Thailandia: da Bangkok al Nord del Paese, dove vive lo spirito più autentico

Dalla metropoli porta d’ingresso del Paese, nonché tappa obbligata del viaggio, la bussola punta verso nord, dove sorsero i primi regni thailandesi, scrigno di cultura e tradizioni, mirabili architetture e paesaggi da favola
Elena Bittante, 07 Giu 2025
thailandia: da bangkok al nord del paese, dove vive lo spirito più autentico

La Thailandia può essere un viaggio autentico, slow e spirituale, distante dagli stereotipi. Una scoperta bellissima, quella di un territorio che fa della natura il più grande tesoro, e del turismo un’opportunità consapevole, distante dalle tentazioni ambigue, aspetti discutibili del turismo in questo Paese. È possibile viverla da tutt’altro punto di vista, distante anni luce dalle città thai della perdizione, e scoprire il ritmo lento della cultura locale che segue il principio della “Thainess”, quella gioia di vivere che è un lifestyle

Lo spirito è leggero in questa terra, conosciuta come quella “del sorriso”, e “degli aquiloni”, perché farli volare è considerato il passatempo nazionale. Eppure esiste anche un rigore meno noto, che si rifà al rispetto delle tradizioni: il Re, la Nazione e la Religione. Una triade che convive con i ritmi del mare nelle terre del sud, come quella dei “Chao Ley”, meglio conosciuti come “Moken” o “zingari del mare”, una comunità semi-nomade che vive di pesca in simbiosi con gli elementi, e delle città, dei siti archeologici e delle campagne del nord, circondate da monti, foreste pluviali lussureggianti e una natura addomesticata, quella delle coltivazioni di tè che disegnano i paesaggi con terrazzamenti sinuosi.  

Questa settimana, la rubrica “Altro viaggiare”, vi porta alla scoperta della prima tappa in Thailandia, per conoscere Bangkok, non solo la porta d’ingresso al Paese ma anche l’incipit per apprezzare la cultura, fatta di bellezza e numerosi contrasti tra passato e presente, in un turbinio urbano che conta dieci milioni di persone, e la parte settentrionale del Paese, considerata la più autentica, un vero e proprio scrigno di storia. 

Bangkok, l’altra faccia della metropoli

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La capitale della Thailandia è un ginepraio di vita. Bangkok è caotica e inquinata, ma allo stesso tempo mistica e affascinante. Tra le strade trafficate, dove i tuk tuk sfrecciano sorpassando le quattroruote chiuse in file interminabili, palazzi indistinti e mercati di fortuna, spuntano eleganti palazzi e templi, parchi e giardini racchiusi da alti muraglioni dove regna la tranquillità. Imperdibile è il complesso di edifici situato nel distretto centrale di Phra Nakhon dove spunta il tempio Wat Phra Kaew, considerato il luogo della spiritualità cittadina in cui è custodito il mirabile Buddha di Smeraldo. A poca distanza, il Wat Pho, dove si trova il Buddha sdraiato, il più grande della Thailandia, con i suoi 46 metri di lunghezza e 15 di altezza. Tappa anche a Wat Arun, il Tempio dell’Aurora, in cui svetta la vertiginosa torre in stile Khmer alta 81 metri, finemente decorata con tasselli di porcellana, un’icona della città.

Dai silenzi dei luoghi sacri ai mercati, chiassosi e coloratissimi, spaccati di vita più o meno autentica. Come noto, alcuni sono molto affollati, spesso orchestrati per accogliere numerosi turisti, come il caotico Taling Chan. Tantissimi sono anche quelli lungo le rive del fiume Chao Praya che serpeggia in città, i famosi e iper fotografati mercati galleggianti. Per vivere un’alternativa meno turistica, più suggestiva e meno caotica, basta allontanarsi dal centro: a soli 45 minuti partendo dal porto urbano di Tha Chang, è possibile raggiungere il mercato galleggiante di Bang Khu Wiang, una finestra sulla quotidianità: qui si incontrano principalmente locals che si assiepano vicino alle barche, le quali diventano variopinte bancarelle per l’occasione. Dai piccoli “bazar” di artigianato e chincaglierie, ai “chioschetti” dove trovare deliziose proposte di thai street food

Thailandia del Nord 

Il nord del Paese è una geografia di aspre montagne, ma anche di risaie d’altura, bellissimi paesaggi disegnati da campi terrazzati di tè e amene vallate come quella del fiume Ping. La natura in questa parte della Thailandia è selvaggia e bellissima, tutta da esplorare. Qui spaziano fitte foreste, ideali per praticare trekking, rafting o safari, accompagnati da qualche guida esperta per scoprire e conoscere la ricchissima biodiversità che contraddistingue la zona. Ma il nord del Paese si racconta anche nei piccoli villaggi dove incontrare le popolazioni locali come la tribù delle donne dal collo lungo, accoglienti e orgogliose madrine di un’antica tradizione.

La parte settentrionale della Thailandia, oltre ad essere considerata una delle destinazioni più autentiche, è un vero scrigno di cultura: migliaia di anni fa il popolo Thai emigrò dalla Cina in quest’area per fondare tre stati: Lanna, Sukhothai e Phayao. Proprio qui sorsero i primi regni thailandesi, e ancora oggi è possibile ammirare le preziose testimonianze architettoniche e i siti archeologici, considerati i più importanti del Paese. 

Da Chiang Rai a Chiang Mai

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Nella parte più settentrionale si trova il noto “triangolo d’oro”, il punto dove si incontrano i confini di Thailandia, Myanmar e Laos. Questa è la provincia montuosa di Chiang Rai, a circa 800 chilometri da Bangkok. Tra i siti più belli da visitare, spunta una gemma incantevole e unica nel suo genere: il Wat Rong Seur Ten, il Tempio Blu, caratterizzato dal singolare colore indaco che simboleggia il dharma, il codice morale del Buddha. Altro gioiello contemporaneo è il Wat Rong Khun, il Tempio Bianco, che risplende candido in gesso e in una fantasia di sculture, ornamenti, e un’innumerevole quantità di specchietti che riflettono la luce. Il complesso è un tempio buddista e induista, opera visionaria dell’artista Chalermchai Kositpipat, iniziata nel 1997 e non ancora conclusa. Uno stupefacente gioco di effetti illusori e una precisa scelta stilistica ricca di simbologie, impreziosite dal colore bianco che rimanda alla purezza del Buddha. 

Più a sud spazia la provincia di Chiang Mai, considerata il centro culturale più importante di tutta la Thailandia, a 700 chilometri da Bangkok. La sua omonima città è l’antica capitale del Regno Lanna, passato alla storia per essere “il regno con un milione di campi di riso”. Quel che è certo oggi, è che conta più di 300 templi. Il più importante è il Wat Phra That Doi Suthep, che sorge proprio sull’omonimo monte a pochi chilometri dal centro. Questo tempio, situato alla bellezza di 1.300 metri sopra il livello del mare, è considerato uno dei luoghi più sacri della Thailandia. Ad accogliervi un’atmosfera mistica e suggestiva, impreziosita da una coreografia di maestosi Naga, divinità-cobra, sentinelle che precedono la scala per raggiungere la grande cupola sotto la quale è custodito un osso del Buddha in un chedi dorato, una delle reliquie più venerate dai fedeli di tutta l’Asia. 

Tornando in città, da non perdere il mercato locale di Kad Baan Ta Doi Kaew, caratterizzato dalle numerose bancarelle di ortaggi, coltivati nelle rigogliose foreste che circondano la città, un valido esempio di prodotti a chilometro zero. 

Sukhothai, il primo regno thai 

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Scendendo ancora più a sud del Paese, si incontra la provincia di Sukhothai, a circa 400 km a nord di Bangkok. Il nome significa “Alba della Felicità”, un preludio di gioia che vi accompagna alla scoperta dell’antica città di Sukhothai, dove si scrissero gli albori della storia nazionale. Qui potrete immergervi in un affascinante viaggio nel passato, tra le rovine dell’antica capitale dell’omonimo regno risalente al 1238, considerato dagli archeologi l’inizio del Regno del Siam, dal quale è nata a sua volta l’attuale Thailandia. 

Da non perdere il Parco Nazionale di Sukhothai, patrimonio dell’UNESCO, un susseguirsi di templi costruiti per rispettare l’antico ordine religioso e mantenere il contatto con Nma, Naga e Meru, rispettivamente l’acqua, il serpente e la montagna sacra. All’interno del sito ci sono le rovine del palazzo reale e di 21 templi, il più grande il Wat Mahathat, santuario reale dell’antica città, il Palazzo Reale del Re, e la statua gigante in bronzo del re Ramkhamhaeng il Grande. Testimonianze di una Thailandia culturale, un viaggio nel tempo da godersi senza fretta. 

 



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