Il Parco dei Mostri!

Tra Viterbo, Bomarzo e Civita di Bagnoregio
Scritto da: ielenia77
il parco dei mostri!
Partenza il: 08/05/2010
Ritorno il: 09/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Prima tappa della nostra piccola vacanza è Viterbo. Io e Alessandro abbiamo prenotato una camera presso l’Hotel Tuscia*** (camera doppia + colazione 68 €) che si trova all’interno della cinta muraria, in pieno centro storico. Da qui si possono raggiungere a piedi i principali monumenti e/o edifici storici.

La visita della città si apre con Piazza dei Caduti dove si trova il Sacrario dedicato, appunto, ai caduti ed il relativo monumento. Raggiungiamo Piazza del Plebiscito, il fulcro della città, dove si affacciano il Palazzo dei Priori ed il Palazzo del Podestà. Da qui proseguiamo per Piazza San Lorenzo, passando per Piazza della Morte con l’omonima fontana a fuso (tipica forma delle fontane viterbesi) e per via San Lorenzo dove si trova Palazzo Farnese, palazzo del XV secolo costruito su un muro etrusco. L’edificio fu fatto costruire da Ranuccio Farnese, capitano della Chiesa. Piazza San Lorenzo è caratterizzata dalla presenza della Cattedrale e dal Palazzo dei Papi. La Cattedrale, dedicata a San Lorenzo, è un edificio medievale costruito in stile romanico. Nel ‘600 venne restaurata e modificata in stile barocco. Nel 1944 fu bombardata. I restauri successivi riportarono la chiesa alle proprie origini medievali.

Il Palazzo dei Papi, che ha subito vari restauri nel corso dei secoli, fu costruito nella seconda metà del 1200 come residenza papale. Qui si svolse il “primo” Conclave della storia (1268 – 1271), quando i cardinali elettori furono chiusi cum clave all’interno della Sala del Conclave per eleggere il nuovo Papa. Molto bella la loggia con arcate in stile gotico.

Ci spostiamo verso il quartiere di San Pellegrino, che ci riporta alla Viterbo duecentesca poiché conserva intatto il suo aspetto medievale con piccole piazze, viuzze, archi, torri e le scale esterne delle abitazioni.

E’ ora di pranzo: mangiamo della pizza a taglio (molto buona!) alla Pizzeria al Cartoccio. Storia di Napoli (via S. Lorenzo, 41).

Torniamo alla Cattedrale. Abbiamo prenotato una visita guidata al Coro Barocco della Cattedrale, alla Loggia dei Papi e alla Sala del Conclave (5 € biglietto da prenotare presso il Museo del Colle del Duomo, adiacente la Cattedrale, 30 min. prima della visita, che dura circa 30 min.). Il Coro Barocco si trova alle spalle dell’attuale abside della chiesa: tipiche le decorazioni barocche ad affresco del soffitto.

Dopo aver girato in lungo e in largo attraverso la storia viterbese, mi concedo un giro per negozi in via Roma ed in Corso Italia.

Ceniamo al ristorante La Buca di San Faustino (via del Pavone, 95), a pochi passi dall’hotel. Si mangia benissimo, le porzioni sono abbondanti ed i prezzi sono più che accessibili. I clienti dell’hotel hanno diritto ad uno sconto del 10%.

Un consiglio. Non perdetevi la bellezza del Palazzo dei Papi illuminato durante la notte!!!

Secondo giorno:

Domenica dopo la colazione italiana a buffet in hotel, raggiungiamo il Parco dei Mostri a Bomarzo, che dista circa 22 Km da Viterbo (biglietto 9 €). Il parco nasce nel 1552 per volere del principe Pier Francesco Orsini con l’aiuto dell’architetto Pirro Logorio. All’interno del bosco scopriamo molte sculture raffiguranti figure mitologiche, fantastiche, un tempietto, una grotta nella quale si entra attraversando la bocca di un orco, etc. “Divertente” è la Casa Pendente, costruita su un masso inclinato. Si può entrare all’interno e si ha una strana sensazione, come se fossimo in alto mare. Lasciamo Bomarzo per raggiungere Civita di Bagnoregio. Arrivati a Bagnoregio dobbiamo lasciare la macchina in uno dei parcheggi (3 € per tutto il giorno oppure 1 € per 2 ore) perché il paese di Civita si raggiunge solamente a piedi percorrendo un ponte in salita lungo circa 300 m. Prima di intraprendere la salita ci fermiamo all’Hostaria del Ponte per il pranzo (prezzi buoni e porzioni abbondanti. Si mangia molto bene, unico difetto la lentezza del servizio). Civita di Bagnoregio è arroccata su un colle di tufo ed è definita “la città che muore” perché la caratteristica del terreno tufaceo è la facile erosione. Le piccole viuzze, le case, la piazza, fanno entrare in un mondo bloccato nel tempo e nello spazio. Ai piedi del paese si apre la Valle dei Calanchi, fenomeno naturale dovuto all’erosione del terreno. Vale veramente una visita!!!

I nostri due giorni di “vagabondaggio” sono terminati… Speriamo che il tempo corra veloce fino alla prossima vacanza!!!



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