Egitto: 5000 anni di meraviglie
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L’Egitto è un Paese bellissimo e popolato da persone che stanno cercando di rialzarsi dal punto di vista turistico dopo alcuni anni di tumulti. Anche sapendo di quello che hanno tentato di fare a Luxor, tornerei domani a visitare tutto, perché merita ogni centesimo speso durante questo viaggio.
Siamo partiti domenica 24 maggio, volando da Verona a Sharm El Sheikh, per due motivi: a Sharm ho parte della mia famiglia, e inoltre i voli per il Cairo sono costosissimi, mentre volare su Sharm con Meridiana (circa 200€ a/r) e prendere un volo interno poi con Egyptair (circa 50€) ci costava molto meno.
Dopo una sera e una giornata (lunedì) di relax, ci prepariamo con i nostri zaini per una settimana su e giù per la sponda africana dell’Egitto.
Martedì 26
Voliamo al Cairo dove staremo per le successive 3 notti (e 3 giorni). Consiglio: se avete il tempo fate 4 giorni perché vale la pena vedere anche Alessandria, che noi purtroppo non siamo riusciti a visitare. Attenzione per il trasporto dall’aeroporto all’hotel perché spesso i tassisti fanno i fubini. Noi abbiamo preso un trasferimento che costava 15$ (110 Lire Egiziane) che era onesto come prezzo. Abbiamo prenotato un modesto hotel in centro, vicino alla zona delle banche e molto vicino al museo egizio.
Il primo giorno quindi lo trascorriamo quasi interamente al museo, che è immenso, anche se vecchiotto, e richiede molto tempo per visitarlo. Ci sono un’infinità di pezzi e la sala delle mummie ha un biglietto a parte (quindi 70 LE per il museo + 100 LE per la sala delle mummie, CHE VA VISTA!). Se avete voglia potete approfittare di alcune guide che troverete all’esterno del museo e che per poche lire vi raccontano moltissime cose (sono laureati in archeologia, con annesso tesserino ufficiale). Dopo il museo ci siamo rilassati con un giro in feluca sul Nilo (circa 100 LE totali). Nota: io ero partita con una guida su cui avevo scritto post it ovunque con prezzi e orari di chiusura dei veri siti, tutti presi dal sito web ufficiale del turismo in Egitto, ma vi posso dire che è inutile. Non c’era una cosa giusta, e le attrazioni chiudono spesso presto (16-17 massimo) quindi cercate di visitare il più possibile di mattina svegliandovi di buonora.
Mercoledì 27
Giornata trascorsa a Giza, prenotando un’escursione con guida, che ci ha portato alle Piramidi e a vedere la Sfinge. Servono poche parole per dire che sono uno spettacolo. Se volete visitare la piramide di Cheope (la più grande) sappiate che il biglietto è a parte e abbastanza costoso (200LE) e si può dire che non ne valga davvero la pena, è più un’esperienza “turistica” che altro. Ci siamo poi spostati verso la Cittadella del Saladino, dove abbiamo visto la splendida moschea di Muhammed Ali. Infine siamo andati verso il Cairo copto a visitare la Chiesa sospesa e la Sinagoga. La nostra giornata si è conclusa nel primo pomeriggio visto che fuori c’erano 50°C (non in senso metaforico eh) e una mini tempesta di sabbia.
Giovedì 28
Abbiamo sempre prenotato un’escursione con guida e siamo andati a visitare le piramidi di Saqqara (a gradoni, la prima bozza di piramide nella storia), le piramidi di Dahshur (quella romboidale e quella che ufficialmente rappresenta la prima piramide della storia) e le rovine di Menfi. Consiglio questa escursione perché è un po’ fuori dagli schemi, nel senso che ci vanno principalmente i “viaggiatori” rispetto ai “turisti”. A Dahshur tra l’altro nel biglietto è compreso l’ingresso alla piramide: ‘na faticaccia, ma ne è valsa la pena! Bellissima! Nel tardo pomeriggio poi siamo andati al suq di Khan el-Khalili, molto bello e tipico.
Venerdì 29
Abbiamo preso il volo per Aswan ad un orario improponibile della mattina, ma questo ci ha permesso di arrivare presto e cominciare subito a visitare la cittadina. Siamo quindi andati in feluca a visitare le Tombe dei nobili, che consiglio vivamente (tra l’altro i beduini con una piccola mancia (bakshish) vi faranno entrare in posti dove teoricamente non si potrebbe, ma va beh. Abbiamo quindi continuato il nostro giro in feluca attorno all’isola Elefantina. Nel pomeriggio siamo poi andati a visitare il Tempio di File, o almeno ci abbiamo provato visto che chiudeva alle 16. Abbiamo quindi optato per vedere lo spettacolo di luci e suoni che facevano la sera, pur di vedere questo bellissimo tempio che è stato spostato grazie ai fondi Unesco salvandolo dalle acque del Nilo.
Sabato 30
È stata un’altra levataccia visto che siamo andati ad Abu Simbel partendo alle 3.30 del mattino con il convoglio (le escursioni ad Abu Simbel sono da sempre scortate dalla polizia). Per dare un’idea, l’escursione ad Abu Simbel è costata 200 LE a testa, escluso l’ingresso al sito (che sono 110 LE): si parte prestissimo tutti i pullman assieme e dopo 3 ore abbondanti si arriva al bellissimo sito. I due templi, quello di Ramses II e quello di sua moglie Nefertari sono assolutamente una delle cose più spettacolari che abbia mai visto. Vale assolutamente la pena fare questa escursione, anche per ammirare il Lago Nasser che si è formato con la costruzione della grande diga di Aswan. Dopo essere tornati, nel pomeriggio abbiamo gironzolato per il mercato di Aswan.
Domenica 31
Siamo partiti alla volta di Luxor, accordandoci con il capitano della feluca su cui siamo andati il primo giorno, che aveva un “cugino” tassista (in Egitto tutti hanno “amici”, “cugini” e “parenti” che fanno qualcosa che ti può essere utile!) e, assieme ad una coppia carina di americani del Tennessee, per la modica cifra di 350 LE a coppia, siamo partiti alla volta di Luxor, facendo tappa al Tempio di Kom Ombo e al Tempio di Horus ad Edfu, due siti che si trovano sulla strada per Luxor. Arriviamo quindi a pomeriggio inoltrato, appoggiamo le nostre cose in hotel (un delizioso B&B sulla west bank del Nilo, molto meno caotica della costa est) e prendiamo subito il ferry (frequente e per la modica cifra di 1 LE porta da una sponda all’altra del Nilo) e siamo andati a visitare il tempio di Luxor. Splendido, specialmente con il tramonto!
lunedì 1 giugno
Per lunedì ci accordiamo con il proprietario dell’hotel e, partendo verso le 6.30 del mattino, ci porta in giro con la sua macchina a visitare il maggior numero di cose sulla parte ovest. Andiamo subito alla Valle dei Re che a quell’ora era quasi deserta, e saltiamo la tomba di Tutankhamon che hanno detto tutti essere sopravvalutata. Il biglietto di ingresso permette di vedere solo 3 tombe, quindi fatevi consigliare all’ingresso le più belle (la nostra guida suggeriva quella di Sethi I ma purtroppo era in fase restauro quindi inaccessibile). Successivamente siamo andati a vedere il Tempio di Hatshepsut (bellissimo!), quindi il Ramesseo (è l’unico che forse non rifarei), i Colossi di Memnone e quindi la Valle delle Regine (meravigliosa! Anche qui con una piccola mancia i beduini fanno fare qualche foto all’interno, ma mi raccomando senza flash!).
Al pomeriggio ci siamo dedicati al Tempio di Karnak, dove per 30 LE abbiamo preso una guida “non ufficiale” (non aveva nessun cartellino di riconoscimento) ma che ci ha raccontato moltissime cose interessanti sul tempio. Soddisfatti del nostro giro, torniamo in hotel e collassiamo dalla fatica.
Anche martedì 2 giugno ci è aspettata la levataccia per prendere il volo per Sharm El Sheikh: purtroppo hanno tolto il volo diretto e quindi abbiamo dovuto allungare e fare scalo al Cairo. Al pomeriggio ci rilassiamo quindi in spiaggia.
Purtroppo la regione del Sinai al momento ha ancora lo sconsiglio da parte della Farnesina, quindi non abbiamo potuto fare l’escursione al Monastero di Santa Caterina che tanto volevamo vedere (ci toccherà tornare!).
Per chi vuole fare qualche giorno di relax in questa zona consiglio tantissimo la riserva naturale di Ras Mohammed che è qualcosa di eccezionale per lo snorkeling. Questa riserva, oltre a non esserci NULLA DI NULLA (no strutture recettive o bar, è selvaggia come dovrebbe essere), è uno dei siti in cui si trova la barriera corallina più bella al mondo. Non pensavo di riuscire a farcela, perché l’idea di non vedere il fondo mi metteva ansia, ma alla fine è stata un’esperienza da togliere il fiato. Si nuota sulla barriera per il primo pezzettino, così da non calpestarla, e poi di punto in bianco lo strapiombo di 800 metri sul blu profondo. Il terrore ha fatto subito largo alla meraviglia nel vedere così tanti banchi di pesci colorati.
Domenica 7 giugno torniamo soddisfatti verso l’Italia
Questo viaggio nella storia e nelle meraviglie della barriera corallina è stato davvero bellissimo. Sono contentissima di averlo fatto e consiglio a tutti di vedere quei posti.
Suggerimento: i voli di Egyptair sono effettivamente economici se prenotati per tempo, ma badate bene di mettere come impostazione sul sito internet “Egitto” come paese, perché altrimenti le tariffe aumentano di quasi il doppio!