Singapore e Malesia, crogiolo di culture

Ed eccoci al 04/08, fatidica data di partenza di un tanto agognato viaggio: Singapore e Malesia! Il nostro itinerario prevede partenza da Bologna ore 18.50 e arrivo a Singapore 16.30 (del 05/08) con scalo a Istanbul, con la Turkish Airlines, (rispetto degli orari previsti e buon servizio)! Arriviamo a Singapore nel tardo pomeriggio e prendiamo subito un mini-bus con destinazione Little India, dove rimaniamo per una notte. L’impatto con il quartiere indiano è subito molto forte! Rimaniamo quasi storditi dalla moltitudine di persone che imperversano per le strade, profumi e colori di un mondo nuovo che improvvisamente si è aperto davanti ai nostri occhi. Solo un assaggio, ma sufficiente a rimanere impresso nella nostra mente.
La mattina seguente prendiamo un autobus con destinazione Melaka, città storica per eccellenza della Malesia, colonizzata da schiere di conquistatori europei che lasciarono, quali testimonianza del loro passaggio, splendidi monumenti e palazzi. Solo verso le tre del pomeriggio (dopo circa 5 ore di viaggio causa permessi di uscita da Singapore e entrata in Malesia), arriviamo a destinazione e ci facciamo consigliare da un taxista, uno splendido hotel, (Hotel Puri) casa restaurata Peranakan, finemente arredata, proprio nel cuore della città vecchia di Melaka. Fare il tour di Melaka con uno dei coloratissimi risciò a bicicletta è uno dei modi migliori per vedere molti posti in un lasso di tempo relativamente breve, e il nostro guidatore di risciò, veramente simpatico e preparato, ci conduce alle attrazioni più belle, come Town Square, con la Torre dell’Orologio, lo Stadthuys, sede del municipio che spicca per il suo colore rosso e a una delle strade, per quanto mi riguarda, più interessanti “via dell’Armonia”, dove in un’atmosfera quasi surreale si susseguono moschee, templi cinesi e templi indù uno accanto all’altro, come il Cheng Hoon Teng Temple, il tempio cinese più antico della Malesia.
Il giorno seguente partiamo alla volta di Kuala Lumpur, dove rimarremo fino al 10, e dopo circa 3 ore di autobus, ci troviamo catapultati in una dimensione completamente nuova, caldo e umidità da fare impazzire, strade caotiche e traffico infernale! Ci dirigiamo verso il nostro hotel (Swiss Inn), nel cuore del quartiere cinese, e subito “Petaling Street”, la via famosa per vestiti e accessori per tutti i gusti e tutte le tasche, ci assorbe completamente. Il pomeriggio, in autobus (circa 40 minuti) ci dirigiamo alle enormi “Batu Caves”, grotte di formazione calcarea, situate ad una quindicina di km da Kuala Lumpur. Proprio di fronte a noi si staglia l’enorme statua dorata della divinità della guerra “Lord Murugan” (42,7 metri), che ci lascia veramente impressionati. L’unico modo per raggiungere la grotta interna è scalare i 272 ripidi scalini collocati all’ingresso. Il sito è composto da tre caverne principali (una delle quali è “alta” oltre 100 metri) e da alcune altre caverne minori, che si dipanano tra rocce di origine calcarea e ospitano diversi santuari indù. All’interno della grotta di solito alloggia una popolazione di scimmie che vagano indisturbate nelle cave e tra i templi, ma che probabilmente nel tardo pomeriggio vanno a riposare, poiché non ne abbiamo visto neanche una!
Il ritorno a Kuala diventa un’odissea, poiché il nostro autobus rimane intrappolato nel traffico e ci tocca perfino scendere e salire su un altro mezzo, e solo dopo un’ora e mezzo di caos e clacson arriviamo finalmente a destinazione. L’indomani partiamo alla scoperta di Chinatown e fra le bancarelle che vendono ogni tipo di merce, cibi e spezie spuntano spettacolari templi come il Sze Ya, il tempio taoista più antico della città e lo Sri Maha Mariamman uno dei tempi indù più antichi della Malesia, nelle cui sale interne si trovano soffitti dipinti, affreschi e numerose statue ornate d’oro e dove seduti sul lucente pavimento, assistiamo a una suggestiva cerimonia religiosa. Il pomeriggio, dopo una visita alla National Mosque o Masjid Negara, un edificio che combina uno stile architettonico ultra-moderno con elementi della tradizione islamica, ci dirigiamo a piedi (una bella e afosa camminata di circa mezz’ora) verso il Kuala Lumpur Bird Park, un enorme voliera che ospita più di 3000 uccelli, in maggior parte locali e in misura minore importati da oltreoceano. Facciamo appena in tempo a finire il nostro giro che veniamo colti di sorpresa da una pioggia torrenziale, che dura per parecchio…..il tempo è veramente imprevedibile in Malesia! La sera, girovagando fra le stradine, troviamo un ristorantino cinese dove assaggiamo i “noodles seafood” e “prawn crackers” veramente squisiti, accompagnandoli con due Tiger ghiacciate!
Il giorno seguente prendiamo la LRT a Pasar Seni e scendiamo a KLCC, con nostro stupore proprio sotto le enormi Petronas Tower. Anche se alcune guide riportano ancora che i biglietti sono gratuiti, adesso per poter accedere bisogna pagare 80 ringgit (20 euri circa). La biglietteria apre alle 8.30, ma visto che i posti sono limitati, conviene arrivare presto. Il tour in tutto dura 45 minuti e da l’accesso allo skybridge e all’83° piano di una delle torri. Riusciamo a prenotare il biglietto per 12.00 e pertanto decidiamo di trascorrere le 2 ore che ci separano dall’orario stabilito, al Suria KLCC, il centro commerciale più importante della Malesia, con negozi su ben 6 piani. La vista dalla cima delle Petronas è veramente mozzafiato e anche se il costo è abbastanza alto, secondo me vale la pena salire. Una volta scesi, decidiamo di riposarci un po’ al parco KLCC, proprio sotto le torri gemelle, ideale per fare jogging e passeggiate… noi decidiamo di sguazzare un po’ nella piscina per bambini, tanto per rinfrescarci un po’ i piedi, sotto lo sguardo vigile di un addetto alla sicurezza. In ritorno verso Chinatown ci fermiamo al Central Market, un vecchio mercato su due piani, al coperto, e soprattutto con aria condizionata! Qui si può comprare (e contrattare) davvero di tutto a prezzi ragionevoli, artigianato locale, belle sete, poster e souvenir di ogni genere. Proprio in mezzo alle innumerevoli bancarelle scoviamo anche una Fish Spa (la “cura” ai piedi con pesci affamati che ti regalano, dopo il primo impatto, una bella sensazione di piacere e rilassamento). Trascorriamo la serata fra le soffocanti bancarelle che invadono completamente Petaling Street, e ci fermiamo in uno dei tanti chioschi che vendono Ikan Bakar, pesce alla brace, (veramente squisito) e pannocchie arrostite!