L’Arcipelago Malese: un viaggio alla scoperta di questa lontana parte di mondo

Da Kuala Lumpur a nord Sumatra, proseguendo per il Kalimantan, fino al Sabah, per poi raggiungere le Filippine e arrivare fino a Bangkok
Scritto da: zarathustra
l'arcipelago malese: un viaggio alla scoperta di questa lontana parte di mondo
Partenza il: 01/01/2012
Ritorno il: 30/03/2012
Viaggiatori: 1
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Guardando le foto dell’album mi è venuta voglia di raccontare il mio viaggio.
Dal 1 gennaio 2012 al 30 marzo 2012.

turistipercaso

Malesia

1 gennaio 2012… Mattina... ancora stordito dalla festa, volo da Milano Malpensa a Kuala Lumpur, Malesia, prendo il Klia Express e in 40 minuti sono alla Sentral station, faccio 2 fermate di metrò, scendo a Chinatown e mi sistemo in un economico triste hotel… Salgo alle Petronas Tower, cammino nel triangolo d’oro e in Petaling street, staziono in Merdeka square, mangio indiano, cinese, palestinese, malese… la terza mattina salgo sul bus Kuala- Penang e mi fermo 2 giorni a Georgetown passeggiando tra le vie del distretto coloniale e la vecchia chinatown…

Sumatra, Indonesia

6 gennaio… Volo Penang – Banda Aceh, nord Sumatra, Indonesia, mi faccio un bel giro al mercato e incontro un signore che parla un po’ inglese, lui viene da un villaggio della costa che adesso non c’è più, cancellato dallo tsunami qualche anno fà, ancora sembra di vedere davvero la sofferenza negli occhi di questa gente… La mattina mi imbarco sul traghetto per pulao Weh, i bambini curiosi mi sorridono, si vede il bel verde foresta dell’isola e arrivo al molo, salgo sulla mototaxi in attesa e dopo un giro panoramico, dopo una breve discesa ecco Iboh, una piazzetta e una piccola via fiancheggiata dalla moschea e da casette basse, affacciate sulla spiaggia, sporca e plasticosa… arrivo in fondo dove c’è un rumah makan, temporeggio chè non sò proseguire, ma la bella Hanisa proprietaria del locale, dopo le presentazioni, mi trova subito una camera, sarò suo ospite per una settimana… Vivo la vita del villaggio, un compleanno di bambini, una festa con tavolata di cibo, una discoteca per i ragazzini improvvisata sulla spiaggia ( come impone la sharia maschi da una parte, femmine dall’altra), una gara di pesca con amo e filo, lunghe passeggiate esplorative nei dintorni, scimmia che mi ha fregato 4 banane da sotto il naso, beh naturalmente bagni e snorkeling intorno a pulao Rubiah… …halo Sayang….

Balikpapan

15 gennaio… Torno a Banda Aceh e volo a Jakarta con coincidenza per Balikpapan, kalimantan, hotel e camera per la notte… Alle 4 di mattina bussano alla porta, un tok tok che mi rimbalza in testa tok tok apro gli occhi, si hanno proprio bussato, yeesssss?!… brecfast inderum … breffasinterum????… mi alzo sono in mutande e penso a che ore sono e col cavolo che in questo hotel mi danno la colazione, apro leggermente la porta e appare un uomo tutto pettinato … tiii o coffi? … ehh? … tii o coffi?… ma cosa? tii tii và … ritorna dopo 5 minuti … tok tok … apro la porta l’uomo entra con un vassoio e lo appoggia sul tavolino, io mi siedo sul letto, lui si gira verso di me e mi dice… massag, iu uont massag?… ma và vaà … iees massag isfrii isfriii e improvvisamente si slancia contro di me e allunga le mani, dallo spavento reagisco con un calcio ben dato che lo colpisce e lo fa ritornare in se e con un urletto esce barcollante dalla stanza, mi rivesto butto le cose nello zaino e ma la filo… … fanc…… salamat pagi … … Taxi per l’aeroporto, con un breve volo atterro a Berau, mi incammino verso la città, una moto si ferma, un ragazzo e una ragazza molto giovani mi chiedono se ho bisogno, gli dico che cerco una camera, mi fan salire sulla sella, e facciamo un bel giro per la città e per le guesthouse fino a quando finalmente ne troviamo una libera, poi faccio il gesto di pagare almeno la benzina ma loro non vogliono proprio, allora dico andiamo a mangiare qualcosa con l’intenzione di offrigli il pranzo, così mi portano in un rumah makan, mangiamo, poi il ragazzo si allontana, quando torna ci alziamo dal tavolo e io vado per pagare, ma loro mi dicono dolcemente che è tutto a posto, tidak problem … Al mattino il kijang bello pieno di passeggeri mi trasporta al molo di Tanjung Batu, con un motoscafo e il mare abbastanza calmo arrivo a pulao Derawan… Nel villaggio prendo una camera in un losmen famigliare , esploro a piedi tutta l’isola, Peter un ragazzo tedesco, di sera suona la chitarra e canta canzoncine in indonesiano per i bambini che si radunano estasiati nel cortile, partecipo a un matrimonio, gioco a pallavolo in spiaggia, faccio snorkeling sulla barriera corallina tra pesci colorati e una festa di decine e decine di tartarughe di tutte le dimensioni, e la grande vecchia tartaruga che si aggira stanca vicino alla spiaggia… Itu bagus…

Tarakan

22 gennaio… Dal molo, un’imbarcazione parte per Tarakan, qui sbrigo le formalità all’ufficio dell’immigrazione, poi il traghetto in un ora e mezza mi porta a Tawau in Sabah, Malesia, prendo il bus che in 5 ore arriva a Sandakan, cittadina portuale commerciale, passeggiando di sera nelle vie strette dietro ai ristoranti si può ammirare il festival di centinaia di topi… Il giorno dopo vado all’ufficio della compagnia navale Allison e compro il biglietto di sola andata per Zamboanga, domani alle 21… E’ sera, sono al porto, poca gente che aspetta di imbarcarsi, la rotta della nave è soprattutto commerciale, i marinai ora stanno caricando scatoloni e scatoloni pieni di pacchetti di cibo secco e fritto, prima di salire conosco Brenda una ragazza olandese, siamo gli unici turisti…

Filippine

25 – 26 – 27 gennaio… La navigazione in queste acque non è tranquilla, costeggiamo un arcipelago di isole filippine, le Sulu island, dove le imbarcazioni sono spesso attaccate da pirati e contrabbandieri, e anche alcune provincie del Mindanao dove arriviamo sono agitate, ma i nostri 3 giorni di viaggio sono sereni e dormiamo tranquilli cullati dalle onde…

28 gennaio… E’ l’alba quando attracchiamo al porto di Zamboanga, Mindanao, Filippine… Io e Brenda ed io saliamo sul bus a lunga percorrenza, ci sediamo davanti per osservare il paesaggio, facciamo sosta a Pagadian, scendiamo per sgranchirci le gambe, non faccio in tempo a pagare delle banane che la signora me le offre dicendomi: benvenuto nelle Filippine… riprendiamo il percorso, dopo Iligan arriviamo nel tardo pomeriggio a Cagayan de Oro, qui ci fermiamo per la notte e ci accomodiamo in hotel, Brenda organizza e decidiamo di rimanere qui… Al mattino ci troviamo con un piccolo gruppo e partiamo per un trekking di 2 giorni nel monte Sumagaya… ritorniamo stanchi ma contenti dell’esperienza… Mattino, prendiamo il bus per Balingoan da dove partono i traghetti per Camiguin, … in questa piccola isola trascorriamo 5 giorni nel fare: escursioni in mountain bike, trekking nei pendii dei numerosi vulcani, bagni e docce nelle piscine di acqua calda e sotto le cascate, spiaggia, nuoto e snorkeling… Lasciamo l’isola e ci imbarchiamo sul traghetto che ci porta a Jagna sulla costa sud di Bohol, saliamo sul bus per Tagbiliran, prendiamo un van per Panglao island e Alona beach… vita da spiaggia, nuoto e relax… poi io e la ragazza ci dividiamo… …het was leuk Brenda…

7 febbraio… Ritorno a Tagbiliran e con il traghetto in 2 ore sono al porto di Cebu city, a piedi raggiungo l’hotel e la camera, poi mi immergo nel grande incasinato Carbon market, cammino su e giù per la città, visito il Fort san Pedro, Magellan’s Cross, la Basilica Minore del Santo Nino, e la sera a cena, con coraggio e lo stomaco chiuso ingoio il famigerato ” balut”… Oggi direzione Palawan, due passi per essere nel posto giusto dove si ferma la colorata jeepney lapo lapo che mi porta a Mactan Island, quindi all’aeroporto, volo per Puerto Princesa e trovo un hotel per pernottare, faccio un giro al mercato poi l’indomani affitto una moto e per 2 giorni esploro tutto intorno e fuori Puerto… Lascio la città e con il bus arrivo a Sabang dove mi aggrego ai gruppi dei tour in barca per il Subterranean River National Park… Da Sabang raggiungo la zona di El Nido, trovo una stanza in un piccolo villaggio lungo la strada, a pochi passi da una lunga spiaggia e la vista delle isole nella baia… Una bella passeggiata a piedi nudi sulla sabbia e inaspettatamente incontro due ragazzi di Firenze, Anna e Ivano, naturalmente abbiamo qualcosa da dirci e da condividere… Camminando ci avviciniamo a delle barche di pescatori e chiediamo a un signore se è possibile organizzare un tour per l’indomani, si consultano tra di loro e… “Si” … oggi partiamo per una giornata di esplorazione del Bacuit Arcipelago, abbiamo anche la maschera e il boccaglio, facciamo snorkelig, sbarchiamo in bianche spiaggette, nuotiamo nell’acqua cristallina, ammiriamo lo spettacolo del paesaggio… torniamo nel tardo pomeriggio e la barca ci lascia nel villaggio di El Nido, io ne approfitto per prenotare un posto in una imbarcazione bangka che domani và a Coron, poi con calma e trenta minuti ritorniamo a piedi nel nostro villaggio… … ciao ragazzi è stato bello…

16 febbraio Alle 8 con la bangka parto da El Nido, dopo 7 ore di tranquilla navigazione arrivo a Busuanga Island in Coron Town, e mi sistemo in una stanza in città… Affitto la moto e parto di mattina presto per esplorare l’isola, le strade a un certo punto son di terra, polverose e piene di buche e dossi, è faticoso guidare, faccio un giro circolare, un pò mi perdo e non c’è nulla da vedere, nel tardo pomeriggio non sono lontano dalla città, c’è un ponte ciclopedonale in legno con 2 assi di 25 cm di larghezza belli distanti tra loro, cavolo non ci voleva, procedo piano piano, un po’ tremante insicuro con le ruote sulla strettissima asse, dai, uff….. passato!, mi riprendo, vado, ma dopo 1 km si presenta di nuovo la stessa situazione, sono stanchino, metto la moto sull’asse e do gas. Ci son quasi barcollo, impreco, esco nello sterrato mi sbilancio,… quasi da fermo perdo l’equilibrio cado di lato cade la moto cade il casco che si spacca in due, ho graffi sanguinanti sulla gamba e sul gomito, alzo la moto, si è rotta la frizione ricompongo il casco…arrivo al rent moto, velocemente poso il mio casco tra gli altri caschi, protesto per la frizione con il tipo, è tutto a posto, arrivederci……good night …. Sono le 8 quando mi avvio verso un molo secondario a 20 minuti dalla mia stanza, è il giorno giusto per salire sulla bangka e navigare verso il Mindoro, dopo più di 7 ore di mare calmo arriviamo a San Josè, sbarcando a 100 metri dalla riva con la bassa marea, quindi metto lo zaino sulla testa e cammino con l’acqua alle ginocchia fino alla spiaggia, e qui in città trovo un letto per passare la notte…

20 febbraio… Mi sveglio con il gomito un po’ gonfio… vado alla stazione dei bus, mentre aspetto faccio conoscenza con l’unica persona presente, Jenny una bella ragazza che parla un inglese impeccabile, molto meglio di me, saliamo sul bus e siamo solo io e lei… Jenny è una Mangyan, il popolo autoctono del Mindoro che vive nelle montagne di questa isola, mi invita a seguirla… il paesaggio è brullo, spoglio, terreno secco e povero di vegetazione, dopo qualche ora di tragitto lungo la costa il bus devia verso i monti e iniziamo a salire… ore dopo arriviamo al villaggio e alla casa di Jenny. Lei mi presenta la famiglia, non comprendo nulla della lingua locale… Sto qui qualche giorno, entro nella scuola facciamo le foto insieme ai bambini, camminiamo nelle alture intorno al villaggio, conoscenze e convenevoli con la gente del posto, mangiato manyanese, Jenny parla molto e mi spiega tutto, usi e costumi del suo popolo… …I love you baby…… Saluti e baci, salto in sella alla moto del cugino, dopo 2 ore di sterrato in discesa vedo il mare, siamo arrivati a Caticlan, ci passo la notte… Mi sveglio al mattino con il braccio gonfio, vado all’immigration per rinnovare il visto, mi sbrigo velocemente, quindi vado alla fermata e salgo sulla jeepney che tra sali e scendi e un bel panorama, in un ora e trenta minuti raggiunge Porto Galera… non mi sento tanto in forma, chiedo a qualcuno di un medico nei paraggi, vado in una piccola clinica, il dottore (mi costa come 10 giorni di viaggio) dice che ho una infezione e devo prendere un antibiotico per una settimana, la conseguenza della caduta in moto, bravo! Non contento ne affitto una e per due giorni esploro tutta la zona: White beach, Aninuan beach, Talipanan beach and Falls, il frastagliato promontorio fino a Sabang.

28 febbraio… Dal Muelle Pier prendo il traghetto e sbarco a Batangas – Luzon, con il bus in 2 ore sono nella zona di Ermita a Manila, mi sistemo in un economico squallido hotel, e mi faccio un giro nel quartiere tra spacciatori, mendicanti e bambini che chiedono soldi… Un mattino la jeepney mi lascia alla stazione dei bus, in 5 ore di cui la metà in salita arrivo a Baguio, e sosto una notte… Siamo sulla Cordillera, nelle strade di montagna il bus ci mette impegno e un bel po’ di tempo e alla fine di una discesa arriviamo a Banaue che è quasi sera… Conosco Marco di Roma, progettiamo un bel trekking di 2 giorni, io e lui… ci troviamo un mattino pronti con gli zainetti, ripercorriamo per mezzora la strada asfaltata in salita, ecco lì sulla destra l’imbocco del sentiero e tra i boschi inizia il nostro percorso che ci porterà alle spettacolari terrazze di riso, paesaggi verdissimi, villaggi incantati, donne antiche curve al lavoro con i piedi nel fango, alti gradini di pietra infiniti, da scalare su e giù sulle colline; bagno con l’acqua della cascata in caduta libera sulla testa… Saluto Marco, salgo sul bus e in 7 ore arrivo a Balbalan, riprendo la Abra Road fino a Bangued, sul bus conosco Maria, una donna della tribù Ifugao, al mercato prendiamo una jeepney, poi dopo un ora cambiamo con un piccolo scassato bus, arrancando sballottati sulle montagne. Ecco il villaggio… sono ospite a casa sua, qui ogni famiglia ha in concessione una miniera d’oro, bisogna inerpicarsi ancora più su per trovarle, con un massacrante lavoro si estraggono piccole quantità del prezioso minerale, giusto appena per il loro sostentamento……salamat Maria …

9 marzo… Con una bella scarpinata di due ore supero la montagna e giungo sulla stradina di cemento, in un villaggio mi faccio portare in moto dove parte una jeepney. Arrivo a Vigan con il suo quartiere coloniale spagnolo Mestizo Distrit e faccio il turista per 2 giorni…. Da Vigan con i bus attraverso il Luzon da nord a sud fino a Naga, da qui arrivo al porto di Sabang, salgo sulla barca strapiena di locali, dopo 30 minuti sbarchiamo al molo di Guijalo… Sono nel Caramoan National Park, conosco Janice una ragazza di Paniman, un villaggio sulla costa, e in una panginapan mi sistemo… Janice ha una barca, con lei giro tutto l’arcipelago, isolette, spiagge, posti remoti e incantati… Riparto con il bus, siamo sulla strada disastrata panoramica della penisola di Caramoan, dopo tornanti, discese, salite arriviamo sballottati alla cittadina di Lagony…

16 marzo… Direzione Donsol per nuotare con gli squali balena, ma gli squali oggi non ci sono, di nuovo bus più barca eccomi a Masbate a vedere i tori ma ho sbagliato mese: la festa dei tori è ad aprile… poi da Balud mi imbarco sul ferry per Roxax, Panay, e di sera arrivo a Caticlan

21 marzo… Al porto faccio i bigletti, pago la tassa, la barca mi porta in 15 minuti al molo dell’isola di Boracay, salgo sulla jeepney e mi fermo alla station 3, cammino fino alla passeggiata lungo mare, incontro una signora che ha una stanza proprio qui, seguo un sentierino ed ecco la casa, sistemazione essenziale, angustia, economica… Lato occidentale: lunga bianca spiaggia invasa da sud coreani e cinesi con i loro gommoni stile Rimini, lunga passeggiata che costeggia la spiaggia, a seguire una devastazione di resort e ristoranti che diventano più cari man mano che ci si sposta da stazione 3 alla 1… Lato orientale: lunga bianca spiaggia, costruzioni disordinate, molto vento giusto per fare wind e kitesurfing,… nella punta dell’isola una bella spiaggia e un punto panoramico… In mezzo: via asfaltata trafficata liberamente e completamente costruita…

26 marzo… Dal porto di Caticlan prendo il ferry notturno per Batangas poi il bus per Manila e il volo Manila – Bangkok… Il volo prenotato di ritorno in Italia è fra 3 giorni, trovo una sistemazione nei dintorni di Khao San Road e mi faccio un bel lungo tour per la città…

30 marzo… Volo Bangkok – Milano, bus per Torino

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ARCIPELAGO MALESE

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