London Callin’
Fortunatamente l’hotel designato è poco distante dal terminal degli autobus e per le 10.45 siamo operativi e pronti per il nostro weekend londinese. Per il cambio moneta ci affidiamo ad un bureau du change nelle vicinanze.
Questa per me è la seconda volta a Londra, mentre per Andrea è la prima…insieme abbiamo deciso il planning da seguire e come prima tappa ci rechiamo a piedi fino a Buckingam Palace giusto in tempo per vedere il cambio della guardia delle ore 11.00… non a caso c’è il pienone di gente!! Il cambio della guardia viene eseguito a suon di canzoni suonate dalla banda e finito il changing of the guard, ci dirigiamo verso St.James Park e lo costeggiamo percorrendo la via “The Mall”, che congiunge la residenza della Regina con Trafalgar Square, dove si trova la National Gallery. Dopo le classiche foto di rito in piazza, ci incamminiamo per giungere a Piccadilly Circus, la mini Time Square londinese. Il tempo è clemente e c’è pure il sole..non male per essere Londra.
Proseguiamo senza tante soste, le cose da vedere sono tante, e percorrendo Piccadilly Street arriviamo fino al Wellington Arch, una sorta di Arco di Trionfo ma molto più piccolo in questione di dimensioni e ci accingiamo dentro Hide Park, il parco molto caro a Lady Diana (non a caso c’è un memoriale in sua memoria all’interno). Dopo una breve esplorazione, ci dirigiamo verso Westmister Abbey sempre a piedi… scopriamo che al venerdì l’entrata è interdetta e scegliamo un posto dove scaldarci e pranzare.
Dopo pranzo riprendiamo il nostro cammino e raggiungiamo il simbolo di Londra, il Big Ben, anche se sapevo che era sotto ristrutturazione e ci rimarrà per mesi… anche un lato di Westmister Palace è in ristrutturazione. Percorriamo un pezzo del ponte Westmister Bridge per poter ammirare la maestosità del Tamigi con la London Eye sulla destra e Westmister sulla sinistra. Scopro a mio malincuore che in quei giorni la London Eye (la ruota panoramica di Londra) è chiusa per manutenzione annuale (uno dei miei obiettivi della vacanza era salirci…pazienza).
Con la linea della metro DLR ci rechiamo all’Osservatorio di Greenwich, dove è stato stabilito passasse il meridiano zero. I biglietti della metro non sono molto convenienti a Londra, infatti il viaggio di solo andata ci costa 4,90£. Il biglietto per entrare all’osservatorio costa 15£, la visita non dura molto ammetto…ma se siete a Londra e siete curiosi di vedere fisicamente il luogo da cui viene stabilita l’ora di tutto il mondo, è giusto andarci…!!
Torniamo nei paraggi dell’hotel e dopo un po’ di siesta, scegliamo di mangiare in un ristorante di italiani (Sicily) a pochi passi dall’hotel. La sveglia delle 3 inizia a farsi sentire e dopo cena e qualche chiacchera, rientriamo.
SABATO 19/01: oggi è il match day. Durante la preparazione del viaggio abbiamo deciso di andare a vedere una partita della Premier League. Optiamo, dopo vari tentativi falliti, per acquistare preventivamente online due biglietti per la partita in casa del Watford, che in quel weekend avrebbe giocato contro il Burnley. Per acquistarli ammetto che ci è voluta molta pazienza ed entrambi siamo dovuti diventare parte integrante della membership del Watford (a costo zero…). In Inghilterra funziona così: si diventa membro fan della squadra e occorre aspettare che la categoria di biglietti al quale si è destinati apra la prevendita online e solo così si riesce ad acquistare dei biglietti ad un prezzo analogo a quelli delle partite delle squadre italiane (il biglietto del Watford è costato 36£). Per arrivare al Vicarage Road occorre acquistare il biglietto della metro che copre 9 zone e ovviamente scegliamo il One Day Travelcard al costo di 13.90£. L’alternativa sarebbe stata fare la Oyster Card e ricaricarla tramite carta di credito.
Essendo belli e pimpanti di prima mattina, ci rechiamo a Camden Town, il quartiere dell’underground londinese. Dopo un’oretta torniamo alla metro e cominciamo il tour della giornata.
In attesa di andare ad assistere alla partita, lungo il tragitto per Watford, ci fermiamo a Wembley e dietro pagamento di 20€, entriamo nel celeberrimo stadio, il più grande del Regno Unito. Da ragazza ammetto che come tour è stato molto interessante e coinvolgente, nonostante non sia il primo tour di stadi che faccio e seguendo leggermente questo sport. Consiglio vivamente agli amanti del calcio una visita a questo stadio che contiene 90.000 spettatori e sede di famosissimi concerti.
Dopo la visita al Wembley Stadium della durata di un’ora e 20 minuti circa, ritorniamo verso la metro e riprendendo la linea della tube Metropolitan, raggiungiamo la stazione di Watford e ci incamminiamo verso il Vicarage Road Stadium, seguendo un po’ le indicazioni ma soprattutto la massa di Hornets (così sono chiamati i seguaci del Watford) che si stavano dirigendo verso lo stadio.
Facciamo una tappa allo shop per acquistare qualche gadgets e poi verso le casse per andare a ritirare i biglietti per la partita. Per le 14.00 siamo dentro e una volta seduti, vediamo lo stadio pian piano colmarsi di gente… la cosa che più mi ha colpito è che fino alle 14.45 la gente crea enormi file ai vari bar e solo negli ultimi 10 minuti si va a sedere al proprio posto.
In quel particolare weekend calcistico, l’unica partita che finisce a reti inviolate è la nostra.. ma ammetto che assistere ad una partita del calcio inglese è un’esperienza che rifarò: il calcio là è come la religione, è un credo, che coinvolge tutti, dalle bambini agli anziani, oltre che alle donne. Ho notato una certa compostezza nei cori e nel tifo, senza barriere, né troppi insulti. Un tifo di tutto rispetto.
Al termine della partita, torniamo alla metro e riprendendo la stessa linea, torniamo in centro. Siamo carichi di freddo, la giornata a livello metereologico è stata tipicamente inglese, con qualche goccia di pioggia e una massima di 3 gradi forse..
Per la cena scegliamo di rimanere nelle vicinanze anche perchè Andrea non era proprio in formissima. Non essendo stanca, dopo cena ci dividiamo. Lui rincasa mentre io prendo la metro da Victoria e usando la District Line, scendo a Cannon Street per poter ammirare St.Paul’s Cathedral in tutta la sua maestosità. Dopo qualche foto di rito, attraverso la strada e percorro il Millenium Bridge, il ponte pedonale costruito in occasione delle Olimpiadi del 2000. L’aria è frizzante ma Londra di sera merita sempre. Torno indietro e procedo la mia serata riprendendo la metro e scendendo a Fenchurch Street, dove ammiro la Tower of London r subito dopo il ponte più famoso di Londra, il Tower Bridge.
La metro è aperta fino all’una di notte ma da un anno a questa parte alcune linee (le più centrali) sono aperte 24h su 24. Nonostante questa informazione, rientro in hotel per le 23.30… posso confermare che anche Londra è sicura se la si decide di girare da sola, ovviamente cercando di rimanere in posti con gente nei paraggi e non stazionando a lungo nelle metro.
DOMENICA 20/01: il nostro weekend londinese terminerà stasera con il volo di rientro su Bologna. Nel frattempo ci godiamo l’ultimo giorno in quel di Londra.
Per le 9.00 siamo già pronti e decidiamo di andare allo Standford Bridge, non avendo assistito alla partita almeno vediamo lo stadio, seppur vuoto. Acquistiamo sempre il One Day Travelcard della metro e prendiamo la metro Distrist e scendiamo alla fermata Fulham Broadway. Il costo del tour è sempre intorno alle 22/23£ e la durata di un’ora, un’ora e un quarto. Come tour leggermente meno coinvolgente rispetto a Wembley, ma temo sia colpa della guida…poco socievole e intraprendente.
Torniamo indietro sempre con la tube District e convinco Andrea a fargli vedere i posti che ho visto la sera prima, quindi St.Paul Cathedral, Tower of London e Tower Bridge. Dopo pranzo ci rimangono ancora 2/3 ore prima dell’autobus quindi propongo di salire sullo Shard, il palazzo più alto d’ Europa progettato dall’ italiano Renzo Piano. Vista anche la stupenda giornata di sole mi sembra ottimale godere della vista di Londra dall’alto, quindi a piedi dal Tower Bridge ci dirigiamo verso lo Shard. Faccio un po’ di fila per poter accedere all’interno ma una volta acquistato il biglietto (costo 30€), le procedure per salire sono rapide, tempi dei controlli permettendo. Una volta salita in cima, la vista è impagabile…si può godere della vista di Londra a 360°!!
Non c’è un limite di tempo per cui stare su, dopo le varie foto di rito, torno con i piedi per terra e mi ricongiungo ad Andrea che aveva scelto di non salire con me.
Torniamo verso l’hotel dove recuperiamo i bagagli e poi ci rechiamo al terminal dell’autobus, sperando di poter anticipare l’orario… ci viene negato la prima volta ma grazie all’intervento di una ragazza italiana che lavorava al banco prenotazioni, riusciamo a partire con un’ora di anticipo rispetto all’orario che avevo scelto durante l’acquisto online.
Che dire, il nostro weekend londinese termina qui… London is always a good idea!