La terra antica del Sud Italia è una regione ancora poco conosciuta, ma ricca di storia e luoghi sorprendenti

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Scritto da: mauroadele
la terra antica del sud italia è una regione ancora poco conosciuta, ma ricca di storia e luoghi sorprendenti

Un viaggio on the road (in automobile) nel cuore del mese di agosto, per scoprire la regione meno conosciuta d’Italia. Ma non per questo la meno interessante, anzi tutto il contrario! Ecco il racconto di un’estate in Molise.

Diario di viaggio

3 agosto, San Martino in Pensilis

La scorsa estate, dopo aver girato in lungo ed in largo per l’Abruzzo, eccoci ad organizzare una nuova vacanza con destinazione Molise. Partiamo da Vittuone alle 6:30 con la nostra cagnona Emily, abituata a viaggiare e arriviamo a San Martino in Pensilis (CB) nelle prime ore del pomeriggio. Abbiamo prenotato un soggiorno di 6 giorni a Casa Naneta. L’alloggio ricorda le case delle nonne come struttura ed arredamento, è abbastanza grande e spazioso anche per Emily, è disposto su due piani e ha doppi servizi. L’host ci ha fatto trovare anche alimenti di prima necessità. Ci rechiamo al supermercato e in serata giriamo un po’ nella parte storica del paese. Fa caldo, ma in alcuni punti spira un piacevole venticello. Il paese sembra piuttosto animato in questa stagione, infatti di sera ci sono dei gruppi che suonano e cantano e la musica si sente anche a notte inoltrata.

4 agosto, Campomarino-Termoli

Ci dirigiamo a Campomarino: Kemarini, uno dei borghi dove convive una comunità albanese insediatasi nel 1468 per sfuggire alla dominazione turca. A quel tempo il paese era spopolato a causa di un terremoto. La carreggiata si snoda fra vigneti ed oliveti ed è un susseguirsi di salite e discese, in alcuni punti sembra che la strada finisca e all’orizzonte si staglia solo il cielo. Ci addentriamo nel centro storico e dopo una rapida occhiata alla duecentesca Chiesa di Santa Maria a Mare (erano in corso prove musicali e non volevamo disturbare), giriamo lungo le stradine del borgo Arbereshe e osserviamo i meravigliosi murales, opera dell’artista Liliana Corfiati che affrescano tutti i muri delle case. Si tratta di scene storiche, come l’arrivo del popolo albanese dopo essere fuggiti dalla dominazione turca, rappresentazioni religiose come la natività o Santa Cristina patrona, scene di vita quotidiana, antichi mestieri e tradizioni. Poi, per curiosità ci dirigiamo al Lido anche se non abbiamo intenzione di fermarci, sia perché le spiagge sono molto affollate, sia perché il nostro cane non ama entrare in acqua e soffre il caldo.

Nel tardo pomeriggio andiamo a Termoli e ci ritroviamo proprio nel bel mezzo della festa dedicata a San Basso con tanto di Santa Messa in Piazza Duomo, coro, banda, processione con figuranti in costume, maestranze e tanta, tanta gente! Camminiamo lungo i viottoli e attraversiamo ‘A Rejecelle, uno dei vicoli più stretti d’Italia. Lungo il porto, di sera, si aprono le bancarelle, i camioncini dello street food, così ci gustiamo la famosa, tipica e saporita “Pampanella”. Ci spiegano che si tratta di carne di maiale arrostita e speziata che viene prodotta a San Martino in Pensilis: ma è dove alloggiamo noi! Lungo le strade della cittadina si ammirano le luminarie colorate e la processione si incammina per le vie del paese seguita dalla moltitudine.

5 agosto, Larino- Casacalenda

Stanotte ha piovuto e l’aria è più fresca, così ci dirigiamo verso Larino, ma appena arriviamo ricomincia: diciamo che il tempo è piuttosto variabile stamattina! Visitiamo il Duomo dalla facciata gotica, ma dalla struttura in stile romanico e, dopo una breve camminata lungo le vie, ritorniamo al parcheggio perché piove. Proviamo a spostarci verso Casacalenda poiché si intravede una schiarita e lungo la carreggiata a curve osserviamo vigneti, uliveti, campi di girasole; in alcuni punti troneggiano le gigantesche pale eoliche. Lungo la via principale notiamo addetti che stanno appendendo stendardi per pubblicizzare l’iniziativa Molise/Cinema 8/13 agosto.  

A Casacalenda c’è il Maack, il Museo all’Aperto d’Arte Contemporanea Kalenarte e girando osserviamo alcune opere di diversi, artisti ma per noi non è facile interpretarle. Passiamo davanti all’edificio che fu il Campo di Concentramento Femminile dal 1940 al 1943 dove furono recluse 177 donne. Passeggiando lungo i vicoli notiamo diverse strutture in stato di abbandono e visitiamo la Chiesa di Santa Maria Maggiore, distrutta dal terremoto e ricostruita nel corso del tempo.

6 agosto, Civitacampomarano-Termoli

Ci dirigiamo verso Civitacampomarano passando sul ponte del Lago artificiale di Guardalfiera, noto anche per la Diga del Liscione, poi imbocchiamo una strada piuttosto dissestata (forse abbiamo sbagliato) e saliamo al paese. Purtroppo, pur girando più volte in lungo ed in largo, avanti e indietro non riusciamo a trovare parcheggio pur “appostandoci” nella speranza che qualcuno se ne vada, quindi, a malincuore, non ci resta che andarcene.

Nel pomeriggio ci rechiamo a Termoli per visitare la ” Città sotterranea” (ingresso  5€), ci informiamo sul percorso e ci rendiamo conto che ci sono delle scale in ferro non adatte al cane, quindi entriamo singolarmente. Si indossa l’elmetto e si scendo con la guida a 5 m di profondità per scoprire informazioni storiche interessanti ed osservare reperti archeologici rinvenuti in seguito agli scavi della Cattedrale e del Palazzo Vescovile. Alla fine del tour visitiamo la Cattedrale di Santa Maria della Purificazione e San Basso. Concludiamo la serata cenando alla Pizzeria Borgo Antico che si trova qui a San Martino, un locale con giardino molto carino e a prezzi modici.

7 agosto, Lesina

Stamattina sconfiniamo in Puglia e facciamo una breve visita a Lesina e al Lido dell’omonimo lago (dista circa 40 km da noi); camminiamo un po’ nella pineta e notiamo spazzatura in giro, soprattutto plastica! Ci sono diversi lidi attrezzati e tanta gente che si appresta a trascorrere la giornata in spiaggia. Poi imbocchiamo un’altra strada che costeggia il lago e seguiamo per un po’ il sentiero deserto contornato da cespugli di more, ma alla fine desistiamo poiché non sappiamo se condurrà in qualche luogo e fa troppo caldo!

8 agosto, Portocannone

Facciamo una breve visita a Portocannone, paese a minoranza linguistica albanese e parcheggiamo nei presi del Palazzo baronale. Passiamo dalla porta urbica di Costantinopoli che rappresenta l’accesso principale al paese. Notiamo un paio di murales arbereshe sempre opera dell’artista Corfiati, ma purtroppo risultano in parte un po’ rovinati dal tempo; visitiamo la Chiesa della Madonna del Carmelo. Passeggiamo in mezzo alle strette vie costeggiate da case in parte restaurate e in parte apparentemente in stato di abbandono.

Intanto, a San Martino in Pensilis fervono i preparativi per la Sagra della Pampanella. Di sera, nella piazza del paese e lungo la Via della Muraglia si aprono banchetti che vendono panini imbottiti o piatti di gustosa e succulente pampanella e presso i bar si possono acquistare bevande; un gruppo di musicisti suona lungo il percorso. La festa è molto sentita e c’è tantissima gente!

9 agosto, Campobasso

È ora di proseguire per la seconda tappa del nostro viaggio e ci dirigiamo a Campobasso. Saliamo a Monforte, dapprima visitiamo la Chiesa di San Giorgio, poi imbocchiamo la salita del Sacrario dei caduti che conduce al Castello Monforte: purtroppo è chiuso per restauro! Entriamo nella Chiesa di Santa Maria del Monte completamente restaurata ed affrescata. Scendiamo lungo la scalinata che conduce alla parte antica della città, al borgo medioevale, ma ci fermiamo a visitare la Chiesetta di San Bartolomeo d’arte romanica.

A questo punto risaliamo poiché ci attende l’host del Bilocale in centro: un grazioso monolocale mansardato ubicato al 4° piano del palazzo (senza ascensore). Nel pomeriggio continuiamo la passeggiata lungo la parte antica della città, salendo a fatica la scalinata: fa caldo!

Usciamo dalle mura e visitiamo la Cattedrale della Santissima Trinità ricostruita in stile neoclassico ed entriamo nel porticato del Palazzo Cannavina (di sera notiamo dei tavolini nel cortile del palazzo). Ci riposiamo un po’ al Parco di Piazza Musenga e infine giungiamo alla Piazza del Municipio per poi rientrare a casa. Di sera passeggiamo lungo il viale pedonale e ci addentriamo con curiosità in alcune stradine della città.

10 agosto, Saepinum

Visita all’Area archeologica di Altilia Saepinum, antica città romana ritornata alla luce grazie al lavoro degli archeologici (i cani hanno libero accesso e l’ingresso è gratuito). C’è solo un segnale con l’indicazione (peccato che sia poco pubblicizzato) e si entra in un parcheggio di strada sterrata. Vi si accede da 4 porte; camminando lungo il cardo e il decumano si possono ammirare i resti di un’intera città. Entriamo da Porta Tammaro e ci avviciniamo al Teatro: dietro alle gradinate sono state costruite case rurali in epoca medioevale e ristrutturate dai contadini  in passato (probabilmente non si sapeva quale tesoro nascondeva il sottosuolo). Della Porta Terravecchia restano solo poche fonti materiali. Passando attraverso il Cardo Massimo giungiamo all’incrocio col Decumano e possiamo ammirare su un lato il Foro, centro della vita commerciale e politica della città; dalla parte opposta si osservano le colonne della Basilica. Proseguendo verso Porta Bojano riconosciamo i resti degli edifici. Dopo aver superato il Foro, notiamo il mulino, una casa con un Impluvium, la Fontana del Grifo. Uscendo da Porta Benevento compare il Mausoleo di Caius Ennius Marsius. Ci sono manifesti che pubblicizzano iniziative che si svolgeranno di sera nel Teatro.

A pranzo ci sediamo alla Trattoria Tammaro che serve specialità molisane a prezzi modici ( naturalmente abbiamo sempre l’occorrente per Emily e soprattutto acqua). Rientrando andiamo alla ricerca dei Murales della Street Art sui palazzi di Viale Liguria e della Contrada San Giovanni, così scattiamo alcune foto. Concludiamo la giornata con la passeggiata serale lungo le vie del Centro storico.

11 agosto, Parco delle Morge Cenozoiche – Oratino- Castropignano-Trivento

Ci accingiamo a percorrere la strada che da Oratino si conclude a Trivento: sono 75 km, ma non intendiamo visitare tutti i paesi. La prima fermata è a Oratino che è classificato fra i Borghi più belli d’Italia. Dopo aver parcheggiato scorgiamo il Palazzo dei Giordano, duchi di Oratino, in particolare, il conte Giuseppe, aveva introdotto nel borgo arti e mestieri, infatti si possono scorgere targhe dedicate a pittori, scultori, compositori. Ci intratteniamo  con due signore anziane e ci rendiamo conto che anche in questi paesi il flusso migratorio verso l’estero è stato considerevole. Infine, ci soffermiamo nella Piazza adornata da ombrellini rossi sempre lavorati all’uncinetto e da lì la vista si perde nell’ammirazione del panorama.

Proseguiamo verso Castropignano, giriamo per il paese in un saliscendi di scalinate, visitiamo la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e chiediamo informazioni per raggiungere il Castello d’Evoli costruito dai Normanni e, visto che l’ingresso è libero, entriamo e giriamo tra le mura sbeccate; su un lato si aprono delle “feritoie” che permettono di ammirare e fotografare il panorama.

Continuiamo il nostro viaggio fino alla Morgia di Pietravalle (ingresso libero), seguiamo il sentiero camminando in parte su passerelle che conducono alle cavità scavate nelle rocce  ed utilizzate anticamente come nascondiglio, insediamento temporaneo o riparo per i pastori durante la transumanza. Qui c’è l’agriturismo Morgia dei Briganti, dove pensavamo di poter pranzare,ma purtroppo al momento è chiuso. Visto che la fame si fa sentire, ci dirigiamo a Trivento e dopo aver camminato un po’ per il paese, riusciamo a trovare posto al Ristorante Donna Francesca, una location caratteristica. Nel pomeriggio rientriamo a Campobasso.

12 agosto, Ripalimosano

A parte un bellissimo murales che si trova lungo la parete all’ingresso della città e una Croce stazionaria in pietra che risale al 1562, poi non abbiamo visto molto, ma abbiamo capito che in piazza iniziavano i preparativi per una festa. Continuiamo la giornata passeggiando per Campobasso, entrando nei Giardini di Villa de Capoa. Concludiamo la serata cenando al Ristorante l’Approdo che propone menù a base di pesce.

13 agosto, Castelpetroso – Venafro

Lasciamo Campobasso e continuiamo il nostro viaggio. Avevamo sentito parlare della Sagrada del Molise, quindi ,non potevamo mancare di visitare il Santuario dell’Addolorata a Castelpetroso. La costruzione appare in stile gotico, ma in realtà risale al 1975 ed è stato innalzato grazie alle apparizioni della Madonna, infatti, percorrendo la Via Matris , si giunge al luogo delle apparizioni ,però è  possibile salire in auto.

Raggiungiamo Venafro dove abbiamo prenotato il b&b Casa Blue Live per 4 giorni: si tratta di un appartamento con patio esterno, arredato con poltroncine da salottino e sdraio, giardinetto e posto auto coperto.La colazione è compresa e ci viene portata direttamente in casa dalla signora. Iniziamo a fare una breve visita di Venafro dirigendoci al Castello Pandone, ma i cani non possono entrare, quindi scendiamo. Percorriamo   le vie del paese e ci fermiamo per caso davanti al Winterline, un museo composto da una ricchissima collezione di reperti originali della Seconda Guerra Mondiale, raccolti dai volontari dell’associazione e non mancano ricostruzioni di scene e luoghi militari. I ragazzi che ci hanno guidato nelle varie sale trasmettono tanta passione per la storia: complimenti! La visita è  consigliatissima: è gratuita e si può lasciare un’offerta libera per l’associazione che si occupa della manutenzione e dell’integrazione di materiale da lasciare in visione (i cani hanno libero accesso).

14 agosto, Agnone-Capracotta-Prato gentile

Stamattina visitiamo il Museo Internazionale della campana “Giovanni Paolo II” di Agnone, attiguo all’ antica e famosissima Fonderia Marinelli e, grazie alla visita guidata, possiamo imparare le lunghe e laboriose  fasi di costruzione delle campane.

Girando per Agnone scorgiamo tante persone in fila fuori dai negozi di generi alimentari, probabilmente si apprestano ad organizzare la festa di Ferragosto imminente. Ci dirigiamo poi a Capracotta famosa località sciistica e saliamo a Prato gentile dove molte famiglie si preparano per fare un pic nic con tutto l’occorrente, addirittura ci sono gruppi di giovani che hanno montato le tende.  È   in corso una festa, quindi ne approfittiamo per gustare arrosticini e dissetarci con una birra fresca. 

15 agosto, Abbazia di San Vincenzo al Volturno

Attraverso i ruderi del Portico dei Pellegrini, ci avviciniamo alla Basilica di San Vincenzo Nuovo, ricostruita più volte. Poi visitiamo gli scavi archeologici molto interessanti dell’antica Abbazia  (ingresso 6€, ma i docenti non pagano).I cani hanno libero accesso, ma ci sono passerelle e gradini in ferro con grate e per Emily non va bene, pertanto entriamo alternandoci.

Ci dirigiamo poi verso l’oasi delle Mainarde e costeggiamo il lago di Castel San Vincenzo. Sarebbe stato bello poterci fermare, ma è  impossibile trovare parcheggio vista la moltitudine di gente che sosta per il pic nic di Ferragosto! Sfiduciati rientriamo a casa e nel pomeriggio ci spostiamo verso l’Oasi naturalistica Le Mortine  che si trova vicino al nostro alloggio. Ci dirigiamo verso il Lago Verde, ma ci ritroviamo in un’area affollatissima di famiglie intente a banchettare, sempre per il pranzo di Ferragosto: si tratta di una riserva di pesca sportiva con area pic nic. Non ci resta che rientrare, un po’delusi, ma ce l’aspettavamo.

16 agosto, Isernia- Fornelli

Stamattina il tempo è un po’ nuvoloso, ma ora si sta schiarendo e decidiamo di visitare Isernia. Appena entrati in città notiamo l’indicazione per il Museo Nazionale del Paleolitico (ingresso 4€ – oppure integrato con Santa Maria delle Monache a 5€, ma per i docenti è gratuito). Nel Museo i cani non possono entrare, quindi Mauro si sacrifica e resta fuori con Emily. È stato costruito in seguito ai ritrovamenti effettuati durante gli scavi per la costruzione della superstrada Napoli-Vasto. Durante il percorso di visita è possibile osservare molti reperti ritrovati in altri paesi limitrofi risalenti ai diversi periodi del paleolitico e neolitico. Si può accedere anche al sito degli scavi. È sicuramente molto interessante!

Ci spostiamo poi verso Piazza Celestino V, dove sorgevano palazzi distrutti dal bombardamento del 1943, le pietre nere del tracciato sulla pavimentazione indicano dove sorgevano le case. Nella piazza si ammira la Fontana Fraterna che è stata ricostruita utilizzando i pezzi originali. Proseguiamo camminando lungo Corso Marcelli e giungiamo alla piccola Chiesa di Santa Chiara di origine duecentesca; il campanile del ‘600 è costituito da mattoni disposti a lisca di pesce. Proseguiamo verso la Cattedrale di San Pietro Apostolo dove si possono visitare gli scavi archeologici. Ci incamminiamo verso la Chiesa di San Francesco di cui si nota il portale romanico e gli interni barocchi Ci fermiamo all’ex Convento di Santa Maria delle Monache che risale all’incirca all’anno 1000, usato in passato come caserma e durante la guerra ha ospitato un piccolo campo di Concentramento; è possibile entrare per la visita, quindi do la precedenza a Mauro. Ci fermiamo a pranzare al ristorante “L’affresco” dove gustiamo piatti tipici: spaghetti al merluzzo e cavatelli al pomodoro e pecorino.

Il tempo sta peggiorando, ma su consiglio della nostra host ci dirigiamo a Fornelli considerato uno dei borghi più belli d’Italia. In effetti ci ritroviamo immersi in un’atmosfera medioevale e ci dilettiamo a scattare foto. Purtroppo inizia a piovere e dobbiamo scappare!

17 agosto

È arrivato il momento di lasciare il Molise, ma non ce la sentiamo di tornare a casa, quindi ci dirigiamo verso altre mete, ma questa è un’altra storia. Abbiamo visitato solo una parte del Molise , ma con altro tempo a disposizione, ci sarebbe ancora tanto da scoprire. Che dire di questa vacanza in una regione forse ancora poco conosciuta? Il Molise è una “Terra antica” che nasconde ancora chissà quanti e quali tesori da un punto di vista storico e che forse, finora, non sono stati ancora ben valorizzati come invece meriterebbe. Anche da un punto di vista enogastronomico ogni territorio ha le sue specialità. Ovunque, anche nei paesini o nei borghi meno conosciuti, tantissime feste e sagre  coinvolgono i turisti di passaggio e trasmettono momenti di allegria e un” assaggio” di cultura, e di prelibatezze!

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