Madrid nunca duerme

Tre giorni a Madrid tra cultura movida e tanto Jamon
Scritto da: salvintrip
madrid nunca duerme
Partenza il: 25/03/2019
Ritorno il: 28/03/2019
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Day 1

Volo Iberia da Napoli arrivo alle 14.55 all’aeroporto di Barajas appartamento poppartiano preso con Airbnb il tempo di posare i bagagli, chiedere qualche consiglio alla proprietaria e siamo di nuovo in metro alla volta di Plaza Puerta del Sol, punto di partenza del nostro tour madrileno in pieno centro cittadino e di tutta la spagna. Nella piazza, infatti, proprio di fronte al municipio c’è la mattonella del KM Zero a partire dal quale si calcolano le distanze di tutto il paese. In questa piazza si trova il simbolo della città: L’Oso y el Madroño ovvero un orso che addentra una pianta di madrono (corbezzolo). Affamati ed attirati dal profumo di prosciutto ci fermiamo per una tappa jamon gustando dell’eccellente prosciutto spagnolo tagliato a cubetti. Alle spalle dell’orso parte una delle vie dello shopping. Andiamo verso destra e prediamo calle Mayor, sul cui angolo si affaccia una delle pasticcerie più antiche e rinomate della città La Mallorquina, il dolce dopo il salato è d’obbligo, quindi napolitana e cafè para todos. Poco dopo sulla sinistra, un arco permette l’accesso alla vitale e stupenda Plaza Mayor, luogo in cui si tenevano il mercato, le feste, le corride. Al centro spicca il monumento equestre di Filippo III, ma quello che colpisce sono gli affreschi dell’edificio principale, la Casa de la Panaderia. Sotto i portici che la circondano abbondano negozi, caffè, ristoranti e festose esibizioni di artisti di strada, ps. ci siamo ritornati più volte. Riprendiamo su calle Mayor, con una passeggiata non particolarmente impegnativa, si arriva al Palacio Real, circondato dagli eleganti giardini Sabatini, è ancora oggi la residenza del Re le cui stanze sono decorate con opere di pittori del calibro di Goya, Tiepolo, Velasquez.

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Uscendo ammiriamo a sinistra la Cattedrale di Questa Senora de la Almudena purtroppo chiusa ci ritorneremo il giorno seguente. Siamo stanchi ma abbiamo ancora tanta voglia di vedere!! Raggiungiamo quindi la Gran Via (shopping, locali, teatri, e cinema) e arriviamo in Placa de Espana, con il monumento a Cervantes, completato dalle statue dei protagonisti della sua saga Don Quijote e Sancho Panza.

Ai lati si stagliano, entrambi alti più di 100 metri, l’edificio de Espana e la torre di Madrid, prodigi architettonici degli anni Cinquanta. Sul lato opposto a quello da cui siamo arrivati, parte una scalinata nel verde, che porta al Tempio de Debod, proveniente da Assuan, donato dal governo egiziano. Circondato da bei giardini e da un laghetto artificiale Non perdetevi l’atmosfera magica che si crea al tramonto. Soddisfatti e affamati ci mettiamo alla ricerca su Tripadvisor la scelta cade su La Paella de la Reina Locale tradizionale, in stile trattoria. Paella squisita. Servizio cortese. Meglio prenotare. Placata la fame si torna a casa per ricaricarsi.

Day 2

Freschi e riposati anche oggi partiamo di buona lena c’è ancora tanto da vedere in città, decidiamo di iniziare la giornata dal Parque del Buen Retiro, uno dei polmoni verdi della città che deve il suo nome alla funzione che esso svolgeva per i sovrani che erano soliti qui ritirarsi in cerca di quiete e di riposo. Entrando dal lato opposto, ci ritroviamo davanti il Palacio de Cristal, uno dei maggiori esempi della cosiddetta “architettura del ferro” presenti a Madrid il palazzo sembra un enorme serra oggi viene utilizzato come sala per le esposizioni. Si possono noleggiare biciclette o Segway alle diverse entrate! Molto rilassante farsi un giro tra roseti, statue e fontane e artisti di strada che rallegrano la passeggiata. Arriviamo al lago artificiale Estanque e ammiriamo la pace che si respira tra gente seduta ai piedi del monumento equestre ad Alfonso XIII che sovrasta la gente che ne solca le acque con le barche a noleggio.

Dopo un pranzo veloce in uno dei numerosi chioschi presenti nel parco usciamo dal lato di Plaza de la Independencia, dove spicca la Puerta de Alcalà, scolpita in granito per volere di Carlo III. Una delle porte storiche di Madrid rimaste in piede al centro di una rotonda cittadina di passaggio per andare in molte direzioni, prendiamo calle de Alcalà che porta direttamente a Plaza de Cibeles. Al centro della piazza c’è il monumento con la fontana dedicato alla dea greca Cibele che guida un carro trainato da leoni. Sul lato opposto della piazza il Palacio de Comunicaciones. Da qui inizia il Paeseo del Prado, un viale verde che porta alla stazione Atocha, al suo interno un piccolo angolo di paradiso tropicale pieno di tartarughe. A due passi dalla stazione si trova il Reina Sofia famoso per la presenza dell’opera più conosciuta di Picasso, Guernica.

La struttura del museo è molto futurista con le due torri e gli ascensori che corrono veloci. oltre al capolavoro di Picasso, il museo ospita interessanti opere di Dalì e Mirò ed è gratuito la domenica e dalle 19 tutti i giorni.

E quasi ora di cena, si va al museo de Jamon su Calle Mayor, molto turistico e ottimo per aperitivo, sconsiglio la paella servita con granchietti che in realtà sono solo decorativi, oltre ad insoliti, in quanto talmente piccoli che da mangiare non c’è niente.

Day 3

Ci svegliamo un po’ più tardi dopo aver fatto baldorie all’Opium la sera prima, niente Hangover anche perché al banco davano solo una base alcolica (gin o vodka liscia) e i prezzi per le cose da bere sono molto cari. Affamati di cultura non possiamo perderci la visita a una delle pinacoteche più famose al mondo e quindi entriamo dopo una discreta fila al Museo del Prado, dove sono esposti dipinti della scuola spagnola come quelli di El Greco (La Trinità), Velasquez (Il trionfo di Bacco), e Goya (La Maya Desnuda), della scuola fiamminga,olandese e tedesca (Brueghel, Durer, Rubens, Van Dyck) e della scuola italiana (Beato Angelico,Raffaello ,Tiziano, Tintoretto e Caravaggio). Il mio preferito? ovviamente il Davide e Golia di Caravaggio . Questo museo è a dir poco meraviglioso. In ogni stanza si scopre qualcosa di fantastico anche se è un po’ dispersivo. In più ogni giorno dalle 18 alle 20 l’ingresso è gratuito, ma bisogna mettersi in fila almeno un’ora prima.

Come c’eravamo promessi torniamo verso il Palazzo Reale per visitare la cattedrale di Madrid conosciuta come Catedral de Santa María la Real de la Almudena, fuori neorinascimentale, dentro neogotica. La cripta della cattedrale è una delle cripte più grandi della Spagna, considerata da molti una seconda cattedrale semi sotterranea: sull’Altare maggiore cripta l’immagine della vergine dell’Almudena. Ma la prima cosa che richiama l’attenzione sono le 50 colonne monolitiche della navata centrale oltre alle splendide vetrate nelle varie cappelle ci sediamo e ci godiamo il colpo d’occhio dell’imponente altare di marmo verde e della preziosa scultura barocca del “Cristo crocefisso. L’ingresso è libero ma in realtà è richiesta una donazione minima di 1€ (che vi consiglio di lasciare). Le fermate della metropolitana più vicine sono Opera e Principe Pio (dove arriva anche la ferrovia urbana Renfe).

Purtroppo il tempo a disposizione è finito ritorniamo all’appartamento per prendere i bagagli e lasciare le chiavi dove la proprietaria ci aveva indicato, salutiamo la regale Madrid sontuosa e ricca di opere d’arte, con le sue maestose piazze e rilassanti giardini.

Ci hai conquistato con la tua eleganza e il tuo calore è proprio vero Madrid nunca duerme, ovvero Madrid non dorme mai!

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piazza di spagna

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parco del retiro

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tempio debod

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palazzo reale

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