Praga e i mercatini di Natale

Alla scoperta della capitale durante il periodo natalizio
Scritto da: gigi55
praga e i mercatini di natale
Partenza il: 04/12/2014
Ritorno il: 08/12/2014
Viaggiatori: 11
Spesa: 500 €
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Parto con un consiglio: se volete visitare Praga non andate in concomitanza mercatini di Natale

– Non permettono di vedere al meglio le bellezze città (vedi ad es. piazza città vecchia)

– C’è più gente del solito

– In questo periodo fa buio prestissimo. Alle 16:30/17:00 è già praticamente notte, quindi conviene tenerlo in conto per le visite a piazze e Monumenti.

Se invece volete vedere dei mercatini di Natale non andate a Praga:

– Non sono per nulla belli, se paragonati al Trentino o altre città europee

– Non si respira affatto l’atmosfera natalizia che ho trovato in altri posti

– il vin brulè che vi vendono non ha nulla a che vedere con il ns, è del semplice vino (tra l’altro di scarsa qualità) caldo. Vale la pena di assaggiare però il loro dolce tipico Trdlo, anche ripieno di nutella e panna.

Per risparmiare sui costi, a maggio, ho prenotato volo con easy jet con una spesa attorno ai 100€.

Stesso discorso con Hotel Salvator, una quadrupla per 4 notti a 500€ + 8€ a persona se colazione in hotel.

GIOVEDì 4

A Malpensa lasciamo la macchina al Ciao Parking, posteggio coperto 7€ al giorno. Partenza Malpensa 19,25 – Arrivo Praga: 20,55. Hotel in ottima posizione, vicinissimo a p.zza Repubblica. Avevamo 2 camere con 5 posti letto. Bagno con solo WC e altro bagno spazioso, con tutto il resto, ovviamente no bidet. Considerato anche il poco tempo che si passa in camera e la posizione direi ottima scelta. Dopo il check in, siamo usciti in cerca di qualcosa da mangiare. Vicino all’hotel c’era un ristorante della catena Kotleta, ci ispirava e siamo entrati. Non ricordo cosa mangiato ma speso a testa meno di 10€. Tenete presente che quando si paga ristorante, oltre a quanto ordinato dovete aggiungere un 10% per il servizio. Giro a piedi in p.zza repubblica (Namesti Republiky) fino a p.zza città vecchia (Staromestské namesti) passando sotto la Torre delle Polveri (Prašná brána) e percorrendo Via Celetna, una delle più vecchie strade di Praga, il nome deriva dai primi panini prodotti dai suoi forni nel Medioevo. Nel medioevo parte del percorso corteo reale. Poi tutti a nanna.

VENERDì 5

La maggior parte di noi ha optato per colazione in Hotel 8€ a persona, chi è andato fuori ha speso circa la stessa cifra. Nel programmare la giornata abbiamo tenuto conto della tradizione di San Nicola (Mikuláš) che si celebra la vigilia del 6 dicembre, giorno di San Nicola. Se vi troverete a camminare per strada quella sera, sulla Piazza della Città Vecchia, potreste imbattervi in un gruppo di strani personaggi: San Nicola (Mikuláš), L’Angelo (anděl) che rappresenta il Bene, e il Diavolo (čert) che rappresenta il Male. La prima tappa è il QUARTIERE EBRAICO – JOSEFOV – http://www.jewishmuseum.cz. Attenzione il giro delle sinagoghe porta via tutta la mattinata, il cimitero chiude ore 13. Il Quartiere Ebraico (Josefov – città di Giuseppe) prende il nome dell’imperatore romano Giuseppe II le cui riforme (l’Editto di Tolleranza del 1871) hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita degli ebrei. Il quartiere era utilizzato da più di 18.000 abitanti molti dei quali morti nella seconda guerra mondiale e altri costretti successivamente dal regime comunista a lasciare la città. Da casa avevamo prenotato visita + audio guida (utile), consiglio di prenotare sul posto. Se andate presto non troverete molta gente e dovete comunque aspettare che impostino le audio guide. Nel museo e presso la rivendita di fronte all’entrata della Sinagoga Vecchio-Nuova potete fare il biglietto cumulativo che consente l’accesso per tutte le sinagoghe e per il cimitero: adulti CZK 480, studenti CZK 320. Ci viene data una piantina con l’itinerario consigliato: Sinagoga Pinkas (Pinkasova synagoga) – Sinagoga del XVI sec. che ora serve come memorial di tutte le 77.297 vittime dell’Olocausto ebraico cecoslovacco. Emozionante è osservare le pareti interne dove sono scritti tutti i nomi degli ebrei deportati ad Auschwitz. Ben 77.297 nomi con data di nascita e di deportazione. Inoltre è particolarmente toccante l’esposizione dei disegni realizzati dai bambini delle famiglie ebree nel ghetto di Terezin, che testimoniano le barbarie naziste viste dai loro occhi. La conservazione di questi disegni (ben 4.500) è avvenuta grazie ad una maestra che riempì e nascose due valigie piene.

Vecchio Cimitero Ebraico (Starý židovský hřbitov), fondato all’inizio del XVsec. è il più antico cimitero ebraico in Europa. La stima delle persone sepolte è pressochè impossibile in quanto i cadaveri venivano sepolti l’uno sopra gli altri. Tuttavia ci sono 12 strati di tombe e circa 12.000 lapidi visibili. Si stima che l’ammontare totale delle sepolture può raggiungere fino a 100.000 sepolti. Alcuni personaggi di spicco sono sepolti nel Cimitero come Mordechai Maisel, David Oppenhiem, o il rabbino Loew

Facile dire che il cimitero è quello che lascia maggiormente il segno, passare in mezzo a quel cumulo disordinato di lapidi che ricoprono delle vere e proprie piccole colline fa effetto. Qui si trova la tomba del Rabbino Loew (colui che secondo la leggenda diede vita al Golem per proteggere la comunità ebraica di Praga).

Klaus Sinagoga (Klausova synagoga) – Sinagoga del XVI sec. in stile barocco, che ricorda le tradizioni ebraiche, i costumi.

Vecchia Nuova Sinagoga (Staronová synagoga) – edificio gotico del XIII sec. con il caratteristico frontone a gradoni di mattoni scuri. E’ il più antico luogo di culto ebraico d’Europa. Sulla parete orientale si trova l’arca sacra dove sono conservati i rotoli della Torah. Al centro c’è la Bema piattaforma che sorregge un pulpito racchiusa da un’inferriata del XV sec. Per entrare gli uomini devono coprirsi il capo come al cimitero, viene fornito da loro.

Sempre nel quartiere, si possono osservare il Municipio ebraico, con la caratteristica torretta con il doppio orologio.

Sinagoga Spagnola (Španělská synagoga) – Sinagoga del XIX secolo – molto bella, sfoggia un interno riccamente stuccato con motivi arabeggianti, più una ricca collezione di argenterie sacre.

Terminato il giro ci rechiamo verso il centro passando davanti alla Sinagoga Maisel (Maiselova synagoga) – Sinagoga del XVI sec. fu distrutta da un incendio, ora adibita a museo contiene la storia degli ebrei dell’Europa centrale. Chiusa per lavori.

Da non perdere, vicino alla sinagoga spagnola, è la Chiesa di San Giacomo (Kostel sv. Jakuba), in Malá Štupartská stile barocco, di rito cattolico romano, scarsamente illuminata ma molto interessante per gli alti soffitti affrescati e gli altari in legno. Vedere la tomba barocca del conte Vradislao di M.Travice. Entrando sulla destra, appeso al soffitto, c’è n macabro reperto, un braccio umano mummificato. Pare che un ladro del 1400, cercò di rubare i gioielli della statua della madonna, e rimase incastrato, e per liberarlo dovettero amputare il braccio.

Camminando arriviamo in p.zza città vecchia, entriamo CHIESA DI S. NICOLA – Kostel sv.Mikulase – Stile barocco, dalle bianche facciate coperte però da un ponteggio, gigantesco candeliere a forma di croce donato da zar Nicola.

Svetta subito la CATTEDRALE DI TYN in stile gotico, caratteristiche guglie gemelle, statua della Madonna su facciata. Vedere portale settentrionale incoronato da un timpano XIV sec. Da non perdere l’altare. Tomba astronomo Tycho Brahe. Ci promettiamo di entrarci nei giorni successivi, ma purtroppo non ci riusciremo.

Favolosa PIAZZA DELLA CITTA’ VECCHIA, (Staroměstské náměstí – Stare mesto), è una delle piazze più importanti di Praga fondata nel X sec. in cui si svolgeva mercato. Il lato nord è dominato dalla bianca facciata barocca della chiesa di San Nicola, sul lato est vedere la casa “alla campana di pietra” in stile gotico e Palazzo Kinsky in stile rococò. Ammirare anche le facciate (belle le insegne decorative sui palazzi sul lato sud), suggestivo è il fronte tra via Celetnà e Zeletnà e tra Zeletnà e Melantricova. La statua del riformatore protestante Jan Hus, bruciato come eretico nel 1415, fu eretta al centro della Piazza nel 1915. Lasciando la p.zza dalla Melantricova, girando al primo vicolo a sx ammirare la casa “ai due orsi d’oro”. L’attrazione più famosa della piazza è l’orologio astronomico (1410) posto su una delle facciate del Municipio della Città Vecchia (1364). Veder lo stemma della città vecchia, sopra la scritta Praga capitale del regno.

Consiglio di salire in cima alla torre del Municipio alta 69,5mt, si gode uno splendido panorama.

Sosta per un veloce snack alle bancarelle del mercatino e poi aspettiamo lo scoccare dell’ora di fronte all’Orologio astronomico che si anima dalle 08 alle 21, la morte suona una campanella e gira una clessidra, da una finestrella passano i 12 apostoli, finita la cerimonia, il canto del gallo. Dalla cima della torre, un trombettista, suona il passaggio dell’ora e saluta la folla. Il quadrante dell’orologio indica il giorno corrente e la sua posizione nella settimana, nel mese e nell’anno. Contemporaneamente, l’orologio mostra il calendario europeo, babilonese e quello astronomico. Dall’orologio è anche possibile capire (vi sfido a capirlo) qual è la posizione dei corpi celesti. Sul disco del calendario, opera del pittore Josef Mánes, potete vedere qual è il segno zodiacale dominante.

Dopo aver visto la torre orologio (che ha un orario d’accesso) ci siamo trasferiti a piedi a p.zza Venceslao per poi ritornare in questa piazza a vedere il mercatino e sperando di incontrare S. Nicola.

In PIAZZA VENCESLAO (Václavské náměstí), chiamata Piccoli Champs-élysées per la somiglianza con la famosa strada di Parigi, a me non ha detto nulla, vi ritroverete a guardare un enorme edificio storico (sede del museo nazionale e a fianco si può notare l’Opera di Stato di Praga) e dando le spalle a questo edificio vi ritroverete a guardare Piazza Venceslao che in realtà è un viale di 750mt di lunghezza e 60mt di larghezza si trova nella Città Nuova, è il fulcro di un business vivace e il centro culturale della città, fiancheggiato da numerosi alberghi, ristoranti, bar, casinò, bar, negozi esclusivi e gallerie. Durante il Medioevo, la piazza era conosciuta come “Koňský trh” – mercato di cavalli. Nella metà del XIX secolo è stata ribattezzata come il santo patrono della Boemia, San Venceslao.

Nel 1918 la folla vi ha celebrato l’indipendenza della Cecoslovacchia dalla monarchia austriaca. Nel gennaio ’69, Jaan Palach, 20 anni, studente di filosofia, si è dato fuoco per protesta contro la mancata resistenza all’invasione sovietica, qui ricordato con una lapide e una croce

Nel Novembre 1989, durante la rivoluzione di velluto, mezzo milione di persone raccolte nella piazza per protestare contro il regime comunista da lì l’inizio del processo di distacco dal comunismo e dal potere dell’Unione Sovietica. C’è una statua di San Venceslao a cavallo in cima alla piazza. Secondo la leggenda, San Venceslao è stato assassinato mentre si recava a messa da mercenari inviati da suo fratello Boleslao.

Siamo poi andati al Passaggio Lucerna, sotto il palazzo Lucerna per vedere il cavallo al rovescio. Questa statua particolare e molto leggera, visto che è in polistirolo, rappresenta il Principe Venceslao a cavallo ma visto dal punto di vista del cavallo stanco morto dalla fatica di portare il peso del cavaliere e della sua armatura

Sosta al mercatino Piazza San Venceslao, sotto un grande albero di Natale illuminato da migliaia di luci con un caratteristico presepe e le casette di legno dei mercatini.

Siamo passati anche a vedere la chiesa della MADONNA DELLA NEVE Kostel Panny Marie Snezne. Altra chiesa da non perdere, ha un maestoso altare con colonne nere (il più alto della città) e molti stucchi alle pareti, proprio girando l’angolo uscendo c’è un grazioso giardino con tante panchine bianche. Vi si accede da un portone che introduce ad un cortiletto e si trova alle spalle del viale Venceslao (si accede da Jungmannovo namesti) e nei dintorni abbiamo osservato il Lampione cubista.

Sosta al mercatino in Havelské trziste, una delle piazze più vecchie della città, ci è sembrato un banale mercato rionale settimanale, evitarlo.

Siamo ritornati in p.zza Venceslao e percorriamo un’altra via caratteristica la Melantrichova che ci riporta in piazza città vecchia, qui c’è il più famoso mercatino, dominato da un albero di Natale adornato da centinaia di luci che vengono accese ogni sera al tramonto.

Cena, prenotata da casa seguendo i consigli di altri tpc al Ristorante mlejnice – Žatecká 17/7. Scelta azzeccata, abbiamo mangiato, finendolo a fatica, un enorme stinco ottimo ad una spesa di circa 15€ a persona. Dopo cena sosta d’obbligo con i figli all’ Hard-Rock Cafè e gironzolando siamo ritornati in albergo.

SABATO 6

La meta di oggi è il CASTELLO – Pražský hrad. Diversamente da quanto suggerito abbiamo scelto di mettere come prima tappa il castello che apre prima rispetto a Loreto.

Con in tasca i biglietti acquistati ieri sera 24Kc per 30 minuti, ci siamo recati alla vicina fermata del tram 5. Un suggerimento é quello di prendere il tram fino al Castello e poi tornare a piedi una volta terminata la visita, scenderete attraverso la Nerudova (è una strada fatta a gradini) giù fino a Malostranské náměstí, il cuore del Quartiere piccolo. Forse la via più bella di tutta Praga. Prende il nome dallo scrittore praghese Neruda, da cui il più famoso poeta cileno Pablo prese lo pseudonimo.

Entrati nel castello a livello della seconda corte c’è la biglietteria, anche se fate ticket per la visita breve, se ne andranno almeno altre 3 ore.

Noi abbiamo optato per il percorso breve, come appuntamento avevamo la cerimonia del cambio della guardia che avviene ogni giorno nel primo cortile, alle ore 12.00. (Mentre alle porte del castello ogni ora dalle 7 alle 18). Le guardie con le divise blù, escono da una porta del cortile, mentre la banda si affaccia dalle finestre e suona. Dura circa 15′, ne vale la pena

Il Castello di Praga patrimonio mondiale dell’UNESCO, è un imponente complesso di palazzi e chiese. E’ un mix unico di tutti gli stili architettonici, si estende su una superficie di quasi 70.000 mq, diventando così il più grande complesso antico del mondo. La sua storia risale al VIII secolo.

Partiamo dal Vicolo d’Oro, il vero gioiello del Castello: (visitate tutte le ricostruzioni di case e botteghe), dove si dice che gli alchimisti cercavano di trasformare il metallo in oro. Alla fine del Vicolo d’oro troviamo una torre cilindrica chiamata Daliborka, edificata nel 1496 da Benedikt Ried sul pendio sovrastante il Fossato dei Cervi. In origine era più alta, mentre sino ad oggi si sono conservati solo cinque piani. Il piano più alto non ha il tetto. Nel seminterrato dalla volta possente ci sono quattro celle, mentre sul pavimento c’è un foro circolare che conduce ad un carcere sotterraneo nel quale i prigionieri venivano calati tramite una carrucola. Il primo ad esser incarcerato fu, nel 1498, Dalibor di Kozojedy, dal quale la torre ha preso il nome. Fu arrestato perché aveva ospitato alcuni ribelli che avevano partecipato ad un’insurrezione nella tenuta adiacente. Secondo la leggenda, qui imparò a suonare il violino per guadagnare qualcosa con cui poter vivere nella torre.

Al numero 23 c’è un piccolo museo che espone antiche armature e abiti d’epoca. Si sviluppa al primo piano del gruppo di case di fronte all’entrata del Vicolo, e alla fine di questo “corridoio” c’è la possibilità di provare il tiro a segno con la balestra.

All’interno del castello dopo una lunga ma scorrevole coda entriamo nella Cattedrale gotica di San Vito imponente e slanciata, con le sue splendide vetrate colorate e le torri, tra cui quella dietro alta ben 99 metri. E’ la più grande chiesa di Praga. Lunga 124mt e la sua max larghezza è 60 m. All’interno è da vedere la tomba di San Giovanni Nepomuceno costruita con due tonnellate d’argento, oltre al coro poligonale. La vastissima navata è circondata da cappelle, da vedere quella di S.Venceslao e la porta d’oro.

Visitiamo poi la Basilica romanica di San Giorgio e di corsa ci rechiamo al cambio della guardia, arrivando presto siamo in prima fila, ne vale la pena.

Dopo il cambio ci rechiamo verso il santuario della Madonna di Loreto ma, purtroppo è chiusa per due giorni per delle riprese cinematografiche. Ne approfittiamo per scaldarci con una gustosa zuppa di Gulash in uno dei tanti localini sotto i portici.

Usciamo e lentamente scendiamo la scalinata che ci porta sulla Nerudova. La parte più divertente sono le insegne delle case e dei palazzi che li indicavano prima che venisse usata la numerazione. Al numero 2 c’è la Casa al Gatto (Dum U Kocoura) con portali rinascimentali e decorazioni a stucco. Al numero 4 c’è la Casa all’Ancora d’Oro, e Morzin Palace (n. 5), dove vedrete una coppia di mori che supportano il balcone con la schiena al n° 6 dell’Aquila Rossa e più avanti l’insegna Ai tre violini n°12 (Dum U Tri Houslicek) che ricorda come in questa casa, dal 1667 al 1748 visse la dinastia dei liutai Edlinger. Osservate Palazzo Thun Hohenstein (n. 20), con le fiere aquile di guardia alla porta,.

L’insegna al 27 è quella Alla Chiave d’Oro e al 28 Alla Ruota d’Orola Casa del Leone d’Oro (n. 32), e,del Ferro di Cavallo D’Oro (n. 34). La Casa del Leone Rosso (n. 41), che raffigura un leone rosso che tiene una coppa d’oro in una zampa, che era la casa del pittore ecclesiastico Petr Brandl, dell’Aragosta Verde (n. 43), al 45 Al Leone Nero, che tiene tra le zampe un boccale di birra. al numero 47 troverete un fregio che rappresenta due soli piuttosto scontrosi, questa casa è nota, come “La Casa dei Due Soli”. Vedete se vi riesce partire dalla Casa del Cigno Bianco (n. 49).

Si arriva così in Mala Strana “Città Piccola”. quartiere che si trova ai piedi della collina su cui sorge il Castello. E’ una delle zone più caratteristiche di tutta Praga. Al centro di Malá Strana si trova l’omonima piazza, Malostranské náměstí, circondata da un alternarsi di palazzi barocchi e rinascimentali perfettamente conservati e si sviluppa intorno alla Chiesa di San Nicola che la divide in due unità distinte.

Al centro della Piazza c’è la Colonna della Vergine, detta della Peste costruita nel 1715 per commemorare la fine della peste che tra il 1713-14 decimò gran parte della popolazione.

Oltre la chiesa c’è il Lichtenstejnsky Palàc, che occupa tutta la parte sinistra della Piazza, proprio di fronte alla Chiesa. Fino al XVII secolo al posto del palazzo c’erano 5 case che i Liechtenstein acquistarono dopo i fatti della Congiura della Montagna Bianca. In questo palazzo viveva Karl Liechtenstein, il “Governatore Insanguinato”, a cui Ferdinando II diede l’incarico di sterminare i congiurati. Ci dirigiamo verso la Chiesa di San Tommaso ma la troviamo chiusa, sosta davanti al Palazzo Wallenstein, il più grande palazzo di Praga si trova alle spalle della chiesa di San Tommaso.Voluto da Wallenstein, alla sua realizzazione si successero tre italiani: Spezza, Sebregondi e Pieroni costruito dal 1623 al 1629, occupa lo spazio che era di 26 case. Oggi è sede del senato Ceco.

Sempre gironzolando ci dirigiamo verso la chiesa di S. MARIA DELLA VITTORIA edificata dai luterani tedeschi tra il 1611 ed il 1612 e poi fu consacrata alla Santissima Trinità.

Dal 1628, nella chiesa si trova la famosa statuetta chiamata il Bambin Gesù di Praga, che era stata portata in Boemia a metà del XVI secolo dalla sposa di Vratislav di Pernštejn, Maria Maxmiliána Manriquez de Lara, che poi la regalò a sua figlia Polyxena come dono di nozze, affinché il suo casato venisse protetto. Su questa statuetta cominciarono circolare alcune voci su aiuti miracolosi durante epidemie di peste e saccheggi, visto che questo monastero era stato risparmiato in più di un’occasione. Si tratta di un’opera spagnola in cera del XVI secolo, alta 45 cm, per la quale vengono utilizzate due corone e circa 46 vestitini, che vengono cambiati periodicamente e sono esposti ai piani superiori. Il vestitino più importante è quello cucito a mano da Maria Teresa in persona.

Inizia una fastidiosa pioggerellina e ci dirigiamo verso il famoso ponte, l‘accesso dalla Città Piccola (Malá Strana) consiste in due torri di diverso aspetto e origine. La torre più piccola è romanica, risale al XII secolo e consiste nei resti del Ponte Giuditta. Quella più alta, costruita circa 200 anni dopo (1464), con la sua architettura in stile tardo gotico prende a modello la Torre della Città Vecchia, sulla sponda opposta del fiume. Con una scalinata si arriva in cima e da lì potrete ammirare tutta la città con delle illustrazioni che vi spiegheranno cosa state osservando. La porta d’accesso al Ponte Carlo dalla riva della Città Vecchia é una torre gotica.

Percorriamo PONTE CARLO – Karlův Most. Il Re boemo e del Sacro Romano Impero Carlo IV iniziò la costruzione dello storico ponte nel 1357, fu terminato all’inizio del XV secolo. Il ponte attraversa il fiume Moldava e collega la Città Vecchia (Stare Mesto) al il Piccolo Quartiere (Malá Strana), si distribuisce su 16 arcate, lungo 516 metri e largo 10 metri. Nel XVII secolo, era decorato con 30 statue barocche. A causa di varie eventi nel corso dei secoli, la maggior parte di queste statue sono state sostituite da repliche.

Potete riconoscere una delle più antiche statue grazie alla sua aureola a 5 stelle. Pare che queste fossero apparse sulla superficie dell’acqua mentre questa si richiudeva sul martire che, su ordine del re Václav IV, era stato scaraventato nelle acque della Moldava. La leggenda tramanda come si fosse rifiutato di tradire il segreto confessionale di Sofia, moglie del re. Il punto da cui fu scaraventato Giovanni Nepomuceno è ancora segnato da una Croce., mentre la statua più antica è il Crocifisso situato vicino l’entrata di Stare Mesto.

Torniamo verso piazza città vecchia per dirigerci al ristorante che avevamo prenotato il giorno prima situato nella viuzza che si imbocca sotto un arco sul lato destro di una casa azzurra, lasciando alle spalle il famoso orologio astronomico, dopo pochissimi metri sulla sinistra c’è una cantina-birreria U Zlate Konvice . Scendendo le scale per due o tre rampe, si accede ad un locale molto bello e caratteristico con soffitto a volta in mattoni. Tutta la sera siamo stati allietati dalle canzoni, anche in italiano, di un orchestra che andava….a tutta birra. Scelta azzeccata, speso circa 21€ a testa.

Poi abbiamo gironzolato per piazza città vecchia illuminata dal maestoso albero e quindi a nanna.

DOMENICA 7

In programma una gita fuori Praga al Castello di Krivoklat, che anche l’esperta di tpc dava per bello e poi con i mercatini… ancora di più.

Carini i mercatini, ma soprattutto per la location, il castello NON merita, evitatelo. Ci sono si visite guidate di varia durata, ma la guida parla solo il ceko e un inglese che è peggio del mio che è a livello liceale. Dopo la prima sala noi volevamo già uscire, ma non è stato possibile perché le chiavi le ha solo la guida e così ci siamo sorbiti tutto il tour in lingua ceca. Meno male che avevamo scelto il percorso breve.

E’ stato invece carino il percorso in treno da Praga al castello, si attraversa la panoramica valle della Berounka che ci riporta al ns passato con delle vecchie stazioni sperdute nei campi.

Partenza 8,47 Praha-Smíchov direzione Beroun , si cambia treno poi scendere alla fermata Křivoklát. Personale delle ferrovie gentilissimo. Consigliato il Group Ticket, si risparmia speso circa 4€ a persona.

Al ritorno, arrivati stazione centrale di Praga, con la metroplitana ci siamo diretti verso Piazza di Jiří z Poděbrad (Náměstí Jiřího z Poděbrad) – alla bellissima Chiesa del Sacro Cuore.

Un mercatino natalizio più modesto, visitato per la maggior parte dai residenti nell’area di Vinohrady è situato di fronte alla chiesa di Santa Ludmilla, sulla piazza Náměstí Míru.

Secondo noi comunque è stato il mercatino più bello.

Un salto alla casa Danzante a piedi lungo la Moldava, passarci davanti non costa nulla.

Cena zona P.zza Venceslao: Restaurant – Café Svatého Vaclava – Wenceslas Square 821/39. Anche qui scelta azzeccata. Degli spiedoni celestiali.

LUNEDì 8

Effettuato il check out e prenotato il transfer per l’aeroporto, con il solito tram 5 ci rechiamo alla chiesa MADONNA DI LORETO. Un piccolo santuario barocco, progettato con l’intento di riprodurre la casa della Vergine trasportata (secondo la leggenda) dagli angeli a Loreto. Il santuario é circondato da un chiostro e da cappelle. Vedere il famoso tesoro, consiste in ostensori, calici e corone della madonna, tutti d’oro e tempestati di diamanti e pietre preziose. Il pezzo forte è un ostensorio detto “il sole di Praga”, tempestato di ben 6000 diamanti. Nella guglia si trova un carillon composto da 27 campanelle di Loreta, che suonano la canzone mariana “Ti salutiamo mille Volte” (ogni ora dalle 9.00 alle 18.00).

Abbiamo scartato la gita in barca sulla Moldava perché il percorso non ci attraeva.

Ripercorriamo la Nerudova e ammiriamo il ponte con le sue torri, con l’obbiettivo di vedere p.zza città vecchia questa volta di giorno per poter osservare meglio tutte le sue bellezze.

Lungo via Celetna passiamo davanti alla CASA DELLA MADONNA NERA, la più vecchia casa cubista di Praga. Ancora sotto PORTA DELLE POLVERI (Prašná brána) – Risalente al 1475, è una delle più antiche porte della città gotica e un ingresso al centro storico. È l´ingresso monumentale alla Città Vecchia ed uno dei più importanti monumenti medievali di Praga Si sviluppa verso l’alto con i suoi 65 metri di altezza con una scala, che conduce alla galleria, di 186 gradini (non ci siamo saliti). Per quasi 400 anni i monarchi Boemi passavano attraverso questa torre per raggiungere la cattedrale di san Vito dove venivano incoronati.

La porta è l’ inizio della famosa Strada Reale che attraverso la piazza della Città Vecchia e Ponte Carlo conduce al Castello di Praga. Prese questo nome nel XVII sec. quando fu utilizzata come deposito per le polveri da sparo. Ammiriamo poi la CASA MUNICIPALE (Obecní Dům), in Náměstí republiky. Si trova a fianco della Porta delle Polveri. L’edificio costruito nel 1905 – 1911. Molti famosi pittori e scultori Cechi hanno partecipato alla sua decorazione.

Aspettiamo l’ora del trasporto in aeroporto passeggiando nel bel mercatino Namesti Republiky, quando alle ore 18 mi arriva un messaggio sul cellulare, easy jet comunica che il volo previsto con partenza Praga 21,25 e arrivo Malpensa 22,55 era stato annullato, problemi di radar a Malpensa. Ci fiondiamo in aeroporto dove cominciano ad arrivare, leggermente arrabbiati, tutti i ns sfortunati compagni di viaggio.

Easy jet ci ha praticamente abbandonati in aeroporto a Praga, delle ragazze ci spiegano che ci sono due posti (noi eravamo un intero volo!!!) per il giorno successivo o tutti per due giorni dopo, stesso orari. Oppure ….di arrangiarci a spese ns, ci viene proposta la compagna ceca partenza la sera stessa ma a 380€ o 250 la mattina dopo (se non ricordo male). Molti di noi non potevano aspettare, ci siamo dati da fare e alla fine da soli troviamo dei taxisti che con dei pulmini (8 persone a 150€ a testa) ci avrebbero riportato in Italia. Si parte alle 20,30 e dopo dodici ore arriviamo a Malpensa.

Termino con dei consigli, a Praga non c’è l’euro ma la Kc, Corona Ceca, 1€ = 27,7148Kc 1 Kc = 0,0361 €

A Praga vi conviene sempre pagare con la moneta locale, pagare con gli euro lo sconsiglio.

Noi ci siamo portati delle Kc dall’Italia, non tutti i siti accettano le carte di credito, stesso discorso per biglietti trasporti. Diffidate delle persone che vi propongono cambi per strada perché vogliono fregarvi. In città troverete innumerevoli ufficio di cambio.

Utilizzate scarpe comode e ben ammortizzate, poiché le strade sono quasi tutte lastricate.

Metro La metropolitana è veloce, efficiente, ben organizzata.

Come in tutte le metropolitane è necessario validare il biglietto prima di entrare nella zona della metropolitana.

La rete attuale consiste in 3 linee:

Linea Verde A – “Depo Hostivař” a Dejvická”

Linea Gialla B – “Černý most” a “Zličín”

Linea Rossa C – “Letňany” a “Háje”

Ci sono 3 stazioni di interscambio – MUSEUM (si trova in Piazza Venceslao, linee di scambio A e C), MUSTEK (si trova in Piazza Venceslao, linee di scambio A e B), FLORENC (si trova nella stazione principale degli autobus, linee ti scambio B e C).

Tram: La rete copre tutta la città e tutti i principali monumenti, sui tram non si fanno biglietti ma si convalidano soltanto.

Autobus: L’autobus n. 119, 100 e 179 collegano l’aeroporto e la città (distanza 20km). L’autobus è un modo economico, veloce e comodo per arrivare dall’aeroporto al centro e viceversa. Il costo del biglietto è di 32 CZK e il tempo di viaggio è di 15-30 minuti. Il capolinea del bus n ° 119 è “Dejvická” (linea verde), n. 100 è “Zličín” (linea gialla B), n. 179 è “Nové Butovice” (linea gialla B).

Il biglietto va obliterato appena si sale sul primo mezzo di trasporto. Cambiando i mezzi, nell’arco della propria validità, bisogna solo conservare il biglietto senza timbrarlo un’altra volta.

Per comprare i biglietti dei mezzi pubblici a Praga ci sono due alternative: distributori automatici oppure edicole. Il problema dei distributori automatici è che accettano soltanto la moneta e non le banconote. Conviene sempre avere anche i biglietti per il ritorno in albergo! Esistono 4 tipi di biglietto base, che sono validi per tutti i mezzi compresa la funicolare di Petřín.

Biglietto da 24 CZK: La validità è di 30 minuti da quando obliterato. Nella maggior parte dei casi, va bene per gli spostamenti al centro di Praga. Noi abbiamo sempre usato questo. Non è sufficiente per arrivare fino all’aeroporto di Praga.

Biglietto da 32 CZK: La validità è di 90 minuti. Permette di attraversare tutta la città di Praga. Di conseguenza va bene anche e soprattutto per il trasporto da e per l’aeroporto.

Altri biglietti cono quello 110 CZK con validità è di 24 ore e il biglietto da 310 CZK con validità di 72. Secondo me, salvo casi eccezionali, i biglietti da 110 e 310 CZK non risultano convenienti. Il centro storico di Praga si gira facilmente a piedi e, di conseguenza, non c’è bisogno di prendere i mezzi pubblici diverse volte nella stessa giornata.

Praga Card, non so cosa dirvi, per i trasporti non penso valga la pena per gli accessi ai musei o altro dipende dal vs programma. Noi non l’abbiamo fatta.



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