in grembo all’altro in ordine di grandezza e l’altro, maestoso, luccicante perché interamente ricoperto di ceramiche come piatti, zuppiere, piattini da caffè, gioielli….una cosa incredibile, davvero è valsa la pena fare questa deviazione.

Riprendiamo la strada per raggiungere Khao Kho dove ci aspetta un bungalow un pò inquietante a dirla tutta tanto che ne prendiamo possesso senza lasciare le valigie e andiamo via con l’idea di cercare qualcosa di meglio ma poi il ricordo della gentilissima signora anziana che ci aveva accolto e , soprattutto, le insistenze dei nostri figli sul fatto che si trattava di un’unica notte ci hanno fatto desistere dall’idea di fuggire via (pur avendo già pagato) e siamo tornati direttamente dopo cena. Al mattino la signora ci prepara una deliziosa colazione che ci lascia in veranda dalle 7 del mattino, mangiamo e partiamo direzione Sukhothai. Qui alloggiamo al bellissimo e conveniente Scent of Sukhotai Resort dove occupiamo due enormi stanze. Ci sistemiamo e partiamo subito dopo per visitare il parco storico noleggiando delle bici per tutti e 5 per raggiungere più facilmente i templi che comunque sono posizionati tutti all’interno di questo immenso quadrato al margine della cittadina. Fuori da questo perimetro ci sono altri templi da visitare e noi lo facciamo pedalando non poco sotto un sole cocente. Al rientro doveroso bagno in piscina e poi nel tardo pomeriggio si scatena un mega temporale che ci costringe ad uscire in macchina per raggiungere il ristorante adocchiato sulla guida…ottimo e, neanche a dirlo, economicissimo! Sukhotai mi ha davvero colpita, i templi sono straordinari e la location è fantastico, si possono scattare foto favolose perché tra il verde degli alberi e dei prati, l’azzurro dei laghetti e il grigio-azzurro del cielo non si può davvero sbagliare!

15 luglio

La partenza è di buon’ora perché ci aspettano più di tre ore di strada per raggiungere il Wat Phra That Lampang Luang a Lampang che visitiamo con un gran caldo tanto che ci scottiamo quando giriamo per il tempio a piedi nudi! Dopo la visita riprendiamo l’auto per raggiungere Chiang Mai in cui ci fermeremo tre notti per visitare le varie attrattive della zona. Iniziamo subito con la visita dei principali templi della città e poi per cena, per cambiare un po’ e per accontentare i ragazzi, andiamo ad un ristorante messicano, non male però.

16 luglio

Visitiamo il Wat Phratat Doi Suthep, il tempio simbolo di Chiang Mai che si trova fuori città e che molti turisti raggiungono a piedi o in bicicletta. Noi l’abbiamo raggiunto in macchina, comodamente! Dopo una lunga e faticosa scalinata si arriva al tempio e si viene risucchiati da una folla chiassosa di turisti, a mio avviso, poco rispettosa del luogo sacro in cui si trova. Questo particolare della marea vociante di turisti e la massiccia presenza sulle scale di bimbe piccole in tipici vestiti thai pronte a farsi fotografare dietro compenso dai turisti mi hanno messo addosso una gran tristezza e un po’ di insofferenza tanto che neanche delle ottime pannocchie arrosto da sgranocchiare mi hanno risollevato l’umore. La mattinata prosegue con la vista del giardino botanico dedicato alla regina Sirikhit e nel primo pomeriggio i ragazzi si divertono facendo un giro sui go-kart. Più tardi torniamo a Chiang Mai e dopo aver prenotato in un’agenzia locale l’escursione per domani con gli elefanti, ci buttiamo a capofitto nel magnifico weekend night market per acquistare cibo per cena e un sacco di altre cose ad ottimi prezzi.

17 luglio

È il giorno tanto atteso, ci prelevano in hotel e ci portano in un posto in mezzo alla giungla e sulla riva di un fiume dove ci sono alcuni elefanti che conosceremo e a cui daremo da mangiare e con i quali faremo una passeggiata nei dintorni. Il tutto è molto emozionante e anche, a dire il vero, un po’ spaventoso perché sono molto alti e tu sei lì in groppa senza alcuna protezione e in balia dell’animale… bella esperienza per tutti però! Alcune signore ci preparano il pranzo, ottimo, e poi andiamo al fiume a lavare gli elefanti con pezzi di corteccia di non so quale albero che vanno sfregati sulla loro pelle e che a contatto con l’acqua sprigionano una specie di schiuma. A dir la verità stare immersi fino praticamente al busto nell’acqua marrone di un fiume che scorre e a piedi nudi senza sapere dove li stai appoggiando non è stato il massimo ma adesso a distanza di tempo resta uno dei più bei ricordi della nostra vacanza. Dopo essere riemersi dal fiume e aver fatto una doccia di fortuna ci rimettiamo i nostri vestiti e ripartiamo per Chiang Mai. Nuova doccia e usciamo per cena. Domani si parte per Chiang Rai

18 luglio

Partiamo per raggiungere il Triangolo d’Oro per poi tornare indietro a pernottare a Chiang Rai. In realtà è stata una gran sfacchinata di quelle che ti fanno dire… ma chi me l’ha fatto fare… ma anche: vabbè ora sono qua e chissà fra quanto ci ritorno! Insomma, perdibile ma solo dopo averlo visto… ahahaha. Per chi non lo sapesse è il punto geografico in cui si incontrano la Thailandia, il Laos e il Myanmar. Il confine fra i tre paesi è in mezzo al fiume Mekong e si organizzano gite in longtail sul fiume con approdo in Laos, visita di un mercato locale e rientro in Thai. Dopo le foto di rito sotto al mitico cartello che indica i tre stati rientriamo a Chiang Rai e andiamo a visitare il Wat Rong Khun, uno spettacolare tempio interamente bianco progettato e costruito da questo eccentrico artista thailandese dal nome ovviamente impronunciabile. Assolutamente da non perdere e, se si riesce, da vedere anche la torre dell’orologio, opera del medesimo artista, che si illumina con un gioco fantastico di luci ogni sera alle 20.00.

19 luglio

Arriva finalmente il 19, giorno della partenza per l’isola di Kho Phangan. Lasciata la macchina all’aeroporto di Chiang Rai (macchina parcheggiata davanti all’ingresso dell’aeroporto e chiavi lasciate in una buchetta al desk della compagnia ancora chiuso) partiamo con un comodo volo Air Asia per Bangkok, lì cambiamo e prendiamo, sempre con Air Asia, una combinazione volo+bus+traghetto che ci condurrà direttamente al molo di Kho Phangan. Qui un pick up del nostro resort ci verrà a recuperare e ci porterà a destinazione. Abbiamo scelto di alloggiare vicino alla bellissima spiaggia di Thong Nai Pan Noi, a circa mezz’ora di auto dal molo e dal centro del paese. Il posto è bellissimo, abbiamo un bungalow con il bagno esterno e una mini piscina solo per noi. Certo c’è da fare una bella scarpinata per raggiungere la spiaggia al mattino e per scendere a cena la sera nel piccolo villaggio lì vicino ma ne vale davvero la pena.

Restiamo qui per 5 giorni in cui alterniamo tranquille giornate di spiaggia in questa baia bellissima e tranquillissima a giornate in cui decidiamo di fare escursioni. In particolare, raccomando senz’altro la gita a Bottle Beach, un’altra bellissima baia con una spiaggia stupenda e un mare caldo e calmissimo dove un taxi boat ci porta e ci viene a recuperare quando vogliamo. L’altra gita è stata quella al parco nazionale marino di Ang Thong, a dir la verità un po’ faticosa perché ci imbarchiamo dal molo principale dell’isola su un barcone con almeno altre 100 persone e i ritmi della giornata sono piuttosto serrati… navigazione, fermata per snorkeling in un punto molto bello ma anche moooolto affollato di barche e persone per circa ½ ora, ripartenza, pranzo, arrivo su una spiaggia, visita alla laguna, rientro in barca, ancora navigazione e arrivo su un’altra spiaggia per circa due ore, rientro al molo. Insomma, un tour de force in cui i ragazzi si sono abbastanza annoiati visto le lunghe ore di navigazione e le poche possibilità di svago.

Le giornate sull’isola trascorrono pigre e piacevoli ma il 24 luglio arriva inesorabile e con esso l’inizio del viaggio di ritorno e l’approssimarsi della fine di questa favolosa vacanza. Praticamente trascorriamo la giornata in viaggio tra traghetto, bus e aereo fino a Bangkok dove approdiamo alle 8 di sera stanchi morti soprattutto per le due ultime ore trascorse imbottigliati nel taxi per raggiungere l’hotel dall’aeroporto. Per l’ultima notte in terra Thai ci facciamo un regalo, prenoto infatti una suite presso l’Hilton Millennium che, nei miei programmi, avremmo dovuto sfruttare più di quello che abbiamo realmente fatto… ma tant’è!

Ceniamo nei paraggi dell’hotel e la mattina successiva, dopo una fantastica colazione nella lounge riservata, trascorriamo qualche ora in piscina e poi lasciamo la stanza e andiamo a spendere i nostri ultimi baht all’MBK center. Nel pomeriggio, mestamente, recuperiamo i bagagli e cominciamo il nostro viaggio di ritorno in Italia che si concluderà, dopo due ottimi voli notturni, all’aeroporto di Malpensa all’alba del 26 luglio. Recuperiamo velocemente la nostra macchina e, con ancora negli occhi le meravigliose immagini della vacanza appena conclusa, rientriamo a Bologna.



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