Paros, alla fine eccoci

Paros alla fine eccoci. Dopo ferragosto, insperata, si apre la possibilità di fare a settembre una settimana di Grecia, non abbiamo dubbi, se ci riusciamo andiamo a Paros.
Sabato 15 settembre il nostro volo Ryan verso le 18 atterra a Mykonos e, sorpresa, non ci sono bus che vanno in paese, l’ultimo partiva alle 18:10. Quindi taxi, con l’occasione ci facciamo portare all’hotel Panorama ad Agios Stefanos (scelta obbligata per chi fa una notte in transito a Mykonos e non si vuole svenare). La mattina successiva di buon ora ci incamminiamo verso il new port da dove partono i traghetti per Paros, sono circa venti minuti a piedi e con il trolley da 10 kg e la temperatura clemente si può fare. La banchina è gremita di turisti, facciamo il biglietto e poi via si parte. Paroikia, oltre ad essere il porto di arrivo, è anche il luogo che abbiamo scelto per soggiornare. Appena scesi veniamo “aggrediti” da una torma di venditori: alloggi, auto, scooter,ecc.. John Latsos ci offre uno scooter Sym 125 per 7 giorni a 115 euro, ci penso tre secondi e gli dico ok, lui forse rimpiangerà di non aver sparato alto, io di non aver tirato, ma il prezzo mi sembrava giusto. John carica un bagaglio sul suo scooter e ci accompagna all’Hotel Eri, prenotato con Booking. L’inizio è veramente scoppiettante, splendido e veloce il servizio di noleggio scooter e l’Hotel… Claudia mi chiede come cavolo ho fatto a sceglierlo, con bellissima camera con vista su piscina e mare,parcheggio privato,super colazione a buffet e staff disponibilissimo e molto gentile.
Ci mettiamo subito in moto e ci fermiamo a Martcelo, una spiaggia con la esse maiuscola, relax al sole, bagno e pranzo al Paradiso, piccolo self service con piatti tipici della cucina greca tradizionale, proprio attaccato alla spiaggia. Siamo soddisfatti, riprendiamo lo scooter e continuiamo fino ad Agios Fokas. È veramente un bel pezzo di costa e non abbiamo ancora visto niente. La sera, per cena, ci fermiamo sul lungomare alla taverna The Waves, senza infamia e senza lode. Lunedì alle 8 siamo già in strada, destinazione Kolibrities e Monastiri le spiagge iconiche di Paros. Beh, incredibile a dirsi, nonostante non siano ancora le nove tutte le piccole piazzole tra gli enormi e suggestivi sassi di Kolibrities sono occupate, anzi no, l’ultima è per noi, quindi ci sistemiamo e passiamo lì tre orette. Bello il posto anche se molto sfruttato, turisticamente parlando. Decidiamo per mezzogiorno di tuffarci in Naussa e ci sciroppiamo tutte le vie caratteristiche scattando belle foto in alcuni scorci, poi stanchi, ci facciamo un pita gyros da Frank. Rinfrancati ci rimettiamo in viaggio e tocchiamo tutte le spiagge a nord est fino a Santa Maria, poi paghi ritorniamo alla base. La sera Claudia ha messo nel mirino la taverna Apostolis, luogo frequentato dai locali, è una buona taverna e ci saremmo tornati anche la sera successiva.
Martedì si presenta con un gran vento, decidiamo allora, sperando di trovare un po’ di calma, di dirigerci verso est, passiamo da Lefkes e arriviamo finalmente in un porticciolo protetto e molto carino: Pisolivadi. Ci sistemiamo sui lettini davanti all’Hotel Paros, le attrezzature sono gratis se si pranza nel locale di competenza e così facciamo.Bella mattinata e buon pranzo, i bagni? Ho perso il conto. Nel pomeriggio, continuiamo la nostra esplorazione spingendoci verso sud ma le spiagge sono tutte impraticabili causa vento tranne l’ultima, Loladonis, dove ci fermiamo e finiamo la giornata.