Intenso viaggio nel Centro Italia
23/08/2015: GIORNO 1
Grazie a 2 smartbox, io e il mio fidanzato siamo partiti alla scoperta di piccoli borghi del Centro Italia. Prima tappa Siena. Partendo di buon mattino da Montagnana (proprio uno dei borghi più belli d’Italia) siamo giunti a Siena nella tarda mattinata. Abbiamo deciso di parcheggiare nel parcheggio della Stazione (2,50 euro per l’intera giornata), per raggiungere il centro storico è possibile utilizzare delle comodissime scale mobili. Prima tappa obbligata Piazza del Campo, davvero fantastica e nonostante la calura siamo rimasti un bel po’ seduti per far foto e goderci i palazzi. Poi abbiamo passeggiato tra le vie fino ad arrivare all’incantevole Duomo di Siena (siamo rimasti dentro quasi 3 ore!!). Un altro breve giro della città, pranzo al sacco e via alla volta di Montepulciano. Il borgo è davvero molto carino e suggestivo, arroccato sopra una collina, le viettine sono ricche di negozi di souvenir ed enoteche, noi abbiamo deciso di fare merenda al Caffè Poliziano dal quale si può godere di una vista mozzafiato sulla Val di Chiana. Seduti su un minuscolo terrazzino a spiovente abbiamo preso 2 caffè e una fetta di crostata gustandoci, oltre al dolce, anche il paesaggio. Finita la passeggiata per il paese siamo ripartiti per Pienza, la città del pecorino! Qui ci troviamo nel cuore della Val d’Orcia (patrimonio dell’UNESCO), il borgo è spettacolare anch’esso arroccato su di una collina. Abbiamo deciso di concederci un aperitivo a base di vino rosso (visto che siamo in Toscana non si poteva fare altrimenti) e pecorino! Abbiamo preso una degustazione di pecorini a diverso grado di stagionatura accompagnati con composte e marmellate, ottimo anche il miele alla lavanda (volevamo comprarlo ma era finito ovunque, che peccato!). Nonostante fossimo in ritardo per la cena in albergo abbiamo deciso di fare un breve stop alla Cappella Vitaleta, per colpa del navigatore ci siamo persi, ritrovandoci nel mezzo delle colline toscane e per arrivare alla cappella si doveva fare un lungo percorso a piedi. Io sono rimasta a godermi il canto delle cicale tra le colline, mentre il mio fidanzato è andato verso la cappella a piedi (me ne sono un po’ pentita!). In super ritardo ci siamo diretti verso il nostro albergo ovvero l’Hotel le Macinaie a Castel del Piano. L’albergo si trova su di un prato vicino alla cima del Monte Amiata (dettaglio che ci era sfuggito al momento della prenotazione), staff gentilissimo e cordiale, cena ottima e di qualità, peccato che noi non eravamo preparati per dover sostare in montagna! Che freddo!!
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24/08/2015: GIORNO 2
Una volta svegliati ci siamo accorti di trovarci dentro una nuvola, cosa che, ammetto, ci ha un po’ spaventati visto il vento e la nebbia, ma non ci siamo scoraggiati e dopo una ricca colazione ci siamo preparati per scendere la montagna e tornare in Val D’orcia. I borghi visitati in questa giornata sono stati Rocca D’Orcia, Castiglion D’Orcia, Bagno Vignoni, San Quirico D’Orcia e Montalcino. Fare tutto in giornata è stata una corsa contro il tempo, ma tutti questi borghi meritano davvero una puntata. Tra tutti il più bello è stato sicuramente Bagno Vignoni, la cui piazza principale è un’enorme vasca d’acqua una volta utilizzata come stabilimento termale. Vi è ancora quest’acqua ricca di zolfo che sgorga dal terreno e che si raccoglie a valle in una specie di piscina naturale un po’ nascosta e poco frequentata nella quale ci siamo riposati e rinfrescati, davvero rigenerante. Prima di abbandonare la Val d’Orcia, oltre ad aver fatto scorta di vino, ci siamo fermati a vedere un po’ più da lontano la Cappella Vitaleta, il tutto ci ha riempito di pace e serenità. Dopo la giornata distruttiva siamo tornati nel nostro albergo montano e dopo una super cena con degustazione di salumi e formaggi locali siamo caracollati in un sonno profondissimo.
25/08/2015: GIORNO 3
Risveglio senza nuvole e partenza, sempre dopo abbondante colazione, alla volta della Cascate delle Marmore. Mentre scendevamo in autostrada siamo passati vicino ad Orvieto, la tentazione di fermarci è stata tanta, ma eravamo consci che sarebbe stata una sfacchinata mica da poco, per cui abbiamo proseguito. Fermatici in un autogrill per prendere un caffè abbiamo visto la pubblicità del Giardino di Bomarzo, visto che ci sembrava un pit-stop piuttosto breve e fattibile abbiamo deciso di fermarci lì. Ci siamo fermati anche perché se si va alle Cascate delle Marmore si deve tenere conto che ci sono solo determinati orari di apertura delle cascate a pieno regime, quindi andare prima del previsto sarebbe stato un viaggio inutile. Il giardino dei mostri di Bomarzo (ingresso 10 euro) è davvero bello pieno di statue mostruose in piperino in ogni angolo (c’è anche la casa che ha ispirato Salvador Dalì in alcuni dipinti), abbiamo deciso per curiosità di vedere anche il borgo di Bomarzo. Il borgo è tanto bello quanto trascurato, fuori dai sentieri battuti dai turisti ed è davvero un gran peccato. Sempre pranzo al sacco e via verso le Cascate. Consiglio: per andare a vedere le cascate portate un impermeabile perché noi non lo avevamo e ci siamo letteralmente bagnati dalla testa ai piedi (per non parlare del balcone degli innamorati), ma anche bagnarsi ha un suo fascino. Abbiamo fatto tutti i sentieri, anche quello descritto come difficilissimo che porta dal belvedere inferiore a quello superiore, in realtà fattibilissimo. Costo del biglietto 10 euro a testa. Vista anche questa bellezza d’Italia ci siamo diretti verso il nostro agriturismo, il Podere Violino a Sansepolcro. Vista la stanchezza abbiamo deciso di fermarci li a cena. Cena ottima! Intorno ai 25/30 euro a testa comprensivi di bottiglia di vino, antipasto, secondo e contorno e dolce; il tutto davvero squisito! Abbiamo finalmente assaggiato i sapori della toscana assaggiando la Panzanella e il panino con il lampredotto. Sfiniti e (un po’) ubriachi ci siamo addormentati pronti per l’avventura del giorno seguente.
26/08/2015: GIORNO 4
Sveglia e colazione alla famosissima pasticceria Chieli di Sansepolcro, se passate di qui consiglio davvero! Per oggi in previsione passeggiata per Sansepolcro (città natale di Piero della Francesca) e visita al museo civico e dell’Aboca (erboristeria). La cosa davvero bella è che dopo il primo museo ti viene consegnato un tagliando che ti concede di avere sconti in tutti gli altri musei della zona. Per cui dopo un pranzo veloce ne abbiamo approfittato e siamo andati anche ad Anghiari, dove si è svolta la famosa battaglia del dipinto perduto di Leonardo. Museo della battaglia non degno di nota, ma il paesino davvero bellissimo. Alla sera c’era una festa di paese con negozi aperti, bancarelle e musica dal vivo. Attratti da un ristorante piccolino e piuttosto intimo, Da Alighero, ci siamo fatti “spennare” (nel vero senso della parola). Comprato qualche ricordino, ci siamo diretti in albergo: doccia e nanna.
27/08/2015: GIORNO 5
Ultimo giorno di Toscana, distrutti dalle giornate precedenti non ci siamo fatti scoraggiare e siamo partiti, sempre dopo la colazione nella pasticceria Chieli, per Monterchi, dove abbiamo visto il Museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca, un affresco che lascia senza dubbio a bocca aperta. Una cosa che ho omesso è che nel nostro albergo c’era la possibilità di prendere “da asporto” a soli 5 euro il “cestino del pescatore” che comprendeva 2 panini con affettati del luogo, un frutto e una fetta di torta, davvero ottimo per noi sempre in giro! Finita la digressione cibo, eccoci sulla via di Arezzo, ultima tappa del nostro breve e intenso viaggio. Arezzo è affascinante a partire dalla piazza principale, teatro de La Vita è Bella, finendo con la loggia Vasariana, passando per la Casa del Vasari (sosta obbligata) e le varie Chiese, tutte con un qualcosa di speciale. Il nostro viaggio si conclude davanti ad un hamburger di carne chianina e con il pensiero che domani potrò dormire per almeno 10 ore di seguito… almeno io posso, il mio fidanzato invece deve andare a Gardaland!