Madrid in “rotelle”
Va beh arriviamo più o meno nella zona dove pensiamo che possa essere, scendiamo ed entriamo in uno Starbuks per connetterci con internet, recuperiamo l’indirizzo e poi con i bagagli ci avviamo sotto la pioggia verso l’albergo: Hotel High Tech Italia Gran Via (www.hotelitaliamadrid.com), camera spaziosa, bagno ampio ed accessibilissimo ed economico. Siamo contenti della scelta.
Facciamo una capatina a Puerta del Sol, perché ci sono le campanades le prove dell’ultimo, ovvero i madrileni si trovano il 30dic, per mangiare l’acini d’uva e fare il countdown con i rintocchi della campane (campanades) della piazza, anche per il 31 ci sarà un grande caos…. Noi arriviamo alle 00:15 la gente sta ritornando a casa…ci siamo perse le prove generali e il pre capodanno!! Quello che apprezzo subito di Madrid è che è sempre in movimento, ma non caotico, non di corsa è una continua passeggiata. La gente è per le strade a qualsiasi ora del giorno e della notte (soprattutto la notte), che passeggiano, che girano, che vanno da un locale all’altro. Sembra quasi che non ci siano preoccupazioni. L’importante è uscire e stare con gli altri.
L’ultimo giorno dell’anno è usanza a Madrid (tradizione rispettata, credo, più che altro dai turisti) andare in giro con una “peluca”. Ci sono molte bancarelle che le vendono per pochi euro, non resistiamo alla tentazione, anche perché sono anni ormai che non sento più capelli sulla mia fronte, di acquistarcene una. Agghindati per le feste passeggiamo per Madrid, si mangia e si beve ogni ben di Dio al mercado de San Miguel, si passa per Placa Mayor illuminata con aureole, a me sembrano dei piccoli UFO, poi la cattedrale, il palazzo reale per poi finire nelle vie natalizie del centro. Le decorazioni natalizie sono veramente molte carine e originali, si respira molto l’atmosfera natalizia, l’anima festaiola la si percepisce sempre e comunque per le vie di Madrid. Siamo un po’ indecisi su come aspettare la mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno, sappiamo che a Puerta del Sol ci sarà la folla, quindi proviamo a recarci per le vie di Chueca sperando di trovare un locale in cui festeggiare. Ma con sorpresa notiamo che le vie sono totalmente vuote, molti locali sono chiusi. Le uniche persone che vediamo passeggiare si recano tutti verso Puerta del Sol. Non ci resta quindi che arrenderci all’idea di aspettare la mezzanotte in mezzo alla folla. Tutto è ben organizzato, prima di entrare nella piazza, si deve svuotare bottiglie e lasciare tutto ciò che è vetro o oggetti pericolosi, vengono dati in cambio bicchieri di plastica. Tutto sembra controllato e sicuro. La piazza nel giro di pochi minuti si riempie all’inverosimile, restiamo delusi dal countdown, a parte il rintocco delle campanades …qualche urlo…e buttarsi gli acini d’uva velocemente in gola entro la fine dei 12 rintocchi, non accade nulla. Mi aspettavo un po’ di fuochi d’artificio, musica… invece nada… solo una gran festa tra di noi, tra tutti… Che forse è anche il suo bello. Poi tutta la gente si sposta verso le vie a continuare la grande lunga notte. Mi sorprende come folle di persone si trovano a bere, in maniera tranquilla, nelle piccole piazze e nelle vie, chiacchierano tra loro. Mi sorprende anche che non ci sia musica in giro, mi manca non sentire la musica. Lisa prima di partire aveva trovato un sito molto carino (www.italianiamadrid.it) , sito che dà indicazioni più che altro agli italiani che stanno a Madrid, ma è utile anche a chi si reca per turismo. Il gestore del blog ha un locale il “Pepa Tencha”, visto che troviamo tutti i locali strapieni e siamo stanchi di girare, decidiamo di andare li. Bel locale, dove abbiamo potuto esprimere tutta la nostra italianità tra gli stranieri presenti cantando e ballando le canzoni tipiche del nostro Bel Paese da “il ballo del qua qua” a “volare” !! Facciamo mattina, brilli e stanchi ce ne torniamo in albergo.
Alla fine quando si fa i turisti si va spesso a piedi e a Madrid un rotellato può girare abbastanza facilmente per la città, soprattutto nelle zone centrali, i marciapiedi hanno tutti lo scivolo e non hanno particolari pendenze, certo alcune zone sono un po’ in salita, come del resto quasi in tutte le città. Ma non si può dire che sia una città attenta alle barriere architettoniche, la maggior parte dei negozi e locali hanno tutti un scalino all’entrata, persino quelli più turistici sulla Gran Via, dove basterebbe porre un piccolissimo scivolo. Si vede che i rotellati madrileni non acquistano molto. La poca attenzione al superamento delle barriere architettoniche, nella capitale della Spagna, dove si decanta tanta libertà e dove il turismo è sempre più presente, mi ha veramente sconcertato. Capisco che vi possono essere delle zone complicate come Chueca, Malasana che sono state costruite in vie strette, lì vi sono marciapiedi molto stretti e si è costretti a rotellare in mezzo alla strada, inoltre i locali e i ristornati hanno tutti scale e scalette, pertanto luoghi inaccessibili, tranne che se portati a braccia. Ma non capisco, anzi mi incazzo quando trovo posti come “le pain quotidiane” (nota catena internazionale) che in piena Salamanca (nota zona chic di Madrid) all’ingresso ha uno scivolo con una pendenza allucinante, al punto che è pericolosa da effettuare a piedi (oltretutto è in legno). Faccio presente che il locale è stato aperto e rimodernato da poco tempo, ma potrei fare moltissimi altri esempi come questo. Così come in diversi negozi e locali, ma anche sulle strade sono stati fatti degli scivoli inaccessibili tanto quanto una scalinata (anzi forse rotolare dalle scale è meno pericoloso), mi pare di comprendere che anche a Madrid (cosa che invece non ho trovato a Barcellona), come del resto in Italia, vengono effettuate delle modifiche solamente per ottemperare a delle leggi e non per agevolare alla mobilità coloro che non ne hanno. Persino molti degli scivoli del Museo Reina Sofia, che vi sono all’entrata delle varie stanze sono con pendenze discutibili e pericolose se non accompagnati. Già perché si pensa che una persona in carrozzina debba essere sempre accompagnata, quindi ci si preoccupa poco della pendenza e poca importa se la carrozza potrebbe ribaltarsi…Fa rabbia, vedere come vengono buttati i soldi, fa rabbia perché uno scivolo nuovo, se progettato con un po’ di criterio e con due centimetri in meno di pendenza, potrebbe dare maggior libertà di movimento a chi già ne ha poca. E’ come vedere che hanno costruito una nuova scalinata ma con gradini alti 70 centimetri. Stesso discorso vale anche per gli autobus di Madrid, tutti hanno lo scivolo, che l’autista aziona tranquillamente, ma molto molto spesso ha una pendenza molto pericolosa da effettuare da soli. Comunque sia il bus resta il mezzo più accessibile da utilizzare, visto che il metro è una vera e propria barzelletta…
Se penso a Madrid mi vengono in mente: tolleranza e voglia di godersi la vita. La tolleranza la si percepisce innanzitutto verso la numerosissima comunità omosessuale. E’ inutile dire che è una città gay friendly, è molto di più!! E’ una città che non gle ne frega assolutamente nulla se per strada due uomini si tengono per mano oppure due donne si baciano sedute ad un caffè. Quando si riesce a superare la curiosità per la diversità, se tale la vogliamo chiamare, e nulla ti pare così strano e peccaminoso, è quello è il momento in cui veramente si è liberi di essere quello che realmente siamo, affettivamente, sessualmente ma soprattutto la libertà di esprimere se stessi. In Italia, questa libertà manca. Cerchiamo sempre di essere quello che gli altri vogliono che siamo. Ma Madrid è anche piacere nel godersi la vita, si mangia spesso fuori, si va per locali, ci si incontra per strada, alla fine è come essere in un grande paesone, si percepisce la fiesta. Certo non è il paese dei balocchi, c’è la crisi anche in Spagna, ma non la percepisci come un momento di tristezza, di chiusura. La gente continua ad uscire, a far tardi, a divertirsi con poco, di incontrarsi, anche solamente passeggiando.
La domenica si passeggia per il parco del Retiro, si va a mangiare le tapas o la buonissima tortilla, ti viene naturale fermati e sorseggiare cervezza o vino tinto todo el dia, non faresti altro… Un posto da non perdere, soprattutto all’ora del tramonto è il Tempio egizio di Debod, si ha la possibilità di fare un vero e proprio servizio fotografico. Se poi si è a Madrid il 5 di gennaio, si ha la possibilità di vedere la Cabalgada des Reyes Magos, una spettacolare parata, un po’ carnevalesca, che per la gioia dei bimbi sfila per le vie principali della città. Anche perché sono proprio Baldassare, Gasparre e Melchiorre a portare i doni ai bimbi spagnoli, insomma è un ottimo modo per concludere la feste natalizie, mangiando il roscòn e sinceramente è molto meglio il nostro panettone…