La capitale dell’amicizia: nel cuore pulsante dell’Europa c’è la città giusta per un viaggio unico

In un mondo frenetico dove le responsabilità e gli impegni sembrano non finire mai, tre donne, tre amiche, decidono di prendersi una pausa. Il loro obiettivo è semplice: staccare la spina dalla routine quotidiana e immergersi in un’esperienza che possa rigenerare l'anima e rinvigorire lo spirito
Scritto da: Romy Crystal
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Gli anni passano velocemente e la mia amica Simona si ritrova nel 2023 a iniziare il conto alla rovescia per l’anno successivo, che sarà quello dei suoi primi 50 anni. Fin dall’infanzia ha avuto una vita complicata, ma gli ultimi 10 anni sono stati davvero molto tosti. Al suo fianco le amiche di sempre Lajla ed io Romina,  che ci preoccupiamo di ricordarle che anche lei esiste e deve vivere anche per se stessa, oltre che per gli altri. Io voglio farle un regalo speciale per i suoi 50 anni, ed essendo una fanatica di viaggi : “Simo dove ti piacerebbe andare per il tuo compleanno?” Essendo lei trascendente, la risposta non poteva essere più semplice: Praga. Questa città affascinante non è solo una destinazione turistica incantevole, ma fa parte del misterioso “Triangolo Magico” insieme a Torino e Lione, noto per il suo richiamo alla magia bianca.

Per chi non l’avesse ancora fatto, consiglio vivamente il tour di Torino magica. Questa città, insieme a Londra e San Francisco, forma un altro triangolo, quello della magia nera, ricco di simboli occulti e leggende intriganti. Esplorare Torino attraverso questo percorso significa immergersi in una dimensione parallela, fatta di misteri e storie antiche. Ma volete sapere il vero motivo della sua scelta? Praga è stata l’unica città straniera visitata dalla sua mamma. Quando la sentiva parlare di questa città, i suoi occhi brillavano di una luce speciale. Anche lei, che ha vissuto una vita dura, fatta di sacrifici e sofferenze, trovava in Praga una scintilla di gioia. Camminare per le strade di Praga avrebbe significato per Simo, ripercorrere i suoi passi, sentire la sua presenza accanto. Nonostante la morte le abbia separate fisicamente, l’amore e il ricordo che ha di lei rimangono indelebili. Questa città non è solo un luogo sulla mappa, ma un ponte tra passato e presente, tra la vita e la morte.

Diario di viaggio a Praga

Il tempo scorre inesorabilmente, coinvolgo Lajla per il regalo del biglietto aereo, scelgo un appartamento su booking e ci ritroviamo prossime alla partenza, senza aver organizzato nulla, senza aver cambiato i soldi e soprattutto con il solo bagaglio a mano. Simona rischia di dover annullare la nostra avventura per motivi di famiglia, ha un figlio con spettro autistico che da un mese è in down, una crisi mai avuta prima e che sembra non passare. 

Grazie però a suo marito, all’altro suo figlio e ad amici meravigliosi, la sera prima ha preparato lo zainetto di Mary Poppins e i documenti di viaggio. 

Giorno 1 – Ponte Carlo, Casa Danzante, Orologio astronomico

Sveglie alle 4 e 30 di mattina. Recuperiamo Simo che si era già incamminata verso la nostra auto, non stava nella pelle.  Le prime risate sono scoppiate appena arrivate all’aeroporto. Non ci credevamo, ma in tre occasioni distinte i gabinetti erano guasti. Sì, proprio così, pensavamo che la sfortuna iniziasse a perseguitarci. Ma questo era solo l’inizio del nostro indimenticabile viaggio. Non dimentichiamo anche un hackeraggio che si era messo a bloccare certi voli in tutto il mondo.

Amiamo l’atmosfera dell’aeroporto, guardare i passeggeri e inventarci storie, guardare gli aerei e volarci sopra con la fantasia alla ricerca del viaggio perfetto, in realtà il giro del mondo.

Volo in orario. Atterriamo a Praga e la nostra Lajla translate ha sfoggiato il suo inglese perfetto al banco delle informazioni e in tempo zero avevamo già il biglietto di 72 ore per tutti i mezzi pubblici e itinerario per arrivare in centro città.

Date a Simo una mappa della metropolitana e ci porterà ovunque, anche senza conoscere la lingua. Così sarà battezzata Simona maps, quanto ridere perché mancava solo il mio soprannome.

fiume moldava

Dopo aver impostato il cellulare come navigatore, ci siamo dirette alla nostra camera. Praga ci ha accolte con il suo fascino unico e ci siamo subito immerse nella sua bellezza. I primi selfie e le molteplici fotografie ci hanno accompagnate mentre esploravamo il Ponte Carlo e il paesaggio mozzafiato che si apriva davanti ai nostri occhi. Lì, sul fiume Moldava, siamo rimaste incantate da un suono incessante di sirene di polizia, vigili del fuoco e ambulanze. Con una risata, abbiamo scherzato sul fatto che fossero venuti a prendere Simona, ma la nostra fantasia si è presto scatenata, specialmente la mia, che ho iniziato a fantasticare sul sex appeal dei vigili del fuoco. Sono sempre sul pezzo, con il  modo tutto mio di  scattare selfie do vita al mio soprannome, Romina selfie.

Finalmente, dopo una lunga camminata e una salita impegnativa, abbiamo trovato il nostro meraviglioso appartamento all’interno di un ristorante vegano. Una sorpresa in una città dove la carne è un pilastro della cucina locale. Purtroppo, l’appartamento non era ancora pronto, così abbiamo lasciato le borse e ci siamo cambiate velocemente. Mentre Simona e Lajla si cambiavano la maglietta, io, con il mio ridotto bagaglio, per non sfigurare, mi riprometto di fermarmi ad acquistare una maglietta, per non avere lo stesso indumento nelle nostre fotografie. Io però avevo di tutto per la toilette, creme, shampoo e le cialde del caffè.

Dato che il nostro appartamento era vicino al Castello di Praga, abbiamo deciso di fare un primo giro perlustrativo. C’era molta gente e lunghe file per entrare nelle varie attrazioni, quindi abbiamo deciso di tornare la mattina successiva molto presto.

Abbiamo poi camminato sul maestoso Ponte Carlo, dove ho iniziato a fare i miei famosi salti. Non è stato facile insegnare alle mie amiche a catturare il momento perfetto del mio volo (in foto), ma con una telefonata e un aiuto da casa, abbiamo scoperto il trucco per immortalare i miei “salti”  nelle più belle piazze di Praga.

Dopo aver visto qualche TikTok su cosa valeva la pena di vedere a Praga, abbiamo deciso di iniziare la nostra avventura alla statua di Kafka. Questa statua, che ruota ogni 15 minuti, si trovava proprio vicino a un centro commerciale. Perfetto per me, che avevo bisogno di una nuova maglietta per la serata. Ovviamente, ho scelto una maglietta viola, il mio colore preferito, su loro consiglio. Appena uscite dal centro commerciale, siamo riuscite a vedere di nuovo la statua di Kafka in movimento. Devo ammettere che mi ha lasciata piuttosto perplessa.

museo illusioni

Durante i nostri spostamenti, abbiamo visto la pubblicità di un simpatico Museo dell’illusione e, come tre adolescenti, ci siamo guardate negli occhi e, senza dire una parola, abbiamo deciso di andare. Abbiamo scattato infinite foto, divertendoci come non mai, rigenerate dall’aria condizionata del museo.

Con un sole bollente, ci siamo diretti alla Piazza dell’Orologio Astronomico. Siamo rimaste senza parole davanti alla bellezza di ogni angolo della città vecchia di Praga. Ogni edificio, ogni strada aveva qualcosa di magico. E poi, l’orologio astronomico situato sul lato sud del Municipio della città vecchia … vederlo in azione è stato davvero unico.

città vecchia praga

Il Ponte Carlo una delle tappe più memorabili del nostro viaggio! Dopo aver esplorato la città vecchia, ci siamo dirette verso questo iconico ponte. È stato incredibile passeggiare lungo il ponte, ammirando le statue che lo adornano e godendoci la vista mozzafiato del fiume Moldava e del Castello di Praga in lontananza. Avevamo deciso di esplorare questa capitale in modo diverso, infatti dopo aver visitato i luoghi più iconici, ci siamo dette: “Perché non prendere un tram a caso e vedere dove ci porta?” E così abbiamo fatto, senza una meta precisa, solo per il gusto di scoprire le zone meno conosciute della città.

Prima di lasciarci trasportare dal tram, abbiamo fatto una piccola deviazione per scattare qualche selfie davanti alla famosa Casa Danzante di Praga. Questo edificio, progettato da Vlado Milunić e Frank Gehry, sembra davvero una coppia di ballerini in movimento, un’immagine quasi surreale, bizzarra, che io definirei visione maculopata.

casa danzante

Dopo un pomeriggio di esplorazioni e risate, siamo tornate al nostro appartamento per una doccia rinfrescante. Rigenerate, abbiamo deciso di cenare in un ristorante vicino. È stata un’ottima scelta: abbiamo assaggiato il prosciutto di Praga, il gulasch e una birra verde che abbiamo scherzosamente chiamato “birra di Hulk”.

Prima di ritirarci per la notte, abbiamo fatto una piccola spesa per la colazione del giorno dopo. Nel nostro appartamento c’era una macchina Nespresso e, previdente come sempre, avevo portato le mie cialde preferite da casa. Con latte e biscotti pronti, ci siamo rilassate, condividendo foto e risate nella nostra chat di gruppo.

Stanche ma felici, ci siamo addormentate, pronte per un’altra giornata di avventure a Praga.

Giorno 2 – Castello, cattedrale di San Vito e Praga by night

Dato che la sera non era poi così tardi quando siamo andate a letto, mi sono svegliata presto e ho deciso di preparare la colazione per tutte. È diventata una mia fissazione ormai! Mentre scaldavo il latte per Lajla, ho scoperto che lei lo beve freddo e, ancora peggio, è allergica al caffè. Così ho detto a Simona che tutte le cialde le dovremo finire noi.

castello di praga

Pronte e super adrenaliniche, abbiamo deciso di risalire verso il castello di Praga. Era piuttosto presto e abbiamo avuto la fortuna di vedere certi luoghi che solo il giorno prima erano pieni di turisti. Ora invece erano deserti o quasi. Selfie, salti, foto di rito e subito dopo, sempre con la nostra Lajla come traduttrice, abbiamo deciso di fare un biglietto cumulativo per poter girare a pieno tutta la zona del maestoso castello, compresa la cattedrale che abbiamo tenuto ovviamente per ultima dato che apriva alle 12:30.

A turno abbiamo fatto la fila, così potevamo sederci e riposarci all’ombra. Tutto il complesso fortificato del castello di Praga è meraviglioso e tutto quello che abbiamo visto ci ha davvero entusiasmato. Siamo rimaste molto contente di esserci godute il tutto senza la ressa dei turisti.

Abbiamo concluso il nostro giro con la visita alla cattedrale di San Vito, dove, come in ogni fila che si rispetti, c’erano i furbi che volevano saltare la coda. Ma io e Lajla, molto severamente, ci siamo fatte sentire e non abbiamo voluto passare per sciocche.

cattedrale di praga

Dopo aver esplorato un angolo incantevole di Praga, decidiamo di riprendere il tram e la metro. Purtroppo, le mie guide personali sbagliano strada, ma con un po’ di fortuna e qualche risata, ritroviamo il percorso giusto. La nostra meta? Un pranzo con il tipico dolce di Praga, il Trdelník. Ahimè, essendo intollerante al lattosio, posso solo ammirarlo e gustarlo con gli occhi. Mi accontento di sfamarmi con delle deliziose patatine fritte, che il destino ci fa trovare in un locale specializzato proprio in quelle.

Continuando a camminare, a un certo punto perdiamo Lajla, che si ferma spesso a immortalare i migliori scorci di Praga con il suo cellulare. Una volta riunite, decidiamo di fermarci in un bar per rinfrescarci con una buona birra. Mentre faccio un video a Simona da mandare ai suoi colleghi, una famiglia chiama Lajla. Il mondo è davvero piccolo: l’ex capo di suo marito è anche lui in viaggio a Praga! Era da anni che non si vedevano, e incontrarsi lì ci fa sorridere.

Spieghiamo la motivazione del nostro viaggio: i 50 anni di Simona. Prima di salutarci, mi guardano negli occhi e mi fanno gli auguri. Io, simpaticamente offesa, rispondo: “Ma io non sono ancora così vecchia! Possibile che dimostro già cinquant’anni?”

Oggi è stata una giornata intensa e piena di sorprese. Durante il nostro ennesimo giro nella città vecchia, alla ricerca estenuante di una calamita per Lajla, ci siamo imbattute in un matrimonio tipico. La sposa, all’uscita dalla chiesa, offriva il pane ai suoi invitati. Mi sarebbe piaciuto assaggiarlo e fare i miei più sentiti auguri, ma le mie amiche mi hanno fulminato con gli occhi, quindi mi sono allontanata.

Abbiamo poi deciso di visitare il quartiere ebreo, ma solo dall’esterno, perché il prezzo del biglietto ci sembrava eccessivo rispetto a quello che avevamo speso per il castello di Praga. Così, dopo aver ammirato l’architettura dall’esterno, siamo tornate al nostro appartamento per riposare un po’ le gambe, ma soprattutto il ginocchio di Simona. In pochi minuti, tutte e tre sdraiate sul letto, ci siamo addormentate. Anche se è stato solo un sonno di mezz’ora, ci ha rinvigorite e dato la forza di continuare e goderci Praga by night.

praga by night

La ricerca della calamita per Lajla è continuata e ci ha portate in un ristorante molto accogliente e tipico. Questa volta, abbiamo gustato il gulasch, mentre Lajla ha optato per delle polpette, ovviamente accompagnate da tre ottime birre. Come sempre, la birra costa meno dell’acqua! Siamo rimaste scioccate dal prezzo finale della cena: solo 25 euro in totale per tutte e tre. Speriamo che a Praga continuino a mantenere la loro moneta locale, perché così avranno sempre dei prezzi competitivi.

Abbiamo trovato la calamita tanto cercata e assai curiose abbiamo visitato un negozio di cannabis, dove ho provato un chupa chupa. Volevo acquistare una maxi confezione, ma se mi fermavano in aeroporto? Mi sono accontentata di un altro souvenir, un carillon in una scatolina di legno con inciso Praga, con la melodia del “Trono di spade”.

Giorno 3 – Rientro in Italia

Dopo l’ultima foto notturna del mio salto, ci siamo ritirate nel nostro appartamento. L’indomani, con calma, ci siamo avviate verso l’aeroporto, scoprendo un ritardo del volo di 4 ore.

Notai un’area particolarmente affollata vicino a un gate, vedo diverse telecamere e un cronista impegnato a intervistare un uomo imponente, con un aspetto atletico e determinato. “Simona mi faresti una foto con quelle telecamere e il cronista sullo sfondo? Sai che io ….” Lajla : “Sono le atlete olimpiche ceche, pronte alla partenza! Stanno intervistando il loro mister.”

Ognuno di noi aveva le foto che si meritava: io con le telecamere, e Simona con i coreani a Praga, scatti rubati agli inconsapevoli turisti.

Tra risate e racconti, abbiamo organizzato il prossimo viaggio a Barcellona, chiudendo questo weekend a Praga con il cuore pieno di felicità.

Simona: “ Molti non concepiscono i viaggi come regali, ma per me è inestimabile, in quanto vivere emozioni con le persone del cuore, è ninfa vitale che mi permette di affrontare la vita con coraggio e positività”

Regalare questo viaggio a Simona per i suoi 50 anni è stata la scelta migliore. Vederla sorridere e godere di tre giorni lontana dai problemi di casa, è stato il dono più prezioso che io e Lajla avremmo mai potuto farle.

Abbiamo brindato alla sua salute, alla nostra amicizia e ai ricordi indimenticabili che stavamo creando.

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