Estate di Ognissanti nelle Marche
Estate di “Ognissanti” nelle Marche.
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Il “ponte” di Ognissanti del 2022 sarà ricordato come uno dei più caldi della storia, temperature record e sole in tutta Italia.
Io e mia moglie decidiamo di approfittare delle favorevoli condizioni meteorologiche e prenderci una bella settimana di ferie per andare a conoscere una regione d’Italia in cui non siamo praticamente mai stati (avevamo anni fa visitato la sola Urbino), ovvero le Marche.
Sabato 29 ottobre
Partiamo con la nostra Panda al mattino da Cogoleto (Liguria) e ci dirigiamo verso le Marche, provenendo dalla A14 la prima tappa che facciamo è Gradara, borgo medioevale con il castello famoso per la vicenda amorosa di Paolo e Francesca narrato da Dante.
La seconda tappa è a Recanati, paese natale di Leopardi e concludiamo la serata visitando il famoso santuario di Loreto dove è in corso un pellegrinaggio dell’ordine di Malta, molto suggestivo, con processione e fiaccolata.
Domenica 30 ottobre
Per i primi tre giorni pernotteremo ad Osimo ed oggi visitiamo tre borghi medioevali presenti nell’elenco dei borghi più belli d’Italia : Mondolfo, Mondavio e Corinaldo. Sono tutti borghi contraddistinti da un innato fascino medioevale, provvisti di mura di cinta e castello, insomma un’atmosfera a cui non siamo abituati e che ci impressiona favorevolmente. Mondavio è anche il paese molto caro alla nostra amica Valentina e quindi lo visitiamo con una attenzione particolare.
La sera ceniamo a Senigallia, bella città sul mare Adriatico anche lei con tratti medioevali ed immancabile fortezza.
Lunedi 31 ottobre
Il caldo ed il sole continuano ad essere a livelli record e decidiamo di trascorrere una piacevole giornata al mare come se fosse estate. Andiamo a Numana nel Conero, bellissima spiaggia bianca incastonata nel bianco della scogliera e nel verde degli arbusti di corbezzolo, insomma tutta un’altra cosa rispetto alla piatta costa adriatica. Nel pomeriggio visitiamo Sirolo, piccolo borgo nell’incantevole riviera del Conero.
Alla sera visitiamo Osimo e ceniamo in una tipica osteria in via dei macelli.
Martedì 1 novembre
Lasciamo l’albergo di Osimo per recarci nell’albergo di Ascoli Piceno dove trascorreremo altre tre notti.
Nel tragitto, percorrendo la statale adriatica visitiamo nell’ordine Civitanova Marche (paese molto caro al nostro amico Alfio), Fermo, altra città medioevale e altri due borghi che rientrano nell’elenco dei borghi più belli d’Italia: Torre di Palma e Grottammare, entrambi sul mare.
La sera ceniamo in una Ascoli affollatissima essendo una serata festiva e che ci sorprende per la sua bellezza. In effetti Ascoli a differenza delle numerose cittadine marchigiane visitate nei giorni precedenti molto rosso mattone, ha un aspetto contraddistinto dal bianco della pietra travertino con cui sono costruiti la maggior parte degli edifici del centro storico.
Mercoledì 2 novembre
Visitiamo Ascoli al mattino e nel pomeriggio Offida, guarda caso un altro borgo catalogato tra i più belli d’Italia ma con la caratteristica delle merlettaie e dei vini.
La sera ceniamo ad Ascoli nel ristorante la Locandiera.
Giovedì 3 novembre
Trascorriamo una piacevole mattinata nelle terme libere e naturali di Lu Vurghe nel fiume Tronto in piena campagna Picena, vicino ad Acquasanta Terme.
Possiamo fare tranquillamente il bagno nell’acqua sulfurea che sgorga alla temperatura di 30 gradi centigradi.
Nel pomeriggio ancora Ascoli dove ceniamo questa volta nella trattoria da Vittoria.
Venerdì 4 novembre
Lasciamo le Marche ma per tornare in Liguria non ripercorriamo l’Adriatica bensì attraversiamo l’Umbria, approfittandone per visitare due località che non avevamo mai viste, Norcia con ahimè ancora ben visibili i segni del terremoto del 2016 e Cascia, famosa per la cara Santa Rita.
Conclusioni: percorsi 1700 km, bella vacanza grazie anche ad un clima molto mite e soleggiato inusuale per la stagione, bei borghi medioevali, piacevoli bagni nella sorprendente riviera del Conero ed alle inusuali terme libere di Lu Vurghe.
Ottimo cibo, in particolare ricorderemo il fritto misto all’ascolana dove ovviamente non mancano le olive all’ascolana, abbiamo anche fatto una buona scorta di vini rossi piceni ed acquistato il ciauscolo, un salame morbido locale.