Dalla Florida alla Georgia tra orsetti lavatori, alligatori e orsi

continuo di 40 bus che si alternano avanti e indietro). Il prossimo stop è quella che è stata la torre di controllo dell’Apollo 11. Un film introduttivo fa rivivere attimo per attimo la partenza dell’Apollo 11, anche dal punto di vista degli addetti dietro le quinte. Terminato il filmato accediamo al deposito che contiene questo enorme shuttle per vederlo nella sua colossale immensita’. Ritorniamo cosi’ all’esterno per fare un’altra coda e accedere ad un altro bus che ci porta agli “headquarters” dove gli ingegneri, i tecnici e gli scienziati, tutti in tuta sterile (la cosiddetta “bunny”) controllano ogni singolocomponente di navicelle etc. Affrontiamo successivamente l’ultima coda per accedere al bus che ci riporta al parco (la strada che separa il parco da questi luoghi è ovviamente supercontrollata con numerosi check point e possono accedervi solo gli addetti ai lavori autorizzati e questi bus dopo identificazione del conducente). Sulla strada del ritorno al parco avvistiamo molta wildlife, tra cui una mucca d’acqua (manatee) e il nido di un’aquila. Stanchi ma piu’ che soddisfatti per le numerose emozioni, ci accingiamo a lasciare il parco, visitando prima il classico gift shop dove acquistiamo un pezzo di meteorite. Sono ormai le 17.40 e Palm Beach dista circa 2 ore. Vi arriveremo intorno alle 19.50, in tempo per un indimenticabile tramonto e ben due stupendi arcobaleni che sembrano accompagnarci durante il tragitto indicandoci la via. L’hotel direttamente sull’oceano che avevamo prenotato e che avrebbe essere inaugurato proprio in quei giorni non ha ancora aperto e pertanto ci riproteggono in un hotel di lusso poco distante, degli stessi proprietari. Ben presto la delusione si trasforma in un colpo di fortuna dato che il Brazilian Court e’ a dir poco favoloso! Ci offrono persino un complimentare upgrade regalandoci una suite Studio super chic, spaziosissima e ipertecnologia, affacciata sulla splendida piscina di questo resort. Il bagno di legno pregiato e marmo dispone di una enorme doccia e di una super vasca idro massaggio dotata anche di asciugatura super rapida. Decidiamo di fare una passeggiata ma e’ ormai tutto chiuso (non dimentichiamo che questo periodo in Florida non rappresenta certo l’alta stagione!) e non c’e’ anima in giro. Pertanto troviamo sulla strada un 7 Eleven (catena che adoriamo!) dove compriamo una enorme granita alla coca cola, egli hotdog, 2 ciambelle per la colazione, bevande e sigari, il tutto per 14$! Il 7 Eleven n on ci delude mai! Esausti, dopo un bagno rigenerante ci tuffiamo nelle braccia di Morfeo per ricaricare le batterie ed essere pronti a goderci l’ultimo giorno di vacanza, a Miami. 18th Aug: Palm Beach – Miami Dopo una dormita fantastica ci svegliamo con calma e tranquillità e a malincuore lasciamo la camera. Abbiamo le ciambelle acquistate la sera prima per colazione e quindi ci mettiamo subito in marcia per recarci alla spiaggia e scattare qualche foto. Dopo una breve sosta e qualche altra foto alla famosa Worth Avenue, decidiamo di tralasciare il faro di Jupiter (dovremmo tornare indietro di 26 km e non siamo sicuri che ne valga davvero la pena) e puntare a Fort Lauderdale che ci lascia comunque un po’ delusi. E’ presto ma decidiamo di raggiungere subito Miami. Prima di recarci in hotel ci dirigiamo a Keybiscaine per ammirare il favoloso skyline di Miami, davvero meraviglioso (autostrada Rockenbacker, pedaggio $1.50 con ponte mozzafiato). Decidiamo di presentarci in hotel, il Loews, dove arriviamo intorno alle 11.40 e dove la camera ci dicono non essere pronta, dopo 20 minuti di coda e un’addetta piuttosto sgarbata. Abbiamo comunque scaricato auto e bagagli (che ci promettono troveremo direttamente in camera) e ci avviamo quindi verso Ocean Drive per un boccone e un po’ di shopping per ingannare l’attesa in modo produttivo. Qui troviamo decine di locali che si fronteggiano a colpi di “buttadentro” che offrono happyhour e irrifiutabili cocktail. Noi ci fermiamo al Fox Cafè, dove optiamo per una caipirina gigante (ma gigante nel vero senso della parola!), una Cesar Salad e dei calamari deliziosi. Paghiamo 48$ perche’ solo il cocktail costa 29$ e uno dei 2 e’ regalato!). Facciamo ritorno in hotel intorno alle 13.30 e la camera e’ finalmente printa. Recuperiamo finalmente i costumi e ci avviamo alla splendida spiaggia per un bagno in un oceano molto mosso e dove Gabriele in una frazione di secondo perde i suoi adorati Rayban…Torniamo in camera dopo un paio d’ore per rinfrescarci, scendiamo cosi’ nella hall per collegarci ad internet e fare il check in ondine per il volo l’indomani e ricevere qualche minuto dopo la carta di imbarco in camera, arrivata via fax direttamente in hotel da un efficiente servizio! Ci viene consegnato qualche minuto dopo fragole e champagne, omaggio della direzione che gustiamo come inaspettato e piacevole aperitivo. Usciamo verso le 19 per la cena da Johnny Rockets e una lunga passeggiata su Collins Road. Stremati dal sole e dal caldo torniamo in camera verso le 10, dopo esserci riforniti di coca cola e acqua per la sera. Sul balcone, al trentesimo piano, mi affaccio e guardo l’oceano. Penso a quanto e’ meravigliosa la vita. A quante soddisfazioni questo ennesimo viaggio ci ha regalato dopo mesi di preparazioni. Penso gia’ al prossimo viaggio. E la brezza che mi scompiglia i capelli mi ricorda che è ora di fare le valigie…Good night America.