Paros, alla fine eccoci

Una settimana a Paros tra spiagge, villaggi e gastronomia.
Scritto da: Pignerin
paros, alla fine eccoci
Partenza il: 15/09/2018
Ritorno il: 22/09/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Paros alla fine eccoci. Dopo ferragosto, insperata, si apre la possibilità di fare a settembre una settimana di Grecia, non abbiamo dubbi, se ci riusciamo andiamo a Paros.

Sabato 15 settembre il nostro volo Ryan verso le 18 atterra a Mykonos e, sorpresa, non ci sono bus che vanno in paese, l’ultimo partiva alle 18:10. Quindi taxi, con l’occasione ci facciamo portare all’hotel Panorama ad Agios Stefanos (scelta obbligata per chi fa una notte in transito a Mykonos e non si vuole svenare). La mattina successiva di buon ora ci incamminiamo verso il new port da dove partono i traghetti per Paros, sono circa venti minuti a piedi e con il trolley da 10 kg e la temperatura clemente si può fare. La banchina è gremita di turisti, facciamo il biglietto e poi via si parte. Paroikia, oltre ad essere il porto di arrivo, è anche il luogo che abbiamo scelto per soggiornare. Appena scesi veniamo “aggrediti” da una torma di venditori: alloggi, auto, scooter,ecc.. John Latsos ci offre uno scooter Sym 125 per 7 giorni a 115 euro, ci penso tre secondi e gli dico ok, lui forse rimpiangerà di non aver sparato alto, io di non aver tirato, ma il prezzo mi sembrava giusto. John carica un bagaglio sul suo scooter e ci accompagna all’Hotel Eri, prenotato con Booking. L’inizio è veramente scoppiettante, splendido e veloce il servizio di noleggio scooter e l’Hotel… Claudia mi chiede come cavolo ho fatto a sceglierlo, con bellissima camera con vista su piscina e mare,parcheggio privato,super colazione a buffet e staff disponibilissimo e molto gentile.

Ci mettiamo subito in moto e ci fermiamo a Martcelo, una spiaggia con la esse maiuscola, relax al sole, bagno e pranzo al Paradiso, piccolo self service con piatti tipici della cucina greca tradizionale, proprio attaccato alla spiaggia. Siamo soddisfatti, riprendiamo lo scooter e continuiamo fino ad Agios Fokas. È veramente un bel pezzo di costa e non abbiamo ancora visto niente. La sera, per cena, ci fermiamo sul lungomare alla taverna The Waves, senza infamia e senza lode. Lunedì alle 8 siamo già in strada, destinazione Kolibrities e Monastiri le spiagge iconiche di Paros. Beh, incredibile a dirsi, nonostante non siano ancora le nove tutte le piccole piazzole tra gli enormi e suggestivi sassi di Kolibrities sono occupate, anzi no, l’ultima è per noi, quindi ci sistemiamo e passiamo lì tre orette. Bello il posto anche se molto sfruttato, turisticamente parlando. Decidiamo per mezzogiorno di tuffarci in Naussa e ci sciroppiamo tutte le vie caratteristiche scattando belle foto in alcuni scorci, poi stanchi, ci facciamo un pita gyros da Frank. Rinfrancati ci rimettiamo in viaggio e tocchiamo tutte le spiagge a nord est fino a Santa Maria, poi paghi ritorniamo alla base. La sera Claudia ha messo nel mirino la taverna Apostolis, luogo frequentato dai locali, è una buona taverna e ci saremmo tornati anche la sera successiva.

Martedì si presenta con un gran vento, decidiamo allora, sperando di trovare un po’ di calma, di dirigerci verso est, passiamo da Lefkes e arriviamo finalmente in un porticciolo protetto e molto carino: Pisolivadi. Ci sistemiamo sui lettini davanti all’Hotel Paros, le attrezzature sono gratis se si pranza nel locale di competenza e così facciamo.Bella mattinata e buon pranzo, i bagni? Ho perso il conto. Nel pomeriggio, continuiamo la nostra esplorazione spingendoci verso sud ma le spiagge sono tutte impraticabili causa vento tranne l’ultima, Loladonis, dove ci fermiamo e finiamo la giornata.

Il giorno successivo torniamo verso sud, ci mancano ancora Agia Irini, Glyfa e Tripiti, ma anche oggi sono impraticabili. Non vogliamo rovinarci la giornata, allora andiamo sul sicuro, torniamo a Martcelo e rimettiamo le cose a posto. Questa spiaggia eè veramente incredibile, riparata, con una gran vista e mare caldo con acqua trasparente. A mezzogiorno abbiamo pranzato con frutta, quindi la sera è giusto andare da Katerina dove le sere precedenti, passando, avevamo intravisto delle mega portate. Troppo per noi, facciamo fatica ad arrivare in fondo alla seconda pietanza, ci toccherà passeggiare più del solito nelle belle viuzze di Paroikia. A proposito, a noi è piaciuta la cittadina, veramente tanto.

Giovedì prendiamo il traghettino e andiamo ad Antiparos. La giriamo tutta, spiaggia per spiaggia, fino in fondo e alla fine ci fermiamo in quella che ci piaceva di più, Soros. Che la scelta fosse giusta ne abbiamo avuto conferma quando abbiamo visto sistemarsi al sole la cameriera che ci aveva servito al ristorante la sera prima. Per i locali, Paros e Antiparos sono la stessa cosa, quindi vanno dove a loro piace di più. All’ora di pranzo ci muoviamo e parcheggiamo al paese di Antiparos. Villaggio molto carino, con la giusta atmosfera, facciamo uno spuntino in una bakery accattivante e ci rilassiamo con due belle birre. Il pomeriggio lo dedichiamo nuovamente a Naussa dove acquistiamo un po’ di souvenir e camminiamo un sacco, verso le 18 rientriamo. Doccia e poi giù in paese, stasera vogliamo andare in un posticino fighetto, quindi ci presentiamo da Trata, una taverna elegante con prezzi più alti della concorrenza. Buon trattamento, come sempre in questi giorni, però stiamo ancora cercando quell’eccellenza nei sapori e nel gusto che non può non esserci qui.

Venerdì non c’e’vento, filiamo dritti a Loladonis, siamo solo noi, è uno spettacolo… la gente comincia ad arrivare verso le 11 e noi dopo una mezz’oretta fatti gli zaini sfrecciamo verso Lefkes, il villaggio costruito ad anfiteatro sulle colline. Al centro del villaggio il nostro obiettivo: O’Clarinos, taverna tradizionale con terrazza con vista imperdibile. Mangiamo alla grandissima, posto consigliatissimo. Soddisfatti, vaghiamo per l’isola per controllare se abbiamo dimenticato di vedere qualcosa, verso le 17 siamo nuovamente a Paroikia e ci spingiamo verso l’aeroporto. Claudia mi bisbiglia in un orecchio: – Peccato, mi manca solo di assaggiare le loukomades, ma non le ho viste da nessuna parte! – Neanche a farlo apposta vedo un cartellone enorme che pubblicizza la famosa specialità greca. Fermo lo scooter ed entriamo: merenda… entusiasmante! Porzioni esagerate, ma… troppo buone. Saltiamo la cena.

È già sabato, ci godiamo Martcelo fino alle 11 poi pranzo da Yannoluis di fronte all’arrivo dei traghetti, buona qualità come sempre. Arrivati a Torlous (the new port of Mykonos), per andare in aeroporto occorre prendere lo sea bus (2 euro) verso the town e scendere alla seconda fermata, the old port Qui c’è la stazione dei bus e quello per l’aeroporto è un pulmino piccolo, bianco senza indicazioni (costo 3 euro). Meglio chiedere, si risparmia rispetto ad un taxi se non si è stretti con i tempi. Concludendo, se vi piace la Grecia Paros non può mancare tra le mete dei vostri viaggi, a noi è piaciuta veramente tanto.



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