Madrid e Valencia, due città spagnole da scoprire con un solo viaggio

Scritto da: Coti
madrid e valencia, due città spagnole da scoprire con un solo viaggio

Autunno, tempo di vacanza. Per noi, da qualche anno, un giretto europeo in ottobre sta diventando una tradizione. Per il 2023 la scelta è caduta sulla Spagna e in particolare Madrid e Valencia. Nel mio racconto non mi dilungherò sulle informazioni artistiche e culturali che potrete trovare in tutte le guide, ma un po’ di informazioni utili per muoversi agilmente, consigli pratici testati personalmente “sul campo”. Entrambe le città sono ben collegate all’Italia dall’aeroporto di Orio al Serio e tra loro con un comodo ed economico treno veloce (appena un paio di ore). Per acquistare i biglietti del treno visitate il sito ufficiale delle ferrovie spagnole www.renfe.com (evitate le agenzie che intermediano l’acquisto dei biglietti dall’Italia, se cercate su Google “biglietti treno spagna” vi appariranno per prime…).

A Madrid è attivo Uber e come sempre funziona benissimo. Lo usiamo appena atterrati per il trasferimento al nostro hotel che non è in centro. (per il centro, invece, esiste anche un  buon collegamento attraverso i mezzi pubblici). Il nostro alloggio è l’hotel DWO Miguel Yuste. Nuovo, buona la colazione, a poche centinaia di metri dalla metro, ma lontano dalla zona turistica; quindi, ogni volta bisogna calcolare un “viaggio” di almeno mezzora.

Diario di viaggio

Giorno 1 – Mercoledì 11 ottobre 2023

Siamo partiti presto da Bergamo, alle 7.30 e alle 11 i nostri bagagli erano già depositati in albergo e noi pronti ad iniziare la nostra vacanza iberica. Alla fermata della metro facciamo subito la tessera per i mezzi pubblici. La metropolitana è certamente il sistema più comodo per spostarsi per tutta la città. Esistono diversi tipi di biglietti, molto interessante è l’abbonamento turistico, la “Tarjeta turística, tutti i dettagli si trovano sul sito ufficiale del turismo della città. Per 3 giorni di utilizzo illimitato di metro e bus il prezzo è di 18,40 euro per ogni adulto (esistono scontistiche per i minori). La metro è in funzione tutti i giorni dalle 6 alle 1.30.  È bene tenersi sempre aggiornati su eventuali lavori e cambio di orari attraverso il sito ufficiale Metro de Madrid.

La prima tappa è la celebre Gran Via, l’immagine simbolo, da cartolina, della città con gli innumerevoli palazzi che alternano architetture dal neoclassicismo, al barocco, all’art déco. Ci arriviamo con una passeggiata sul grande viale alberato Paseo de la Castellana, poi Paseo de Recoletos, sul quale incontriamo gli innumerevoli stand della Fiera del Libro di Madrid: inaugurata nel 1933, oggi conta più di 350 stand che si distribuiscono lungo il Paseo durante i giorni della manifestazione. Sono già in atto anche i preparativi per la grande parata del 12 ottobre, festa nazionale spagnola che celebra la scoperta dell’America e durante la quale è prevista anche la sfilata della Famiglia Reale tra le vie della capitale.

Passeggiando ci siamo diretti verso il Mercado de Los Mostenses consigliato dalla nostra guida, sicuramente non turistico, molto etnico, poco madrileno e molto peruviano. Dopo un veloce pranzo ci siamo inoltrati nella zona più turistica attraverso la Plaza de España, fino a Plaza de Oriente e Puerta del Sol. Tutto il centro è visitabile a piedi, quindi in caso il vostro albergo sia centrale i mezzi pubblici vi serviranno poco. Per cena andiamo in Plaza de Santa Ana, il cuore del vivacissimo Barrio de las Letras (consigliato per le sere) e ceniamo al Lateral Santa Ana (ci siamo trovati bene, spesa media 50€ a coppia).

Giorno 2 – Giovedì 12 ottobre 2023

Il secondo giorno ripartiamo proprio da Plaza de Santa Ana per visitare la zona turistica più a sud-ovest della città attraversando Plaza Mayor, abbiamo visto dall’esterno il Palacio Real (particolarmente blindato nel giorno delle celebrazioni del 12 ottobre), passando per il Mercado di San Miguel (esageratamente turistico e con prezzi esorbitanti) e girovagato un po’ nel caratteristico quartiere Latina. Nel pomeriggio abbiamo approfittato della festa nazionale per poter visitare gratuitamente il Museo Reina Sofia con la sua vasta collezioni di arte moderna e contemporanea e famoso, soprattutto, per l’esposizione dell’imponente Guernica di Picasso. 

Non siamo riusciti a visitare invece il Museo del Prado perché le code per l’ingresso sono sempre molto lunghe e la vista avrebbe richiesto molto più del tempo che avevamo a disposizione…sarà per la prossima volta. Da valutare anche il più piccolo, ma molto consigliato Museo Thyssen Bornemisza, preziosa pinacoteca che nacque dalla collezione privata del ricco imprenditore tedesco da cui prende il nome (sul web trovate tutte le informazioni per orari, indirizzi e prezzi dei musei. Tutti hanno alcune fasce orarie giornaliere ad ingresso gratuito da verificare sui siti ufficiali, perché variabili). La sera torniamo nel Barrio de las Letras e ceniamo a La Descubierta in Calle de Barcellona (stretta via piena di ristorantini più o meno turistici) che mi sento vivamente di consigliare per la qualità e la quantità d cibo a prezzi davvero buoni (con 15 euro a persona farete una scorpacciata di tapas accompagnate da birra locale).

Giorno 3 – Venerdì 13 ottobre 2023

Il terzo giorno restiamo un po’ al confine est del centro. La mattina visitiamo la Plaza de Toros de Las Ventas con la sua maestosa arena. Personalmente non amo la tradizione della corrida e mi sono limitata ad una visita esterna dato che si tratta comunque della la più importante Plaza de Toros di tutta Spagna e una delle più prestigiose al mondo. Scendiamo poi verso sud sul Paseo del Prado passeggiando fino al Museo del Prado, il modernissimo centro culturale CaixaForum e poi ci rilassiamo un nel bellissimo (e affollato) Parco del Buen Ritiro tra sentieri, laghetti, costruzioni e grandi prati.

Nella tarda mattinata andiamo a visitare, sempre attraverso il parco, la storica stazione ferroviaria Atocha. Realizzata nella seconda metà dell’800, dopo le modifiche nel Novecento e la ricostruzione a seguito dell’attentato del 2004, oggi la stazione di Atocha si distingue in due parti: una nuova e una vecchia con la grande struttura in ferro e vetro del XIX secolo che, nello spazio in cui precedentemente convogliavano i vecchi binari, oggi ospita un giardino botanico tropicale di quasi 4000 metri quadrati.

Per pranzo ci affidiamo alla tradizione madrilena e mangiamo un gustosissimo Bocadillo de calamares a El Brillante (proprio davanti alla stazione): un’istituzione cittadina dove la leggenda vuole sia stato invitato il famoso panino ripieno di anelli di calamaro fritto. Optiamo per il Bocadillo da asporto perché il locale è davvero troppo pieno e lo mangiamo nella piazzetta antistante il Museo Reina Sofia che è proprio dietro l’angolo.

Giorno 4 – Sabato 14 ottobre 2023

Giorno di trasferimento da Madrid a Valencia. Ci alziamo con calma e il nostro treno parte in orario alle 12.28 dalla stazione di Chamartin (la raggiungiamo comodamente grazie a Uber) e alle 14.30 siamo a Valencia (attenzione la stazione dell’alta velocità non è quella centrale, è un po’ fuori, ma diverse metro e/o autobus portano in centro).

La rete dei mezzi pubblici è divisa in tre zone concentriche. Consultate bene la mappa (Plano zonal tarifario de Metrovalencia) e le diverse opzioni di acquisto dei biglietti combinati metro/tram/bus che possono essere davvero convenienti a seconda dei vostri spostamenti e della posizione del vostro albergo. Valide anche le opzioni di noleggio privato di biciclette o del servizio di bikesharing cittadino (Valenbisi). Valencia, con una rete di 150 km di piste ciclabili e 40 vie ciclabili (strade preferenziali per le bici in cui il limite di velocità è di 30 km/h), permette di spostarsi comodamente anche in bici in tutta la città. Nel pomeriggio gironzoliamo per il centro. Piacevole perdersi per le viuzze medievali della città storica che non è molto grande e, pertanto, si gira in lungo e in largo tranquillamente a piedi.

Oltre ai principali monumenti che troverete consigliati nelle guide, mi sento di segnalare il Mercado Colón, interessante per la sua architettura modernista del 1916. La Lodja de la Seda uno degli edifici simbolo della città, in stile gotico (uno dei pochi esempi di gotico civile), Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che fu sede della Borsa del commercio cittadino tra il ‘400 e il ‘600; i resti delle antiche mura con le torri/porta di ingresso alla città; e immancabile una visita al Mercado Central, preferibilmente al mattino quando è più animato e che permette ancora di respirare l’aria di un mercato autentico, non spiccatamente turistico come nel resto dei principali mercati europei che ho avuto occasione di vedere. Per l’aperitivo ci fermiamo al “Torero y vino” vicino al Duomo con tantissime tapas con una formula di sconti interessanti per l’orario dell’aperitivo. Noi abbiamo mangiato abbondantemente, tanto da poter saltare direttamente la cena.

Giorno 5 – Domenica 15 ottobre 2023

Visitando la città vi troverete molto spesso a costeggiare il Giardino del Turia: con oltre 9 km di estensione, è uno dei parchi urbani più grandi della Spagna. Il parco, inaugurato nel 1986, è stato costruito nell’antico letto del fiume Turia. Dopo la grande piena del 14 ottobre del 1957 che devastò la città, il letto del Turia, infatti, fu deviato e l’antico alveo del fiume è divenuto un percorso unico popolato da flora, fontane e percorsi sportivi e ludici, sormontato dagli antichi ponti che rendono l’atmosfera ancor più romantica.

Proprio dal Giardino del Turia inizia la nostra ultima giornata spagnola. Una piacevole camminata di un paio di chilometri immersi nel verde del parco, ci porta alla Ciudad de las Artes y las Ciencias (Città delle Arti e delle Scienze), l’imponete centro culturale progettato da Santiago Calatrava. Qui è possibile visitare il Museo de las Ciencias o il parco oceanografico (Oceanogràfic), assistere a uno spettacolo all’interno del Palau de les Arts (Palazzo delle Arti) o visitare una mostra al CaixaForum. Già la passeggiata tra le avveniristiche costruzioni che compongono la Ciudad vale la visita. Per i più “social” di certo questo è uno dei luoghi che offre maggior Instagram opportunity di tutta la città. Navigando un po’ in rete troverete interessanti racconti sia sulla travagliata storia della costruzione del sito sia sulle attività attualmente presenti.

Ma Valencia è anche mare. A meno di 5 km dal centro storico, infatti, si trovano grandi spiagge sul Mediterraneo. Diversi mezzi pubblici (o la bicicletta) vi potranno portare al porto e alla zona turistica delle spiagge con tanti ristoranti presi d’assalto nel fine settimana da spagnoli e turisti alla ricerca di una bella scorpacciata di paella. (non sono riuscita a trovare un posto non turistico dove mangiarla e non mi sento di consigliare il ristorante dove mi sono fermata). Belle e ampie le spiagge e bello il lungo mare tra i moli che ospitano importanti regate internazionali, ne vale la pena soprattutto in una limpida giornata di sole. L’autunno 2023 è stato particolarmente caldo e in molti fanno ancora il bagno al mare e sinceramente, avendo il costume, un tuffo lo avremmo fatto volentieri anche noi.

Giorno 6 – Lunedì 16 ottobre 2023

Ancora qualche ora da passare in città e in serata si torna in Italia. Il collegamento tra il centro di Valencia e l’aeroporto è estremamente comodo grazie alla metropolitana (linea 3 o 5) che in meno di mezzora porta direttamente all’interno dell’aeroporto, al prezzo di circa 5 euro.

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