Umbria 2, il ritorno!

Ritorno in Umbria a Gubbio, Spello e Todi
Scritto da: colaci77
umbria 2, il ritorno!
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
A quattro anni di distanza, mi si è presentata l’occasione di tornare in Umbria, anche se per una toccata e fuga di un giorno e mezzo. Avendo già visitato quattro anni prima i posti più celebri (Assisi, Perugia, Lago Trasimeno) questa volta ho puntato su Gubbio, Spello, Todi e Cascata delle Marmore, con un piccolo sconfinamento nel Lazio, per visitare il Parco dei Mostri (o Bosco Sacro) di Bomarzo, vicino Viterbo.

Sebbene fosse inizio Aprile, il termometro segnava 28° e l’inaspettato caldo ha reso meno agevole la visita dei borghi che avevo scelto di ammirare.

Gubbio si raggiunge agevolmente, autostrada fino ad Ancona e poi superstrada; me l’aspettavo meno piccolina, in realtà è un vero e proprio borgo. A dominarlo è il Palazzo dei Consoli la cui piazza è un vero e proprio belvedere sul paese e sulla vallata circostante. Non offre molto altro, infatti dopo un’ora abbondante decido di riprendere l’auto e dirigermi verso il paese di Spello. Fa parte del circuito de “I Borghi più belli d’Italia” e, secondo me, con pieno merito. Già arrivando in auto, prima di entrare nel paese (c’è un comodo parcheggio gratuito proprio fuori il centro storico), si può ammirare l’agglomerato di casette di mattoni rosa che compongono il paese. Visitandolo a piedi, tappe obbligatorie sono la chiesa di Santa Maria Maggiore, che ospita affreschi del Pinturicchio, la via Giulia, di epoca romana e che ospita l’arco di Augusto e il belvedere, faticoso da raggiungere ma meritevole di una visita.

Per la notte, mi ospita la Country House “Villa Sobrano” a 8 km da Todi. La struttura è molto bella, immersa nella campagna e in località Vocabolo Sobrano che il mio navigatore non riporta; ci sono comunque molte indicazioni e infatti non si hanno problemi a trovarla. La signora che gestisce la struttura è di poche parole e non il massimo della simpatia, ma poco male. La camera è carina, con tv e bagno (l’acqua calda era però…tiepida) e vista su un ampio giardino molto ben tenuto.

Per cena mi avvio verso il centro di Todi e lascio l’auto nel parcheggio gratuito davanti la bellissima chiesa di S.Maria della Consolazione; è una chiesa a pianta centrale che si trova all’esterno delle mura duecentesche del paese. Opera architettonica di importanza internazionale, è considerato uno degli edifici-simbolo dell’architettura rinascimentale. La sua costruzione cominciò nel 1508 per concludersi dopo cent’anni. Il centro di Todi si raggiunge poi con una scalinata (faticossissima!) che sbuca proprio in prossimità di Piazza del Popolo. A parte la piazza (incomprensibilmente adibita a parcheggio dopo le ore 20), Todi non offre molto, se non la chiesa di San Fortunato che ospita le spoglie del poeta Jacopone da Todi.

L’indomani mi sveglio presto e alle 8 sono già pronto a fare colazione; Villa Sobrano ne offre una piuttosto ricca…succo di arancia, latte, caffè, croissant, corn flakes, fette biscottate con marmellata, torta alle mele e crostata. Alle 8.30 sono già in auto, in direzione Bomarzo.

Qui c’è il Parco dei Mostri, notato per la prima volta grazie ad un documentario visto in tv. Costruito nel XVI secolo, ospita monumenti che raffigurano animali mostruosi e mitologici. Il progettista è tutt’oggi sconosciuto. Alcuni studiosi farebbero risalire la “regia”, a Michelangelo (E.Guidoni)altri, in particolare per il Tempio citano il nome di Jacopo Barozzi da Vignola. Chiamò il parco Sacro Bosco e lo dedicò a sua moglie, Giulia Farnese (non la concubina del papa Alessandro VI). Vi sono anche architetture impossibili, come la casa pendente, o alcune statue enigmatiche che rappresentano forse le tappe di un itinerario di matrice alchemica. Non esiste uno schema interpretativo universale; alcuni ad esempio dicono che il parco fu costruito solo come evasione artistica, altri come rimando ad opere letterarie rinascimentali (ad esempio l’Orlando Fuoriso di Ariosto o il Canzoniere di Petrarca).

Il Parco mi è piaciuto moltissimo (costo del biglietto di ingresso 10 euro) e vi consiglio vivamente di visitarlo. Le statue di animali, di Ercole, dell’Orco, di divinità come Nettuno, la Casa Pendente lasciano il visitatore davvero a bocca aperta.

Lasciato il Parco, mi dirigo verso Terni per l’ultima tappa del viaggio, la Cascata delle Marmore. Il sito ufficiale è davvero esaustivo su quanto c’è da sapere sulle cascate. Il biglietto di ingresso costa 7 euro e una volta entrati, si può scegliere tra 5 sentieri (1 difficile, 2 facili, 2 medi) e ammirare le cascate da varie angolazioni. Il sentiero numero 1 è il più famoso e comprende la visita anche della Specola e del Balcone degli Innamorati; purtroppo sono entrambi chiusi per lavori e quindi scelgo di fare il sentiero nr 2 (facile) e il nr 4 (medio). Seguendo il primo di arriva a ridosso delle cascate, con il secondo le si può ammirare frontalmente da due belvedere (superiore e inferiore, meglio il secondo). Purtroppo le cascate sono sì naturali, ma l’apertura dell’acqua avviene a comando e in orari prefissati, in quanto viene utilizzata anche per l’alimentazione di un sistema di centrali idroelettriche tra i più importanti d’Europa. Per questo motivo, prima di partire, informatevi sul sito in merito agli orari di rilascio dell’acqua. Per quanto mi riguarda, durante la mia visita l’orario andava dalle 10 alle 13, motivo per cui, all’ora di pranzo mi sono rimesso in marcia per rientrare a casa.

Che altro aggiungere? Solo, come sempre, Magnifica Italia!

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Spello

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Parco dei Mostri, La Casa Pendente

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Gubbio, Palazzo dei Consoli

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Cascata delle Marmore



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